Sony 65A95K QD-OLED: prime misure
In occasione della presentazione delle nuove linee di TV Sony che arriveranno sul mercato a partire dalle prossime settimane, in collaborazione con Hardware Upgrade abbiamo effettuato i primi test su un campione di pre-serie del Sony 65A95K con nuovo pannello QD-OLED
Una settimana fa ero a Milano, in occasione della presentazione delle nuove serie di TV Sony, già annunciate a Las Vegas lo scorso gennaio e di cui vi ha già parlato Riccardo Riondino in due approfondimenti dello scorso febbraio, il primo sui TV con tecnologia LCD e retroilluminazione miniLED, il secondo sui TV con tecnologia OLED e QD-OLED. Grazie alla disponibilità di Sony, ho portato con me parte della nostra attrezzatura per effettuare le prime misure sui nuovi TV.
Nel dettaglio, oltre al mio portatile con Calman, altri software di misura e il generatore VideoForge Pro (4K HDR, HLG e Dolby Vision), ho portato anche un fotometro Minolta LS150, vari colorimetri e un paio di spettrometri. In più ho portato anche un lettore Blu-ray di riferimento, con vari contenuti di qualità. Ho condiviso la sessione di approfondimento assieme a Roberto Colombo di Hardware Upgrade, con cui condividiamo ormai buona parte degli strumenti e delle metodiche di misurazione.
In primo piano il fotometro Minolta LS150 con cui abbiamo misurato la luminanza
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L'evento di presentazione per la stampa sarebbe iniziato alle 17:30. Come da accordi con Sony, io e Roberto abbiamo avuto a disposizione soltanto 60 minuti prima dell'evento, con la speranza - rivelatasi poi vana - di continuare ad effettuare ulteriori test dopo la presentazione: purtroppo alcuni TV, compresi i due esemplari di QD-OLED, sarebbero ripartiti in serata. Per questo motivo, abbiamo stilato una scaletta di misure per importanza, mettendo al primo posto la rilevazione dello spettro di emissione delle componenti cromatiche, estensione del gamut e livelli di luminanza in varie condizioni di funzionamento.
Roberto Colombo (hwupgrade.it) genuflesso mi aiuta nelle misure
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Vi anticipo che le condizioni di misura erano piuttosto lontane da quelle ideali che vengono adottate nel nostro laboratorio e in quello di Hardware Upgrade, con assenza totale di luce, temperatura controllata, linea elettrica stabilizzata, strumenti di misura nelle condizioni migliori e - soprattutto - tutto il tempo necessario per fare i test in tranquillità e verificando le varie misure con più acquisizioni. In questo caso non è stato possibile spegnere completamente le luci e ho preferito misurare il più possibile invece che raddoppiare i tempi per ripetere almeno un paio di volte le misure per verificarne la stabilità, almeno del pannello.
Nonostante le condizioni decisamente non ideali e qualche indecisione sulla opportunità di pubblicare misure scarsamente verificabili e su prototipi che dovrebbero migliorare sensibilmente le prestazioni entro la reale disponibilità dei primi esemplari sul mercato, le informazioni che abbiamo acquisito sono così straordinarie che abbiamo deciso comunque di iniziare a pubblicare 'qualcosa' che conferma buona parte degli annunci che sono stati fatti lo scorso gennaio: mi riferisco alle caratteristiche della tecnologia QD-OLED che abbiamo già affrontato in questo approfondimento e che hanno scatenato parecchie polemiche, non soltanto sul nostro forum di discussione.
Per i più pigri che non hanno ancora fatto click sui link ipertestuali che ho indicato fino a questo punto, riassumerò brevemente le differenze tra TV con tecnologia OLED come la notoria serie A90J di Sony oppure l'eccellente TV serie G1 di LG Electronics di cui trovate un supertest a questo indirizzo. Entrambi i TV utilizzano pannelli con tecnologia OLED di tipo auto-emissiva: non c'è una retroilluminazione e la luce viene generata da materiale organico (a base carbonio) che emette una luce 'bianca' che viene poi filtrata nelle varie componenti RGB da filtri colore che rendono il sistema non particolarmente efficiente.
