Sony 65A95K QD-OLED: prime misure

Emidio Frattaroli 14 Marzo 2022 4K e 8K

In occasione della presentazione delle nuove linee di TV Sony che arriveranno sul mercato a partire dalle prossime settimane, in collaborazione con Hardware Upgrade abbiamo effettuato i primi test su un campione di pre-serie del Sony 65A95K con nuovo pannello QD-OLED


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Una settimana fa ero a Milano, in occasione della presentazione delle nuove serie di TV Sony, già annunciate a Las Vegas lo scorso gennaio e di cui vi ha già parlato Riccardo Riondino in due approfondimenti dello scorso febbraio, il primo sui TV con tecnologia LCD e retroilluminazione miniLED, il secondo sui TV con tecnologia OLED e QD-OLED. Grazie alla disponibilità di Sony, ho portato con me parte della nostra attrezzatura per effettuare le prime misure sui nuovi TV.


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Nel dettaglio, oltre al mio portatile con Calman, altri software di misura e il generatore VideoForge Pro (4K HDR, HLG e Dolby Vision), ho portato anche un fotometro Minolta LS150, vari colorimetri e un paio di spettrometri. In più ho portato anche un lettore Blu-ray di riferimento, con vari contenuti di qualità. Ho condiviso la sessione di approfondimento assieme a Roberto Colombo di Hardware Upgrade, con cui condividiamo ormai buona parte degli strumenti e delle metodiche di misurazione.


In primo piano il fotometro Minolta LS150 con cui abbiamo misurato la luminanza
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L'evento di presentazione per la stampa sarebbe iniziato alle 17:30. Come da accordi con Sony, io e Roberto abbiamo avuto a disposizione soltanto 60 minuti prima dell'evento, con la speranza - rivelatasi poi vana - di continuare ad effettuare ulteriori test dopo la presentazione: purtroppo alcuni TV, compresi i due esemplari di QD-OLED, sarebbero ripartiti in serata. Per questo motivo, abbiamo stilato una scaletta di misure per importanza, mettendo al primo posto la rilevazione dello spettro di emissione delle componenti cromatiche, estensione del gamut e livelli di luminanza in varie condizioni di funzionamento.


Roberto Colombo (hwupgrade.it) genuflesso mi aiuta nelle misure
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Vi anticipo che le condizioni di misura erano piuttosto lontane da quelle ideali che vengono adottate nel nostro laboratorio e in quello di Hardware Upgrade, con assenza totale di luce, temperatura controllata, linea elettrica stabilizzata, strumenti di misura nelle condizioni migliori e - soprattutto - tutto il tempo necessario per fare i test in tranquillità e verificando le varie misure con più acquisizioni. In questo caso non è stato possibile spegnere completamente le luci e ho preferito misurare il più possibile invece che raddoppiare i tempi per ripetere almeno un paio di volte le misure per verificarne la stabilità, almeno del pannello.


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Nonostante le condizioni decisamente non ideali e qualche indecisione sulla opportunità di pubblicare misure scarsamente verificabili e su prototipi che dovrebbero migliorare sensibilmente le prestazioni entro la reale disponibilità dei primi esemplari sul mercato, le informazioni che abbiamo acquisito sono così straordinarie che abbiamo deciso comunque di iniziare a pubblicare 'qualcosa' che conferma buona parte degli annunci che sono stati fatti lo scorso gennaio: mi riferisco alle caratteristiche della tecnologia QD-OLED che abbiamo già affrontato in questo approfondimento e che hanno scatenato parecchie polemiche, non soltanto sul nostro forum di discussione.


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Per i più pigri che non hanno ancora fatto click sui link ipertestuali che ho indicato fino a questo punto, riassumerò brevemente le differenze tra TV con tecnologia OLED come la notoria serie A90J di Sony oppure l'eccellente TV serie G1 di LG Electronics di cui trovate un supertest a questo indirizzo. Entrambi i TV utilizzano pannelli con tecnologia OLED di tipo auto-emissiva: non c'è una retroilluminazione e la luce viene generata da materiale organico (a base carbonio) che emette una luce 'bianca' che viene poi filtrata nelle varie componenti RGB da filtri colore che rendono il sistema non particolarmente efficiente.

Ogni pixel della tecnologia OLED tradizionale, è suddiviso in quattro sub-pixel: oltre ai tre classici sub-pixel RGB (Red, Green e Blue) c'è anche un sub-pixel bianco. Come ho già anticipato, il sistema OLED con sorgente bianca e filtri colore passivi, non è molto efficiente e se i pixel fossero costituiti soltanto dalle tre componenti RGB, il picco di luminanza di un TV OLED arriverebbe a fatica a 400 NIT. L'aggiunta del sub-pixel bianco, permette di spingere il picco di luminanza fino a 1.000 NIT e anche oltre. I colori più saturi invece possono contare soltanto sulle tre componenti e non sul sub-pixel bianco, quindi hanno la potenza luminosa di un TV da 400 NIT o poco più.


