Nolan contro il Frame Interpolation

Emidio Frattaroli 12 Settembre 2018, alle 18:37 Cinema, Movie e Serie TV

Christopher Nolan tenta di cambiare lo stato di fatto nella produzione dei TV proponendo il rispetto dell'intento creativo dei registi e lo stop all'interpolazione dei fotogrammi

Le impostazioni predefinite dei TV, anche quelli di fascia più elevata, sono sempre più spesso caratterizzate da impostazioni che estremizzano la luminanza, il rapporto di contrasto, la riproduzione dei colori e il dettaglio e la fluidità delle immagini in movimento, col risultato di allontanarsi a distanza siderale dall'intento creativo originale di chi ha prodotto il contenuto cinematografico. Tra i processi e le impostazioni più odiate dall'intera redazione di AV Magazine c'è il cosiddetto "Frame Interpolation", introdotto negli anni '90 assieme alle prime tecnologie digitali applicate ai TV a tubo catodico: consiste nella produzione di fotogrammi intermedi, attraverso l'interpolazione, nel tentativo di rendere le immagini in movimento più dettagliate, con l'effetto collaterale di rendere quelle dei contenuti cinematografici (originalmente a 24 e 25 fotogrammi al secondo), decisamente più fluide.

Recentemente, Christopher Nolan and Paul Thomas Anderson hanno manifestato il loro disappunto più volte per questo tipo di tecnologie che non rendono giustizia al loro lavoro. Ma non si sono limitati a questo. Nei giorni scorsi hanno preso una posizione ufficiale e hanno inviato un questionario a tutti i membri della Directors Guild of America. Segue l'introduzione al questionario rivolto a tutti i registi:

"Molti di voi hanno visto il proprio lavoro apparire sugli schermi televisivi in modo diverso dal modo in cui l'avete finito. I televisori moderni hanno straordinarie capacità tecniche ed è importante sfruttare queste nuove tecnologie per garantire che lo spettatore domestico veda il nostro lavoro presentato il più vicino possibile alle nostre intenzioni creative originali. A tal fine, Christopher Nolan e Paul Thomas Anderson hanno raggiunto, attraverso lo studio UHD Alliance, i produttori televisivi. Iniziando un dialogo con i produttori stessi speriamo di provare e dare ai registi una voce su come mantenere gli standard tecnici del nostro lavoro in casa. Il breve sondaggio in questa email è un primo passo verso la dimostrazione ai produttori di quanto ci preoccupiamo della presentazione del nostro lavoro e l'offerta di alcune indicazioni sulle cause più comuni di preoccupazione"

Tra i vari punti del sondaggio segnaliamo la domanda è su quanto sia importante che il TV si avvicini il più possibile alla riproduzione di un monitor utilizzato per il color grading. Segue poi un'analisi sugli elementi dell'intento creativo originale e quali di questi debbano essere garantiti: al primo posto c'è il rispetto del frame-rate originale e lo stop ad ogni tipo di interpolazione dei fotogrammi. Seguono poi la colorimetria, il rispetto della gamma dinamica originale (HDR e SDR) e infine si chiede se questo "reference mode" debba essere chiamato allo stesso modo nei TV di diversi produttori. Nel sondaggio si chiede anche se non sia il caso di impostare automaticamente la modalità "reference mode", lasciando comunque al consumatore la possibilità di stravolgere il contenuto originale con le varie impostazioni "dynamic" e compagnia.

Dopo il quasi fallimento di "ISFccc" e "THX" e in attesa di verificare il "Netflix Calibration mode" e, più recentemente, il nuovo "IMAX Enhanced", potrebbe essere Christopher Nolan il deus ex machina che potrebbe riportare un po' di cultura della qualità d'immagine e del rispetto del contenuto cinematografico originale nella futura produzione dei TV. Noi ce lo auguriamo. 

Fonte: www.slashfilm.com - www.independent.co.uk

 

Commenti (74)

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  • IukiDukemSsj360

    14 Settembre 2018, 03:03

    Originariamente inviato da: Emidio Frattaroli;4886183
    Non è corretto. La frequenza è sempre quella della pellicola, quindi 23,976 fps. Kaminski portò il tempo di otturazione a quasi 1/192 (alias 45° quando normalmente si utilizza un tempo di otturazione di 1/48 (180°.

    Il tempo di otturazione ridottissimo rende i fotogrammi particolarmente nitidi e ad alta risoluzione (fate un fermo-immagine..........[CUT]


    circa due anni dopo Salvate il soldato Ryan un'impostazione molto simile, fù usata in alcune scene della battaglia iniziale de Il Gladiatore, avendolo visto al cinema nel 2000, mi accorsi subito che Pietro Scalia aveva utilizzato pressoche la medesima tecnica di ripresa utilizzata da Kaminski, che negli ultimi attimi della battaglia, poco prima della vittoria, la esaspera ancora di più nella scattosità, con pochissimi frames per secondo, un altro film più recente chè ha un effetto simile è The Grand Master di Wong Kar-wai, ma potrei citare anche altri action movie usciti negli anni che presentano quel tipo di ripresa, anche se resta una cosa poco diffusa, e che probabilmente le nuove generazioni percepirebbero come una anomalia o stranezza, salvo i casi più riusciti, come Ryan e Gladiator, uno dei vantaggi principali di un fps più alto è la possibilità di poter percepire molti più dettagli fini, quando le scene o soggetti sono in movimento, cè molto meno blur con i 120fps, e si ha la sensazione di percepire i frame come se avessero una risoluzione più elevata, con una minore perdita di dettagli al confronto di una scena statica, l'effetto è molto diverso, indubbiamente credo che i 120fps sarebbe più utili in eventi sportivi o action movie-serrati o animazione 3D, di quanto non lo sia il solo HDR o il solo 4K.
  • maxrenn77

