Disco del mese - ottobre 2019
Un box con due SACD ibridi molto ben registrati, a documentare due tra le più belle sinfonie di fine Ottocento: l'ottava sinfonia di Dvořák e la Terza di Brahms con l'orchestra sinfonica di Bamberga in uno splendido mix multicanale.
Reduce dalla due giorni del Milano “Hifidelity”, porto con me il piacere dell'ascolto del nuovo lettore SACD di Technics, purtroppo solo con uscite stereofoniche. La cosa mi ricorda che molti appassionati dotati di un impianto Home-Theatre avranno probabilmente un lettore multistandard in grado di leggere questo formato, magari capace di offrire il coinvolgimento dell'ascolto musicale in multicanale. Da qui nasce l'idea del disco di questo mese, un box con due SACD ben registrati a documentare due tra le più belle sinfonie di fine Ottocento.
La bella cittadina tedesca di Bamberg è sede una storica orchestra ospitata in un auditorium dalla eccellente acustica. Recentemente si è resa protagonista di alcune importanti registrazioni pubblicate in SACD dall’etichetta svizzera Tudor. Abbiamo già incontrato il significativo ciclo delle sinfonie di Mahler diretto da Nott, ma qui ascoltiamo il nuovo direttore Jakub Hrůša con due tra le pagine più importanti del repertorio: Terza di Brahms e Ottava di Dvorak. Non sono brani celebri tra gli audiofili, niente piatti e grancassa, tanto per intenderci e ovviamente richiedono un ascolto un tantino più attento e consapevole della maggior parte delle incisioni da test audio (che spesso però sono tra le cose più noiose ed inutili mai ascoltate). Proprio per questo meritano una speciale segnalazione in questa confezione di alto livello tecnico, per allargare i propri orizzonti musicali senza rinunciare al piacere del bel suono.
Bamberga non l'ho mai visitata, città imperiale con un passato importante e preziose testimonianze architettoniche. Conosciuta anche per l’antica birreria Schlenkerla (per chi ama la birra questa città è un'istituzione), ma altrettanto stimolante è il grande organo della cattedrale imperiale e, per quanto ci riguarda in questa sede, la locale orchestra (Bamberger Symphoniker) che suona in un moderno auditorium, spesso protagonista in contesti internazionali.
Per molti la situazione delle orchestre sinfoniche in Germania non ha bisogno di presentazioni. Berlino, Dresda, Lipsia, Monaco, sono le grandi città il cui nome è indissolubilmente legato alla presenza di stagioni musicali di altissimo profilo. Ne trovate molti buoni esempi anche in formato Blu-ray Disc, con registrazioni audio HD e video di qualità. In generale si osserva la ricca situazione musicale della Germania, con decine di orchestre di alto livello. La cultura musicale non è riservata ad una “élite” di “intenditori” attempati, ma coinvolge in modo deciso anche le nuove generazioni. I video delle serate berlinesi di Waldbuhne, ad esempio, con un pubblico eterogeneo che affolla uno stadio all’aperto testimoniano la sana e trasversale passione per la grande musica. Con circa quaranta orchestre la Germania si conferma una nazione musicalmente feconda, con forte presenza di orchestre “regionali” in cittadine come, appunto, Bamberga.
Gli album pubblicati in SACD della etichetta svizzera Tudor si sono fatti apprezzare per il buon repertorio e la notevole qualità della registrazione. Protagonista sinfonico di questa label è l'orchestra sinfonica di Bamberga; si tratta di una delle grandi orchestre storiche della Germania, ma vanta solide radici boeme. Sul finire della seconda guerra mondiale i musicisti dell'Orchestra Tedesca di Praga lasciarono la capitale ceca per far ritorno in Germania. Da quel nucleo storico nasceva l'orchestra che è anche nota come Bayerische Staatsphilharmonie, una formazione che negli anni ha avuto come direttori musicali interpreti del calibro di Jochum. Dopo quindici anni di direzione di Jonathan Nott l'orchestra di Bamberga è ora diretta da Jakub Hrůša, nativo di Brno, formatosi a Praga e direttore musicale anche della Czech Philharmonic. Qualcuno tra voi appassionati lo avrà ascoltato due anni fa nell'ambito dei concerti di Santa Cecilia, quando diresse l'intero ciclo dei poemi sinfonici “La mia patria” (“Ma Vlast”) di Smetana.
Il programma di questo nuovo SACD si apre con la sinfonia n. 8 di Dvořák. Assieme alla sua Settima e alla Nona, l'Ottava forma un trio sinfonico tra i più popolari nel vasto repertorio orchestrale dell'Ottocento. In concerto come in discografia non raggiunge la notorietà della sinfonia “Dal Nuovo Mondo”, tuttavia questa pagina dai temi felicemente cantabili si impone per la bellezza strumentale e per il carattere autenticamente boemo. Dal lirismo privo di imbarazzi di alcuni passaggi, si passa con senso di spontanea narrazione ad episodi dai tratti brillanti, che si accendono nell'energia dell'agile fraseggio degli archi e nel trattamento brillante, quasi folklorico, dei fiati, in cui la sezione corni è spesso tirata allo spasimo. Nell'Ottava si coglie quel senso musicale mitteleuropeo che nelle aree del vecchio impero austro-ungarico ha costituito per lungo tempo l'ossatura della musica colta occidentale. Originale e piacevolissima l'introduzione del movimento finale con solenni squilli di tromba, subito seguito da una lunga e suggestiva frase sui violoncelli, un senso di cantabilità che non viene meno nei passaggi più ritmicamente vivaci dello sviluppo, sino alla coinvolgente conclusione affrontata con souplesse e virtuosismo dalla formazione di Bamberga.
L'altra pagina in programma è la Terza sinfonia di Brahms. L'autore tedesco si avvicinò alla forma sinfonica soltanto dopo i quaranta anni, intimidito dalla possente figura di Beethoven. Eppure oggi le sue sinfonie rappresentano punti fermi del repertorio orchestrale dell'Ottocento, con la Terza portata a termine a 50 anni, un lavoro relativamente breve e compatto nella forma e nobilitato dalla presenza di temi di felice ispirazione. C'è un tratto intimista e passionale in questa pagina che le migliori letture sanno far emergere pur all'interno di una architettura sonora densa e non poco impegnativa. Affascinante (e giustamente celebre) il “Poco Allegretto” al terzo tempo della sinfonia è qui disegnato con eleganza attraverso archi dai tratti raffinati ed espressivi. Tempi scorrevoli seppure non frettolosi in questa lettura di Jakub Hrůša, che centra il carattere intimista della pagina senza mancare gli aspetti più nobili ed eloquenti.
Registrazione di buon timbro effettuata nel 2018 nella Konzerthalle di Bamberga. Dinamiche realistiche, eccellente senso di ambienza anche nell'ascolto della traccia due canali. Un riferimento per naturalezza del suono orchestrale.
L'edizione SACD ibrida (compatibile CD) è disponibile su Amazon.com e su Europadisc. Il disco è disponibile in streaming su Amazon.it e Spotify.
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