Mario Mollo (Audio REVIEW) cattura la struttura dei pixel del QD-OLED
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I pannelli con tecnologia QD-OLED prevedono un sistema leggermente diverso. Prima di tutto l'efficienza è così elevata che non c'è la necessità di aggiungere un sub-pixel bianco alle tre componenti RGB: questo si traduce in una potenza luminosa sui colori che è perfettamente bilanciata rispetto al picco di luminanza sul bianco: un TV QD-OLED con 'bianco' da 1.000 NIT, avrà anche i colori più saturi alla luminanza corrispondente e non a metà luminanza (o meno) come nei TV con tecnologia OLED WRGB.


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Al di sotto di ogni sub-pixel, la materia organica che genera la luce è sempre OLED ma non è di colore bianco, bensì è di colore blu. Per il sub-pixel 'blu' la luce emessa dai vari substrati OLED (ce ne sono vari per allungarne la durata) viene ulteriormente filtrata per rendere le coordinate cromatiche della componente blu ancora più profonde. Per le altre due componenti rossa e verde, la luce blu emessa dai substrati OLED eccita dei 'quantum dots' che sono all'interno di ogni sub-pixel corrispondente; in più l'aggiunta di un ulteriore filtro colore, evita che la luce 'blu' che eccita i quantum dots possa 'sporcarne' lo spettro di emissione.


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Il risultato è esaltante: nelle immagini qui in alto potete osservare lo spettro di emissione delle singole componenti RGB pure degli OLED tradizionali (a sinistra) messe a confronto con lo spettro di emissione delle componenti RGB del nuovo QD-OLED Sony 65A95K (destra). Per queste misure ho usato uno spettrometro ad alta risoluzione con ottica custom realizzata per noi da Adriano Lolli. Per semplificare il confronto, i livelli di luminanza sono ovviamente normalizzati: le componenti OLED nella realtà sarebbero decisamente più basse.


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Per rendere ancora più evidente le differenze nello spettro di emissione delle componenti, ho sovrapposto ogni coppia di colori primari. Le differenze nella componente blu sono quelle meno evidenti. Questo si traduce in coordinate cromatiche del blu molto simili, con quelle del QD-OLED comunque leggermente più profonde.


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La differenza nella componente verde è quella più rappresentativa: lo spettro di emissione del verde del QD-OLED è decisamente più stretto rispetto a quello dell'OLED tradizionale ma è comunque centrato nella stessa porzione di frequenze, a cavallo dei 535 nanometri: il verde del QD-OLED è straordinariamente vicino al riferimento dello spazio REC BT.2020.


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Altrettanto eclatante la differenza nello spettro di emissione della componente rossa che non soltanto è più stretto (anche se non di molto) rispetto a quello dell'OLED tradizionale ma è anche decisamente traslato verso il limite dell'infrarosso, con il picco centrato a poco più di 640 nanometri, anche questo decisamente più vicino al vertice dello spazio REC BT.2020.

Il risultato è una copertura del gamut che si spinge addirittura fino al 90% del REC BT.2020. Oltre ai colori primari e alla dimensione massima del gamut, abbiamo verificato anche livelli di luminanza, curve del gamma e fedeltà cromatica con colori a saturazione intermedia, sia con segnali SDR che con segnali HDR10 a cui dedicheremo probabilmente un ulteriore approfondimento.


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Possiamo anticiparvi che il prototipo che abbiamo analizzato, dopo la calibrazione quindi con coordinate del bianco 'classiche' (0,313x 0,329y) ha sfoderato ben 900 NIT fino al 10% dell'area del quadro, 500 NIT per il 25% e addirittura oltre 200 NIT per l'intera superficie. Vi ricordo che si tratta di modelli di pre-serie e se queste sono le premesse...


A sinistra il 65A90J e a destra il nuovo 65A95K, entrambi in modalità standard
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La qualità di visione in condizioni di default, quindi in modalità standard è ovviamente disastrosa: purtroppo anche Sony continua ad appiattirsi sulle posizioni di tutti gli altri produttori, preferendo dominanti blu-ciano e sovrasaturazioni per 'stupire' il consumatore ignorante. Posso capire che sia necessario quando vengono selezionate le impostazioni 'negozio'; continuo invece a non capire che senso abbia lasciare il TV nelle raccapriccianti impostazioni 'Standard' quando viene selezionata la modalità 'Casa'. Nonostante questo, il divario in termini di luminanza dei colori rispetto alla tecnologia OLED tradizionale è abbacinante.


