
I brani MQA Tidal Masters oltre il milione
Il numero di brani Hi-Res MQA disponibile con l'abbonamento "Tidal Hi-Fi" è cresciuto di oltre 30 volte nel giro di un anno e mezzo, pur rappresentando una percentuale ancora minima rispetto al catalogo Tidal
Il servizio "Tidal Masters" è disponibile per chi sottoscrive l'abbonamento "Hi-Fi", dal costo mensile pari a 19,99€. Partito nel febbraio 2017, offre file con qualità 24 bit/96 kHz in streaming a bit-rate ridotto, grazie alla codifica MQA. All'inizio venivano offerti 30.000 brani MQA, una minima percentuale dei 40 milioni di tracce di cui si compone il catalogo Tidal. L'elenco comunque è salito a ritmi piuttosto rapidi, fino a superare di recente il milione. La crescita è stata quindi del 3000 % nel giro di 18 mesi, un dato incoraggiante anche se il numero è ancora modesto rispetto alle tracce con qualità CD.
Per ulteriori informazioni: tidal.com/it
Fonte: What Hi-Fi
Commenti (77)
Emidio
Aggiungo tre considerazioni. La prima sulla popolarità. Le aziende che lo adottano sono in aumento. Ecco un elenco (fonte MQA.co.uk):
2L
Amarra
Astell&Kern
Audiolab
Audioquest
Audirvana
Aurender
Bel canto
Berkeley Audio Design
Bluesound
Brinkmann
CanEVER Audio
Cary Audio
Cocktail Audio
Dali
DCS
Deezer
emmLABS
Esoteric
Essential
exaSOUND
Hegel
HighResAudio
iFi
Kripton
LG
Lumin
M2TECH
Matrix Audio
Mark Levinson
Meridian
Metrum Acoustics
Moon
MSB
Mytek
Nad
Nova Fidelity
Nugs.net
Onkyo-Music
Pioneer
Pro-Ject
PS Audio
Pure Audio
Quad
Rotel
Sony
Teach
Technics
Tidal
Wadax
Per quanto riguarda il presunto abbandono di produttori americani (oltre-ocenao, mi sembra), DCS ha annunciato un nuovo DAC/streamer/ampli-cuffie che si chiama Bartok, arriverà a fine novembre ed è MQA. Sarà un caso...
Sulla presunta inutilità, sarebbe interessante chiedere un parere a Meridian che l'ha inventato. E anche a tutte le aziende (evidentemente dei cialtroni) che ci sono cascati.
Emidio
Per chi utilizza ed archivia la musica liquida un PCM 24/96 compresso lossless in flac, qualitativamente parlando, è grasso che cola, visto anche che su un HDD da 10TB, che attualmente costa meno di 300 Euro, ci sta tanta di quella musica che non finisce più, quindi una necessità di compressione maggiore è tutto fuorché impellente e da audiofilo se posso faccio a meno di sistemi di compressione con perdita.
Forse può essere più utile in ambito streaming, ma il 99% di chi ne fruisce non è nelle condizioni di apprezzare differenze rispetto alla qualità CD fatto al meglio dai master utilizzando i downsamplig migliori e più moderni.
Quanto alla diffusione, sarò di stampo antico, ma non mi lascio influenzare dalle mode.
Non c'è DAC oggi in commercio che non supporti inutili sample rate oltre i 192KHz. od il DSD 4x, dove c'è poco o niente di registrato e nessun test strumentale ha mai evidenziato miglioramenti rispetto ai rate consueti dei master.
Per finire consiglio a tutti di leggere il numero di Stereophile, interamente dedicato all'MQA, dove viene dibattuto l'effettivo miglioramento qualitativo nell'utilizzarlo e le conclusioni sono tuttaltro che unanimi.
Insomma vivrò fuori dal mondo ma per quello che mi riguarda non ne sento proprio la necessità
Ovviamente rispetto i pareri altrui ed aspetto le vostre considerazioni, possibilmente razionali e pratiche, al riguardo

Potrei continuare ma sarei oltremodo pedante. Al di là delle mode (quindi MQA è tornato di moda?) oppure quello che dicono alcuni giornalisti di Sterophile, una cosa che hai scritto la accetto e sarà sicuramente condivisibile da molti: TU non ne senti la necessità . Ed è un po' diverso che scrivere che è una cosa piuttosto inutile, non credi?
Grazie per aver spiegato meglio.
Emidio
Detto questo se io dovessi scegliere tra un PCM 24/96 intonso e l'equivalente convertito con MQA io, che non mi interessa risparmiare spazio di storage al costo di una perdita qualitativa, per quanto lieve possa essere, non avrei dubbi ...
Quindi dal mio punto di vista, che non pretendo, sia chiaro, che sia quello di tutti, ne faccio a meno e non ne sento la necessità ...
Circa le mode, mi danno fastidio, anche perché sono sicuro che molti tra chi non è del mestiere o comunque tecnicamente non preparato, avrà probabilmente capito che il PCM offre una resa inferiore ...
E ti dirò di più: inserire in un DAC ( ma questo vale anche per una miriade di altri apparecchi consumer ) la possibilità di riprodurre rate elevati e a maggior ragione il dover pagare una licenza, porta a parità di costo a dover risparmiare in altre componenti dell'apparecchio.
Se ti prendi la briga di guardare le prove strumentali fatte da Audio Review negli ultimi dieci anni, per esempio nei sintoampli, dopo i vertici raggiunti dai famosi DENON ( gli ultimi testati dal tuo maestro Nicola), si è gradualmente assistito mediamente ad un peggioramento delle performance pure, sopratutto in apparecchi di costo medio/medio basso, in cambio di una miriade di funzioni ( che io chiamerei gadget ), spesso poco utilizzate.
E quello che mi da ancora più fastidio è che mi sembra che molte di queste mode e tendenze non è che siano richieste dal popolo, ma direttamente imposte.
Tipo, nonostante la chiara preferenza della gente nonostante un martellamento mediatico, il voler imporre in campo automobilistico dei motori a benzina tricilindrici ultra compressi in luogo dei turbodiesel equivalenti, con la scusa che inquinano meno e siano responsabili del 99% dell'inquinamento (che non è assolutamente vero), salvo poi leggere uno studio recente del CNR che prova tutto il contrario già considerando gli euro 5 e 6 attuali e che applicando banali e semplici modifiche inquinerebbero ben meno della metà di qualsiasi motore a benzina, incluso il famoso e famigerato particolato.
Mi chiedo io come mai il buonsenso e l'opinione della gente conti sempre meno ...
io ho un dac piuttosto costoso che non ha l'opzione per la decodifica, però mi avvalgo di uno streamer di rete della dCS il bridge che mi permette tramite il programma ROON di spacchettare fino a 96khz !