VESA pubblica le specifiche DisplayHDR

Riccardo Riondino 13 Dicembre 2017, alle 10:24 Display e Televisori

In collaborazione con oltre venti compagnie, VESA ha definito i requisiti per la certificazione HDR di monitor/laptop PC con schermi a cristalli liquidi, suddivisi in tre livelli qualitativi, mentre una successiva revisione stabilirà le norme per i display con tecnologia OLED

I monitor PC High Dynamic Range disponibili finora hanno spesso caratteristiche non ideali per una corretta riproduzione HDR. Nella maggior parte dei casi si tratta di LCD Edge senza local dimming e la cui luminosità, rapporto di contrasto e percentuale WCG sono quasi equivalenti ai modelli SDR. Nel tentativo di definire uno standard per i monitor e i display dei PC laptop, il consorzio VESA (Video Electronics Standard Association) ha pubblicato le specifiche DisplayHDR. La versione 1.0 si riferisce alla tecnologia LCD, definendo tre livelli qualitativi:

Baseline - DisplayHDR 400
Mid-range - DisplayHDR 600
High-end - DisplayHDR 1000

Hanno collaborato con VESA oltre 20 compagnie, tra cui AMD, Asus, AUO, Dell, Japan Display, LG, Microsoft, Nvidia e Samsung. Una successiva versione stabilirà le specifiche dei display OLED. Lo standard DisplayHDR definisce i parametri di luminosità, livello del nero, rapporto di contrasto, profondità colore e velocità di gestione della BLU. Tuttavia le specifiche dei primi due livelli sembrano insufficienti a garantire una reale esperienza HDR.


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Per un monitor basta infatti un picco di luminosità di 400NIT associato alla copertura al 95% del Rec.709 HDTV per essere certificato DisplayHDR400. Le norme precisano inoltre che il processore deve poter gestire segnali 10 bit, ma l'effettiva profondità colore può essere anche di 8 bit.

VESA motiva queste scelte con la considerazione che 400 cd/m2 sono comunque un valore doppio rispetto ai tipici schermi laptop, mentre la maggior parte dei display SDR ha una risoluzione reale di 6 bit, simulando i 16,8 milioni di colori con tecniche di dithering. VESA ha stabilito un C/R minimo pari a 955:1, definito "significativamente maggiore dei tipici pannelli LCD", ma questo non vale ad esempio per i pannelli VA.

Anche per il profilo più evoluto (DisplayHDR1000) viene ammesso un livello del nero non esattamente contenuto, pari a 0,1 NIT. I livelli DisplayHDR 600 e DisplayHDR 1000 si equivalgono nella copertura colore: 99% del Rec.709 che corrisponde al 90% DCI.


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Per quanto riguarda la luminosità vengono definiti tre valori: il picco misurato al centro su finestra al 10%, quello a tutto schermo nei brevi "flash" come effetti di luce ed esplosioni e l'intensità visualizzando immagini statiche o fotografie. Infine il sistema local dimming deve garantire una latenza dell'unità di retroilluminazione non superiore agli 8 frame/sec.

Per ulteriori informazioni: displayhdr.org

Fonte: Flatpanels HD

Commenti (1)

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  • thegladiator

    15 Dicembre 2017, 12:50

    Resto molto perplesso, mi sembrano specifiche per far ''rientrare'' un po' tutti. Il local dimming mi pare l'unico serio ''paletto'' (sta a vedere poi come è implementato... :rolleyes perché se stiamo a guardare che il pannello può essere a 8 bit e solo il processore a 10, il contrasto un mediocre 955:1 e il livello del nero di 0,1nits beh, mi sembra che davvero non ci siamo, potremmo anche ritrovarci in mano un bel ''pannellaccio'' IPS di vecchia generazione a 8 bit, con contrasto nativo di 600:1 (e 955 raggiunto in maniera ''dinamica'', abborro...) e nero da 0,05 o più. Gran bel monitor HDR...

    Ma del resto che l'HDR e la tecnologia LCD non vadano proprio d'accordo già lo sappiamo per le tv. Puntano tutto sul picco luminoso in barba a tutti gli osceni effetti collaterali che la tecnologia local dimming applicata all'HDR comporta.

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