I brani MQA Tidal Masters oltre il milione
Il numero di brani Hi-Res MQA disponibile con l'abbonamento "Tidal Hi-Fi" è cresciuto di oltre 30 volte nel giro di un anno e mezzo, pur rappresentando una percentuale ancora minima rispetto al catalogo Tidal
Il servizio "Tidal Masters" è disponibile per chi sottoscrive l'abbonamento "Hi-Fi", dal costo mensile pari a 19,99€. Partito nel febbraio 2017, offre file con qualità 24 bit/96 kHz in streaming a bit-rate ridotto, grazie alla codifica MQA. All'inizio venivano offerti 30.000 brani MQA, una minima percentuale dei 40 milioni di tracce di cui si compone il catalogo Tidal. L'elenco comunque è salito a ritmi piuttosto rapidi, fino a superare di recente il milione. La crescita è stata quindi del 3000 % nel giro di 18 mesi, un dato incoraggiante anche se il numero è ancora modesto rispetto alle tracce con qualità CD.
Per ulteriori informazioni: tidal.com/it
Fonte: What Hi-Fi
Commenti (77)
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Originariamente inviato da: Microfast;4899911Cosa mi perderei senza mqa, streaming a parte che non mi interessa e che comunque si trova fino alla qualità cd?
ti perdi lo streaming da Tidal in alta risoluzione ... su certi impianti stereo la differenza è molta -
Sarebbe come cercare il massimo della qualità nel video da Netflix o da Amazon Prime: preferisco andare di blu ray e blu ray UHD se voglio la massima qualità ( e per lo streaming una qualità cd è già più che soddisfacente ), che nell'audio per me sono i SACD, DVD-AUDIO, Blu Ray AUDIO ed i file liquidi ad alta risoluzione in PCM o in DSD ...
Per me lo streaming non sarà mai al primo posto qualitativamente parlando, consapevole che la mia visione è un po' retrograda, ma comunque anni luce avanti a chi si ostina con il vinile ...
Il mondo è bello perché è vario ( spesso avariato per dirla tutta ) ... -
I formati lossy hanno fatto in parte la storia della musica, vedi gli 'illegali' mp3, tempi ormai passati. MQA rende possibile lo streaming in alta risoluzione, ben venga.
P.S. La resa audio dipende molto dalla maturità dei decoder, i primi lettori cd suonavano bene ma non in modo eccelso. -
Appunto l'mqa per quanto sofisticato è comunque lossy ...
Sono compressi ma lossless il flac, l'mlp, il dolby true hd, il dts hd master audio ed il dsd nei sacd ... -
Ho letto i vari commenti e colgo delle contraddizioni: Emidio spiega ad inizio articolo che i brani MQA sono una piccola percentuale del catalogo Tidal eppure con crescita esponenziale.
Microfast invece parla di moda, quando con moda si dovrebbe intendere un qualcosa di adattato o seguito dai più, cosa che abbiamo appena detto non essere. Quindi lo stesso cade in contraddizione quando dice che non vuole seguire una moda, perché in questo caso di moda non si tratta.
MQA al momento è un formato direi di elite o di nicchia: chiedete a 100 persone cosa sia e vedete chi lo sa. Al posto di parlare erroneamente di moda, io parlerei di evoluzione o progresso: il formato tecnicamente lo è ed è stato creato dal nulla. E' secondo me una invenzione da apprezzare. Come tutti i tentativi di evoluzione può fallire o meno ed al momento i numeri dicono che è in crescita ESPONENZIALE, come riportato.
Il fatto di essere conservatori, mi pare che stoni nel rispondere ad un forum di tecnologia su un post di un nuovo formato come l' MQA. Se a qualcuno sembra logico, potrei cercare una discussione sul 4K HDR e scrivere che preferisco il Full HD perché sono un conservatore...
