
Sony FMP-X1 4K: connessione obbligatoria
Il media player Ultra HD, in arrivo a giorni negli USA, si prefigura come una delle piattaforme più protette di sempre, per via della presenza di HDCP 2.2 e della necessità di mantenere una connessione permanente alla rete
Il media player Sony FMP-X1 non è ancora disponibile, ma può già vantare caratteristiche praticamente uniche: non solo è una delle pochissime sorgenti Ultra HD sul mercato (insieme a REDray di RED, vedi news), ma rischia concretamente di diventare anche quella con il maggior numero di protezioni contro la pirateria. I DRM (Digital Rights Management, ovvero i sistemi tecnologici implementati per inibire copia e acquisizione del segnale) sono infatti notevoli, sia per numero che per tipologia. Anzitutto, data l'inefficacia della precedente versione di HDCP (aggirata già da tempo), viene introdotta una nuova versione, la 2.2. Quali novità apporta? Sostanzialmente la vera differenza è la funzione di "localizzazione", che pone un limite spaziale alla distanza tra il lettore ed il display/proiettore utilizzato. I chip HDCP sono quindi in grado di capire quando, ad esempio, si sta inviando il segnale in adattatori che riversano il segnale in rete, oppure in extender utilizzati su lunghe distanze. Le protezioni saranno, inoltre, diversificate a seconda dei titoli in modo da complicare l'aggiramento delle stesse: trovare il modo di by-passare i sistemi utilizzati su un film non darà quindi accesso a tutta la libreria.
La riproduzione avverrà, inoltre, in un ambiente cosiddetto TEE, Trusted Execution Environment. In sostanza il processo sarà isolato, a livello hardware, dal resto del sistema operativo, in modo da poter eseguire il software in un ambiente controllato e sicuro. Se le misure elencate vi sembrano già notevoli, sappiate che ne mancano ancora altre due. Tutti i film, in fase di download, verranno "marchiati" con un watermark, ovvero un'identificazione univoca e non eliminabile, che riporterà i dati del lettore su cui è stato scaricato il titolo, oppure quelli dell'utente che ha effettuato l'operazione. In questo modo, se quel particolare file dovesse finire online, a disposizione del pubblico, sarebbe facile risalire al responsabile. Ultimo requisito, ma non certo per importanza o rilevanza, è la connessione alla rete: chi vorrà utilizzare FMP-X1 dovrà necessariamente disporre di un collegamento fisso a Internet. Questo requisito è essenziale per consentire al lettore di autenticarsi prima di riprodurre ogni titolo, impedendo quindi interventi di hacking sul lettore e la riproduzione di contenuti non autorizzati. Stanti tutti questi requisiti, sono ormai piuttosto evidenti le motivazioni che hanno portato ad un lancio esclusivo negli USA e alla compatibilità limitata esclusivamente ai nuovi TV Ultra HD Sony X900A da 55 e 65 pollici (evidentemente dotati di HDMI compatibile con il nuovo HDCP 2.2.) - vedi news.
Fonte: Copyright and Technology
Commenti (37)
scommetto che nel giro di qualche mese avranno aggirato tutti i DRM e i soli che avranno problemi saranno gli acquirenti paganti dei film

[video=youtube_share;6gHRR_R-Hcc]http://youtu.be/6gHRR_R-Hcc[/video]
Credono veramente che cambieremo tutta la catena ?

Questo forse spiega il ritardo dei Blu-ray 4K, cioè probabilmente le majors preferiscono il download come VOD piuttosto che il supporto fisico su disco per ragioni di maggiore tutela del copyright. Vi suona strano? E allora vuol dire che non avete capito lo scopo della connessione obbligatoria (come da titolo).
E' molto verosimile che la ragione di pretendere una connessione sempre attiva, abbia a che fare con le chiavi crittografiche, le quali potrebbero non essere affatto disponibili nel sistema, ma solo nei server a cui ci si connette. Un tale sistema chiuso poi è probabile che le chiavi le gestisca esclusivamente nella memoria volatile del dispositivo (in pratica svaniscono appena si toglie la corrente). E' anche possibile che qualunque tentativo di trovare le chiavi nella memoria, col dispositivo in funzione, venga intercettato ed interpretato come il cosiddetto attacco criptoanalitico man in the middle, e quindi destinato a fallire.
Chi lo sa, magari gli hacker, mentre si gustano un film in 4K, inonderanno il povero giocattolino Sony con l'azoto liquido


Interessante questa rivelazione.
hai qualche info sulla HDMI 2.0 ed anche sulla 2.2 ?
In giro se ne parla pochissimo .... mi fa piacere che sei informato, almeno si possono scambiare due chiacchiere strutturate !!

Grazie di quel che potrai rivelare.