Rodaggio diffusori

Non fare il mio stesso errore degli esordi, non c'entra che il tuo ambiente è piccolo e quindi hai bisogno di poco volume e quindi ti accontenti di pochi watt. Semplicemente, sempre a mio avviso gli altri qui saranno di sicuro più accorti di me in tal senso, o cambi completamente diffusore da acquistare oppure tieni in conto che dovrai fare si da s..........[CUT]

Il tuo discorso è sensato, anche io inizialmente avevo proprio pensato ad una soluzione di tipo attiva (Dynaudio Excite X14A), quest'ultima se da un lato risulta un'alternativa meno laboriosa dal punto di vista della messa in opera e più affine con le mie necessità dall'altro ha anche delle controindicazioni, prima tra tutte il carattere distintivo del tipo di sonorità, abbiamo già detto che i monitor solitamente hanno un risposta in frequenza più piatta rispetto a dei diffusori impiegati nel campo Hifi, queste soluzioni appunto nascono proprio per delle necessità specifiche come l'impiego in studi di registrazione dove sono richieste peculiarità differenti rispetto ad un diffusore destinato ad un'utilizzo domestico, anche se devo dire che negli ultimi anni soluzioni di tipo attive vengono impiegate anche nell'ambito non prettamente professionale, ad ogni modo questo è il primo punto per cui non vedo percorribile tale opzione, come secondo punto una soluzione passiva risulta oltre che più affidabile anche capace di ottenere risultati migliori dal momento che ogni componente lavora in modo distinto, questo a mia volta mi porta a pensare che nei diffusori attivi la parte relegata all'amplificazione sia troppo sottodimensionata al fine di ottenere risultati soddisfacenti. Non vorrei peccare di presunzione dal momento che mi definisco un neofita :) di sicuro nelle mie teorie ci saranno anche degli errori di valutazione.
 
una soluzione passiva risulta oltre che più affidabile
L'affidabilità è generata dalla filosofia progettuale, se si vuole risparmiare si otterranno risultati che potrebbero non essere affidabili nel tempo, ma in campo professionale (quello vero, non perchè sulla brochure c'è scritta tale parola :rolleyes:) l'affidabilità è proprio una delle caratteristiche distintive, assieme alla aderenza delle prestazioni a quanto dichiarato tra le specifiche (oltre ad altre caratteristiche), non vedo il motivo per cui un diffusore attivo debba essere meno affidabile di uno passivo; certo, esiste al suo interno una elettronica, ma l'affidabilità risultante non si discosta dalla normale accoppiata ampli esterno+diffusore.
anche capace di ottenere risultati migliori dal momento che ogni componente lavora in modo distinto
Ma anche no, anzi, direi che nel caso in questione è esattamente il contrario.

In un diffusore attivo le caratteristiche dell'ampli sono studiate in modo da pilotare al meglio gli altoparlanti collegati, oltre al fatto che il collegamento tra ampli e altoparlante può essere mantenuto al minimo, eliminando alla radice qualsiasi problema che potrebbe derivare dall'accoppiata fattore di smorzamento-lunghezza dei cavi.

Certo, in questo modo non si possono scrivere fiumi di aggettivi fantasiosi circa le virtù taumaturgiche di questo o quel cavo, viene a cadere la possibilità di disquisire su uno degli argomenti cardine dell'Hi-Fi moderna.
questo a mia volta mi porta a pensare che nei diffusori attivi la parte relegata all'amplificazione sia troppo sottodimensionata al fine di ottenere risultati soddisfacenti
Quindi tu ritieni che ditte come, ad esempio, Genelec o JBL, giusto per nominare quelle conosciute da tutti, non solo dagli addetti ai lavori, si diano la pena di realizzare dei diffusori da riferimento per poi inserirci all'interno degli ampli "sottodimensionati"?

Che esperienza pratica hai di questo settore, quali diffusori di questo tipo hai usato negli anni oppure hai installato che ti consentono di fare tutte queste affermazioni?
 
... rimandato a settembre
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:)
 
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Penso che Dynaudio che è specializzata in altoparlanti e diffusori si faccia costruire le amplificazioni da qualche OEM scelto credo e spero oculatamente. E' una delle scelte possibili quelle dei diffusori amplificati - sentiti per quel che vale a qualche fiera - suonano bene e possono semplificare la vita specie se non si ha spazio: un tablet e 2 diffusori e via - finito. I goldmund mi erano piaciuti , genelec anche - comunque hanno anche il loro prezzo non te li tirano dietro come giusto è. Chiaro che poi hai un sistema chiuso privo di margine di manovra - o cambi tutto o te lo tieni - è una scelta
 
Le amplificazioni dei diffusori attivi sono cucite addosso direttamente dal produttore, difficilmente saranno sottodimensionate o carenti.

