La grande bellezza
Amaro ritratto dell'Italia contemporanea nell'intensa opera del maestro Paolo Sorrentino. Tra gli attori Toni Servillo, Carlo Verdone e Sabrina Ferilli. Distribuzione Warner HV
Giornalista e scrittore di talento, il misantropo Jep Gambardella (T. Servillo) è un fascinoso uomo colto e benestante. Immerso nella bellezza antica di Roma vive una vita tra le maglie di una sterile mondanità, vuota e decadente quanto i modelli intellettuali, ricchi e degradati che vi albergano senza tempo e senza senso.
Tra egocentrismo, eccentricità e atteggiamenti radical chic scorrono giorni e notti di un uomo che sente la sua esistenza sempre più priva di sostanza, fino al momento in cui non si riaccende la memoria di un intenso amore perduto trentacinque anni prima.
Un evento che assieme al sessanticinquesimo compleanno porterà Jep a riflettere su se stesso, vedere il mondo con un filtro diverso, con rinnovato desiderio di scrivere, comunicare, sperare.
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Opera ambiziosa piena di fascino quanto la densa cinematografia di Luca Bigazzi ("Il divo", "Romanzo criminale", "Brucio nel vento"), tra estetica e bellezza in contraddizione con mostri e mostruosità fisiche e morali, vite vuote e avariate a formare un grottesco mosaico che non raggiunge forma piena, proprio quanto l'Italia allo sbando che in esso è rappresentata.
Cast di straordinari attori che oltre al magnifico Toni Servillo vede un'irriconoscibile Serena Grandi, Carlo Verdone, Isabella Ferrari, Giorgio Pasotti e camei di Fanny Ardant e Antonello Venditti.
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Qualità video
BD-50, codifica video AVC/MPEG-4, aspect ratio 2.35:1. Ripreso su pellicola 35 mm, eccellente qualità delle immagini, senso di profondità di campo e precisione particolari anche in secondo piano e background.
Intensità colori, neri profondi. In alcuni passaggi particolarmente bui tende ad affiorare una minima grana che lascia la sensazione di essere parte dell'originale fotografia.
Analisi del bitrate
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Qualità audio
Una sola traccia DTS-HD Master Audio 5.1 canali in italiano (core @ 1509 kbps) intensa per il fronte anteriore aprendo a momenti avvolgenti nei numerosi passaggi musicali.
Elementi discreti di relativa presenza e importanza per la natura stessa dell'opera mantenendo comunque elevata la dinamica con alcuni ingressi irruenti del subwoofer.
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Extra (HD)
Backstage (15') seguendo il regista durante la realizzazione dell'opera con immagini dai set, gli inserti CGI, trucco, le comparse, prove di ballo. Galleria foto del film e del casting comparse, trailer e teaser.
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La pagella secondo CineMan
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Commenti (220)
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Originariamente inviato da: banixj;4142594anche secondo me per questo titolo (non lo chiamerei neppure film) sarebbe bastata una paginetta di offese e stop...
Non sono d'accordo e ti spiego il perchè : noi italiani siamo esterofili, è nel nostro DNA, in moltissime cose mentre i nostri vicini (cugini???) francesi sono noti per il loro nazionalismo e la loro 'grandeur', al pari di anglosassoni e germanici.
Quindi sono d'accordo a fare delle motivate critiche al film in questione, ma 'una paginetta di offese' starebbe a significare che il film è una vera schifezza, anzi, essendo napoletano il regista, alla Totò : una ciofeca e che i critici e le giurie straniere non capiscono un tubo e sono degli sprovveduti in confronto a noi che mastichiamo cinema dalle fasce neonatali.
Se cosi fosse, non avremmo smesso, da decenni, di produrre capolavori entrati di diritto nella storia del cinema. Come nel calcio esistono, in Italia, milioni e milioni di potenziali sostituti di Prandelli, a loro dire, molto più capaci e bravi, alla prova dei fatti.... -
no no io non sono esterofilo, secondo me ci sono moltissimi titoli italiani anche recenti che sono anni luce avanti e pu' meritevoli rispetto a questa maledetta pellicola che verra' dimenticata dal genere umano in ancora qualche settimana...
uno di questi film meritevoli l'ho visto poche ore dopo questo del topic ed e' quello di barbareschi...
e non mescoliamo cinema e clacio, e' una bestemmia... cosa c'entra una stupida palla che smuove miliardi senza alcun motivo? -
Qualche titolo di questi capolavori anni luce avanti?
-
Originariamente inviato da: Mino Topan;4142852Qualche titolo di questi capolavori anni luce avanti?
