Sony VPL-VW1000ES, proiettore nativo 4K per l'Home Theater al CEDIA 2011

Mi dispiace ma non ho letto i tuoi articoli circa i lumens, lux, nits, FL e la loro corrispondenza. Se caso mai Approsimativa si’ perche parliamo di due misurazioni diverse. Non so come descriverle bene in Italiano, ma i valori di FL e Lux riguardano il flusso proveniente da una sorgente luminosa mentre nits e FL sono valori di luminosita’ riflessa. Il parametro che cambia tra questi valori e’ l’ abilita’ della superficie di riflettere la luce che le vienne adosso. Entra in questo modo in gioco il benedetto guadagno secondo le teorie lambertiane. Non so perche’ tu ritieni che gli unici valori importanti siano i lumens o i lux, ma mi fermo qui pur non avendo letto le tue argomentazioni, sperando di continuare la discussione dopo averle lette.mi dai qualche link, li leggerei volentieri!!

http://htprojectors.com/htprojectors/img/Chiovini/Nozioni elementari di fotometria.pdf
Questo è un articolo che trovi su HTProjectors con una dettagliata e matematica trattazione fatta da un mio amico esperto della materia. Se vuoi una cosa più concisa, ho trovato questo intervento che feci su AVSForum:
glenned,
what you say is true only if the screen we are talking about is a perfect Lambertian screen and RHO =1.

If you take VESA Flat panel display measurement standard, Version 2.0, June 1, 2001, available directly on their website, and go to Appendix A200, page 257, you read

Now, consider a reflecting surface (not an emitting surface) having area A. Let’s assume that the fraction of the light reflected from the surface is RHO, known as the luminance factor (often subscribed with a “d”).
Given an illuminance E lighting the surface, we want to determine the luminance of the surface. The amount of luminous flux hitting the surface is
FI = E*A.
The amount of flux leaving the surface is
FI’ = RHO*FI = RHO*FI*A,
and must be equal to the integration of the luminance intensity over the hemispherical surface above the area A:
FI’ = (double integral on the hemisphere) = PI*L*A.
Solving for the luminance we obtain the relation between the luminance and the illuminance for a diffuse Lambertian reflector:
L= RHO*/PI*E = q*E
where
q = RHO/PI
is called the luminance coefficient.

(=> Luminance = Illuminance/PI under these conditions, RHO =1)


This is because the luminance is a concept of flux, so we need to integrate it through a surface, as described before.
More, we must take into our hypothesis that:
a) the screen is a perfect Lambertian radiator
b) the RHO coefficient is = 1

Is this true for every system?
Is this true for YOUR system?
Is this correct (I mean approximating any surface with a plane, that is the effect of the integration)?

I hade to struggle with this topics some years ago, and in the end I gave up.
Luminance and illuminance are different physical concepts, and trying to convert them from one to the other is more or less like asking “Did you eat pizza today”, “Yes, there’s a wonderful sun”…

Please believe me that I had to make (more than) extensive research to find the above quote: I spent literally years trying to find a math approach to this. Simply because generally no textbook ADMITS that you can switch the units… ;)

Since we can’t make integrals while using instruments, but need simple linear formulas, the idea of using such a method for this topics is highly unpractical, at least to me.

So I prefer using each instrument (I mean HW + SW) the way they were designed for: if the S reads cd/mq or fL, I make THIS measure. If not, as I did with another sensor, I take a lux reading.

But I can’t switch between them at my pleasure, at least without making mistakes.

If you have other sources that are more specific but have enough authority than the one I mentioned, I’d be more than happy to correct myself!
Sono d’accordo completamente sul fatto che sia molto importante avere un resoconto dettagliato di ciò che avviene ai bassi livelli (e le mie misure mancano di questa quantificazione). Ma sono importanti entrambi i comportamenti, anche se l’occhio integra e quindi un valore un po’ più alto può essere tollerato quando il resto funzioni bene (SIM2 Nero 3D-2, per fare un esempio pratico). Il nero c’entra come valutazione di un limite che si vede spesso, dunque. Uno dei parametri più importanti: non l’unico, ma estremamente importante perché ti fornisce poi la sensazione pratica di contrasto dinamico percepito.
Sulle “norme” ho i miei caveat: ne ho viste alcune che erano, diciamo così, personali interpretazioni. A me (e non credo solo a me) arrivare a quei livelli (e poi perché fL e non nit?) non interessa perché lo ritengo eccessivo: un’americanata, appunto…

