Ebert: il 3D non aggiunge nulla di essenziale
Dura critica al 3D da parte di uno dei più importanti critici cinematografici internazionali che non le manda dire ad Hollywood ed alla moda del momento
La visione tridimensionale porta con sé indubbiamente degli svantaggi: effetto ghosting, scarsa luminosità, affaticamento della vista e occhialini sono tra i principali fattori oggetto di critica. Ma se la critica giunge direttamente da Roger Ebert, il più importante critico cinematografico internazionale, allora tutto il comparto stereoscopico farebbe bene a preoccuparsi.
All'interno di una colonna del NewsWeek intitolata "'Why I Hate 3D" (perché odio il 3D), il noto critico non le manda a dire alle Major Hollywoodiane ree di preoccuparsi più di aggiungere una nuova dimensione che spessore artistico alle pellicole in uscita. Secondo Ebert, infatti, la visione tridimensionale non aggiungerebbe nessun elemento essenziale e significativo alla visione. Anzi - continua Ebert - essa può essere causa per alcuni di nausea, emicranie ed affaticamento della vista. Per altri solo un elemento di distrazione. Per tanti altri invece il pretesto per imporre una maggiorazione ingiustificata nel prezzo del biglietto e delle attrezzature necessarie alla riproduzione. Il 3D, inoltre, non sarebbe adatto per film "seri" e di un certo spessore artistico.
Fonte: NewsWeek
Commenti (78)
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spero che 'sta moda del treddì passi il prima possibile, sabato ho visto scontro fra titani (all'arcadia di melzo con sistema 4k, non in una saletta da 4 soldi) e sono rimasto imbarazzato: effetto ghosting, colori poco profondi, effetti profondità forzatissimi e mai convincenti... questa non è evoluzione, non è miglioramento.
il problema è che non vale neanche il discorso se non ti piace non vederlo, perché nelle sale decenti i film li fanno solo in 3d, sono preoccupato per quando uscirà lo hobbit, il doverlo vedere presentato con quella tecnologia da baraccone non mi rasserena per nulla... -
Originariamente inviato da: veloxpoi c'e' da dire che il 3d va bene solo per film di azione e movimento non di certo per i film di commedia o la tv normale quotidiano
Il fatto che il 3D stereoscopico serva solo nei film d'azione e di fantascienza è un luogo comune IMHO errato.
La stereoscopia presenta le immagini così come le vedremmo se fossimo presenti sul posto (salvo non poterci muovere liberamente dentro la scena). Quindi è adatta al film con alieni che sparano raggi laser così come per il documentario sulla natura o il film commedia sull'ennesima storia d'amore.
Esistono già in rete bellissimi filmati 3D dimostrativi (solitamente AVI e WMV in formato side-by-side) che possono essere visti sul PC se si possiede il kit 3D Vision oppure sulle nuove TV 3D se il codec è supportato. Molti di questi sono filmati/documentari di luoghi naturali come i boschi dell'Ungheria o la Valle Del Reno in Germania e ti garantisco che il realismo è impressionante pur essendo totalmente privi di scene d'azione o effetti speciali.
Anch'io ho fatto foto e girato filmati(ni) in 3D in diverse occasioni e tutti gli amici a cui li ho mostrati hanno concordato sul maggior realismo rispetto alle foto ed ai filmati 2D. -
StarKnight cosi avevo sentito dire in giro e perfino da personale di un noto centro commerciale....
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velox i quote integrali sono vietati, edita
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Come non quotare Ebert...
soprattutto quando dice questo: [I][COLOR=DarkGreen]Quello di cui Hollywood ha bisogno è una esperienza migliore che sia ovviamente meglio di quello che si può avere a casa, che vada bene ai film per tutte le età, e che valga un sovrapprezzo. Per anni ho detto pubblicamente di apprezzare un processo inventato da Dean Goodhill chiamato MaxiVision48, e che utilizza la tecnologia a pellicola esistente ma riprende a 48 fotogrammi al secondo, fornendo una proiezione nitida e priva di scosse. La pellicola attualmente viene proiettata a 24 fotogrammi al secondo, perché è la velocità minima in grado di portare con sè il suono (un ritrovato necessario all'epoca dei primi film parlati). Ora il suono analogico è stato rimpiazzato dal suono digitale. MaxiVision48 proietta a 48 fotogrammi al secondo, che raddoppia la qualità dell'immagine. Il risultato è terribilmente meglio del 2D attuale. In termini di misurazioni standard utilizzate nell'industria cinematografica, è il 400% meglio. Non ho scritto male. Quelli che non lo hanno visto non se ne rendono neanche conto. Io ho visto film proiettati con questa tecnologia, e anche un sistema di proiezione di qualche anno fa, lo Showscan di Douglas Trumbull. Questi sistemi funzionano così bene che lo schermo diventa una finestra verso le tre dimensioni. Se gli spettatori vedessero queste tecnologie, si dimenticherebbero del 3D.[/COLOR][/I]
[B][COLOR=Red]Link[/COLOR][/B] -
Originariamente inviato da: StarKnight
E' solo questione di tempo... fra una decina di anni al massimo il 3D sarà la norma per tutti e nessuno, ne sono convinto, vorrà più tornare indietro.
Infatti ... io aspetto fra una decina di anni, quando il 3D sarà la norma uscirà l'olografia -
Magari arrivasse l'olografia per il grande pubblico !
