L'angolo di visione dei display LCD

Emidio Frattaroli 16 Maggio 2006 Display e Televisori

Alle tante misure per l'analisi della qualità dei vari display e videoproiettori analizzati in questi ultimi mesi, AV Magazine aggiunge oggi una nuova metodologia che affornta il tema dell'angolo di visione: un parametro molto importante per misurare la qualità dei display con tecnologia a cristalli liquidi

Conclusioni

Dopo aver studiato a lungo una gran quantità di parametri che possano in qualche modo inquadrare la misura dell'angolo di visione, siamo giunti alla conclusione che sarebbe estremamente difficile porre dei paletti per dire quali sono i limiti per identificare gli angoli in senso orizzontale e verticale.

Anche perché, parecchi display rischierebbero di partire con parametri già insufficienti alla misura ad angolo zero rispetto alla superficie dello schermo. Alcuni computer palmari, ad angolo zero, hanno esibito rapporti di contrasto inferiori a 20:1.

Per questo motivo, abbiamo pensato che sarebbe molto più interessante affiancare alle misure classiche sui display, quelle del rapporto di contrasto, della deviazione delle coordinate cromatiche del bianco e della linearità alle basse luci, acquisite ai vari angoli di incidenza e compatibili con una visione per applicazioni home threater.

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Commenti (17)

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  • hronir

    17 Maggio 2006, 16:33

    Grazie degli approfondimenti.

    La cosa che volevo sottolineare, però, è il fatto che non esista un punto di visuale ottimale, capace di rendere al meglio entrambe le estremità della scala di grigi (SdG). Neanche nel caso in cui (come nella figura angolo_a.bmp del tuo allegato) le due estremità della SdG si pongano allo stesso angolo per l'osservatore. Esiste solo un certo compromesso in cui la degradazione della percezione del contrasto in ciascuna delle due estremità della SdG è accettabile e non porta a pedere completamente la percezione dell'altra estremità.
    Dico ancora in un altro modo (a volte non sono molto bravo a farmi capire... ): mi metto a una certa distanza dallo schermo (per ridurre le differenze di angolo fra i vari punti dello schermo...) e mi posiziono in maniera tale da ottenere il miglior compromesso di visione. Ebbene, posso ancora inclinare un pochettino lo schermo, in un verso, per migliorare significativamente la visione dei toni scuri (perdendo molto nei toni chiari) o, nell'altro verso, per ottenere il miglioramento nei toni chiari (e perdere qualità nei toni scuri).

    Insomma, la domanda è: data una regione (anche piccola) dello schermo, è possibile che l'angolo ottimale da cui vederla possa:
    a) non essere necessariamente 90°
    b) dipendere dalla tonalità dell'immagine che si sta guardando
    ?
    Può essere che questo comportamento sia dovuto al fatto che il mio schermo è di quelli nuovi (che chiamano Glare-Type?) che hanno una superficie molto più riflettente (a mo' di specchio...)? E che quindi hanno una resa che può cambiare molto a seconda della luminosità dell'ambiente?

    Grazie ancora,
    ciao
  • Emidio Frattaroli

    17 Maggio 2006, 16:58

    Originariamente inviato da: N. D'Agostino
    ... Di nuovo bravo e complimenti...




    Grazie per l'attestato di stima. Fa sempre molto piacere

    I grafici li ho appena sostituiti.

    Grazie per il consiglio.
  • Emidio Frattaroli

    17 Maggio 2006, 17:06

    Grazie anche The True Frankie!

    I grafici sulla linearità del display CRT non sono stati pubblicati poiché pienamente coerenti con la legge del coseno e per non appesantire ulteriormente un articolo che era già piuttosto saturo di grafici

    Sono d'accordo inoltre sul fatto che un monitor debba esser guardato davanti ma in alcune circostanze, come hanno sottolinato Girmi e hronir, potrebbe esserci comunque qualche problema.

