Secondo questo
studio, la risoluzione reale a schermo in proiezione di una pellicola 35mm di test (quindi moooolto migliore di quello che arriva oggi alle sale) si aggira attorno a 1K.
.... Per te la pellicola è solo ed esclusivamente una cosa negativa, un virus, una malattia da sostituire con la perfezione magnifica e sublime del digitale, che regala la perfetta messa a fuoco ...[CUT]
Non vi viene in mente che anche quando tutta la catena sarà digitale alcuni registi continueranno ad usare il 35mm perché di qualità superiore al digitale, no eh? Per quale motivo credete che molti film siano ancora girati in pellicola - se poi passa immediatamente in DI a 2K?
Approfitto di questo botta-e-risposta tra
SydneyBlue120d e
Tony359 per dire la mia.
Partendo da una premessa fondamentale.
La distribuzione in digitale di un film ha una qualità potenzialmente superiore della distribuzione in pellicola.
Lo hanno dimostrato in tanti, anche super partes, con studi approfonditi, che la risoluzione delle proiezioni basate su copie in 35mm che arrivavano in sala (ora per fortuna ne arrivano molte di meno), avevano una risoluzione complessiva (compreso proiettore, lenti e finestra di proiezione), inferiore al megapixel.
Lo abbiamo dimostrato anche noi, nel nostro piccolo, al Top Audio Video del 2005, nel primo shoot-out pubblico tra 35mm e digitale. Non ricordate? Abbiamo confrontato il trailer in 35mm di Batman Begins, proiettato con un proiettore Microcine, con il file HD (compresso) proiettato con un proiettore projectiondesign DLP 1280x720. Ebbene, la superiorità di informazioni (non solo di risoluzione) del DLP era schiacciante.
Per quanto riguarda invece la
produzione, sono d'accordo con Tony359 che, fino non molto tempo fa, le camere digitali non erano ancora all'altezza delle migliori catene in pellicola. Ora la situazione è molto diversa. RED Epic e Sony F65 secondo me hanno una qualità che, per molti aspetti, supera decisamente il negativo 65mm.
Da uno studio non proprio recente di ARRI, pubblicato anche sul SEMPTE Journal, si evince chiaramente che la risoluzione orizzontale massima di un negativo Super 35mm (per risoluzione massima si intende un negativo a bassissima sensibilità, come il Kodak 5245 da 50 ASA), con il miglior obiettivo possibile, vale poco meno che 4.200 pixel, con MTF pari a circa 0,2 e osservando il tutto al microscopio.
Non ho misure per suffragare quello che sto per dire ma mi sembra che l'MTF di una RED Epic in 5K o di una F65 in 4K sia nettamente superiore rispetto allo 0,2% della pellicola Super 35.
E comunque, visto che non è possibile proiettare il negativo Super 35, quello che arriva al 4K solo con MTF di 0,2 e solo nelle migliori condizioni, quest'ultimo negativo deve essere acquisito in qualche modo, editato et cetera et cetera. Ed è qui che arrivano i problemi. Poiché con l'acquisizione si perde inevitabilmente risoluzione, rapporto S/N e rapporto di contrasto. Anche se si acquisisce a 10K. Se poi considerate che per le produzioni normali si acquisisce - quando va bene - in 4K, vi lascio immaginare i problemi di aliasing e le perdite di informazioni...
Tornando a bomba, fino a poco tempo fa la pellicola era comunque superiore al digitale per quanto riguarda la gamma dinamica. Ora le cose sono ben diverse. La gamma dinamica raggiunta da camere come la Sony F65 ormai ha poco da invidiare alle pellicole. Senza considerare che con il digitale cambi sensibilità, curve del gamma e bilanciamento del bianco al volo. Non devi cambiare pellicola.
Insomma, anche nel cinema succederà quello che è già successo in fotografia. le produzioni in pellicola scompariranno, anche - e soprattutto - per le produzioni più ricche.
Ma se si arriverà al digitale ad elevata risoluzione (dal 4K a salire), questo non vuol dire che i film proiettati al cinema si vedranno meglio o a risoluzione più elevata. Perché fino a che ci saranno dei direttori della fotografia (come Roger Deakins, tanto per fare qualche nome), che si lamentano del troppo dettaglio e della troppa risoluzione del digitale, e continuano a utilizzare diaframmi apertissimi e profondità di campo ridotte al millimetro, non cambierà nulla e continueremo a osservare film prodotti interamente in digitale praticamente identici a quelli prodotti in pellicola.
Speriamo che questo andazzo cambi prima possibile.
Emidio