Interstellar: 70mm all'Arcadia o 4K?
Meglio la sala Energia a Melzo oppure una proiezione in digitale 4K? Ecco i nostri consigli per vedere al meglio l'ultimo lavoro di Christopher Nolan
Da oggi l'ultima fatica di Christopher Nolan, distribuito dalla Warner Bros Distribution, sarà in numerose sale italiane e con molta probabilità sarà fonte di discussioni per molte settimane a venire. Purtroppo ho assistito lo scorso martedì 4 novembre all'anteprima per la stampa a Roma, al Cinema Moderno. Dico purtroppo per un paio di buoni motivi. Il primo è che non sono entusiasta della qualità video della sala del Moderno, con il suo schermo silver MACRO-forato. Esatto: macro-forato, non micro. Come se non bastasse, la proiezione per l'anteprima era qualcosa di SCAN-DA-LO-SO! risoluzione molto bassa, dinamica e livello del nero che un LCD di dieci anni fa avrebbe fatto meglio... All'inizio avevo pensato ad una copia in 35mm. Quindi il mio giudizio sulla qualità AV è sospeso.
Sospeso per poco. Lo rivedrò di nuovo questa sera, allo spettacolo delle 22:10 presso la sala 9 del Multiplex delle Stelle a Castel di Lama. Una sala che conosco bene e che uso sempre più spesso, con il suo ottimo schermo bianco, il nuovissimo proiettore Sony 4K sempre ben calibrato, con una dinamica sconosciuta ai DLP e un sistema di riproduzione audio che non si avvicina a quello dell'Arcadia ma che è sempre riuscito ad emozionarmi. Cercherò di godermi lo spettacolo e di analizzare il film anche se una parte del mio cuore sarà a Melzo, in sala Energia, dove sarà proiettata l'unica copia italiana in formato 70mm a 5 perforazioni, una delle 5 copie in Europa (Londra, Berlino, Copenaghen, Elbeuf in Francia). La foto qui in alto si riferisce proprio al rullo in 70mm che è nella cabina di proiezione dell'Arcadia di Melzo.
La proiezione nel formato 70MM è una proiezione eccezionale e unica, la più fedele e più rispettosa della volontà del regista Christopher Nolan ed è in grado di offrire una risoluzione fino a tre volte superiore rispetto al miglior positivo per proiezione in formato 35mm. C'è però da ricordare che il film, girato per 2/3 in 35mm anamorfico e per 1/3 in 65mm, è poi stato scansionato in digitale per tutte le operazioni di post produzione ed effetti speciali. Solo in seguito è stato stampato in formato 70mm, sia in 5 perforazioni che nelle costosissime copie a 15 perforazioni. Ecco il motivo per cui mi aspetto una qualità leggermente superiore (in termini di risoluzione, dettaglio e dinamica) delle proiiezioni in digitale 4K. D'altra parte il film in versione 4K e in 70mm con 5 perforazioni dovrebbero essere interamente con rapporto d'aspetto in 2,20:1 mentre le proiezioni in 70mm a 15 perforazioni avranno dovrebbero avere le sequenze girate in 70mm con un rapporto d'aspetto in 1,43:1 mentre quelle girate in 35mm anamorfico saranno in 2,40:1, quindi con cambio del rapporto d'aspetto durante la proiezione.
In sostanza ecco i vari rapporti d'aspetto delle proiezioni, a seconda del mezzo (fonte):
35mm: 2,40:1
IMAX 5/70: 2,20:1
IMAX 15/70: 2,40:1 + 1,43:1
IMAX Digital: 2,40:1 + 1,90:1
2K, 4K: 2,40:1
La visione del 70mm nella sala Energia all'Arcadia di Melzo potrebbe essere l'unica occasione in Italia per vedere il film di Nolan in una delle massime espressioni del cinema analogico, grazie anche ad una color correction particolare proprio per quella stampa. Non solo. Sul nostro forum ho notato qualche commento di utenti che sognavano di poter vedere questo film, sempre in 70mm ma in una sala IMAX con pellicola a 15 perforazioni. Il che potrebbe essere un errore, a causa del silver screen e del cortissimo rapporto di tiro dei proiettori utilizzati che potrebbero motrtificare l'uniformità. In altre parole, lo schermo bianco della sala Energia, le gigantesche dimensioni dello schermo, la straordinaria qualità del sistema di riproduzione audio, potrebbero battere con molta probabilitrà la migliore delle sale IMAX.
