Provocazione ... Parliamo e Sparliamo delle B&W

Infatti, esistono registrazioni con l'intervallo 70 - 110 Hz bello gonfiato per dar l'impressione che suonino bene anche su impianti un po' così (e non solo registrazioni pop - rock). Se si fa suonare qualcosa del genere su diffusori di una certa caratura, il risultato è pessimo.
Ci sono anche diffusori di una certa caratura che hanno dei bassi che sembrano dei subwoofer d'autoradio da 18" chiusi in un bagagliaio negli anni '80-'90 (andava di moda così).
Ma ci sono anche diffusori, molto meno costosi di quelli "con il sub nel bagagliaio '80-'90", che ti sanno riprodurre un organo da cattedrale in modo molto realistico e coinvolgente, magari, distorcendo anche poco.
Ciao, Enzo
 
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Mi sembra che questo sia generalizzare troppo.
Esisteranno pure diffusori dinamici corretti, che restituiscono il punch presente nella registrazione e non se lo inventano quando non c'è (i loro eventuali difetti, rispetto ai trasduttori elettrostatici, risiederanno piuttosto nella minore trasparenza...).
Dando per scontato che non si stiano ascolta..........[CUT]
Hai ragione , lui infatti suona Jazz e si dilettano ogni tanto con selezioni Pop di loro gusto.
Lui insisteva sul discorso che e' artificiosa quella senzazione di sentirsi lo strumento "addosso" , non so' spiegarmi.
Mi spiego' che gli e' capitato di sentire in sostanza strumenti correttamente riprodotti ma con quel senso di vibrazione corporea assente nella realta'...
Non credo intendesse tutti gli strumenti , alcuni ma non ho approfondito.
 
Lui insisteva sul discorso che e' artificiosa quella sensazione di sentirsi lo strumento "addosso" , non so spiegarmi.
Mi spiego' che gli e' capitato di sentire in sostanza strumenti correttamente riprodotti ma con quel senso di vibrazione corporea assente nella realta'...

Questa è un'osservazione molto curiosa e che sento per la prima volta (e ne ho sentite tante!).
Andrebbe approfondita. Se c'è qualcuno che avverte più di tutti gli altri la "vibrazione" di uno strumento, costui è proprio il musicista che lo sta suonando e che ne è fisicamente in contatto.
Io stesso ho suonato per alcuni anni prima la chitarra classica, poi la batteria (a modesti livelli) e lo posso testimoniare in prima persona.
Per curiosità, che strumento suona il tuo conoscente?
Un'altra cosa: avverte quella sensazione a qualsiasi volume?
Spesso è il fatto di ascoltare a volumi innaturali (troppo alti, specie trattandosi di musica acustica) che porta ad avvertire qualcosa di "strano".

(Però poi chiudiamo, ché ci siamo dannatamente allontanati dall'argomento "B&W").
 
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Ok , i soliti la formazione era variabile a seconda delle esibizioni.
Comunque sax e tromba,chitarra.

Ricordo bene ci trovammo al Gran Gala' a Roma ed eravamo vicini ad ascoltare la sala Acustica Applicata con diffusori Avalon e mi disse questa cosa che per lui era artificiosa.
Non ho mai ascoltato un suo impianto e ne so' a che volumi piace ascoltare.

Comunque se proprio devo dirla tutta lui insisteva anche sul fatto che parecchi impianti hi end erano poco corretti nella riproduzione a volte meno di impianti molto piu' economici. Come se fossero si piu' messi a fuoco ma anche piu' finti e ruffiani nel riprodurre uno strumento. Piu' ruffiano intendo piu' piacevole da sentire ma meno aderente alla realta'...
 
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Sulla reale riproduzione di uno strumento ci sarebbe parecchio da discutere per il semplice fatto che lo stesso strumento prodotto da case diverse ha effettivamente suono diverso. Io ho suonato per anni il clarinetto (a livello bandistico, nulla di eccezionale) ma ti assicuro che un Leblanc ha un suono più aperto di un Buffet Crampon. Io che amo suoni più aperti avevo un Leblanc.
 