    14 Settembre 2018, 08:07

    Il problema è che oggi c'e' la triste cultura del videogioco...quella del cinema sta scomparendo...
  • Ades

    14 Settembre 2018, 08:52

    Originariamente inviato da: renato_blu;4886015
    E quindi arrivi tu dopo 100 e rotti anni di cinema per proporre l’abbandono dei 24p?
    Per ritrovarci davanti dei bei videogames tutti belli lisci, laccati e fluidi?
    Wow...


    Ti sei risposto da solo... 100 anni fa niente era uguale ad adesso.. le macchine nemmeno avevano i fari.. quindi se Ford l'aveva fatta così tu li tieni spenti di notte per rispetto?
    I 24p non sono stati implementati per una forma d'arte.. ma solo perché la pellicola costava e così si risparmiava.. quindi nel 2018 perché impuntarsi a far venire da vomitare a chi guarda un film d'azione?
  • red5goahead

    14 Settembre 2018, 09:32

    Credo che Nolan voglia puntare a cinema e tv che siano in grado di seguire costantemente il frame rate originale anche diverso per ogni singola scena. Per capirci sarebbe molto interessante da un punto di vista artistico proporre una visione cinematografica a cadenza 24 fps poi magari la scena si sposta in uno studio televisivo e li si propone forzatamente un frame rate più elevato per poi tornare al film vero e proprio. si pensi a film come Cloverfield o Fury Road. Il Vrr in arrivo va già in quella direzione. Almeno tv e per i contenuti streaming sarà garantita la coerenza della rirproduzione
  • g_andrini

    14 Settembre 2018, 11:15

    Non credo Nolan sia contrario al 60p nei BD4k, anzi, se la fonte è digitale. I proiettori da cinema sono professionali e costosi, sono studiati per riprodurre il 24p, mentre i televisori casalinghi devono adattarsi alla tecnologia lcd, anche se l'oled in teoria è perfetto da questo punto di vista visti i tempi di risposta.
  • Nex77

    14 Settembre 2018, 13:31

    Originariamente inviato da: Ades;4886383
    I 24p non sono stati implementati per una forma d'arte.. ma solo perché la pellicola costava


    Ma lo sono diventati, ora sono parte integrante dell'arte di fare cinema. Nessuno contesta la superiorità tecnologica dei 60fps o la maggior nitidezza e dettaglio dell'HFR, però chiedetevi anche se sia il caso come regista di consentire allo spettatore tutto questo dettaglio in più sui movimenti di macchina, potrebbe distrarre eccessivamente, in questo articolo di due anni fa sui 120fps di Billy Lynn si parla appunto dell'HFR e di come questa nuova tecnologia possa essere sì superiore e bella da vedere ma difficilmente possa essere definita come cinematografica, l'articolo si intola appropriatamente: It Looked Great. It Was Unwatchable , Si vedeva benissimo. Ed era inguardabile.

    Ps. La discussione è un po' virata sull'HFR nel cinema, mentre il thread dovrebbe parlare di TV, del frame interpolation e della proposta di Nolan, quindi saremmo off topic.
  • renato_blu

    14 Settembre 2018, 13:44

    Vomita chi non capisce una beneamata di cinema come troppi nelle nuove generazioni videoludiche.
  • Ades

    14 Settembre 2018, 14:36

    Originariamente inviato da: renato_blu;4886516
    Vomita chi non capisce una beneamata di cinema come troppi nelle nuove generazioni videoludiche.

    Premesso che ho 40 anni.... ma tu chi sei per giudicare chi capisce o no di cinema? Solo perché qualcuno la pensa diversamente da te non capisce di cinema?

    I 24p sono anacronistici,a mio parere.. tu la pensi diversamente e lo rispetto.. ma non ti mettere sul piedistallo please
  • Ades

    14 Settembre 2018, 14:38

    Nex in realtà non siamo offtopic.. perché il motionflow è una risposta ai bassi framerate... se si cominciassero a produrre contenuti da 60 in su entro qualche anno sparirebbe il motion..
    per quanto mi riguarda per il calcio è la F1 ho un profilo con motion disabilitato infatti
  • Nex77

    14 Settembre 2018, 15:55

    Ma anche no, Nolan parla di motion interpolation e altri controlli sui TV che impattano sul contenuto originale concepito dal regista e del modo in cui si può convincere i produttori degli apparecchi a implementare una modalità apposita sui pannelli in vendita, che possa essere conforme alla visione dei registi, non parla mica dell'introduzione dell'HFR nel cinema né si pronuncia nel comunicato sul girare e proiettare ad alti frame rate, dovremmo quindi discutere della sua iniziativa in questo thread e non se l'HFR possa essere o meno un beneficio dal punto di vista cinematografico. A me paiono questioni diverse, decideranno i moderatori se si debba aprire o no una discussione apposita sull'HFR, se non c'è già.
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