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Audiolab 7000 Series

di Riccardo Riondino, pubblicata il 09 Febbraio 2023, alle 11:25 nel canale AUDIO

Audiolab svela i suoi nuovi componenti Hi-Fi di fascia media, che importano diverse tecnologie dalla serie di riferimento 9000


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Audiolab presenta la nuova serie 7000, composta dall'amplificatore integrato 7000A, la meccanica di trasporto CD 7000CDT e lo streamer 7000N Play. Il 7000A (£1.099) deriva, a livello tecnologico e funzionale, dal meno costoso 6000A e dal riferimento 9000A, aggiungendo anche qualche elemento nuovo. Come il 6000A, offre quattro ingressi S/PDIF (2 ottici, 2 coassiali), tre linea e uno per giradischi con testina MM. È prevista la separazione della sezione pre da quella finale per l'impiego come decoder HT (AV bypass) o per pilotare un amplificatore esterno, come da tradizione Audiolab. Le novità iniziano con un ingresso USB Type-B asincrono per PC e un HDMI ARC per ascoltare l'audio del televisore. Il ricevitore Bluetooth è stato aggiornato alla versione 5.0 con codec aptX HD. Il supporto Hi-Res Audio ora include file PCM 32 bit/768 kHz, DSD512 e MQA (full decoder).


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Il DAC è un ESS Sabre ES9038Q2M con architettura HyperStream II e tecnologia Time Domain Jitter Eliminator, dotato dello stesso filtro attivo post-conversione e circuito DC in classe A del 9000A. Non manca il certificato Roon Tested, mentre lo stadio finale classe A/B eroga una potenza di 2x70W/8 ohm, 2x110W/4 ohm. L'architettura proprietaria CFB (Complementary Feedback) garantisce una linearità superiore e un'eccellente stabilità termica, mantenendo la corrente di riposo indipendente dalla temperatura dei transistor di uscita. L'alimentazione integra un nuovo trasformatore toroidale da 250 VA e quattro condensatori da 15.000 uF ciascuno. Il display monocromatico del 6000A è stato aggiornato con uno a colori da 2,8", dove si possono visualizzare varie informazioni, inclusa la nuova Guide User Interface, o usarlo come VU meter in forma "analogica" o "digitale".


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Il partner ideale per la lettura dei CompactDisc è il 7000CDT (£549), che sostituisce la meccanica "slot loading" del 6000CDT con una a cassetto molto simile a quella del 9000CDT, montata in un involucro separato con schermatura elettromagnetica e alimentatore dedicato. È dotato allo stesso modo di buffer digitale per facilitare la lettura dei dischi particolarmente usurati, mentre il Master Clock viene controllato da un oscillatore al quarzo ad alta precisione per minimizzare il jitter della doppia uscita S/PDIF (ottica e coassiale). L'uscita coassiale inoltre viene alimentata da un driver linea differenziale. Rispetto al 6000CDT si aggiunge anche una porta USB-A per la lettura di file WAV, AAC, WMA e MP3 da periferiche formattate FAT12, FAT16 e FAT32.


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Chiude il terzetto il lettore di rete 7000N Play (£549), basato, come gli altri streamer Audiolab, sulla piattaforma DTS Play-Fi, ora compatibile AirPlay 2. Si possono ascoltare file Hi-Res 24 bit/192 kHz da NAS/PC condivisi su reti DLNA. DTS Play-Fi supporta una configurazione multi-room con fino a 32 dispositivi, singoli o a gruppi, permettendo di accedere alle radio TuneIn, iHeartRadio o Sirius XM, nonché a servizi come Amazon Music, Qobuz, HD Tracks, Spotify, Deezer e TIDAL. L'app dedicata disponibile per iOS, Android, Windows, FireOS e smartwatch Apple/Android, permette di assegnare le radio e le playlist alle shortcut previste dal programma. Il DAC rimane l'ESS ES9038Q2M, mentre le uscite sono di tipo analogico e digitale S/PDIF (ottico e coassiale).

La nuova serie Audiolab 7000 sarà disponibile da marzo nelle finiture argento o nero.

