Deutsche Grammophon in Dolby Atmos
la Terza Dimensione per un Immersive Audio di qualità | uno sguardo su alcune pubblicazioni registrate in Dolby Atmos della casa discografica teutonica, dedicate soprattutto ai fruitori di un impianto home-video, realizzate con re-mastering di qualità o registrazioni attuali
Prosegue l'avanzata della Deutsche Grammophon sul fronte della musica in Dolby Atmos. Musicofili avvertiti: quando parliamo di registrazioni in Dolby Atmos vuol dire che il programma è fruibile anche nel semplice stereo (due canali) o nel multicanale più tradizionale (5 canali). Una buona esecuzione confezionata in una valida registrazione è ovviamente fruibile indipendentemente dal formato. Ciò che conta è sempre la Musica. Ovviamente il Dolby Atmos sul quale focalizzo la mia attenzione in questa rubrica strizza l'occhio non tanto all'audiofilo purista (tradizionale), quanto al più avventuroso fruitore di un sano impianto home-video in un moderno contesto di entertainment domestico. Dal vivo il suono è davvero “attorno all'ascoltatore” e l'esperienza di anni nelle più importanti sale da concerto mi ha insegnato che non si tratta di uno slogan.
In tal senso mi piace portare un po' di buona musica all'attenzione dell'appassionato di cinema, che magari ha in casa un impianto che ha tutte le potenzialità di dire la sua anche con un programma squisitamente musicale. Se poi si tratta dei Pink Floyd o magari di Tchaikovsky la scelta sta a voi. Qualunque sia la nostra musica preferita, ci siamo accorti in diverse dimostrazioni e verifiche (il buon Emidio e io ma anche chi ha avuto la pazienza di seguirci), come una incisione ben realizzata in Dolby Atmos, può offrire uno spunto in più in termini di naturalezza e coinvolgimento. Non voglio ripetere qui quanto più volte abbiamo detto e scritto sul tema del multicanale audio. Troverete qui alcuni link ad articoli sullo stesso tema.
La pagina di questo mese vuole semmai essere un aggiornamento, posto che Universal continua a pubblicare titoli importanti che vanno ad arricchire una discografia già consolidata e che recentemente ha offerto un frutto significativo ed avvincente con il live di “John Williams in Berlin”, di cui abbiamo raccontato qui. Per titoli “importanti” mi riferisco al fatto che la prestigiosa etichetta ha in scuderia artisti di prestigio, orchestre di rango e capacità produttive allo stato dell'arte. Da un lato c'è un significativo back catalogue che può essere “rivitalizzato” e reso ancora più fruibile attraverso re-mastering di qualità, dall'altro c'è la produzione di registrazioni attuali, concepite sin dall'origine in multicanale. L'integrale delle sinfonie di Beethoven dirette da Karajan (il ciclo degli anni Settanta) è un esempio vincente del primo insieme. I Blu Ray (in audio ma anche in video) con i due concerti di John Williams a Vienna prima e a Berlino poi rappresentano un esempio imperdibile del secondo gruppo.
Olivier Latry e l'organo di Notre Dame
Autentica novità è l'uscita di un box che raccoglie le registrazioni di musica per organo curate da Olivier Latry in casa Deutsche Grammophon. Protagonista è il grande strumento della cattedrale di Notre Dame a Parigi di cui Latry è organista titolare dal 1985. Il cofanetto contiene 10 CD e un Blu Ray audio.
Come sapete la cattedrale è stata gravemente danneggiata da un disastroso incendio nel 2019. Tuttavia l'organo si è salvato e prima o poi torneremo ad ascoltarlo di nuovo. Intanto ce lo godiamo in queste registrazioni. Lo storico strumento realizzato nel 1868 da Aristide Cavaillè-Coll è in effetti l'ultima realizzazione di una serie di organi che sin dal 1402 hanno dominato lo spazio acustico di un edificio che documenta la storia di Francia. Cinque CD raccolgono l'integrale della musica per organo di Messiaen, le cui registrazioni risalgono al 2000. La parte del programma che trova posto nel Blu Ray multicanale è invece del 2003 e corrisponde ad altri tre CD di questo box. Uno di questi album, quello dal suggestivo titolo “Midnight in Notre Dame” era stato pubblicato dalla Universal a suo tempo come SACD. Ancora lo vedo disponibile nei vari siti online. SE avete un lettore multistandard potreste fare un interessante confronto tra traccia SACD e quella del Blu Ray, sia in stereo che in cinque canali. Ovviamente il Dolby Atmos non c'è nel vecchio SACD. (Conosco almeno un paio di appassionati che faranno questo confronto) In ogni caso questo album diventava subito un riferimento della mia discografia anche per la presenza nel programma nelle prove e dimostrazioni audio degli ultimi anni. Il programma era dunque concepito in multicanale sin all'origine e la rimasterizzazione per la traccia Dolby Atmos appare perfettamente plausibile. Un suono coerente, realistico e di grande impatto.