Ogni pixel della tecnologia OLED tradizionale, è suddiviso in quattro sub-pixel: oltre ai tre classici sub-pixel RGB (Red, Green e Blue) c'è anche un sub-pixel bianco. Come ho già anticipato, il sistema OLED con sorgente bianca e filtri colore passivi, non è molto efficiente e se i pixel fossero costituiti soltanto dalle tre componenti RGB, il picco di luminanza di un TV OLED arriverebbe a fatica a 400 NIT. L'aggiunta del sub-pixel bianco, permette di spingere il picco di luminanza fino a 1.000 NIT e anche oltre. I colori più saturi invece possono contare soltanto sulle tre componenti e non sul sub-pixel bianco, quindi hanno la potenza luminosa di un TV da 400 NIT o poco più.
Mario Mollo (Audio REVIEW) cattura la struttura dei pixel del QD-OLED
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I pannelli con tecnologia QD-OLED prevedono un sistema leggermente diverso. Prima di tutto l'efficienza è così elevata che non c'è la necessità di aggiungere un sub-pixel bianco alle tre componenti RGB: questo si traduce in una potenza luminosa sui colori che è perfettamente bilanciata rispetto al picco di luminanza sul bianco: un TV QD-OLED con 'bianco' da 1.000 NIT, avrà anche i colori più saturi alla luminanza corrispondente e non a metà luminanza (o meno) come nei TV con tecnologia OLED WRGB.
Al di sotto di ogni sub-pixel, la materia organica che genera la luce è sempre OLED ma non è di colore bianco, bensì è di colore blu. Per il sub-pixel 'blu' la luce emessa dai vari substrati OLED (ce ne sono vari per allungarne la durata) viene ulteriormente filtrata per rendere le coordinate cromatiche della componente blu ancora più profonde. Per le altre due componenti rossa e verde, la luce blu emessa dai substrati OLED eccita dei 'quantum dots' che sono all'interno di ogni sub-pixel corrispondente; in più l'aggiunta di un ulteriore filtro colore, evita che la luce 'blu' che eccita i quantum dots possa 'sporcarne' lo spettro di emissione.
Il risultato è esaltante: nelle immagini qui in alto potete osservare lo spettro di emissione delle singole componenti RGB pure degli OLED tradizionali (a sinistra) messe a confronto con lo spettro di emissione delle componenti RGB del nuovo QD-OLED Sony 65A95K (destra). Per queste misure ho usato uno spettrometro ad alta risoluzione con ottica custom realizzata per noi da Adriano Lolli. Per semplificare il confronto, i livelli di luminanza sono ovviamente normalizzati: le componenti OLED nella realtà sarebbero decisamente più basse.
Per rendere ancora più evidente le differenze nello spettro di emissione delle componenti, ho sovrapposto ogni coppia di colori primari. Le differenze nella componente blu sono quelle meno evidenti. Questo si traduce in coordinate cromatiche del blu molto simili, con quelle del QD-OLED comunque leggermente più profonde.
La differenza nella componente verde è quella più rappresentativa: lo spettro di emissione del verde del QD-OLED è decisamente più stretto rispetto a quello dell'OLED tradizionale ma è comunque centrato nella stessa porzione di frequenze, a cavallo dei 535 nanometri: il verde del QD-OLED è straordinariamente vicino al riferimento dello spazio REC BT.2020.
Altrettanto eclatante la differenza nello spettro di emissione della componente rossa che non soltanto è più stretto (anche se non di molto) rispetto a quello dell'OLED tradizionale ma è anche decisamente traslato verso il limite dell'infrarosso, con il picco centrato a poco più di 640 nanometri, anche questo decisamente più vicino al vertice dello spazio REC BT.2020.