Come intendi sto ‘maniera decorosa’? Vuoi dire che l’ iris in 1000 non funzioni in maniera decorosa? Se non, mi sembra incredibile un on/off quasi 10 volte peggio dal 50. Per quanto riguarda il funzionamento dell’ iris o la necessita’ di un pattern adatto, sono con te. Personalmente, preferisco calibrare coll’ iris disattivata e poi metterla su on se vedo che funzioni in modo accettabile. Comunque, fare le misurazioni coll’ iris attivata (specialmente quelle di on/off) non vedo una ragione utile.
Tutti gli ultimi Iris che ho visto funzionare lo fanno in modo accettabile, sono lontani i tempi dei primi Sony a manovella (il 60, per capirsi). È chiaro che per avere una simulazione totale di un film il pattern dovrebbe avere un livello di complessità superiore, ma continuo a vedere una stretta relazione pratica con ciò che leggo dai numeri e la visione sullo schermo. Migliorabile sicuramente, ma efficace anche così… Sui numeri ridevo anche io, e li ho presi in giro quando davvero facevano ridere: ora rido di meno (o di più) quando vedo certe prestazioni!


Pero’ la teoria della lampada non giustifica il perche’ continuiamo a prendere misurazioni differenti in due colori perfetti fra un LCD e un Plasma display. DLP ed LCD lavorano in modo diverso e riproducono tutto in modo diverso. Quindi, anche se mettiamo esattamente la stessa lampada in un Epson e un Benq e vediamo il loro rosso dopo averlo calibrato, vedremo due rossi diversi. Pensalo un pocchino come il rosso da referenza fra Nikon e Canon. Non sono affatto gli stessi!! (lo uso come paradigma e non bisogna prenderlo alla lettera). Quindi, second me, quello che ha misurato il tuo spettro ha a che fare col diverso modo (tecnologia) che lavorano le macchine e non solamente con una componente come la lampada.
Assolutamente sì. La lampada è un esempio. Filtri dicroici, tecnologia, filtri interposti, percorsi ottici, tipo di lampada, uso della ruota colore, temperatura di esercizio… se ne possono mettere quante ne vuoi. Il bello della risposta spettrale (ho avuto un momento di profonda goduria quando l’ho visto) te lo prendi quando vedi questo:


Casio XJ-A235 Spectral Scan 60 IRE cal.jpg

E’ il Casio a laser/LED, dove è scritto nella pietra la tecnologia con cui è costruito quest’oggetto! ;)
 
Ultima modifica:
Come ti poni rispetto all' uso di processori esterni per la calibrazione del proiettore? Dividendo il lavoro fra le due macchine non è possibile superare il limite della coperta?

A parte che se mi dessi del lei non ti risponderei, come la penso sui processori? A meno di qualche caso (tendente al disperato), tutto ciò che fa fare fatturato fa sempre bene a qualcuno... ;) Non dico no in assoluto, ma francamente devo ancora vedere un caso pratico che mi convinca che è stato superato l'ostacolo di un rapporto Q/P che mi faccia pensare "Io lo comprerei". Tanto lo so che insorgeranno tutti quelli che ne hanno uno e che sono pronti a giurare che come vedono ora non sarebbero mai riusciti nemmeno ad avvicinarsi alla metà (vedo anche tu sei possesore di un Radiance, ma con un CRT è un po' difficile farne a meno...), e magari domani cambio un'idea davanti ad un'evidenza solare, ma cosa vuoi che ti dica? Sono contento per loro, il negoziante pure, e loro anche: tutti felici!
 
Adesso ho capito diverse scelte dell'amico professionista che mi ha calibrato il proiettore e che è stato a "lezione" dal magister....
Dopo calibrato anch'io mi son reso conto che il processore faceva solo danni, era come uno scarico su un motorino che faceva fare 1 all'ora di più e solo tanto rumore...;
 
Adesso ho capito diverse scelte dell'amico professionista che mi ha calibrato il proiettore e che è stato a "lezione" dal magister....
Dopo calibrato anch'io mi son reso conto che il processore faceva solo danni, era come uno scarico su un motorino che faceva fare 1 all'ora di più e solo tanto rumore...;

E' esattamente la stessa cosa che ho notato io: meno cose metti in mezzo e meglio e', poi come diceva Andrea chi vende sarebbe piu' felice se ne mettessi in mezzo una decina ...

Ovviamente se non hai modo di fare le regolazioni in altro modo sei costretto a servirtene, ma spesso se ne puo' fare a meno.

Saluti
Marco
 
Probabilmente ha voluto dire che se il vpr (o la sorgente) ha tutti i controlli occorrenti a fare, bene, tutte le regolazioni necessarie un processore esterno è inutile.