Una bella domanda per tornare anche al 3d potrebbe essere:
per riprodurre bene l'effetto punch che ti colpisce allo stomaco e frattaglie limitrofe
quando senti un bel concerto rock, magari in una piazza e senza tanti rimbombi di certe sale chiuse,
e che quando torni a casa ti sforzi di riprodurre sul tuo impianto,
le casse B&W sono la risposta giusta? O sarebbe meglio scegliere altro ( Klipsch, Mordaunt, Cervin,
Advent, MA, ecc); questo per la fascia sotto i 1300 €, sopra non mi interessa + di tanto...
ma lo pretenderei di default, spendendo nK€;
altra questione: spesso durante questi concerti live di Jazz-rock, noti però che i bassi sono
si potenti, ma a scapito di una sez di medio alte quasi sempre trapanante
(forse dovuta al fatto che gli addetti al mixer hanno ormai i timpani partiti)
e li ti riconcili quasi sempre con il tuo hifi casalingo... :ronf:
 
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si potenti, ma a scapito di una sez di medio alte quasi sempre trapanante
(forse dovuta al fatto che gli addetti al mixer hanno ormai i timpani partiti)
e li ti riconcili quasi sempre con il tuo hifi casalingo... [CUT]

la penso proprio come te. alcuni concerti e live non si possono proprio sentire da quanto trapano le orecchie. tutto dipende chi sta dietro al mixer quindi per me non si può neanche prendere in paragone i live come standard hi fi. secondo me
 
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è per quello che molti approdano a macchine come i krell: su certi passaggi ci potresti anche lasciare lo stomaco (e non solo per il punch ma anche per la variazioni repentine di dinamica che sa dare a qualunque frequenza...) ma sempre mantenendo un equilibrio sonico quasi imbarazzante.
oggi mi è venuta in mente la canzone dei black sabbath paranoid; non me la immagino riprodotta da delle elettrostatiche.
scusate ma in fondo, son sempre un rokkettaro!
 
Falchetto, credo che tu abbia un'idea delle elettrostatiche un po' falsata e condizionata dai molti luoghi comuni che circolano su di esse. Oltre a grossolane disposizioni in ambiente in certi negozi.
Il fatto che non abbiano la botta del woofer da 15" delle 801d (o delle mie vecchie Cerwin Vega D9, che non erano certo timbricamente correttissime, ma in quanto a punch non erano seconde a nessuno), non presuppone che facciano per forza schifo col rock. Le sto solo paragonando con dei diffusori (le 801D) che sotto quel parametro sono una delle eccellenze sul mercato, insieme ad alcuni modelli Wilson (anche se su questo il mio amico Enzo non sarà d'accordo :)).

Ti assicuro che le mie Ascent, e non solo quelle, con il rock vanno comunque meglio di molte dinamiche in commercio.
In ogni caso il punch è solo uno dei parametri su cui valutare il valore di un diffusore, dipende dall'importanza che noi diamo alle varie caratteristiche. Per me è più importante la correttezza timbrica sulle voci e sugli strumenti acustici, sui quali si possono avere dei paragoni oggettivi (al contrario della maggioranza di quelli elettrici), la naturalezza d'emissione e la finezza della grana sonora. Una volta preferivo invece essere sbattuto indietro di un metro ad ogni colpo di grancassa di Bonzo Bonham, infatti ascoltavo (felice) Cerwin Vega.
Non per questo ora ascolto esclusivamente eteree voci femminili accompagnate solo da arpe celtiche :)
Anzi, proprio stasera mi sono gustato una The Cinema Show 24/96, nella quale l'ARP Pro Soloist di Tony Banks raggiunge note discretamente basse. Sono sicuro che Foxtrot59 ne sarebbe stato contento ;)
 
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Anzi, proprio stasera mi sono gustato una The Cinema Show 24/96, nella quale l'ARP Pro Soloist di Tony Banks raggiunge note discretamente basse. Sono sicuro che Foxtrot59 ne sarebbe stato contento

"Cosa diavolo vai dicendo, Mildred?" :D

Forse che dalle (incantevoli) Quest alle Ascent è cambiato a tal punto il comportamento sonoro, che con queste ultime non si verifica più l'effetto "radiolina a transistor" sulle registrazioni di qualità più modesta? (Non mi rispondere che il merito è del 24/96 NON nativo, rispetto al normale Cd, perché non ti credo!).