Il risultato è una copertura del gamut che si spinge addirittura fino al 90% del REC BT.2020. Oltre ai colori primari e alla dimensione massima del gamut, abbiamo verificato anche livelli di luminanza, curve del gamma e fedeltà cromatica con colori a saturazione intermedia, sia con segnali SDR che con segnali HDR10 a cui dedicheremo probabilmente un ulteriore approfondimento.
Possiamo anticiparvi che il prototipo che abbiamo analizzato, dopo la calibrazione quindi con coordinate del bianco 'classiche' (0,313x 0,329y) ha sfoderato ben 900 NIT fino al 10% dell'area del quadro, 500 NIT per il 25% e addirittura oltre 200 NIT per l'intera superficie. Vi ricordo che si tratta di modelli di pre-serie e se queste sono le premesse...
A sinistra il 65A90J e a destra il nuovo 65A95K, entrambi in modalità standard
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La qualità di visione in condizioni di default, quindi in modalità standard è ovviamente disastrosa: purtroppo anche Sony continua ad appiattirsi sulle posizioni di tutti gli altri produttori, preferendo dominanti blu-ciano e sovrasaturazioni per 'stupire' il consumatore ignorante. Posso capire che sia necessario quando vengono selezionate le impostazioni 'negozio'; continuo invece a non capire che senso abbia lasciare il TV nelle raccapriccianti impostazioni 'Standard' quando viene selezionata la modalità 'Casa'. Nonostante questo, il divario in termini di luminanza dei colori rispetto alla tecnologia OLED tradizionale è abbacinante.
Siamo riusciti a misurare anche il lag in modalità 'Game, soltanto in 1080 60p
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Nelle modalità Cinema le cose vanno decisamente meglio ma siamo ancora distanti dalle possibilità del TV. Durante quei 60 minuti di corsa forsennata, sono riuscito anche a proporre una calibrazione del bilanciamento del bianco, solo operando su due punti della scala dei grigi. Rimangono purtroppo gli stessi limiti di tutti i TV Sony degli ultimi anni, quindi di 'un solo bilanciamento del bianco' che deve essere condiviso sia per i segnali con gamma dinamica standard, sia per quelli HDR, con risultati comunque da riferimento.
Lo sguardo di Mario Mollo mentre osserva le misure del nuovo QD-OLED
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Nei prossimi giorni mi confronterò con il 'nostro' Michele Di Tullio e anche con Roberto Colombo e Andrea Bai di Hardware Upgrade e vedremo se sarà il caso di proporre un ulteriore approfondimento su tutte le misure che siamo riusciti ad effettuare. Nelle prossime settimane dovremmo poter mettere le mani anche sui TV OLED di utimissima generazione: si annuncia una primavera all'insegna di una qualità video sempre più alta.
... to be continued
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Commenti (52)
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Originariamente inviato da: rooob;5195452rimane da capire la telenovela dell'uscita del QS95B da parte di Samsung
Sinceramente penso che possano fare a meno dì tirarlo fuori se non si decidono a farsene una ragione e mettere anche loro il supporto a Dolby vision! Ormai è una cosa irrinunciabile su tv da un certo livello in su, non mi spiego come faccia Samsung a vendere ancora tv dì livello ma purtroppo l’ignoranza domina il mercato.. -
Originariamente inviato da: Emidio Frattaroli;5195634Sul nero, quando ho provato a calibrare, ho notato un salto troppo elevato tra 50 e 51 del controllo di luminosità, come al solito per alcuni modelli Sony
…insomma via anche a questo giro bisogna sperare che li prenda in mano Panasonic
Mi unisco al coro dei complimenti non solo per le tante misurazioni fatte in poco tempo ma anche perché come sempre rendi tutto comprensibile anche ai meno esperti come me, mi auguro che presto potrete averne uno e studiarlo a fondo! -
Link ad immagine (click per visualizzarla)
Per puro esercizio di stile, mi son permesso di fare una foto al mio Panasonic jz1500 per confrontarla con quelle che girano sul web sul Sony A95K.
Il video hdr in questione si trova facilmente su YouTube cercando Sony oled demo.
La foto in basso tratta dal mio Panasonic jz1500 rispecchia perfettamente quel che si vede dal vivo.
