Tenebre e Ossa | stagione 1 | la recensione
La storia fantastica della giovane Alina che da soldatessa diventa improvvisamente una magica salvatrice è ben trasposta in immagini, tratte dai bestseller di Leigh Bardugo. Con una produzione d’eccezione e pochi difetti realizzativi, riesce ad attrarre l’interesse dei teenager a cui è destinata ma anche quello degli adulti
In un mondo di fantasia sconvolto dalla guerra, la soldatessa orfana Alina Starkov scopre di avere un potere straordinario che potrebbe salvare il suo paese minacciato dalla mostruosa Faglia d’Ombra. La ragazza è costretta ad abbandonare la sua terra per entrare in un esercito di soldati magici, noti come Grisha. Mentre impara faticosamente a usare il suo potere, Alina si accorge che anche gli amici possono trasformarsi in nemici e che nulla è quello che sembra soprattutto nello sfarzo del palazzo reale nel quale viene portata in quanto preziosa per l’intera umanità. Ma per sconfiggere le forze pericolose che incombono, tra cui una carismatica banda di criminali, la sola magia non sarà sufficiente.
Era dal 2012, anno di acquisizione dei diritti cinematografici, che il bestseller Tenebre e Ossa avrebbe dovuto essere trasposto per lo schermo. Fino a quando all’inizio del 2019 Netflix decide di riavviare il progetto che, nonostante la discesa in campo prima della Dreamworks e in seguito di David Heyman, produttore della saga di Harry Potter e dei primi due capitoli della saga Animali Fantastici, sembrava essersi impantanato definitivamente. Basata sui due romanzi Tenebre e ossa e Sei di Corvi della scrittrice statunitense di origine israeliana Leigh Bardugo, la serie ha come showrunner Eric Heisserer – sceneggiatore del film Arrival di Denis Villeneuve e del sorprendente Birdbox con Sandra Bullock – ed è coprodotta da Shawn Levy – regista dei tre film Una notte al museo e produttore esecutivo della serie Stranger Things. Una squadra di tutto rispetto insomma, e la cosa non passa inosservata. Siamo di fronte a un prodotto destinato ai teenager ma godibile anche dagli adulti grazie a un impianto narrativo ben strutturato, nonostante alcune ingenuità di cui parleremo più avanti.
Ambientata in un mondo ispirato alla Russia zarista dei primi del 1800, la serie si svolge a Ravka, il Regno diviso in due dalla Faglia d’Ombra. Alina è un’Evocaluce, ha cioè il potere di porre fine all’oscura faglia abitata da minacciose creature, che divide in due una vasta area del paese. Scopre di essere speciale per puro caso, perché quando da piccola avrebbe dovuto essere esaminata si era sottratta per paura di essere separata dal suo amico Malyen. Mal cerca di restarle sempre vicino secondo un patto mai scritto, sugellato dal semplice tenersi per mano di quando erano bambini. Ma quando tra i due si pone il Generale Kirigan che mette in luce (letteralmente) il potere di lei, le prospettive mutano radicalmente. Alina viene venerata come una santa, portata a palazzo dove inizia ad abituarsi a una vita diametralmente opposta alla precedente. Da semplice orfana, cartografa per il Primo Esercito, quello dei soldati “normali”, a soldatessa dei Grisha in quanto dotata di poteri, fino a diventare salvatrice del mondo, con tutti i benefici che ne conseguono. La sua anima ne resta inevitabilmente compromessa, i suoi valori cominciano a perdere di valore e la sua giovane età non le consente di distinguere il bene dal male. E qui interviene un paradosso: l’incontro con la banda dei Corvi che è intenzionata a rapirla, invece che letale si rivela salvifico.
Lo sviluppo del racconto è denso di simboli, già visti in tante opere, ma ben utilizzati e rispettati, nonostante le inevitabili libere interpretazioni. La rappresentazione della faglia è emblematica dell’intera storia attorno a cui si snoda. Nonostante si trovi sulle terre emerse, viene solcata dalle navi, spinte dal potere di chi domina l’aria, come fosse un mare. Al suo interno è quasi buio, e tale deve restare pena l’attenzione indesiderata di mostri alati. Allo stesso modo si muove ogni personaggio della serie, con il perenne senso di tenebra interiore necessaria come difesa rispetto al prossimo nemico. Ed è proprio quando quella barriera viene abbassata che la protagonista si smarrisce. Tra i vari poteri dei Grisha, ci sono quelli legati agli elementi fuoco, acqua e aria, che coincidono coi caratteri di chi li possiede. C’è poi l’elemento animale che interagisce con la natura umana, evidenziando i limiti di quest’ultima quando non mira alla purezza e alla giustizia.