“Midnight at Notre Dame” offre pagine appropriate all'organo a partire da originali per orchestra, ma più ancora è un documento sonoro del grande strumento nella celebre cattedrale parigina. Last but not least, un disco multicanale da dimostrazione che si permette di suonare in modo attendibile anche con un normale impianto stereofonico. Come negare che la sensazione di “verticalità” dell'immagine sonora tipica dell'ascolto in cattedrale (provare per credere) sia possibile soltanto attraverso un multicanale ben realizzato? Ulteriore dimostrazione di quanto i veri appassionati di musica hanno perso per la disattenzione generale nei confronti di questo formato.
“Midnight at Notre Dame” inizia ovviamente con Bach con la versione per organo di due famosi corali da Cantate (la BWV 29 e la BWV 147), a cura di Marcel Duprè e Maurice Duruflè. Il successivo “Adagio e Fuga” di Mozart è invece trascritto da Jean Guillou (interprete del famoso CD Dorian con la trascrizione per organo dei “Quadri di un'esposizione” di Mussorgsky), mentre il grandioso tema del “Coro dei Pellegrini” dal Tannhauser di Wagner è trascritto da Liszt. Qui troviamo un crescendo che sembra inesauribile e poi, nella sezione successiva in pianissimo, un devastante intervento in gamma profondissima della pedaliera che da solo vale l'acquisto di tutto il disco. Nei momenti più delicati dei registri acuti quasi evanescenti il tema torna a sentirsi sul “Principale” da 32 piedi, un fraseggio ai limiti dell'udibile che da a fa parte dei miei brani di riferimento nella valutazione dei diffusori. Ancora una trascrizione di Liszt con la “Marcia Ungherese” (Berlioz, ovviamente un francese non poteva mancare nel contesto), c'è poi il “Preludio n. 3” di Rachmaninov (Vierne), la virtuosistica Toccata di Prokofiev (ancora una trascrizione di Guillou) e naturalmente Bach con la “Ciaccona” dalla Partita per violino solo. Questa versione per organo dall'originale per violino penetra la struttura di Bach e allo stesso tempo chiama alla ribalta tutti i registri sono alla trionfale conclusione, con un accordo tenuto che avvolge di suono l'ambiente sin dai toni fondamentali della prima ottava.
L'esecuzione di Olivier Latry è perfettamente calibrata nel senso di offrire il suono “autentico” dello strumento e dell'acustica di Notre Dame, perfetta integrazione tra sorgente acustica ed ambiente, considerando che ogni organo è di fatto confezionato “su misura” e dunque unico nel suo genere. La lettura di Latry dosa con raffinatezza i registri del grande strumento, da momenti ai limiti del rumore di fondo sino al grande ripieno sulle ance, con il possente registro di “controbombarda” da 32 piedi che farà vedere i sorci verdi ai vostri woofer. Eccellente il senso di respiro, di aria, di immanenza della cattedrale anche nel “semplice “ ascolto dello strato CD a due canali.
Per dovere di cronaca vi segnalo che queste non sono le sole incisioni di organo in multicanale ben realizzate. Molto ben fatte, limitandoci al genere, ci sono quelle curate negli ultimi anni da coraggiose etichette indipendenti come Lawo, MDG e Oehms, ma si tratta di pubblicazioni in SACD che oggi non molti riescono a gestire con un impianto home-theatre. Tuttavia se lo considerate interessante sarà un piacere per me dedicare loro una puntata speciale di questa rubrica.
Anna Netrebko, “Amata dalle Tenebre”
Restando alla musica in Dolby Atmos e abbandonando l'organo, chi ama la voce l'opera potrà apprezzare una delle ultime uscite Deutsche Grammophon.
Simpatico cofanetto con il recital della Netrebko registrato con l'Orchestra del Teatro alla Scala e la direzione di Riccardo Chailly. L'intesa qui tra musica e cornice tecnologica realizza una produzione interessante per gli audiofili di ogni estrazione: CD, file audio alta risoluzione, Blu Ray con contenuto audio in alta risoluzione due canali e cinque canali, video e documentario in Dts Master Audio. Anche in Dolby Atmos per la ricostruzione dei segnali di ambienza “tutto attorno a noi” di cui si ha esperienza nell'ascolto dal vivo. La Netrebko è impegnata in alcune celebri pagine del grande repertorio operistico, un recital dal sapore particolare che si concentra su emozioni profonde ed inquiete. Registrazione ben centrata, con un livello di fondo silenziosissimo e resa raffinata dell'orchestra. Voce in innegabile primo piano, ma sempre nell'ambito di una ricostruzione scenica naturale. Molto buona la resa del CD e delle tracce in stereo alta risoluzione. Il multicanale ancora una volta offre un respiro ampio e certamente più realistico all'ascolto, contribuendo al senso di coinvolgimento.
