CES: Specifiche UHD Premium

Emidio Frattaroli 05 Gennaio 2016, alle 07:48 4K e 8K

La UHD Alliance definisce le specifiche minime per ottenere il logo UHD Premium che accompagnerà tre categorie di prodotti: dispositivi (principalmente display), contenuti e distribuzione

Las Vegas, 4 gennaio 2016. A poco più di 36 ore dall'apertura del CES2016 e a meno di 12 ore dal Press Day, la giornata dedicata alle conferenze stampa delle principali aziende del mondo dell'elettronica di consumo, la UHD Alliance ha presentato un nuovo logo - ULTRA HD PREMIUM - e le specifiche minime per l'utilizzo dello stesso che riguardano tre categorie di prodotti: 

- dispositivi (principalmente display ma in futuro ci saranno anche videoproiettori);

- contenuti (indipendentemente se fisici o liquidi);

- canali distributivi (anche in questo caso, sia fisici o liquidi).

Le specifiche riguardano non soltanto la risoluzione nativa dei display e dei contenuti ma anche la compatibilità con HDR, il livello del nero, il livello di luminanza massimo, il numero di sfumature e l'estensione del gamut. Si tratta ovviamente di specifiche minime che potranno essere superate ma che in alcuni casi lasciano ancora qualche ambiguità come il rapporto di contrasto, che in pratica non viene fissato. Seguono quindi le specifiche minime necessarie per la certificazione, in modo che i vari prodotti e servizi possano ottenere il nuovo logo ULTRA HD PREMIUM. Vi anticipiamo che, per quanto riguarda l'audio di nuova generazione, non c'è alcun requisito minimo necessario. 

Display consumer:

risoluzione nativa: 3840x2160;
profondità colore: 10-bit per componente;
compatibilità colore: REC BT.2020;
riproduzione gamut colore: 90% dello spazio colore DCI P3;
compatibilità HDR: SMPTE ST2084 EOTF;
luminanza: almeno 540 NIT e livello del nero a 0,0005 NIT;
oppure
luminanza: almeno 1.000 NIT e livello del nero a 0,05 NIT;

 

Contenuti e distribuzione

risoluzione nativa: 3840x2160
profondità colore: 10-bit per componente
codifica colore: REC BT.2020
codifica HDR: SMPTE ST2084 EOTF

Oltre a display, contenuti e distribuzione, la UHD Alliance dà anche consigli per i display professionali, utilizzati per l'editing dei contenuti ULTRA HD PREMIUM, ovvero riproduzione del 100% dello spazio colore DCI-P3, luminanza massima di almeno 1000 NIT e livello del nero uguale o più basso di 0,03 NIT. La UHD Alliance ha anche dichiarato l'apertura di numerosi centri di analisi e certificazione indipendenti nel mondo che lavoreranno fianco a fianco con i produttori e distributori e che saranno un anello fondamentale di tutta la catena. 

In poche parole, come avevo più volte ipotizzato, lo spazio colore REC BT.2020 sarà considerato quasi esclusivamente come un grande contenitore. Visto che la quasi totalità dei contenuti (tranne rarissimi casi come il film di animazione Inside Out di Pixar/Disney) sfrutteranno giustamente solo lo spazio colore DCI-P3 - attualmente utilizzato al cinema - sarà interessante verificare quanto spazio in termini di profondità in bit (sfumature) sarà "sprecato" nella codifica REC BT.2020. In ogni modo, display e proiettori dovranno accettare segnalio codificati all'interno dello spazio colore 2020 e dovranno quindi applicare una opportuna elaborazione per sfruttare quello che in realtà possono riprodurre realmente. Anticipando le specifiche UHD PREMIUM abbiamo già aggiornato il nostro laboratorio per verificare la qualitá della riproduzione colore secondo lo spazio DCI-P3. 