In fase di realizzazione sono presenti diverse sbavature che sottraggono qualità a un prodotto sopra la media. A volte didascalica altre criptica, la sceneggiatura appare in alcuni punti un po’ sbilanciata, come se vi fossero dei buchi di girato o problemi al montaggio. In realtà sono degli espedienti narrativi per giustificare azioni le cui intenzioni vengono però spiegate non nell’immediato, come sarebbe stato più corretto fare per non far sentire lo spettatore inutilmente ingannato. Ci sono poi due personaggi, la spaccacuore Nina e il soldato di Fjerda Matthias, che non vengono sviluppati a sufficienza e non si intersecano con la trama principale né coi suoi protagonisti. Ciò è dovuto molto probabilmente al fatto che diventeranno cruciali solo nel secondo capitolo, ma un’interazione anche parziale col resto già in questo inizio sarebbe stata opportuna.
Questa prima stagione è molto interessante perché ben recitata da tutti i protagonisti, su cui spiccano i tre Corvi: il leader Kaz, scaltro ma giusto, con una vena malinconica sottolineata da un quasi invisibile difetto fisico, il suo braccio destro Jesper, ragazzo eccentrico e infallibile pistolero, e soprattutto Inej, affascinante spia, indomita guerriera, in cerca di una definitiva libertà. Le ambientazioni sontuose, filmate tra Budapest e Vancuover, con scenografie curate e maestose immergono nella visione di un mondo alternativo in cui la sospensione dell’incredulità è tutt’altro che scontata. Anche gli ottimi effetti visivi di Double Negative (Avengers: Endgame, The Boys, Tenet, Zack Snyder's Justice League, Godzilla vs. Kong), Monsters Aliens Robots Zombies (The Walking Dead, WandaVision) e SSVFX (Captain Marvel, The Nevers, Il trono di spade, Black Widow, Crudelia) aiutano definitivamente allo scopo.
I libri da cui è tratta la serie fanno parte del cosiddetto Grishaverse. Il romanzo Tenebre e Ossa è il primo capitolo della trilogia Grisha mentre Sei di Corvi è il primo della dilogia omonima. Per cui non è ancora noto quante saranno le stagioni che seguiranno ma certamente arriveranno a breve notizie in merito.
Nota: in coda all’articolo, un video utile ad orientarsi nell’universo di Tenebre e Ossa. Per chi teme gli spoiler, ne è consigliata la visione dopo aver guardato il secondo episodio.
Nota tecnica a cura di Emidio Frattaroli
Dal punto di vista tecnico, la serie basata sui racconti di Leigh Bardugo è tra le 'cose' più interessanti che mi sia capitato di osservare negli ultimi mesi. Buona parte del merito secondo me va al colorist Shane Harris (stranamente non citato da imdb) e al trio dei direttori della fotografia David Lanzenberg, Aaron Morton e Owen McPolin. L'utilizzo della gamma dinamica è quasi 'estremo', soprattutto per lo sfruttamento quasi ossessivo dei primissimi step di luminosità che metteranno in crisi la stragrande maggioranza dei TV e dei proiettori. Le immagini sono generalmente molto, molto scure, così scure da attivare in alcune scene la visione mesopica. In alcuni casi, alcune inquadrature di scene molto scure, con piccole sorgenti di luce puntiformi sullo sfondo ad alta luminosità, rimangono fisse quel tanto da mettere in crisi alcuni TV OLED che vanno in 'protezione', abbassando ulteriormente il livello di luminanza... Ci sono soltanto un paio di cose che non sono all'altezza dell'elevatissima qualità d'immagine; la prima è l'elevata compressione effettuata da Netflix che in alcuni casi mette in luce artefatti e rumore di quantizzazione. L'altra è il montaggio che in alcuni punti diventa troppo serrato e con troppe angolazioni. Otto episodi che 'rischiano' di diventare dei contenuti test per verificare la qualità d'immagine di TV e proiettori.