...///...???...§§§

:confused: (Che sia arrivata per me l'ora di un bel corso di aggiornamento?)
 
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tempo fa sono stato a casa di un forumer (kaio) che ha (o aveva...?) appunto delle martin logan prodigy (e credo ben 3 sub...).
tempo addietro avevo anche ascoltato le quad esl (full range) e di recente delle cuffie stax.
in realtà le planari o elettrostatiche le ho incontrate diverse volte sul mio cammino da appassionato, anche in tempi abbastanza remoti e perfino nel car audio, ma devo anche ammettere che mi hanno sempre incuriosito per come riescono ad emettere il suono senza peraltro produrre vibrazioni, ma proprio per questo non me ne sono mai innamorato.
è una cosa quasi innaturale, come avere una anima senza il corpo. e non intendo quelle che fanno vibrare i muri, ma quelle più sottili, che aiutano l'orecchio a percepire tutte le sfumature dei vai suoni.
non so che dirvi, ma se avete mai provato le stax allora penso che possiate capire di cosa parlo...
 
Piano piano mi è diventata una discussione sui trasduttori elettrostatici? :D (Molto interessante...).
Se ne aprissimo una dedicata?

La più evidente differenza tra la Stax e le mie altre cuffie dinamiche (di costo alquanto inferiore, però...) è che nelle prime non avverto le fastidiose colorazioni (leggi: distorsione) delle seconde, quindi zero fatica d'ascolto.
Poi, l'incredibile dettaglio: l'impressione (parzialmente illusoria, ovvio) è che non esistano più filtri tra l'orecchio e la registrazione.
A fronte, è vero, di una certa leggerezza in gamma bassa, peraltro nitidissima.
Anche in questo caso, mannaggia, ammetto che non sono aggiornato su eventuali innovazioni degli ultimi anni.

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Riguardo queste fantomatiche vibrazioni...
Vedo che creano posizioni radicalmente antitetiche: chi le cerca, chi le rifugge.
Che sia un problema di incomprensione reciproca?
Se per "vibrazioni" si intende un senso di fisicità (quindi di sensazione di presenza reale degli strumenti nell'ambiente d'ascolto), riconosco di essere del partito di chi le cerca. Quindi per me si tratta di un pregio, che ho ritrovato più facilmente in diffusori elettrostatici piuttosto che in quelli dinamici, e non mi sto riferendo alle "botte" (punch) di una grancassa*, ma all'illusione di percepire distintamente il pur piccolo spostamento d'aria causato dalle corde pizzicate di una chitarra acustica, o da un flauto (un sax, un clarinetto, un fagotto...), tanto per fare degli esempi.
Che poi abbia scoperto ed enormemente apprezzato, al momento, tale caratteristica (a costi notevolmente inferiori e pagando l'inevitabile scotto in altri parametri**) con diffusori p.a. attivi, è frutto di un percorso del tutto personale e piuttosto impopolare che in questa sede mi va di accennare per completare il discorso, ma non è naturalmente il caso di approfondire.

*Per quanto, insisto, ritengo che la gamma dinamica esistente fra un delicato sottofondo di ghost-note e il potente ingresso di un rimshot sia quanto di più indicato per mettere alla prova la tenuta di un sistema a gamma estesa.
Per chi cerca i bassi profondi e potenti... esistono pur sempre i subwoofer.

**Ricordo che qualsiasi scelta comporta dei compromessi, anche a prescindere da limiti di natura economica.
 
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Neanche io ascolto arpe eoliche e cori di voci bianche, per lo più Dire Straits/Mark Knopfler, Pink Floyd, Eagles, Toto, così come Rebecca Pidgeon e compagnia varia, a livelli sonori più che discreti, pur non arrivando ai livelli da discoteca o da far male alle orecchie, come fanno molti per far "sentire" il proprio impianto agli amici (ma il mondo è pieno di sciocchi) e non ho mai avuto sensazioni da radiolina a transistor (o a valvole), tra le altre ho anche una cuffia elettrostatica, da cui ascolto sfumature che con i diffusori inesorabilmente si perdono.

