UE: uscite Cinema/VOD in contemporanea
La Commissione Europea ha avanzato una proposta di revisione delle regole di distribuzione dei film, invitando i 27 Stati membri ad adottare misure che consentano l'uscita in contemporanea nelle sale, nonché su tutte le piattaforme casalinghe disponibili: VOD, Blu-ray e anche TV a pagamento
Secondo la stampa francese, il prossimo gennaio 2013, la Commissione Europea pubblicherà una raccomandazione per incitare gli Stati membri ad adottare misure volte a "semplificare e armonizzare l'uscita dei film in contemporanea nelle sale cinematografiche e sui vari media digitali di distribuzione casalinga". Al momento trattasi di semplice raccomandazione e non di obbligo per i 27 paesi membri dell'Unione Europea. L'obiettivo sarebbe quello di aumentare la concorrenza tra i vari fornitori di servizi audio-visivi, nonché la loro disponibilità per il pubblico.
Nel quadro dell'Agenda Digitale, l'Unione Europea ha già formulato l'intenzione di semplificare la distribuzione dei contenuti: "La distribuzione digitale dei contenuti audiovisivi è meno cara e più rapida rispetto alla distribuzione tradizionale e consente agli autori e fornitori di contenuti di raggiungere un pubblico più vasto. Trattasi di un mercato in grande espansione in Europa, che avrà un forte impatto sulla produzione e i tradizionali canali di distribuzione dei contenuti".
Un testo che consentirà quanto meno l'avvio di un dibattito, nonché la presentazione di nuove proposte, anche se dubitiamo fortemente che tali misure possano essere accolte favorevolmente dagli esercenti cinematografici e le associazioni di categoria. Mi permetto una personalissima riflessione finale: molti esercenti cinematografici (non tutti) dovrebbero riflettere molto attentamente sulla qualità delle proiezioni offerte al pubblico, perché ultimamente mi ritrovo spesso e volentieri a godermi molto di più un film in Blu-ray a casa con il mio sistema Home Theater da salotto (neanche particolarmente stratosferico) che non al cinema. Una sala cinematografica dovrebbe garantire un'esperienza di visione (intesa sia come video che come audio) decisamente più appagante rispetto a una proiezione casalinga e invece molte sale peccano in attenzioni e corretta manutenzione. Questo per dire che se passasse una misura come quella proposta, ne sarei personalmente felice. E come me ritengo la pensino tanti altri appassionati...
Fonte: Clubic
Commenti (16)
-
Se la comunità europea vuole farsi fare lo scalpo dagli esercenti dei cinema ha trovato il modo migliore. La cosa più giusta ritengo sia quella di mettere a disposizione la distribuzione Bluray VOD etc ETC il giorno dopo la fine della programmazione nelle sale. Molto interessante sarebbe anche la distribuzione contemporanea dei film rispetto agli Usa.
-
anche io sono dell'idea che le sale cinematografiche avrebbero ben poca giustificazione. è più sensato iniziare la distribuzione appena termina la proiezione cinematografica.
è anche vero che molte sale sono qualitativamente al di sotto dell'aspettativa della gente -
Il sistema delle window com'è così concepito in Italia è assolutamente anacronistico, non si può trattare allo stesso identico modo The Avengers, Come non detto, Pietà e Ballata dell'odio e dell'amore. Io ho suggerito più volte di stabilire ex ante dei criteri di determinazione delle windows, ad es. in base al numero delle Sale che proiettano il film. Punterei inoltre su strategie di marketing in grado di premiare sia la visione in sala, sia la visione a casa (ad es., comprando i biglietti al Cinema si riceve un codice per scaricare legalmente contenuti speciali esclusivi o sbloccare contenuti sul BR successivamente venduto). La strategia più efficace per combattere la pirateria è allargare al massimo l'offerta legale, in modo da dare ad ogni tipologia di consumatore la possibilità di fruirne nel modo desiderato.
-
Sullo strapotere degli esercenti di cui parla StarKnight non commento nemmeno. E' una cosa talmente lontana dalla realtà che causerebbe una interminabile serie di risate (amare) nei nostri ambienti professionali. Per inciso, preferisco stendere un velo pietoso anche sulla sua scelta del termine mafia per riferirsi alla mia categoria, ma tant'è. Ognuno sceglie il suo vocabolario.
Comunque, per darvi un'idea, siamo talmente potenti che due settimane fa hanno proiettato un film in prima visione su Italo senza neanche dirci nulla. Dovevano essere proprio terrorizzati.
Se c'è una window non è certo perché vanno tutelati gli esercenti... la distribuzione tutela *la sala* (che è diverso) finché gli conviene, perché sa perfettamente che il valore commerciale di un titolo sta nell'uscita cinematografica... certo, la pirateria esiste e ha un impatto importante anche nel primissimo periodo di uscita, ma sono i supporti home video che sono in crisi nera perché possono essere copiati 1:1, o diffusi in maniera sostanzialmente incontrollabile.
Eliminate le window, e vedete cosa succede: materiale HD gratuito disponibile per tutti dal day one. Muore la sala - e qui molti potrebbero non avere nulla da ridire, è celebre il non me ne frega niente di Monicelli di qualche anno fa - ma tempo un anno scompaiono anche i distributori. Tutti.
Gian Luca, condivido la tua riflessione sulla qualità media delle sale e non mi piace generalizzare, ma sinceramente sarei curioso di verificare quanti degli appassionati di cui parli in chiusura già oggi al modesto sistemino HT da salotto hanno collegato un lettore BD, e quanti invece un Popcorn Hour et similia con disco da 2TB carico di MKV 1080p. -
Questa è una discussione fondamentale, e sarebbe stato utile che avesse un maggiore rilievo del sito, anziché essere nell'ultima riga nella mail della newsletter (ma non so come funzionino le priorità date alle news e quanto siano automatizzate, quindi non voglio chiamare in causa nessuno su questo).