Per quanto riguarda luminanza e livello del nero, riservandoci di approfondire le specifiche tecniche complete, al momento i due riferimenti, rispettivamente con 540 NIT e 1.000 NIT massimi, lasciano molta ambiguità. Ambiguità proprio a partire dal livello di luminanza, che viene indicato senza riferimenti sul bilanciamento del bianco e dei colori. In questo modo ad esempio, sarebbe possibile ottenere una certificazione "Premium" anche se poi alla fine, con un bilanciamento colore di riferimento, la luminanza potrebbe essere molto più bassa. 

Altrettanto ambigua la definzione del livello del nero che sarà certamente limitata alle varie modalità di "contrasto dinamico" In altre parole non c'è alcun cenno al rappporto di contrasto nativo dei vari display e come debba essere misurato. Resta infine un po' di stupore sul fatto che display con luminanza massima di 540 NIT debbano avere un rapporto di contrasto di oltre 1.000.000:1 (un milione a uno) mentre invece display da 1.000 NIT possano limitarsi a 20.000:1 e quelli per editing di contenuti a 33.000:1. Speriamo che l'analisi delle "specifiche complete" risolvano tutti questi dubbi. Nel frattempo vi anticipiamo che la nostra attuale strumentazione supera fortunatamente di gran lunga le specifiche UHD Premium.

Per maggiori iformazioni su UHD Alliance: www.uhdalliance.org

Commenti (15)

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  • stazzatleta

    05 Gennaio 2016, 08:30

    beh, già il poter disporre di spazio colore DCI è un grande passo in avanti, mi sarei accontentato di quello anche se sarà così per questioni pratiche per diverso tempo. Il fatto di non doverlo convertire e quindi limitarlo al REC709, abbasserà, presumo anche i costi di authoring e conversione ai formati domestici, anche se suppongo che i contenuti maggiori arriveranno dal broadcasting
    da qui due domande: che aspettative ci sono di recepimento del mercato con il DVD che ancora la fa da padrone e i nostri strumentini (leggasi sonde) saranno ancora utilizzabili?
  • Bonovox1979

    05 Gennaio 2016, 08:31

    Ma quindi dei TV sul mercato ora ce ne sono che soddisfano questi requisiti oppure no?

    Scusate l'essere diretto ma sono un gran appassionato ma non molto ferrato in dati tipo nit ecc.
  • IukiDukemSsj360

    05 Gennaio 2016, 09:24

    Per quanto riguarda luminanza e livello del nero, riservandoci di approfondire le specifiche tecniche complete, al momento i due riferimenti, rispettivamente con 540 NIT e 1.000 NIT massimi, lasciano molta ambiguità. Ambiguità proprio a partire dal livello di luminanza, che viene indicato senza riferimenti sul bilanciamento del bianco e dei colori. In questo modo ad esempio, sarebbe possibile ottenere una certificazione Premium anche se poi alla fine, con un bilanciamento colore di riferimento, la luminanza potrebbe essere molto più bassa............CUT


    Mi sembra più che evidente.. queste specifiche sono state scritte sotto dettatura accordo dei produttori di display in primis, il valore minimo di Nits fissato a 540 per display consumer è stato fissato per far rientrare sia quei lcd in po' scarsi come quantità di Nitsdi picco in modalità HDR, tipo gli ultimi lcd Panasonic, che misurati rientrano proprio nel limite minimo o posto dalla certificazione, e sia per far rientrare tutti i primi tv Oled compatibili HDR entro i parametri richiesti dalla certificazione, in quanto secondo LG gli attuali Oled (modelli HDR) sono capaci di 600 Nits, mentre nelle successive generazioni si dovrebbe raggiungere gli 800 Nits di picco in HDR, oltre non andranno per via di possibili ripercursioni sulla durata della vita dei pixel,

    anche il supporto al DCI fissato al 90% non è casuale, buona parte degli lcd di fascia medio alta rientrano per rotto della cuffia in quel parametro tra il 90-92%, basta pensare solo ai recenti modelli lcd Samsung e Sony

    recentemente LG ha annunciato che per la prossima Gen di W-Oled HDR, entro la fine del 2016, sarà raggiunto il 98% del DCI sui futuri modelli, vedremo

    Questa certificazione servirà più ai costruttori come specchietto per le allodole, che non ai consumatori finali, cè troppo divario tra Nits di display consumer e professionali, e l'assenza di un valore riferito al contrasto minimo nativo = contrasto minimo reale che deve avere un display certificato.
  • JohnTuld

    05 Gennaio 2016, 10:55

    Invece a me sembra segnale di un passo avanti, cioè, finora Samsung ha inteso l'HDR semplicemente come strumento per fottere l'oled di LG; nessun altro scopo!