Per qualche anno ho suonato, anche tutte le sere e per mesi interi, per cui un pochino di orecchio ai vari strumenti me lo sono fatto, così come stando poi molte volte dietro ad un mixer, tutto sommato penso pertanto di poter dire la mia con un pochino di competenza.

Ciao
 
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...inserobailmente...

[Mod. linguista fallito on] Spero tu non te la prenda se ti dico che ho apprezzato il tuo involontario neologismo (sorriso a parte) per il suono inusuale: me lo sono "rotolato" in bocca diverse volte, ad alta voce, come un deficiente (probabilmente lo sono... :D ).
Meno male che non c'era nessuno sveglio a sentirmi! [Mod. linguista fallito off].
 
Comunque se proprio devo dirla tutta lui insisteva anche sul fatto che parecchi impianti hi end erano poco corretti nella riproduzione a volte meno di impianti molto piu' economici. Come se fossero si piu' messi a fuoco ma anche piu' finti e ruffiani nel riprodurre uno strumento. Piu' ruffiano intendo piu' piacevole da sentire ma meno aderente alla realta'...

Qui mi troverebbe largamente d'accordo. Conosco quella sensazione di suono vuoto, esangue, innaturalmente patinato (come una donna favolosa...col trucco; senza... uno scorfano). Ecco, diffusori col trucco (ma smascherabili). Eufonici ma irreali.
Non faccio nomi.
 
Per fortuna il mondo è bello perchè è vario, altrimenti ci ritroveremmo tutti ad ascoltare la stessa musica con lo stesso impianto, a mangiare tutti gli stessi piatti, a leggere gli stessi libri, a tifare le stesse squadre e via dicendo...
Io preferisco di gran lunga le elettrostatiche proprio per l'inarrivabile sensazione di naturalezza che solo esse sanno darmi.
Falchetto addirittura le definisce "innaturali" ;)
Comunque nessuno vuole convincere nessuno delle proprie convinzioni, l'importante è godere della propria passione e della della musica preferita.

@Foxtrot, forse ti sarà sfuggita la pubblicazione di un cofanetto con gli album del periodo Gabriel rimasterizzati decentemente e con le versioni 24/96 (logicamente da master analogico) su dvd. Ovviamente non sono diventati degli album di riferimento audiofilo come possono essere certi Chesky, Harmonia Mundi o Telarc, ma di certo sono migliori di certe edizioni correnti. Forse Selling England e Foxtrot sono quelli che hanno tratto più giovamento dal restauro.
Purtroppo il cofanetto, oltre ad essere abbastanza difficile da reperire, ha dei prezzi assurdi
 
@Carletto

No, no; non mi è sfuggita. ;)
Di "Selling", in particolare, ho perso il conto delle versioni di cui dispongo, tra Cd, Sacd, Dvd audio, vinili e file (alcune differenze ci sono, in effetti).
Purtroppo il mio gruppo preferito non si è mai distinto per qualità di registrazione... :cry:
 
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Qualche elettrostatica l'ho ascoltata anche io negli anni a partire dalle QUAD degli anni 70 -80. Però le martin Logan proprio per le basse frequenze non hanno il woofer tradizionale ? (se posso chiamarlo così). Poi forse per le frequenze da medio basse ad alte penso che siano forse inarrivabili: prendiamo gli strumenti a corda tipo arpa e così via (violini - chitarre) ed anche piatti delle batterie -- lì gli elementi vibranti (e relative casse armoniche se ci sono) non sono puntiformi -- così a naso forse le maggiori superfici delle elettrostatiche sono più adatte a riprodurre correttamente questi suoni e relative armoniche -- forse noi associamo le alte frequenze a superfici vibranti piccole ma non è sempre così.

Jakob
 
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