HDMI 2.1 per metadati dinamici HDR
Nelle pagine di un documento Philips viene citata la prossima release dell'interfaccia A/V, che aggiungerà il supporto HDR con metadati dinamici, in grado di adattare il range dinamico esteso alle specifiche dei vari TV, assicurando anche una più accurata conversione HDR-SDR
Rilasciata per aggiungere il supporto HDR nel Blu-ray 4K, la revisione HDMI 2.0a è in grado di veicolare esclusivamente metadati statici. Attualmente questa è anche l'unica modalità utilizzabile nel formato HDR-10, obbligatorio per ogni lettore Ultra HD Blu-ray. Come noto nello standard sono stati incluse anche le alternative Dolby Vision e Philips, pur se come formati solo opzionali. Contenuti in Dolby Vision saranno disponibili anche da servizi streaming quali Amazon e Netflix, mentre la tecnologia di Philips, sviluppata assieme a Technicolor, verrà illustrata durante il prossimo NAB (18-21 aprile).
I due formati differiscono naturalmente in diversi aspetti, come l'uso di un singolo flusso dati a 10 bit nel Philips, mentre il Dolby Vision adotta un canale HDR addizionale. Entrambi condividono però la caratteristica di impiegare metadati dinamici, i quali possono apportare diversi vantaggi. Basti pensare alla varietà di display in commercio, caratterizzati da differenti valori di massima luminosità, livello del nero e copertura degli spazi colore. La presenza di metadati dinamici HDR rende possibile variare i parametri dell'immagine scena dopo scena, o addirittura per singolo fotogramma, rispettando con precisione le specifiche del monitor.
Il loro impiego facilita allo stesso tempo la conversione 4K HDR al range standard (SDR), che comporta adattare anche i gamut Rec.2020 e DCI-P3 al BT.709. Un vantaggio considerato essenziale da SMTPE, attualmente impegnata in un lavoro di standardizzazione che si concluderà a settembre. L'associazione ritiene i metadati dinamici l'unica via per garantire un accurata conversione dei "volumi colore", definizione in cui sono racchiuse le coordinate cromatiche insieme alla luminosità dei diversi gamut. Anche se non è ancora apparso nulla a riguardo sul sito dell'HDMI Forum, sembra quindi prossimo un nuovo aggiornamento della più diffusa interfaccia A/V.
La conferma arriva da un documento Philips sulle caratteristiche del proprio formato HDR, dove viene citato per la prima volta lo standard HDMI 2.1. Al momento non si conosce ancora quando potrebbe essere introdotta la nuova release, né se sarà possibile aggiornare le HDMI 2.0a per renderle compatibili con i metadati dinamici, che sono invece supportati dal nuovo DisplayPort 1.4.
In teoria, nella "sorgente" (che si tratti di UHD-BD, streaming, broadcast oppure file da "store-n-play") il vantaggio nel passaggio ai dati HDR dati dinamici potrebbe essere marginale poiché al momento il gamut colore dei contenuti effettivamente sfruttato dai contenuti (e coperto al 95% da pochissimi display e proiettori) è solo quello DCI e la conversione colore può essere fatta nel display/proiettore.
Inoltre, visto il rapporto di contrasto nativo dei TV LCD e dei proiettori, anche la rincorsa a valori di luminanza stratosferici rischia di essere controproducente, limitando ulteriormente il rapporto di contrasto nelle scene più scure quando ci siano zone con luminanza elevata. In questo senso, per il timore di un HDMI 2.1 rischiamo di fasciarci la testa prima del tempo. Senza considerare che si potrebbe anche passare da 2.0a a 2.1 con un aggiornamento. Lo speriamo davvero
Fonte: Flatpanels HD
Commenti (21)
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Originariamente inviato da: Franco;4547291.... anche se, di articoli, ne servirebbero come minimo tre:
- un primo articolo - che idealmente sarebbe la seconda parte della fotometria generale - per spiegare la sintesi additiva, g..........[CUT]
Grazie Emidio della risposta.
Mi bastava anche qualcosa di più prosaico e meno scentifico.... proprio per dipanare i dubbi degli utenti sul sistema di trasporto e distribuzione dei segnali digitali protetti, una sorta di mega specchietto su HDMI, DP, USB 3.1 con Type C, HDBaseT, AVB (o come si chiamerà a breve, nascendo dalle sue ceneri tipo araba fenice), matrici virtuali su IP (per non parlare dei protocolli solo audio su rete come Dante o Ravenna).