Io continuo a consigliare una soluzione precisa per le esigenze di ascolto richieste, cioè, Audioengine A5.

Per me, invece, continuo col “rodaggio” ed incrocio le dita.
 
L'affidabilità è generata dalla filosofia progettuale, se si vuole risparmiare si otterranno risultati che potrebbero non essere affidabili nel tempo, ma in campo professionale (quello vero, non perchè sulla brochure c'è scritta tale parola :rolleyes:) l'affidabilità è proprio una delle caratteristiche distinti..........[CUT]
Sono convinto anche io che su un monitor attivo il vantaggio di avere un'amplificazione specificatamente progettata per lavorare in simbiosi con il crossover e i driver si traduce di conseguenza in una maggiore velocità e minore distorsione, questo vuol dire quindi avere anche una riproduzione più realistica ma che non a tutti può piacere, certo esistono di sicuro prodotti affidabili a livello professionale, basta pensare ai grandi monitor per gli eventi live. Personalmente resto sempre del parere che soluzioni di tipo attivo abbiano degli svantaggi a livello di affidabilità, ripeto potrei sbagliarmi perchè non ho nessuna esperienza tecnica per fare delle affermazioni ma questo è il mio pensiero. Mi fa solo strano pensare che tutte quelle aziende che lavorano da anni nella creazione di amplificatori, dac, finali di potenza ecc... sprecano il loro tempo quando ci sono soluzioni più semplici da adottare, questo era un pò il senso del termine sottodimensionati, non dicevo che l'elettronica al loro interno fosse stata progettata senza tenere in considerazione tutte le spedifiche del caso.
 
Penso che Dynaudio che è specializzata in altoparlanti e diffusori si faccia costruire le amplificazioni da qualche OEM scelto credo e spero oculatamente. E' una delle scelte possibili quelle dei diffusori amplificati - sentiti per quel che vale a qualche fiera - suonano bene e possono semplificare la vita specie se non si ha spazio: un tablet e 2 ..........[CUT]
Mi trovi d'accordo sul fatto che avere dei diffusori attivi vuol dire anche rinunciare a qualsiasi upgrade futuro a meno che non si rivoluzioni l'intera catena audio. Dynaudio è molto apprezzata anche per la sua linea professionale, penso che sia una delle poche aziende a proporre dei prodotti di fascia entry level adottando materiali e soluzioni impiegate anche nelle loro serie di riferimento, quindi la stessa qualità viene preservata in ogni fascia di prezzo.
 
Sono convinto anche io che su un monitor attivo il vantaggio di avere un'amplificazione specificatamente progettata per lavorare in simbiosi con il crossover e i driver si traduce di conseguenza in una maggiore velocità e minore distorsione, questo vuol dire quindi avere anche una riproduzione più realistica ma che non a tutti può piacere, certo es..........[CUT]

Mi trovi d'accordo sul fatto che avere dei diffusori attivi vuol dire anche rinunciare a qualsiasi upgrade futuro a meno che non si rivoluzioni l'intera catena audio. Dynaudio è molto apprezzata anche per la sua linea professionale, penso che sia una delle poche aziende a proporre dei prodotti di fascia entry level adottando materiali e soluzioni i..........[CUT]

Avere ampli, DAC, diffusori, niente cavi tra ampli e dac, cavi già dati da loro tra diffusore e diffusore. Bella vita!

Però ancora qui si fa riferimento al fatto che i diffusori attivi sono "troppo precisi" (=monitor), ma, esistono diffusori attivi che non sono monitor ma sono costruiti per normale riproduzione hi-fi.

Vorrei anche farvi notare che ho letto pareri incredibili circa le famose LS50 in versione attiva, si arriva a dire che quelle attive surclassano quelle passive accoppiate con amplificatori di altissimo livello, il che è una garanzia.
 
I Kef da te menzionati sono uno degli esempi di altoparlanti che ben si prestano a contesti di tipo Home Audio, anche io ho letto che paragonando i KEF LS50 Wireless con impianti a componenti separati dal prezzo superiore hanno dimostrato che si può ottenere un suono di migliore qualità, questo di sicuro può verificarsi ma bisogna tenere presente che ci sono anche troppe variabili in gioco, mettere insieme un'impianto a componenti separati richiede anche maggiore cura e attenzione, per questo i risultati non sempre sono in linea con le proprie aspettative, per come la vedo io non bisogna necessariamente spendere una fortuna per mettere insieme un'impianto ben suonante. Ritornando al discorso degli speakers attivi un'altro esempio sono le Dynaudio Focus XD e XEO.
 
avere anche una riproduzione più realistica ma che non a tutti può piacere
Questo cosa c'entra con la questione dell'affidabilità?