Siamo riusciti a misurare anche il lag in modalità 'Game, soltanto in 1080 60p
 
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Nelle modalità Cinema le cose vanno decisamente meglio ma siamo ancora distanti dalle possibilità del TV. Durante quei 60 minuti di corsa forsennata, sono riuscito anche a proporre una calibrazione del bilanciamento del bianco, solo operando su due punti della scala dei grigi. Rimangono purtroppo gli stessi limiti di tutti i TV Sony degli ultimi anni, quindi di 'un solo bilanciamento del bianco' che deve essere condiviso sia per i segnali con gamma dinamica standard, sia per quelli HDR, con risultati comunque da riferimento.


Lo sguardo di Mario Mollo mentre osserva le misure del nuovo QD-OLED
 
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Nei prossimi giorni mi confronterò con il 'nostro' Michele Di Tullio e anche con Roberto Colombo e Andrea Bai di Hardware Upgrade e vedremo se sarà il caso di proporre un ulteriore approfondimento su tutte le misure che siamo riusciti ad effettuare. Nelle prossime settimane dovremmo poter mettere le mani anche sui TV OLED di utimissima generazione: si annuncia una primavera all'insegna di una qualità video sempre più alta. 

... to be continued

 

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Commenti (52)

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  • Emidio Frattaroli

    21 Marzo 2022, 06:59

    Originariamente inviato da: Acutus;5196835
    Stando a quanto si vede in foto il bianco sembrerebbe ben più puro nei nuovi samsung qd oled rispetto agli Oled bianchi......[CUT]
    Neanche io ho capito a quali foto ti riferisci. E comunque non ha senso confrontare le foto per questo motivo:

    https://www.avmagazine.it/forum/59-...946#post5195946
  • Acutus

    21 Marzo 2022, 08:07

    Salve Frattaroli, le foto sono quelle pubblicate nel vostro articolo avmagazine prime misure a95k. Cliccando su una foto si ingrandisce e viene numerata 2/16 ; 14/16 con possibilità di scorrerle e così via ( al computer con lo smartphone no, ma si possono pur sempre contare). Mi rendo che qualche limite tecnico alla base ci possa essere ma sempre meno di chi posta la foto del Panasonic a casa con luce esposizione e telecamera diversa e la confronta con le foto still da film dei nuovi qd oled.
    Le vostre sono foto prese in un dato momento con un'unica macchina foto, di 2 tv affiancati e funzionanti in contemporanea.
    Guardando le foto vedo questo Ciano molto abbondante sul Woled mentre i bianchi mi paiono più puri nel Qdoled, con un impatto complessivo più caldo e con più rosso.
    Se ha avuto la pazienza di leggermi vorrei domandare: è proprio il diverso spettro di luce colore a determinare un esito diverso dell'immagine, a prescindere dalla calibrazione?
    Grazie per l'eventuale risposta.
  • Emidio Frattaroli

    22 Marzo 2022, 09:17

    Originariamente inviato da: Acutus;5196915
    Salve Frattaroli, le foto sono quelle pubblicate nel vostro articolo avmagazine prime misure a95k.......[CUT]
    Chiarissimo, grazie. Come ho già anticipato, le camere che ho usato (Sony A6400 e smartphone MI10) prima di tutto hanno una gamma dinamica che è quasi la metà rispetto a quella necessaria (10-12 stop contro 20 stop necessari); l'illuminazione ambientale (con LED e fluorescenza troppo 'caldi') metteva in crisi il bilanciamento del bianco e infine la enorme differenza di spettro di emissione dei primari ha fatto sì che il bilanciamento del bianco catturato dalle camere fosse diverso da quello percepito dagli occhi. Guardi le foto di Centofanti su dday: stessi TV ma colori diversi per colpa .dei filtri colore diversi delle nostre camere, degli algoritmi e delle impostazioni.

    Emidio
  • Emidio Frattaroli

    22 Marzo 2022, 09:31

    Aggiungo soltanto una cosa sulla gamma dinamica. Il rosso delle due 'biciclette' era molto diverso. Le differenze di tinta sono abbastanza evidenti ma le differenze più eclatanti erano a carico della luminanza: il livello del rosso del QD-OLED è più che doppio rispetto a quello dell'OLED ma nella foto sembrano uguali.