    Qui invece pare che si stia abbandonando la nefasta idea di cominciare una guerra di formati sul versante HDR, che è una buona notizia, se vogliamo sperare che il software HDR si cominci a diffondere.
  • Aenor

    05 Gennaio 2016, 11:38

    Ma i videogiochi riusciranno a sfruttare al massimo lo spazio colore REC.2020? Se connetto un Display UHD premium ad un moderno PC da gaming che spazio colore riesco a riprodurre?
  • Emidio Frattaroli

    05 Gennaio 2016, 11:47

    Originariamente inviato da: Aenor;4511064
    Ma i videogiochi riusciranno a sfruttare al massimo lo spazio colore REC.2020? Se connetto un Display UHD premium ad un moderno PC da gaming che spazio colore riesco a riprodurre?
    Dipende dal gioco e dalla scheda grafica del PC. Tutto è possibile ma deve essere previsto.

    Emidio
  • Aenor

    05 Gennaio 2016, 11:50

    Ok, grazie Emidio !
  • IukiDukemSsj360

    05 Gennaio 2016, 11:51

    Originariamente inviato da: Aenor;4511064
    Ma i videogiochi riusciranno a sfruttare al massimo lo spazio colore REC.2020? Se connetto un Display UHD premium ad un moderno PC da gaming che spazio colore riesco a riprodurre?


    il REC.2020 è uno spazio colore pensato per materiale video, che io sappia i videogiochi usano lo spazio colore RGB 4:4:4 scala 0-255, credo con supporto ai 10-bit, mentre gli attuali Blu-ray e futuri BD UHD usano il ycbcr 4:2:0 (8-bit con Rec.709 per i BD, e 10-bit fino a Rec.2020 per i BD UHD), alcuni Bluray tipo quelli sony mastered 4K oltre al SBVM (solo su lettori sony) supportano anche lo spazio colore X.V. color, se si ha un lettore e tv compatibili con X.V. color di qualunque marca
  • Aenor

    05 Gennaio 2016, 11:55

    Sicuro che i futuri BD UHD andranno sempre in 8 bit anche in 4:2:0? Sfruttando l'HDMI 2.0 non dovrebbero andare sempre a 12 bit in 2160p?
  • IukiDukemSsj360

    05 Gennaio 2016, 12:04

    Se leggi bene, ho scritto che i nuovi BD UHD saranno codificati a 10-Bit, se il formato è 4K perlomeno, ma lo spazio colore sarà sempre campionato in 4-2-0 (come l'attuale Blu-ray ed il Dvd)

    tratto a da AV magazine: Blu-ray Ultra HD supporterà il video 4K codificato in HEVC fino a 60 fotogrammi al secondo (HFR), con gamut fino Rec.2020 e DCI, bitrate fino a 100 Mb/s, profondità colore a 10 bit con campionamento 4:2:0 e HDR (High Dynamic Range). Trattandosi di uno standard di prossima generazione, stona la mancanza di due caratteristiche probabilmente attese da diversi appassionati, in realtà già preannunciata da alcune settimane. La prima è l'assenza del supporto alle immagini 3D a risoluzione 3.840x2.160. La visualizzazione in questa modalità rimane pertanto la stessa degli attuali Blu-ray, limitata al Full HD. La mancanza della modalità 48 fps esclude inoltre la possibilità di visualizzare, nel frame rate nativo, film come la trilogia de Lo Hobbit e il seguito di Avatar, neppure in 2D


    [IMG]http://www.avmagazine.it/immagini/2015_02_19_bd_uhd.jpg[/IMG]
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