VALUTAZIONI
soglia d’attenzione
Scorrevolezza MEDIA Impegno MEDIO
visione
Intrattenimento 8 Senso 6 Qualità 7,5
dal trailer all’intera serie
Aspettativa 7,5 Potenziale 8,5
Risultato 7,2
Tenebre e Ossa | stagione 1 (Shadow and Bone)
fantasy, avventura, sentimentale | USA | 23 apr 2021 | 8 ep / 51 min | Netflix
ideatore Eric Heisserer regia Lee Toland Krieger basata sui romanzi Tenebre e ossa e Sei di Corvi di Leigh Bardugo
personaggi interpreti
Alina Starkov Jessie Mei Li
Generale Aleksander Kirigan / L'Oscuro Ben Barnes
Malyen “Mal” Oretsev Archie Renaux
Kaz Brekker Freddy Carter
Inej Ghafa Amita Suman
Jesper Fahey Kit Young
Baghra Zoë Wanamaker
Nina Zenik Danielle Galligan
Matthias Helvar Calahan Skogman
Genya Safin Daisy Head
Zoya Nazyalensky Sujaya Dasgupta
critica IMDB 8,0 /10 | Rotten Tomatoes 7,1 /10 | Metacritic 70 /100
camera Panavision Millennium DXL2, Panavision B-Series Lenses | Red Monstro, Panavision B-Series Lenses | Red Monstro, Panavision T-Series Lenses
aspect ratio 2,20 : 1
Similar Post You May Like
-
The Falcon and the Winter Soldier
La recensione | La miniserie Marvel contrappone diversi elementi simbolici, intessendo una... »
-
Che fine ha fatto Sara? | la recensione
Stagione 1 | La furba serie messicana mette in scena una storia con toni da telenovela, colpi... »
-
Snabba Cash | stagione 1 | la recensione
La serie svedese è una perfetta bomba a orologeria che grazie a un cast di esordienti a livello... »
-
The Serpent | la recensione
La storia vera dell’imprendibile truffatore che tra gli anni ’60 e i ’70 uccise e derubò almeno... »
-
Gli irregolari di Baker Street | recensione
Stagione 1 | La serie ispirata all'immaginario di Sherlock Holmes mescola horror e fantasy... »
Commenti (18)
-
Sono in linea col recensore, prodotto sopra la media, con qualche sbavatura/forzatura nella trama, ma che ben scorre e cattura l'attenzione.
Da adulto, almeno anagraficamente, sono un po' stanco di dover affrontare un così grande numero di serie pensate per giovani piuttosto che per un pubblico maturo. E' vero che appartengono alla categoria che ha più tempo da dedicare alla visione dei contenuti in streaming, ma qualche serie più impegnativa mi piacerebbe vederla ogni tanto. -
Originariamente inviato da: stazzatleta;5141135[COLOR=#000000]ma qualche serie più impegnativa mi piacerebbe vederla ogni tanto.[/COLOR]
A chi lo dici... -
Voi due che siete sicuramente appassionati esigenti, che mi dite della fotografia, della 'color' e, più in generale, della qualità d'immagine?
Emidio -
Emidio io ancora non la vedo, e probabilmente non lo farò... Commentavo il fatto che è un'altra serie dedicata a i teenager... E che anche io, come stazzatleta, vorrei più serie pensate per un pubblico adulto.
-
Io ho guardato poco più di 20/30 minuti e mi sono addormentato,la qualità video non mi è piaciuto,troppo scuro e sembra un po’ impastato,fatto anche la prova su oled!
-
Originariamente inviato da: rossoner4ever;5141292Vero, hai ragione. Però dal lato video (in parte anche audio) è un contenuto molto interessante.... un'altra serie dedicata a i teenager...
Come serie 'adulta' recente, su Netflix c'è 'The Serpent':
https://www.avmagazine.it/articoli/...ione_index.html
Originariamente inviato da: tyson;5141357Peccato.... mi sono addormentato [...] non mi è piaciuto, troppo scuro...
Sicuramente tanto scuro. Sul troppo non sono d'accordo.
Emidio -
Troppo no però,per quel poco che sono riuscito a vedere l’immagine non è da riferimento,oppure è la banda perché con l’envy ho tutta la luce che voglio è la lut è venuta veramente bene con un errore sul rosso ,che purtroppo il vpr non riesce ad arrivare!per il resto io amo guardare a 2.4 quindi non mi spaventa il buio,ma questo è al limite con delle scolarizzazioni sugli incarnati,magari è la banda di netflix non so,con altre piattaforme mai notato
-
Originariamente inviato da: Emidio Frattaroli;5141386Grazie per il consiglio!
Come serie 'adulta' recente, su Netflix c'è 'The Serpent':
https://www.avmagazine.it/articoli/...ione_index.html
-
Originariamente inviato da: tyson;5141357Ho visto poi anche io la prima puntata... E direi che ho le stesse impressioni di Tyson sia sulla qualità artistica (anche se solo una puntata non ti può di certo far dare un giudizio completo) che sul video... Scuro e impastato mi sembrano rappresentare bene quello che ho visto.Io ho guardato poco più di 20/30 minuti e mi sono addormentato,la qualità video non mi è piaciuto,troppo scuro e sembra un po’ impastato,fatto anche la prova su oled!
-
Originariamente inviato da: rossoner4ever;5141472Ho visto poi anche io la prima puntata... E direi che ho le stesse impressioni di Tyson ...
Originariamente inviato da: tyson;5141398A me niente solarizzazioni. Se ci sono, c'è qualcosa che non va.... questo è al limite con delle scolarizzazioni sugli incarnati...[CUT]
Forse una lut tirata un po' troppo?
Si, è molto scuro. L'ho scritto nel mio commento. Proprio per questo particolare è un test spettacolare per mettere in luce eventuali problemi. Altro che Oblivion, per intenderci.
Si il bitrate è misero. Ma su questo purtroppo non possiamo farci nulla.
Emidio