Per ulteriori informazioni: www.audiolab.co.uk-www.tecnofuturo.it

Fonte: What Hi-Fi



Commenti (9)

Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - Info
Commento # 1 di: ellebiser pubblicato il 09 Febbraio 2023, 13:46
Prodotto completo ed interessante per chi vuole migliorare l'audio stereo in un sistema HT, oppure per chi non ha la possibilità di realizzare un multicanale e vuole invece avere un collegamento con il TV via HDMI
Commento # 2 di: Samu1 pubblicato il 09 Febbraio 2023, 16:13
Sempre belli. L'idea del VU meter digitale/analogico è molto accattivante.
Commento # 3 di: ruzzino pubblicato il 09 Febbraio 2023, 16:22
A leggere sul sito, però, sia il 7000a che il 9000a non sembrano essere dual-mono come l'8300
Commento # 4 di: ellebiser pubblicato il 09 Febbraio 2023, 16:36
Volendo osservare le foto degli interni 7000a e 8300a sembrano molto simili...
Commento # 5 di: marklevi pubblicato il 09 Febbraio 2023, 18:35
Originariamente inviato da: ruzzino;5232240
A leggere sul sito, però, sia il 7000a che il 9000a non sembrano essere dual-mono come l'8300


e all'atto pratico cosa cambierebbe?
In ambiente la separazione effetiva acustica sarà di una manciata di dB.
Commento # 6 di: ruzzino pubblicato il 09 Febbraio 2023, 22:37
Originariamente inviato da: ellebiser;5232243
Volendo osservare le foto degli interni 7000a e 8300a sembrano molto simili...

Ah, potrebbe essere senz'altro... io non sono riuscito a trovare foto dell'interno del 7000a.

Basavo la mia ipotesi solo sul fatto che nella descrizione dell'8000a, il sito Audiolab parla apertamente di dual-mono, mentre non la stessa cosa non c'è nelle descrizioni del 7000 e del 9000
Commento # 7 di: ruzzino pubblicato il 09 Febbraio 2023, 22:40
Originariamente inviato da: marklevi;5232274
e all'atto pratico cosa cambierebbe?
In ambiente la separazione effetiva acustica sarà di una manciata di dB.

Non ho mai avuto la possibilità di fare un raffronto diretto tra un dual mono e uno stereo puro (ho l'8300 ma non sono riuscito a confrontarlo direttamente e in contemporanea con altri ampli), ma immagino che due finali mono separati, uno per canale, abbiano una resa migliore (a pari qualità di componenti) di un solo finale stereo.

Ma potrei anche sbagliarmi, per carità!
Commento # 8 di: fedezappa pubblicato il 09 Febbraio 2023, 22:58
Originariamente inviato da: marklevi;5232274
e all'atto pratico cosa cambierebbe?


Nulla a livello sonoro dai miei ascolti.
Penso che forse potrebbe essere più semplice individuare e riparare un guasto in un dual mono, a patto che il problema sia localizzato in un solo canale. Ma ripeto forse.

Di seguito mi cito in un mio precedente post:

“Poi, minori possibilità di ronzio sui dual mono (qualcuno sostiene che due trasformatori più piccoli da questo punto di vista siano meglio di uno grosso).

La controindicazione, se si esagera in senso contrario (utilizzando 2 trasformatori ma troppo piccoli) può essere che, se un canale richiede molta corrente e l’altro poca, quello con maggior richiesta di corrente può andare in crisi (cosa che non succede con un unico grosso trasformatore).”

In sostanza, se un ampli è ben progettato, a livello sonoro non vi sono vantaggi teorici del dual mono rispetto allo stereo
(o sono talmente sottili che io non le ho notati).
Commento # 9 di: gianluigi65 pubblicato il 09 Febbraio 2023, 22:58
“…ora compatibile AirPlay 2”
Da possessore dell’Omnia, spero che con un aggiornamento sw, possano implementare Airplay anche sul mio, così da poter scegliere se usare Pla-Fi o Apple
e così forse, potranno progettare un app che possa gestire tutto il sistema, non solo la parte streaming, senza dover ricorrere sempre al telecomando