“Amata dalle tenebre” include le registrazioni di debutto della star russa nella Morte di Isotta di Wagner, in "Ritorna vincitor!" di Verdi, "Es gibt ein Reich" di Strauss, nell’aria di Lisa dalla Dama di Picche di Tchaikovsky e nel Lamento di Didone da Didone e Enea di di Purcell. L'album è accompagnato da un film musicale realizzato dalla regista Elena Petitti di Roreto con una tecnica innovativa: Anna – Stage of Emotions, girato durante le sessioni di registrazione alla Scala, è il primo film del genere focalizzato su una cantante di fama internazionale.
Anna Netrebko esegue una selezione di arie d'opera, il primo album da solista classica della soprano da cinque anni. L’album spazia fra alcune delle arie più drammatiche e appassionate del repertorio, registrate nel Teatro alla Scala di Milano, con l'Orchestra del Teatro alla Scala diretta dal suo Direttore Musicale, Riccardo Chailly. La regista italiana Elena Petitti di Roreto ha immortalato quattro performance della Netrebko nei video musicali che fanno parte del suo nuovo film, una produzione originale e moderna che rompe gli schemi del tradizionale documentario abbinato ad una produzione musicale.
Karajan, dopo Beethoven anche le sinfonie di Sibelius rimasterizzate in Dolby Atmos
Questo Blu Ray Audio non è più una novità (è disponibile infatti dalla scorsa estate) ma visto il tema ad elevata intensità di “Immersive Audio” la segnalazione si rende doverosa. Si tratta della musica di Sibelius nella sublime lettura di Karajan. Alta definizione stereo e cinque canali ripropongono nel modo migliore alcune delle più belle letture sinfoniche del maestro austriaco effettuate negli anni Sessanta. Attenzione. C'è anche il Dolby Atmos; con modalità che non conosciamo (e che mai potremo conoscere) dal master originale multitraccia sono stati ricavati i segnali d'ambienza sia per il multicanale tradizionale (cinque canali) che per il Dolby Atmos. Se conbtinua così gli appassionati di video rischiano di ascoltare con maggior coinvolgimento dell'audiofilo tradizionale.
Sibelius a me non piace quasi per nulla, ma non per questo voglio privarvi del piacere di scoprirlo. Longevo compositore “nazionale” finlandese con la sua produzione copre mezzo secolo di musica che va dalla fine dell'Ottocento alla seconda guerra mondiale. Le sue sinfonie sono qui documentate (la Quarta, la Quinta, la Sesta e la Settima) in quella che per molti è considerata una lettura definitiva. I primi quattro CD contengono dunque le sinfonie dalla 4 alla 7, oltre al bellissimo concerto per violino (con Christian Ferras come solista) e alcuni poemi sinfonici come “Finlandia”, “il Cigno di Tuonela” e il Valse Triste. Il quinto CD raccoglie invece registrazioni effettuate nel 1982, con “Finlandia”, “Il Cigno di Tuonela”, il “Valse Triste”, “Tapiola” e “Pellèas et Mèlisande”. Queste ultime registrazioni di origine digitale NON sono incluse bel Blu Ray con il contenuto in Dts Master Audio nei vari formati. Quelle rimasterizzate in alta risoluzione stereo e multicanale risalgono al periodo 1964-1967 e sono state effettuate nella acustica ampia (e forse troppo avvolgente) della Jesus-Christus Kirche. Registrazione curata da Gunther Hermanns, responsabile del “Karajan Sound” con i suoi pregi e difetti, un ideale sonoro che tuttavia corrispondeva a precisa volontà del maestro salisburghese. Orchestra potente, ma levigata, dotata di uno smalto timbrico inarrivabile. Lo spazio acustico generoso risulta congeniale alla musica di Sibelius. Timbro chiaro appena leggero nel medio basso, gamma media luminosa, a dipingere con il giusto smalto i Berliner in forma inarrivabile. La traccia multicanale offre maggiore solidità nel registro medio-basso e un fronte sonoro ampio ed avvolgente; nell'insieme certamente più realistico, avvicinando per coinvolgimento alle realizzazioni più attuali concepite dall'origine in questo formato.
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Commenti (4)
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Altra grande registrazione di organo
Da includere nella lista delle grandi registrazioni multicanale di organo multicanale il rarissimo SACD The Four Great Toccatas And Fugues - The Four Antiphonal Organs Of The Cathedral Of Freiburg suonati contemporaneamente da E. Power Biggs - etichetta Sony. Anche qui un'ampiezza, una tridimensionalità ed una chiarezza perfettamente registrati, tenendo presente che si tratta di 4 organi posizionati ai 4 angoli della chiesa. Solo per impianti top-level! -
Considerato interessante
Marco, ok per me ad una puntata speciale sulle migliori registrazioni multicanale di organo -
Di per sé l'idea di edizioni rimasterizzate di materiale che definirei storico (non tutti gli album elencati nell' articolo sono rimasterizzazioni comunque) con ricostruzione dei segnali di ambienza per ascoltare tutto su un multicanale non mi fa impazzire.
Visto l'entusiasmo del recensore devo comunque immaginare che il risultato sia di tutto rispetto. -
Il SACD mch che ho menzionato - forse caso raro - è una registrazione a 4 canali incisa su un master quadrifonico Q8