Cosa ne pensate ? -
Cosa vorresti dimostrare da foto prese da riprese di youtube?
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Nulla, so che le foto lasciano il tempo che trovano anche se il colore del vestito in foto dell' a90j è molto molto vicino a quello che vedo dal vivo nelle demo che girano ai centri commerciali.
Forse tutta questa potenza poi bisogna anche saperla sfruttare a dovere ? Quando si parla di know-how ... -
Ci sarebbe da chiedersi chi si iscrive appositamente per fare praticamente un post , inutile in un forum tecnico,per esaltare panasonic mahhhh
-
Originariamente inviato da: Vlahovic7;5195841Cosa ne pensate ?
Che sei completamente OT.
Se proprio vuoi fare qualche paragone con il tuo Panasonic sei pregato di aprire una discussione apposita. -
Non sono d'accordo, né con mauro, né con angelone.
Il post di Vlahovic7 è perfettamente in tema, introduce due argomenti fondamentali e merita come minimo una risposta ben articolata. Anzi due.
Originariamente inviato da: Vlahovic7;5195841... Cosa ne pensate ?......[CUT]
Primo argomento
Prima di tutto, c'è un problema di fondo nelle foto ad un OLED o a qualsiasi cosa abbia una gamma dinamica così elevata, ovvero quasi 20 stop. Vi ricordo che raramente con una fotocamera media si superano i 12 stop di dinamica. Certo: con vari scatti in sequenza e un po' di post-produzione, è possibile anche catturare 20 stop di gamma dinamica.
C'è un secondo problema ed è quello della reale fedelità cromatica della camera utilizzata. Fedeltà cromatica sempre più difficile quando le componenti primarie di un display sono così 'strette' come quelle degli OLED, QD-OLED e QLED. Ne è una dimostrazione l'immagine scattata da Centofanti e pubblicata su dday nel loro articolo a questo indirizzo:
Link ad immagine (click per visualizzarla)
Ho fatto una foto simile che ho preferito non pubblicare e che vedete qui in alto.
A sinistra c'è il 65A90J (OLED) e a destra il 65A95K (QD-OLED). Spero riuscirete a notare il diverso bilanciamento del bianco, leggermente verso il ciano a sinistra e invece verso il magenta a destra. Ai nostri occhi invece non c'erano molte differenze sul bilanciamento del bianco. Al contrario, i filtri colore sul sensore della camera (di ottima qualitàusata da Centofanti e anche sulla mia, sono stati tratti in inganno dallo spettro molto più stretto delle componenti del nuovo QD-OLED... Nella foto di Centofanti la deviazione verso il magenta del QD-OLED è molto più evidente. Nella mia foto invece è più evidente la deviazione verso il ciano dell'OLED. Vi ricordo che il bilanciamento del due TV ai nostri occhi invece era più vicino.
C'è poi anche un doppio collo di bottoglia perché 1- quelle foto vengono salvate in jpg con soli 8 bit per componente, 2- vengono visualizzate con display con una gamma dinamica inadeguata e raramente calibrati secondo il riferimento.
... continua -
Appunto , quindi inutile confronto da foto , non c'è altro da aggiungere .....
-
Secondo argomento
La maggior parte dei contenuti che abbiamo visto nell'evento Sony sono evidentemente realizzati per sottolineare le differenze tra un TV e un altro. La bicicletta rossa, con un 'rosso' particolarmente estremo come coordinate cromatiche e come luminanza, ha permesso di sottolineare l'enorme differenza nella luminanza dei colori più saturi, con il QD-OLED che doppia la tecnologia OLED.
Del resto, la stragrande maggioranza dei colori che sono nei contenuti 'tradizionali', raramente vanno oltre il livello di luminanza raggiungibile da un OLED tradizionale. Ed è quindi possibile che un Panasonic OLED (il mio attuale riferimento), ben tarato, riesca a riprodurre decisamente meglio un'immagine naturale invece che un Sony A90J oppure un A95K che in default sono un vero disastro.
Emidio