Non solo. Al Multiplex Arcadia di Melzo, Interstellar sarà proiettato in digitale 4K anche in sala Acqua, con il proiettore Sony. In più, cosa probabilmente unica nel panorama interplanetario, in alcuni giorni in sala Energia il film sarà proiettato anche in digitale 4K con un proiettore DLP Cinema Christie, quindi nella stessa sala e con lo stesso schermo utilizzati per la proiezione in 70mm. In buona sostanza, al di là della qualità artistica dell'uiltimo film di Nolan e della qualità tecnica - di cui vi parleremo ampiamente nell'articolo di prossima pubblicazione a cura di Alessio Tambone - per la visione di questo film vi consigliamo di selezionare una sala 4K e di pensare seriamente ad un pellegrinaggio a Melzo per toccare con mano le peculiarità della proiezione 70mm e le differenze con il formato digitale 4K.
Un ultimo consiglio riguarda la posizione che sceglierete all'interno della sala. Prima di tutto, cercate di non sedervi a distanza siderale: se vi interessa percepire anche solo alcuni dei vantaggi di un formato così "denso" come il negativo 65mm, dovrete per forza sedervi con un rapporto di visione che non sia troppo oltre 1,5:1. In altre parole, se lo schermo mi sura 10 metri di base, non andate oltre i 15 metri. Però non sedetevi neanche troppo vicino allo schermo. Come detto, ho già visto il film e una discreta parte delle inquadrature sono strettissime, quasi claustrofobiche. In questo senso vi consiglio di non andare al di sotto di un rapporto di visione di 0,8:1.
Concludo segnalando due discussioni già aperte nel forum cinema, per poter raccogliere i vostri preziosi commenti sia sul film in sé dal punto di vista artistico, sia dal punto di vista tecnico.
Infine i link al sito del Multiplex Ardadia di Melzo:
Orari e Prevendite 70mm: www.arcadiacinema.com/generic/scheda.php?id=34720#inside
Orari e Prevendite 4K: www.arcadiacinema.com/generic/scheda.php?id=34720#inside
Commenti (151)
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Originariamente inviato da: gianni123;4279191Mi riservo di vederlo quando arriverà in Blu-ray... E comunque si tratta di una tua personale interpretazione. In altre inquadrature Caine è bene a fuoco. Nella scena sotto al portico? In alcune scene con gli astronauti dietro al casco? quando arriverà il Blu-ray e potremo analizzare le varie inquadrature secondo me sarà uno spasso..... Michael Caine (e lo dico per esperienza personale avendoci lavorato) ha un incarnato ...[CUT]
Ed è anche inevitabile: hai visto come spesso veniva tenuta la camera gigantesca camera Imax nelle foto dal set? A spalla!
Emidio -
Originariamente inviato da: Emidio Frattaroli;4279372Ed è anche inevitabile: hai visto come spesso veniva tenuta la camera gigantesca camera Imax nelle foto dal set? A spalla!
mi riferivo a quella situazione perfettamente controllata con la macchina piantata a terra. In quelle situazioni (primissimo piano di un attore che piange) la tensione è altissima e l'inquadratura viene controllata da decine di persone tramite video-assist. Sebbene l'errore umano sia sempre dietro l'angolo, è impossibile sbagliare. Il fuoco viene preso, l'attore non si muove e l'immagine viene controllata su monitor di generose dimensioni permettendo di vedere esattamente cosa vede l'operatore. Quindi non può che essere una precisa scelta registica/fotografica.