Purtroppo temo che per quella dovremo aspettare ben più di 10 anni... -
Originariamente inviato da: Rosario...Per anni ho detto pubblicamente di apprezzare un processo inventato da Dean Goodhill chiamato MaxiVision48...
Mi spiace dirlo, ma se mi trovo d'accordo su certi punti con Ebert, imho il MaxiVision48 è un anacronismo.
Il MaxiVision48 sarebbe stato una rivoluzione 15 anni fa. Ormai il futuro è digitale e non avrebbe senso puntare su questo formato, dalle qualità a mio avviso superiori alla normale pellicola, ma inferiori al cinema 2K e 4K. Inoltre non capisco questa continua ricerca di fluidità. Sono a me i 24p sono più che soddisfacenti e non noto sfarfallii? -
Originariamente inviato da: housellospero che 'sta moda del treddì passi il prima possibile, sabato ho visto scontro fra titani (all'arcadia di melzo con sistema 4k, non in una saletta da 4 soldi) e sono rimasto imbarazzato: effetto ghosting, colori poco profondi, effetti profondità forzatissimi e mai convincenti... questa non è evoluzione, non è miglioramento.
il problema è che non vale neanche il discorso se non ti piace non vederlo, perché nelle sale decenti i film li fanno solo in 3d, sono preoccupato per quando uscirà lo hobbit, il doverlo vedere presentato con quella tecnologia da baraccone non mi rasserena per nulla...
Già le premesse sono in questo caso sbagliate.
SCONTRO TRA TITANI non è un 3D nativo, ma non solo, è diventato fonte di critiche accese, perchè riconvertito, male, in pochissimo tempo, molto meno di quello che servirebbe per fare un lavoro come si deve; questo solo per incassare qualche soldo di più.
Insomma, sbagliatissima la scelta di vedere in 3D questo film in particolare, e sbagliatissimo l'usare questa pellicola come termine di paragone per criticare la stereoscopia.
Il problema in questi casi è più la cattiva informazione, e housello ce ne ha dato proprio conferma.
Del resto criticare questa tecnologia dopo aver visto SCONTRO TRA TITANI, che è una bidonata, è un po' come criticare il cinema italiano, e dire che fa e ha fatto sempre schifo, perchè ci si è visti solo i cinepanettoni e mai un film di Fellini o Leone.
Quanto al discorso di Ebert, il problema che ormai le Major stiano standardizzando i film, e che l'industria stia sempre di più mangiando quella che comunque è e rimane un arte, il Cinema, è verissimo e grave; in tutto questo la riconversione di film in 3D, che però erano stati pensati per il 2D, può essere un esempio calzante di quanto sta avvenendo ad Hollywood, ma da qui a criticare il 3D ce ne passa.
Il 3D è un po' come il colore, sta al regista, all'autore trattarlo in maniera artistica. James Cameron ad esempio lo ha fatto, facendo addirittura del 3D un perno del suo percorso autoriale, come scritto brillantemente da Gironi nella sua recensione sul sito di Coming Soon, da far leggere a tutti quelli che la menano ancora con la storia banale di AVATAR, salvo poi non aver compreso quello che è il fulcro centrale del film (a costoro consiglierei anche di leggersi l'analisi sull'opera di Cameron fatta da Enrico Ghezzi); peccato che molti altri registi, Tim Burton (sempre più schiavo del suo stile ormai stereotipato e degli incassi facili) in primis, abbiano dimostrato di non saper sfruttare la terza dimensione.
Ma state sicuri che se Scorsese e Herzog gireranno in stereoscopia non lo faranno con intenti da baraccone; in tal senso, le parole di Herzog sono emblematiche su come questa tecnologia può essere e deve essere intesa come una freccia in più nella faretra dell'arte.
Così come la scelta tra il girare in bianco e nero, o a colori, imprimendo poi con la luce soluzioni e tagli fotografici tutti diversi, così deve essere intesa la scelta tra il 2D e il 3D e le sue differenti utilizzazioni (sfruttando il parallasse negativo, positivo e così via) -
Originariamente inviato da: Peter1985Già le premesse sono in questo caso sbagliate.
SCONTRO TRA TITANI non è un 3D nativo, ma non solo, è diventato fonte di critiche accese, perchè riconvertito, male, in pochissimo tempo, molto meno di quello che servirebbe per fare un lavoro come si deve; questo solo per incassare qualche soldo di più.
Insomma, sbagliatissima la scelta di vedere in 3D questo film in particolare, e sbagliatissimo l'usare questa pellicola come termine di paragone per criticare la stereoscopia.
Il problema in questi casi è più la cattiva informazione, e housello ce ne ha dato proprio conferma.
Del resto criticare questa tecnologia dopo aver visto SCONTRO TRA TITANI, che è una bidonata, è un po' come criticare il cinema italiano, e dire che fa e ha fatto sempre schifo, perchè ci si è visti solo i cinepanettoni e mai un film di Fellini o Leone.
per completezza: ho visto anche avatar in 3d, anche li gli stessi problemi, fatto benissimo ma con definizione/olori percepiti non al livello delle proiezioni classiche.
scontro fra titani l'ho citato appunto per fare l'esempio, non lo proietavano in 2d e l'ho dovuto vedere in 3d per forza, per foruna si trattava di un fimleto di bassa qualità, ma come ho scritto prima temo per quando usciranno film interessanti solo in stereoscopia, e dovrò sorbirmeli per forza così