    Emidio
  • Pescatore85

    23 Marzo 2022, 16:14

    Originariamente inviato da: Emidio Frattaroli;5195948
    Secondo argomento

    La maggior parte dei contenuti che abbiamo visto nell'evento Sony sono evidentemente realizzati per sottolineare le differenze tra un TV e un altro. La bicicletta rossa, con un 'rosso' particolarmente estremo come coordinate cromatiche e come luminanza, ha permesso di sottolineare l'enorme differenza nella luminanza dei co..........[CUT]


    Credo che il nocciolo della questione sia proprio qui.
    Capire se in un contesto quotidiano reale (non con sonde o con pattern calzati a pennello per enfatizzare un pannello o una tecnologia) c'è questa netta differenza nella resa colore. O meglio se queste migliorie sono davvero importanti per migliorare la visione di un film o una partita.. o se invece sono solo piccole migliorie tecniche dettate dall'affinamento tecnologico e che fanno gioire i nerd che vedono un gamut più esteso o un picco di luminosità maggiore.
    Perché parliamoci chiaramente, l'oled è stata una piccola grande rivoluzione nel mondo display. Tv,tablet, smartphone, videowall,ecc tutti hanno avuto un aumento enorme di qualità dell'immagine grazie alla tecnologia Oled nelle sue varie declinazioni.
    Perché si veniva dall'Lcd e in parte dal Plasma.
    Ma ora che l'oled è la base di partenza, la normalità a cui ci si è abituati, dire che questi di Samsung sono una nuova piccola grande rivoluzione suona un po' eccessivo.
    Forse lo saranno i MicroLed. Ma fino ad allora credo che ci saranno solo piccoli, ovvii, step di ottimizzazione e miglioramento dell'immagine, dell'efficienza dei pannelli,e via dicendo.
    Un po' quello che già avviene nel mondo w-oled da quasi un decennio.
    Se prendiamo un Oled Lg del 2013 e lo mettiamo di fianco a un Panasonic Lz2000 del 2022.. probabilmente c'è un balzo qualitativo anche più ampio di quello che forse si prospetta tra W-oled e Qd-oled.
  • Vlahovic7

    23 Marzo 2022, 19:28

    Originariamente inviato da: Emidio Frattaroli;5196910
    Sulle TV la disposizione dei pixel è identica ma non c'è problema. Col TV non vedi testo o tavole CAD e - soprattutto - non sei a 30cm.


    Risposta ufficiale di Samsung display

    https://www.flatpanelshd.com/news.p...p;id=1648029400
  • Franco Rossi

    23 Marzo 2022, 21:13

    Risposta che non dice nulla di utile, in quanto tale disposizione non migliora di certo la luminosità o il gamut del display, come hanno dichiarato, anzi quella disposizione aumenta le zone morte del pannello diminuendo così l'efficienza luminosa complessiva.
  • Emidio Frattaroli

    24 Marzo 2022, 00:09

    Originariamente inviato da: Vlahovic7;5197261
    Risposta ufficiale di Samsung display...
    Praticamente li avevo anticipati...

    Originariamente inviato da: Franco Rossi;5197273
    Risposta che non dice nulla di utile, in quanto tale disposizione non migliora di certo la luminosità o il gamut del display, come hanno dichiarato, anzi quella disposizione aumenta le zone morte del pannello diminuendo così l'efficienza luminosa complessiva.
    Non sono d'accordo. Come puoi vedere, le dimensioni dei tre subpixel sono differenti. Il verde è decisamente più grande rispetto agli altri due. Probabilmente la disposizione a triangolo è per loro il miglior compromesso che considera anche l'economia costruttiva. Sbagli anche sull'efficienza che è già molto più elevata rispetto agli OLED tradizionali: anche questi coprono solo una parte della superficie del pannello e l'efficienza non si misura con il rapporto di superfici sfruttate o meno ma dal bilancio tra energia utilizzata e luminanza espressa.

    Emidio
  • Franco Rossi

    24 Marzo 2022, 01:20

    Felice di sbagliare, intanto le foto dei dettagli del monitor che ho visto non sono così belle per quel che riguarda i dettagli.
  • Emidio Frattaroli

    24 Marzo 2022, 08:52

    Originariamente inviato da: Pescatore85;5197232
    ....Capire se in un contesto quotidiano reale (non con sonde o con pattern calzati a pennello per enfatizzare un pannello o una tecnologia) c'è questa netta differenza nella resa colore....[CUT]
    Ecco una domanda a cui è difficile rispondere. Ovviamente dipende dal contenuto. La premessa è che bisognerà attendere i primi modelli di produzione.

    In ogni modo, la prima differenza sostanziale riguarda il picco di luminanza e la massima luminanza utilizzando l'intera superficie. In questo caso le differenze sarebbero ridotte dal gamma dei nostri occhi. Non c'è molta differenza tra WRGB e QD-OLED.

    Sulle dimensioni del gamut, molto dipenderà dai contenuti e non ce ne sono poi così tanti che vadano a sfondare il DCI-P3. In linea di massima, con i contenuti 'standard', la maggior parte delle differenze si noterebbero comunque con i colori più saturi. Non certo con gli incarnati.

    La differenza più eclatante - anche la più visibile ad occhio inesperti - è la differenza di luminanza sui colori più saturi, come lo 'stop' delle luci di una macchina: qui si supera finalmente uno dei limiti più conosciuti degli OLED WRGB.

    Emidio.
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