Sulle altre inquadrature sfocate non mi pronuncio, possono tranquillamente essere imprecisioni di messa a fuoco, come ce ne sono a decine in tutti i film della storia del cinema..(e come ce ne saranno sempre di più, all'aumentare del sensore. Girando a 5K o 6.5K poi, non ne parliamo, non c'è CineTape che tenga...). -
Originariamente inviato da: gianni123;4279191[COLOR=#000000]Quel fastidio che tu evidenzi non venne realizzato con i brevissimi tempi di otturazione, ma portando la macchina da presa fuori fase. Ovvero portando fuori synch il movimento dell'otturatore con quello della griffa durante la fase di scorrimento della pellicola.[/COLOR]..........[CUT]
Devo rivederla quella scena... ma così descritto il risultato sarebbe stato quello di avere i frame parzialmente non esposti in zone varie in funzione dello sfasamento dato che (correggimi se sbaglio)le cineprese hanno un otturatore rotante che si comporta de facto come quelli a tendina nelle vecchie macchine fotografiche.
[COLOR=#000000] Girando a 5K o 6.5K poi, non ne parliamo, non c'è CineTape che tenga...)
Magari prima o poi cominceranno anche a tenersi un minimo di margine chiudendo un paio di diaframmi[/COLOR] -
Originariamente inviato da: revenge72;4279575Devo rivederla quella scena... ma così descritto il risultato sarebbe stato quello di avere i frame parzialmente non esposti in zone varie in funzione dello sfasamento dato che (correggimi se sbaglio)le cineprese hanno un otturatore rotante che si comporta de facto come quelli a tendina nelle vecchie macchine fotografiche.
ci sono due motori. uno per il trascinamento della pellicola e uno per l'otturatore e normalmente viaggiano sincronizzati. Portando i motori fuori fase l'effetto che è stato ricreato è quello che dici ma si nota soltanto sulle alte luci, che appaiono così allungate, striate (smear effect). E hanno inoltre modificato lo shutter angle per ottenere un effetto strobo, sempre sulle alte luci. Ovviamente non hanno scelto una giornata di sole per effettuare le riprese...
Originariamente inviato da: revenge72;4279575Magari prima o poi cominceranno anche a tenersi un minimo di margine chiudendo un paio di diaframmi
Visti i problemi di budget che hanno ormai tutte le produzioni, dubito fortemente... -
Cioè l'otturatore si sta aprendo mentre la griffa sta ancora trascinando la pellicola; immagino, però, che il fuori sincro debba essere davvero contenuto pena immagini del tutto inutillizzabili...
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Originariamente inviato da: Dario65;4279681immagino, però, che il fuori sincro debba essere davvero contenuto pena immagini del tutto inutillizzabili...
certo, non si può poi tornare indietro...
Del resto, puoi osservare questo fenomeno ogni volta che avvii il motore di una Arricam LT o una 435. Ci mettono uno/due secondi per entrare in fase. -
Credo, però, sia possibile (probabile) che il risultato di quelle scene sia dovuto alla somma di entrambi gli effetti: il fuori sincro di cui ci hai spiegato nonché il tempo di otturazione breve. O no?
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Quello contribuisce indubbiamente a rendere la scena più concitata. Nella sequenza iniziale si sommano più effetti. Ci sono anche sequenze girate con l'otturatore impostato da 45° a 90°.
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Originariamente inviato da: gianni123;4279191Il fuoco viene tenuto sull'altro occhio, quello in secondo piano...scelta assolutamente necessaria
Non sarebbe la prima volta, direi scelta assolutamente possibile; necessaria, non saprei. Rimangono tutte le altre scene denunciate...
Originariamente inviato da: Emidio FrattaroliEd è anche inevitabile: hai visto come spesso veniva tenuta la camera gigantesca camera Imax nelle foto dal set? A spalla!
... appunto, se sommiamo alla camera a spalla (e che camera!) un diaframma aperto... beh, direi che gli errori di focheggiatura, monitor o non monitor, siano fisiologici. -
Originariamente inviato da: gianni123;4279719Ci sono anche sequenze girate con l'otturatore impostato da 45° a 90°.
Infatti, più piccolo è l'angolo minore è il tempo di esposizione...