Non tutte arriveranno sul mercato consumer, certo, ma dato che oramai alcuni prodotti sono più che trasversali e soprattutto che alcuni standard definiti appannaggio di un mondo, lo sono per entrambi (anche Pro, o viceversa), potrebbe aiutare a fare un quadro di quello che succede anche al di fuori del negozio di Hi-Fi.
Infondo siamo nel 2016, ed anche se in Italia la System Integration è molto poco conosciuta per un problema di alfabetizzazione scarsa che affligge il nostro Paese a tutti i livelli (non solo nell'Audio/Video, purtroppo ....), grazie ai vari Sonos, AppleTV, Chromecast ed IoT (ad esempio), il concetto di multi sorgente/multi room sta prendendo piede anche a livello degli appassionati non troppo esigenti.
Cosa ne pensi ? -
Penso che hai ragione ma alla fine, non potendo parlare pubblicamente di soluzioni borderline su come aggirare i noti problemi di gestione dell'HDCP e visto l'arrivo di sorgenti UHD 4K con HDCP 2.2, alla fine c'è il rischio che alcune soluzioni per la distribuzione del segnale AV nell'integrazione dei sistemi, diventino marginali per non dire obsolete.
Tornando a bomba, la cosa più assurda è che sul mercato ci ritroviamo alcuni standard che sono più figli del marketing e di una fretta pazzesca che di altro. Mi riferisco ad esempio all'HDR (di fatto ancora sperimentale) e alla certificazione UHD Premium di cui ho già detto cosa penso:
http://www.avmagazine.it/news/4K/ce...mium_10838.html
In questo contesto alcuni degli elementi chiave dell'integrazione (come la distribuzione dei segnali) potrebbero avere dei problemi.
Emidio -
Originariamente inviato da: Emidio Frattaroli;4547471non potendo parlare pubblicamente di soluzioni borderline su come aggirare i noti problemi di gestione dell'HDCP e visto l'arrivo di sorgenti UHD 4K con HDCP 2.2, alla fine c'è il rischio che alcune soluzioni per la distribuzione del segnale AV nell'integrazione dei sistemi, diventino marginali per non dire obsolete.
In effetti con nessuno degli standard ad oggi disponibili by-passi la HDCP, tanto che l'affidabilità e la garanzia di funzionamento di questi apparati per il trattamento del segnale sta proprio su chi investe in R&D e sta al passo con i tempi. In sostanza quello che entra, esce, in alcuni casi con criptature addirittura più efficaci e blindate delle stesse chiavi HDCP (tipo la AES della DP o delle matrici su IP).
Quello che cambia è la distanza con cui puoi trasportare il segnale, il veicolo (il cavo stesso), ed il connettore che non è quello schifo di HDMI che si sfila da solo o che si piega per il peso del cavo, a volte.
Negli end-points ci sono sempre i così detti room box, da dove esci proprio in HDMI verso il display.
Chiaro che stare dietro alla frenetica (e folle"corsa di queste versioni di HDMI o HDCP, supportate poi da poco materiale a disposizione, comporta l'aggiornamento di parte dell'infrastruttura, ma questo non vale anche per display e sorgenti ?
Siamo tutti nelle mani di questi personaggi nella scatola dei bottoni (tipo cospirazione)
Originariamente inviato da: Emidio Frattaroli;4547471In questo contesto alcuni degli elementi chiave dell'integrazione (come la distribuzione dei segnali) potrebbero avere dei problemi.
Ne hanno e ne avranno sicuramente, come già detto al pari di sorgenti e display a disposizione.
Fino a che uno standard non è uno standard, ma un modo politico ed economico per accontentare tutti, saremo sempre in balia di aggiornamenti fw, di prove di compatibilità o peggio.