.............
Originariamente inviato da: banixj;4142708uno di questi film meritevoli l'ho visto poche ore dopo questo del topic ed e' quello di barbareschi... -
MOLTISSIMI titoli italiani anche recenti
???? -
lo dico per la terza volta: something good di barbareschi...
e nel panorama horror aggiungo pure tulpa...
un film deve emozionare, comunicare qualcosa, etc
il titolo di questo topic emoziona piu' nei titoli di coda e comunica quanto un sasso in fondo al mare... -
Potete andare avanti per altre pagine, la tua opinione è che non lo è mentre la mia è che lo è. Nello stesso modo anche la critica internazionale si è divisa... Una cosa è certa, stai già avendo la dimostrazione che una sola paginetta di offese (come hai scritto) non la merita...
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Originariamente inviato da: banixj;4142876lo dico per la terza volta: something good di barbareschi...
e nel panorama horror aggiungo pure tulpa...
un film deve emozionare, comunicare qualcosa, etc
il titolo di questo topic emoziona piu' nei titoli di coda e comunica quanto un sasso in fondo al mare...
Mi manca ... mi hai incuriosito.
Se non è un processo è quantomeno una diatriba fra opposte visioni e sottolineo per l'ennesima volta che abbiamo ampiamente risposto più volte a tutte le domande sugli autori di qualità degli ultimi anni in Italia, basta rileggere con attenzione, essere ripetitivi stanca.
Ripeto, la discussione è :
PRO: a ME piace e MI ha emozionato, è il regista meno peggio quindi va premiato, W l'ItaGlia.. Simm è napul Paisà
CONTRO: film vuoto scopiazzato con una grande tecnica e un pizzico di paracul ed innumerevoli esempi oggettivi sul perché.
Alla fine non si vince nulla, ma non vedo l'utilità dell'argomentare considerando solo il proprio gusto che è rispettabile, ma eccessivamente relativo, quando ci sono prove incontrovertibili e oggettive del contrario.
Ieri seguivo su skyarte Adrià il quale ha detto che essere artista e fare arte è frutto di una valutazione soggettiva e personale. È assolutamente vero nel caso di artisti incompresi per svariati motivi, ma è un concetto pericoloso se lo si rivolge a plagiatori...
Anche Gravity emoziona ... Anche troppo... ma non è 2001o Solaris -
Jena complimenti per la tenacia,però dovresti arrenderti al fatto che il film è piaciuto a molti,anche se a tuo a parere è scopiazzato...
mi domando perchè insisti che tu sei come Perry Mason e hai prove incontrovertibili? qui non stai analizzando se una cosa se è bianco o nera,un film ha un contenuto,una narrazione e alla fine un significato che per ognuno di noi può essere diverso....la tua prova è che nella sequenza tale, si rifà a quel famoso regista che prima di lui... bla bla bla....e chissenefrega se il film mi dà emozione, se mi fà pensare, se mi resta dentro a me delle tue prove incontrovertibili non mi interessa nulla....
per essere chiaro un film non è un analisi logica e le tue presunte prove non sono altro che opinioni... rispettabilissime ma restano opinioni. -
Io sono uno di quelli che considera questo film un capolavoro per le emozioni che riesce a trasmettere e l'ho scritto nelle prime pagine di questa discussione; successivamente, vista la piega presa, ho preferito astenermi.
Ma vorrei fare un'ultima considerazione sul valore oggettivo/soggettivo dell'opera d'arte.
Se un criterio oggettivo esistesse non sarebbe necessario nessun critico d'arte: basterebbe un omino con un tabella di criteri, che, spuntando opportunamente le voci riportate nella tabella, potrebbe dare un valore numerico all'opera. Chiaramente non è e non può essere così. La visione è e deve essere soggettiva. Il fruitore può trovare nel romanzo, nel quadro, nella scultura, nel film più di quanto lo stesso autore avesse intenzione di mettere: questa a mio parere è un'opera d'arte.
L'altra settimana ho visto Gravity, vincitore di 7 oscar e, in altre discussione di questo forum, osannato come capolavoro. L'ho trovato un film di una banalità disarmante.
Per la mia cultura e la mia sensibilità non dice nulla (ma può essere un mio problema): un film di effetti speciali privo di anima.
Lo spettatore ha il diritto di respingere o accettare l'opera conseguentemente alle emozioni che gli induce: siamo, fortunatamente, tutti diversi ed anche una ipotetica analisi oggettiva non può obbligarmi a farmi piacere ciò che trovo brutto o viceversa disprezzare ciò che trovo bello.
Tutto qui.