Un ampli per musica di sottofondo in un supermercato può essere affidabilissimo e rimanere acceso 24/7 per anni e anni senza alcun problema, avendo una qualità audio appena appena decente.

Quanto poi al fatto di piacere o meno si arriva allora al discorso del My-Fy, ma qui si dovrebbe parlare di Hi-Fi, ovvero di quelle metodiche per cercare di riprodurre un evento sonoro il più possibile uguale a come è stato inciso, non in modo che piaccia di più.

A qualcuno possono piacere solo in film in B/N, ma ciò non toglie che quelli a colori siano più vicini alla rappresentazione della realtà.

Si arriva al discorso degli ampli a valvole: distorcono, ma è una distorsione piacevole.

Un diffusore riesce a riprodurre in modo più realistico di un altro? Ben venga, avercene! Il discorso sarebbe invece quello di educare le persone al vero ascolto, meno aggettivi mirabolanti e più suono reale.
 
Difatti non volevo dire che l'affidabilità influisce anche sulla qualità del suono riprodotto, con suono realistico mi riferisco a quanto un diffusore è capace di trasmettere il messaggio musicale più fedele alla registrazione. Sono d'accordo con te sul fatto che molte volte in contesti del genere vengono adottate delle terminilogie che tendono più a confondere il senso vero del messaggio. Sarebbe molto più utile invece arricchire la propria esperienza e confrontarsi in situazioni realistiche questo è sicuro.

Buona Domenica a tutti ;)
 
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Tornando all'origine del thread, cioè il rodaggio dei diffusori, segnalo che lo sto facendo, e ieri ho fatto una sessione d'ascolto decente, in quanto a volume e in quanto ad ore di ascolto.

Quello che ne è venuto fuori è che, rispetto al prodotto "fuori dal box" il suono è pressoché immutato con tutti i difetti che ho sin dall'inizio, ma, finalmente spaziando e cambiando generi, quello che è ho riscontrato è che il "problema" (pochi bassi, molti alti, detto terra terra), è davvero dipendente dalla registrazione di quello che ascolto. Ci sono album/brani che suonano pienissimi con uno sfoggio di low end e con un bilanciamento da lasciare senza fiato. Mentre altri sono faticosi da ascoltare. L'high end, invece, è sempre con una risoluzione altissima (sempre parlando in base ai miei standard), con un dettaglio che di più non si può chiedere (alla faccia di chi scrive in giro che le Dynaudio sono più "chiuse" del normale).

Teoricamente, ciò che riscontro, si abbina a quanto letto in molte recensioni, cioè che le Emit sono diffusori che "non perdonano" cioè, a differenza di altre case, questi Dynaudio ti buttano in faccia quello che è la registrazione e la catena.

Ma quanto riscontrato da me non mi soddisfa, in quanto, ci sono brani che vengono considerati "audiophile grade" che si sentono malissimo: prendiamo "Lateralus" dei Tool, considerato uno dei migliori esempi di produzione (mixing). Nel mio caso, l'album suona freddissimo, harsh, inascoltabile. Sì, al di là dei cymbals i momenti dinamici ci sono tutti, ma i piatti della batteria sono troppo taglienti. Quindi, il mio impianto ha ancora qualcosa che non va. Ormai, come detto all'inizio, aspetterò il rodaggio, e vediamo come va.
 
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Nn è facile capire cos'è che nn va, diciamo che molte volte sono le incisioni poco felici.. ma come dico spesso il "lavoro" va visto di persona.. potrebbe essere anche un ambiente riflettente ecc
 
Nn è facile capire cos'è che nn va, diciamo che molte volte sono le incisioni poco felici.. ma come dico spesso il "lavoro" va visto di persona.. potrebbe essere anche un ambiente riflettente ecc

Puoi “testare” l’album che ti ho citato sopra e mi dici che sensazioni hai?
 
rispetto al prodotto "fuori dal box" il suono è pressoché immutato

e
il "problema" (pochi bassi, molti alti, detto terra terra), è davvero dipendente dalla registrazione di quello che ascolto
ovvero
Ci sono album/brani che suonano pienissimi.....Mentre altri sono faticosi da ascoltare.
Tutto esattamente nella norma.