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il problema è che il 4K HDR rispetto al semplice fullHD è oggettivamente migliore, l'MQA invece, rispetto ad un banalissimo CD, è peggiorativo perchè tagli via parti del segnale audio..secondo me la contraddizione maggiore qui sta nel fatto che mi viene presentato come un formato totalmente fedele al master e poi comprimi con perdità di dati
Lo streaming in qualità CD è già ottimale. La cosa buona potrebbe essere mettere un certificato di garanzia digitale per far sì che sia di legittima provenienza il file originario ed essere così sicuri che i diritti d'autore e compagnia bella siano stati tutti regolarmente assolti, ma che sia un organismo esterno e non quello che ha prodotto il formato da utilizzare. Qui invece mi pare che si debba pagare per una certificazione di un prodotto di minore qualità che rispondente alla realtà originale non è ed inoltre non fa che aumentare i costi a carico di tutta la catena produttiva già massacrata negli anni precedenti (https://www.linn.co.uk/blog/mqa-is-bad-for-music).
In ultimo, che facciamo se il master è registrato coi piedi? paghi di più lo stesso senza poter evitarlo perchè non hai idea fino a che non senti il file come è stato registrato? quando invece magari un remastering fatto bene apporta benefici ma chi si prenderebbe la briga di fare il lavoro se dovesse pagare per la certificazione MQA che gli ammazza i guadagni? il CD e i primi step di file ad alta risoluzione sono il massimo che il cervello umano può apprezzare ed il bollino SIAE o equivalenti organismi di controllo secondo me potrebbero far meglio se ben organizzate. -
Sicuramente migliorativo, abissalmente migliorativo rispetto all'MP3 ed altrettanto sicuramente non migliorativo rispetto al PCM lineare e relativi metodi di compressione lossless esistenti.
Utilissimo per lo streaming in quanto riduce la banda necessaria alla trasmissione in streaming.
In ambito puramente qualitativo risulta difficile che si possa preferire un formato compresso con perdita.
Io come priorità metto davanti a tutto la qualità pura, ma come ho scritto più volte è un mio punto di vista. -
Il formato MQA ha un sistema di compressione completamente diverso rispetto ad MP3, AAC e compagnia. Ma non è certo senza perdite. La piccola rivoluzione di MQA è nell'utilizzo del dither per codificare informazioni ad alta frequenza e con più bit che vengono impacchettate in fase di mastering e successivamente spacchettate nella riproduzione. Il rovescio della medaglia è che un brano MQA riprodotto da un lettore NON MQA si perderà sicuramente qualcosa per strada...
La cosa che a me interessa è la qualità. E con gli ascolti che ho potuto seguire in questi ultimi due anni tra Monaco (hi-end show) e direttamente presso alcune aziende che ne producono riproduttori compatibili (come Meridian), ho apprezzato il notevole aumento di qualità rispetto ai sistemi di compressione attuali e - per quanto mi riguarda - l'assenza di differrnze con file Hi-res Audio usati per il confronto.
I punti oscuri di MQA ci sono, ad iniziare dalla gestione dei diritti che non piace a tutti i produttori di HiFi e di contenuti musicali. Se il formato avrà successo lo vedremo nel prossimo lustro. Non certo nei prossimi mesi. Però a denigrarlo o ignorarlo secondo me si commette un errore.
Emidio -
Non era mia intenzione denigrare, solo che per come la vedo io, non ne sento la necessità e preferisco comunque un formato che se deve essere compresso lo sia senza perdita.
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La mia è semplice speranza che prenda piede il formato nella sua parte migliorativa, tenendo puntato il riflettore sopra quei punti oscuri per fare in modo che abbia successo la parte buona del MQA e non quella massacriamo gli artisti e i clienti finali con ricarichi impossibili.. anche perchè se nessuno imbraccia più uno strumento per suonare perchè diventa impossibile viverci con quel mestiere l'MQA e tutti gli altri formati ce li mettiamo in saccoccia
ben venga il miglioramento dello streaming (anche se sono un affezionato del CD:cry