Ma è un gioco, a cui nel bene o nel male un system integrator è abituato da tempo oramai (purtroppo). -
Originariamente inviato da: Franco;4547291...Una delle mie curiosità è proprio verificare come viene effettuata. Ad esempio, non vedo l'ora di confrontare i colori di Mad Max in Blu-ray Disc HD, in UHD Blu-ray e in DCP e non solo: voglio anche vedere qual'è il risultato nel riprodurre Mad Max in UHD-BD e HDR su un display o proiettore che accetta segnali HDCP 2.2 ma che non è compatibile né con HDR, né con spazio colore allargato[CUT]
grande idea! -
Originariamente inviato da: Emidio Frattaroli;4547471...la cosa più assurda è che sul mercato ci ritroviamo alcuni standard che sono più figli del marketing e di una fretta pazzesca che di altro. Mi riferisco ad esempio all'HDR (di fatto ancora sperimentale) e alla certificazione UHD Premium ........[CUT]
in effetti leggendo quì --> http://www.avsforum.com/forum/465-h...ml#post42310377 si direbbe che, ad esempio, un HDR10 come standard [U]non esiste[/U] .. e quindi mi domaderei tutta la potenza di calcolo installata nei nuovi player come serva a convertire cosa in cosa -
Da quello che ho capito.. se un film è in HDR normale = HDR-10, il lettore BD-UHD dovrà fare una conversione interna forzosa per riadattare al formato SDR, sia che si tratti di una tv 2K che 4K, priva di supporto ad HDR
non sappiamo se questa conversione interna da parte dei lettori da HDR a SDR, che risultati porterà, paragonato alla visione del Blu-ray che è nativamente ottimizzato per SDR ed ha lo spazio colore rec.709 coperto al 100% da un infinità di tv-vpr non recenti
l'unica eccezione è il Dolby Vision, tutti i titoli codificati con l'HDR di Dolby, quindi sia alcuni BD UHD (al momento solo i sony) che contenuti streaming come NetFlix, il Dolby Vision offre una retrò compatibilità con i display e vpr SDR, perché mantiene i metadati del SDR, quindi non necessita di una conversione da HDR a SDR immagino fatta da lettore da tavolo o PC, il problema dello standard Dolby è che non è gratis come l'HDR-10, al momento è adottato solo su i BD UHD di sony, e i futuri contenuti NetFlix HDR, a livello di tv solo i nuovi LG 4K lcd e oled di fascia alta supportano il Dolby Vision e alcuni pochi nuovissimi e costosi VPR 4K tipo i nuovi sony, per adesso nessun modello di tv da parte di Samsung, Sony e Panasonic di imminente uscita supporta l'HDR di Dolby
insomma sarà tutto da valutare caso per caso.. se volevano creare una grande confusione direi che ci sono riusciti in pieno. -
... pensa che nello spazio colore P3 non esiste neanche una specifica sul pounto del bianco... che casino
--> http://www.avsforum.com/forum/465-h...ml#post42078137
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la domanda sorge spontanea:ma in tutti questi anni che cosa hanno fatto gli addetti ai lavori.
ora tocca aspettare settembre per essere(si spera)sicuri delle specifiche finali.. -
Originariamente inviato da: nik 99;4547869la domanda sorge spontanea:ma in tutti questi anni che cosa hanno fatto gli addetti ai lavori.
Che cosa intendi, precisamente ?
Come si sono comportati in questo clima di indecisione e non chiarezza ?
O come si sono imposti (o hanno cercato di farlo), per fare invece chiarezza ? -
Io non sarei così catastrofista.
Secondo me l'elettronica a bordo di display e sorgenti offre ampi margini per upgrade senza dover cambiare per forza hardware.
Io non credo che sia importante il livello di luminanza massimo come riferimento (1.000 NIT oppure 500 NIN delle specifiche UHD Premium) e posso provarlo.
Pensate solo al fatto che nelle poche e straordinarie sale Dolby Cinema nel mondo (credo siano soltanto una decina) la luminanza massima è di 100-150 NIT.
La modalità HDR dinamica mi sembra un extra molto meno importante rispetto ad altri limiti come il rapporto di contrasto nativo, la profondità in bit nativa (numero di sfumature), l'estensione del gamut e la precisione della colorimetria. Questo almeno nei display.
Per le sorgenti tutto dipende dalla qualità dei contenuti HDR che, se non lo aveste ancora capito, rischia di percorrere la strada dell'esagerazione in questa prima fase.
Io so come funziona la faccenda, ho qualche esperienza di produzione, post produzione e anche di fotometria e sto lavorando da molto tempo con le curve HDR sebbene il mio monitor di riferimento sia un LCD IPS (con CR nativo di 850:1), luminanza max di 300 NIT econ B.L.U. CCFL wide gamut...
Sono solo in attesa del primo lettore 4K e del software. Dopo potrò chiudere una guida che - ne sono certo - apprezzeranno in molti.
Emidio