    Emidio
    Emidio
  • Emidio Frattaroli

    17 Maggio 2006, 17:15

    Originariamente inviato da: hronir
    ... data una regione (anche piccola) dello schermo, è possibile che l'angolo ottimale da cui vederla possa:
    a) non essere necessariamente 90°
    b) dipendere dalla tonalità dell'immagine che si sta guardando?

    Può essere che questo comportamento sia dovuto al fatto che il mio schermo è di quelli nuovi (che chiamano Glare-Type?) che hanno una superficie molto più riflettente (a mo' di specchio...)? E che quindi hanno una resa che può cambiare molto a seconda della luminosità dell'ambiente?
    Per la prima domanda, certo che è possibile! In alcuni palmari ad esempio (ho analizzato a fondo un Dell Axim X30) il miglior compromesso si ottiene con un angolo compreso tra i 20 e i 30°, almeno nell'esemplare in nostro possesso.

    In parole povere, la linearità del display LCD dipende (in maniera più o meno pesante) dall'angolo di visione. Nel tuo caso, ad un certo angolo di visione la curva del gamma metterà più in evidenza le basse luci mentre da un altro angolo sarà a vantaggio delle basse luci. Ecco perché non esiste un solo angolo in cui entrambi i dettagli (alte luci e basse luci) possono essere messe in evidenza.

    In ogni modo, nei limiti del possibile quel tipo di situazione può essere corretta. Prima di tutto provando a modificare manualmente la curva del gamma dalle impostazioni avanzate della scheda grafica del computer.

    Se non fosse possibile (o troppo difficile) è consigliabile calibrare il display con un colorimetro e con un software che possa creare un profilo colore adeguato alla situazione, in modo da linearizzare il più possibile anche la linearità della scala dei grigi, in funzione dell'angolo di campo dello strumento che viene utilizzato.... Ma questo è un'altro discorso

    Emidio

    Emidio
  • sasadf

    17 Maggio 2006, 17:25

    Una domandina avrei da farla anche io, non prima però di aver fatto i dovuti complimenti al Chief(con questo articolo, hai sicuramente ritardato di un altro anno almeno se non di più, l'acquisto di un LCD che andrebbe a sostituire il mio amato CRT SONY.. ).

    I SED saranno ligi alla legge di Lambert, oppure, essendo tecnologie a microcelle, come gli lcd, saranno molto più sensibili agli angoli di visione?!??

    walk on
    sasadf
  • giapao

    18 Maggio 2006, 10:14

    mi associo anch'io ai dovuti complimenti per questo nuovo e interessante lavoro di Emidio

    certo, e' che ne deriva una considerazione sulla tecnologia digitale a confronto con quella analogica... prima i criteri di valutazione erano relativamente pochi: tipo di tubo, banda passante e poco altro.

    ora, con il digitale, la complessita' delle apparecchiature e' tale che, anche a fronte di valutazioni considerate ad oggi esaustive, non si riesce a dire con sufficiente attendibilita' quanto si veda in realta' meglio o peggio un oggetto.
    devono venir necessariamente considerati contemporaneamente altri fattori quali: tipo di segnale in ingresso, eventuale bonta' dell'elettronica del display, refresh in ingresso, eventuale mappatura 1:1, firmware, ecc. ecc.

    mi viene in mente qualche anno fa' quando utilizzando unicamente misure strumentali si volevano valutare gli amplificatori; amplificatori che venivano quindi costruiti essenzialmente per soddisfare tali requisiti. ma come si sentivano? boh!

    insomma, alla fine, se non di piu' di prima, a fronte di n-mila valutazioni strumentali, il commento personale su quanto e come si veda l'oggetto mi sembra ancora piu' importante di prima... quindi mi raccomando!

    di nuovo complimenti e salutoni
    Gianni
  • PentiumII

    18 Maggio 2006, 11:14

    Ottimo articolo....
    Ora però ci devi fare un seguito, una bella comparativa con misurazioni strumentali fra le varie tipologie di pannelli, TN PVA, IPS e ASV (e altri volendo)
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