La realtà è questa.

Quanto ai brani da "riferimento", non conosco quello citato, ma anni fa ho acquistato un CD che era citato ogni 3x2 come riferimento assoluto dalle solite orecchie di pipistrello, la miglior registrazione mai fatta, ecc. ecc.

E' stata una delusione colossale, se quello era un "riferimento" non oso pensare cosa sarebbe mai una incisione "normale" o appena sufficiente.

Registrazione del vivo di un piccolo gruppo jazz, tanto per dire: la batteria andava da un diffusore all'altro, una cosa oscena, credo che abbia messo in giro quella voce non sia mai stato ad un converto dal vivo, anche sulla timbrica degli strumenti ci sarebbe stato da dire.

Giusto per la cronaca ed sgombrare il campo dalle sicure obiezioni: altri CD o file HD vengono riprodotti con tutti gli strumenti al loro posto e delle giuste dimensioni, ad esempio, il piano non è largo 5 metri e alto 2 ed il timbro è quello corretto.
 
Teoricamente, ciò che riscontro, si abbina a quanto letto in molte recensioni, cioè che le Emit sono diffusori che "non perdonano" cioè, a differenza di altre case, questi Dynaudio ti buttano in faccia quello che è la registrazione e la catena.

Ma quanto riscontrato da me non mi soddisfa...[CUT]

Questo se da un lato può rendere alcuni ascolti affaticanti non sempre è una cosa negativa, poi magari ci sono altri tipi di diffusori che mascherano di più alcuni dettagli ma che alla fine possono risultare anche noiosi. Penso che con il passare del tempo ti abituerai a quel tipo di suono e li apprezzerai di più.
 
Non e' detto che meno fatica di ascolto voglia anche dire necessariamente meno dettaglio... Prima avevo b&w che mi davano fatica di ascolto e poco dettaglio, adesso ho le venere di sonus faber e ho 0 fatica di ascolto e molto piu' dettaglio...sicuramente il tweeter delle venere non sembra avere la stessa estensione in alto alle frequenze estreme...
 
Comunque il pezzo in questione (ascoltato penosamente tramite youtube e bluetooth - non sono un liquidista) gioca proprio sul basso elettrico e sulla batteria - quindi vi è un tappeto di basse frequenze notevole con colpi violenti sui tamburi - non lo userei per dei bookshelf da testare
 
e

ovvero

Tutto esattamente nella norma.

La realtà è questa.

Quanto ai brani da "riferimento", non conosco quello citato, ma anni fa ho acquistato un CD che era citato ogni 3x2 come riferimento assoluto dalle solite orecchie di pipistrello, la miglior registrazione mai fatta, ecc. ecc.

E' stata una delusione colossale, se quello era u..........[CUT]

Nel caso di Lateralus (l'album, non solo il brano omonimo), riconosco che abbia qualità di dinamica e pulizia molto buone, ma gli alti sono troppo taglienti per essere apprezzabile.

Lo stesso discorso anche col Black Album dei Metallica e con Brothers in Arms degli Straits, album citati tra le migliori registrazioni di grado audiofilo in circolazione, che nel mio impianto (e precedenti) hanno sempre suonato malissimo, tanto per cambiare, troppi alti, troppa pulizia, troppo harsh. Ovviamente, paradossalmente, ad esempio degli Straits, i primi due album che non vengono nemmeno nominati in codeste classifiche da me suonano da DIO tanto che li uso quando voglio davvero deliziarmi l'udito (assieme a molto materiale dei Pink Floyd).

Lateralus mi pare Hard Rock più che progressive - molto duro come pezzo - tu avrai il disco o CD che spero siano bene incisi -

SI, dal punto di vista della qualità della sorgente ci siamo, tra l'altro, se vogliamo essere obiettivi suona anche tremendamente realistico ma anche tremendamente inascoltabile (per i difetti citati sopra).

Comunque il pezzo in questione (ascoltato penosamente tramite youtube e bluetooth - non sono un liquidista) gioca proprio sul basso elettrico e sulla batteria - quindi vi è un tappeto di basse frequenze notevole con colpi violenti sui tamburi - non lo userei per dei bookshelf da testare

Guarda, quei "colpi violenti", che poi sono anche molto dinamici, dalle Emit M20 escono alla grande, con un impatto inaspettato. Il problema è come dicevo che i piatti di batteria sono taglienti al limite del sopportabile o quantomeno per me insopportabili.
 
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