A meno che non esista qualche metodo per poterle effettuare anche in assenza dei comandi relativi conosciuto solo dagli addetti ai lavori. :D

Ciao
 
Ultima modifica:
No attenzione io parlavo del mio processore video.... in fase di calibrazione mi sballava tutto.... a livello di curva del gamma...toglieva tutta la linearità intrinseca del proiettore.... avendo il gamut comunque buono ho rinunciato ai filtri di DE e mi godo il proiettore liscio....
Credo che i vari radiance si comportino ben differentemente, logico se usati in maniera occulata e con una sonda e un software che ne permettano l'utilizzo corretto...
 
Se la sorgente butta fuori un segnale pulito e decodificato/deinterlacciato alla perfezione e si puo' calibrare direttamente da questa o dal display/VPR è sicuramente inutile e la sovrabbondanza di processamenti non e' mai positiva, nell'audio come nel video, molto semplice ...

Saluti
Marco
 
http://htprojectors.com/htprojectors/img/Chiovini/Nozioni elementari di fotometria.pdf
Questo è un articolo che trovi su HTProjectors con una dettagliata e matematica trattazione fatta da un mio amico esperto della materia. Se vuoi una cosa..........[CUT]

Il tuo amico ha fatto un gran bel lavoro...complimenti a lui!!:)

Ora, se capisco bene le tue obiezioni dal link su avs, non e' mica tanto difficile determinare il vero gain degli schermi e dare dei veri numeri. Ti serve o questo:

http://www.labsphere.com/products/r...spectralon-reflectance-standards/default.aspx

o il materiale P.T.F.E. il cosidetto Teflon nella sua versione vergine, oppure un semplice blocco di gesso in forma pura.

Ecco...cosi avrai la tua superficie Lambertiana e con un goniometro + spotometro puoi determinare i valori di guadagno. Quindi, niente piu interpretazioni personali o, come dici, americanate.

Per quanto riguarda le americanate e la luminosita'....anche il D65 in combinazione col HDTV e dell' alta risoluzione sono americanate. Per 40 anni guardavamo un bianco a 8-9000K perche' cosi ritenevano che fosse giusto i Giapponesi. Perche' non sorgere obiezioni pure per questo? O magari dai fotografi di tutto il mondo che accettano un bianco ancora piu caldo?

Voglio dire, capisco i pareri personali o le argomentazioni sulla materia della giusta o sbagliata luminosita' riflessa per i nostri H.C. Comunque, per bene o per male, questo ormai e' il linguaggio internazionale nel modo di H.C. per poter intenderci ognuno che cerca certi criteri e parametri.

Tornando in topic, come hai detto giustamente, il 1000 e' un vpr molto luminoso producendo quasi 1100 lumens dopo 2000 ore su la lampada. Quindi, la tua battuta circa gli iniziali 1400 lumens e' quasi certamente giusta!:)
 
col sony 1000 in accoppiata ad un oppo 103/105 (che dovrebbe montare lo stesso chip video del mio philips..) come lo tenete impostato? su nativo oppure utilizzate l'uscita in 4k?
 
Non conosco il modello 105, ma sul modello 95 io con ogni vpr ho messo sempre su source direct, escludendo il processore video. Ho visto che oppo 95 e sony 1000 non rappresentano il miglior connubio , devi impostare il reality creation su valori non alti, pena un bel pò di rumore video. Io per questo motivo alla fine gli ho preferito senza alcun dubbio l'arca. Magari il processore video del 105 si integra meglio col sony , questo non ho potuto constatarlo. Se però il chip video del philips è lo stesso dell'oppo penso che dovrebbe comportarsi in maniera identica. Quindi come fai col philips farai anche con l'oppo. Il passaggio all'oppo nasce dalla voglia di scatenare il krell suppongo :D
 
è un transport digitale, difficile che possa integrare delle uscite analogiche. basta usare un pre con ingressi digitali :ciapet:


era solo per dire che mi sembra un limite più a valle che a monte
 
infatti col krell puoi usare l'uscita coax, ma ti perdi le traccie in hd. Sono scelte. Se ascolti solo in film doppiati puoi rimanere tranquillamente col krell, tanto di hd ne sentiamo quasi nulla. Se però i film te li vedi in lingua originale come faccio io, incominci a rifletterci su. Spesso la differenza è ben udibile.
Però siamo ot e chiudiamo discorso qui.
 
Be, non è detto che il decoder non si adegui alle capacità ridotte del vpr/display.

Ovviamente se questo sarà fatto bisognerà vedere in che modo e con quale scadimento qualitativo.

Saluti
Marco
 
Che lo Skybox si adatti alle esigenze di un display fa ridere anche solo a pensarlo : l' unica speranza semmai potrebbe essere riposta in qualche processore esterno anche se non ho mai visti nulla, ne players ne processori (e ne ho avuti diversi tra DVDO, PixelMagic e Lumagen), che permettessero di uscire in yuv 4:2:0
 
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