Si parla di temi imprescindibili per chiunque abbia interesse nel mezzo cinematografico.
Condivido pienamente molte delle opinioni emerse fin quì.
E' effettivamente apprezzabilissimo lo sforzo di abbattere parte notevole dei costi di distribuzione accelerando la digitalizzazione e in qualche modo allargando e migliorando l'offerta, ed è sacrosanto denotare lo stato senza mezzi termini catastrofico della gran parte delle sale nostrane. Può darsi anche che adottando un insieme di regole riformato nella maniera descritta nell'articolo si possa smontare almeno in parte l'incoerenza della nostra condizione di distribuzione duopolistica, dando il giusto spazio anche alle case medie o piccole rispetto ai giganti, e chissà forse perfino a qualche produttore davvero indipendente, ma questo è un altro discorso.
Insomma è certamente una richiesta, questa della Commissione Europea, che propone prospettive non prive di vantaggi.
Ciò detto però, non si può che dire che quì si stiano decisamente facendo i conti senza badare a nessuna stima sulla qualità e diffusione degli impianti home video nel nostro Paese, che non è certo la stessa che si misura nella base di utenti di un forum di audio/videofili. Sappiamo tutti bene che sono relativamente pochissimi (nel mondo) a disporre di salette proprie o salottini adibiti a home cinema serio, ma che per quasi tutte le persone che si incontrano per strada vedere un film vuol dire solo accendere uno schermo piatto di modeste dimensioni, se non sul display di un laptop, e spesso sulle casse incorporate nel dispositivo (è chiaro che sto schematizzando, ma non mi interessa ora problematicizzare questi aspetti).
Siamo tutti d'accordo che la colpa non sia solo nella crisi ma anche e prima di tutto in una cultura anche tecnica provinciale e retrograda, ma non si può in nome di un rinnovamento tecnologico decretare la morte, sicura anche se magari non istantanea, delle sale che - senza l'ombra di nessuna nostalgia, sul serio - per la stragrande maggioranza delle persone ancora rappresenta il luogo dove l'atto audiovisivo può assumere la sua forma più attrattiva, più grande, impressionante e coinvolgente, più piena di senso.
E per le stesse ragioni non si può credere, da possessori di un sistema di lusso che permette la visione ottimale di ogni tipo di prodotto, che un cambiamento tale non riguarderà la propria esperienza del cinema, anzi!: mi sembrerebbe conseguenza logica di questa sparizione delle sale un appiattimento estetico generale sulle esigenze del piccolo schermo.
Non voglio fare la figura del banale cinefilo che disprezza il mezzo televisivo perché siamo arrivati in un momento storico in cui questo non sarebbe minimamente accettabile, e Youngblood ci ha dimostrato da oltre quarant'anni che si può tranquillamente pensare ad un cinema expanded, ma chi di noi vorrebbe che questo linguaggio si privasse senza motivo di alcune delle sue più forti possibilità?
A titolo più provocatorio che di vero esempio (perché è certamente eccessivo), a chi piacerebbe un cinema senza i campi lunghi? -
Originariamente inviato da: Aidoru;3698122Gian Luca, condivido la tua riflessione sulla qualità media delle sale e non mi piace generalizzare, ma sinceramente sarei curioso di verificare quanti degli appassionati di cui parli in chiusura già oggi al modesto sistemino HT da salotto hanno collegato un lettore BD, e quanti invece un Popcorn Hour et similia con disco da 2TB carico di MKV 1080p.
Ciao Pietro,
sono assolutamente d'accordo con te!!!.... e a tal proposito ti invito a leggere altri due miei commenti di questi giorni che trovi qui e qui. In particolare quando dico (in merito alla pirateria): Perché grandi nomi dell'industria dell'elettronica di consumo vendono senza il minimo ostacolo dispositivi in grado di riprodurre proprio quei formati utilizzati dai protagonisti della contraffazione digitale? o ancora (a proposito di BitTorrent in arrivo sulle SmartTV) [I]Saremmo anche curiosi di sapere cosa ne pensa Confindustria Cultura Italia, di cui proprio ieri abbiamo pubblicato un comunicato in merito alla forte crescita della pirateria in Italia, commentando in conclusione, tra l'altro, la completa assenza di interventi nei confronti dei produttori hardware che propongono soluzioni di certo non proprio finalizzate alla distribuzione di contenuti prettamente legali [...] Nessuno muoverà un dito anche questa volta?[/I]
Direi che il mio punto di vista in merito all'argomento sia piuttosto chiaro! Come vorrei che fosse altrettanto chiaro che personalmente non auspico la scomparsa delle sale cinematografiche...anzi!!! Voglio che continuino ad esistere e che rappresentino il riferimento per tutti noi appassionati di audio-video di oggi e del futuro! Per questo parlo di attenzione, cura dei dettagli, passione!!!! Per me il Cinema (proprio con la C maiuscola) dovrebbe essere come un buon ristorante: se un ristorante mi offre la qualità di un pasto a casa, non esco a spendere i miei soldi.... da un ristorante mi aspetto un livello qualitativo e di servizi che generalmente non posso avere in casa.... se così non è (tranne rare inspiegabili eccezioni) facci caso, un ristorante è destinato a chiudere!....e così sarà per le proiezioni in sala!! (ahimé!!)
Gianluca