• Confronto TV, proiettori e ampli al Roma Hi-Fidelity il 15 e 16 novembre

    Sabato 15 e domenica 16 novembre, all'hotel Mercure West, AV Magazine vi aspetta nella sala Domitilla dalle 10:00 alle 18:00 con un confronto tra TV OLED e tra amplificatori con un diffusore di riferimento. Nella sala adiacente di Gruppo Garman vi aspetta invece un confronto tra videoproiettori Epson LS9000 e QB1000 con un sistema home cinema Dolby Atmos con integrato Denon AVC-A1H e diffusori Focal EVO. Maggiori informazioni a questo link.

Posizionamento diffusori nell'ambiente di ascolto

m.tonetti

New member
Il posizionamento dei diffusori e' un argomento molto interessante.
Purtroppo, il modo in cui si posizionano i diffusori all'interno della sala d'ascolto ha un effetto rilevante sul suono riprodotto.
Posizionandoli correttamente si può davvero fare la differenza, a parita' di impianto.
In piu' di una occasione mi sono reso conto che questo è un problema comune a molti appassionati.
Molti cercano di risolvere il problema radicalmente, vale a dire sostituendo i componenti del proprio impianto. Non c'e' niente di piu' sbagliato.
Ultimamente ho avuto un paio di ulteriori conferme di come un impianto insospettabilmente puo' diventare ben suonante semplicemente disponendo a dovere i diffusori nell'ambiente.

L'aria contenuta in una stanza reagisce differentemente a seconda della posizione dei diffusori, le risonanze e le riflessioni variano a seconda della loro disposizione.
Lo stesso discorso vale per il punto d'ascolto. In ogni punto della stanza si privilegiano certe frequenze piuttosto che altre.

Dunque e' molto importante cercare la migliore collocazione possibile, compatibilmente con il limiti strutturali della stanza, sia per i diffusori che per il punto d'ascolto.

Il posizionamento dei diffusori è fondamentale per una corretta ricostruzione della scena sonora. A seconda dei casi si puo' riscontrare un suono aspro, dei bassi confusi e risonanti, scarsa focalizzazione, immagine sonoro piatta e stretta, ...
Ad ogni problema si puo' porre rimedio, adottando di volta in volta dei semplici accorgimenti, ad esempio allontanando e/o avvicinando alle pareti i diffusori, oppure inclinado verso il punto d'ascolto gli stessi.
A volte pero' cio' non basta. Allora si passa alla fase di trattamento della stanza dal punto di vista acustico, tramite le codidette trappole acustiche, ad esempio i DAAD o i Tube Traps.
Altro aspetto molto importante, da non sottovalutare, e' l'arredamento della stanza e la presenza o meno di tappeti.

Alcune indicazioni interessanti circa la loro disposizione ottimale si possono trovare sul sito di Acustica Applicata, azienda che ha ideato e che produce e commercializza i DAAD, le famose trappole acustiche:

http://www.acusticaapplicata.com/articoli.html

Gli articoli messi a disposizione sono molti utili e istruttivi.

Alcuni utenti del forum mi hanno chiesto informazioni circa la cosidette regole dei terzi e/o dei quinti. Esse sono metodi empirici, per il posizionamento dei diffusori, applicabili ad ambienti rettangolari e possono essere utilizzate separatamente o congiuntamente.

In che cosa consistono. Si divide la lunghezza e la larghezza della stanza per tre e/o per cinque.
In questo modo si trovano dei valori che indicano le distanze ottimali per la collocazione dei diffusori e del punto d'ascolto rispetto alle quattro pareti.
Faccio un esempio concreto.
Se la stanza misura 6x4,5 metri allora applicando la regola dei terzi dovrei posizionare i diffusori a 2 metri dalla parte anteriore e a 1,5 metri dalle pareti laterali.
Il punto d'ascolto si troverebbe invece a 2 metri dalla parete posteriore e equidistante dalle pareti laterali.
Applicando invece la regola dei quinti dovrei posizionare i diffusori a 1,2 metri dalla parte anteriore e a 0,9 metri dalle pareti laterali.
Il punto d'ascolto si troverebbe invece a 1,2 metri dalla parete posteriore.
Infine applicado la regola mista, quinti e terzi ad esempio, potrei posizionare i diffusori a 1,2 metri dalla parte anteriore e a 1,5 metri dalle pareti laterali. Punto d'ascolto a 1,2 metro dalla parete posteriore.
Sul campo si decide qual'e' la soluzione acusticamente piu' soddisfacente.

Queste regole chiaramente valgono per impianti 2 canali. Altro discorso per il multicanale. Li subentrano altri problemi dovuti alla presenza di almeno altri tre diffusori, centrale e i due effetti posteriori. Senza dimenticare il subwoofer.

Ciao e buon ascolto
MASSIMO
 
Il posizionamento è molto delicato, come è delicato il trattamento acustico della stanza.
In effetti ho provato con mano tempo fa (ti ricordi :cool: ) come a volte dopo aver trovato una soluzione buona, poi intervengno magari piccoli spostamenti che ti mandano a pallino l'acustica; se non te ne accorgi subito (magari perchè il tuo disco di riferimento non lo ascolti per un po'), c'è il rischio concreto di essere insoddisfatto e prendersela con l'impianto.
Credo che l'aver aiutato Jacopo a posizionare le sue bestiole ti abbia fatto venire voglia di postare queste considerazioni.
In realtà però quello che dici non basta: infatti interessanti gli articoli, belle le regole (posto anche alcuni articoli su TNT interessanti: http://www.tnt-audio.com/adeste/acustica.html, http://www.tnt-audio.com/casse/wasp.html), ma stiamo parlando sempre di orecchio e di gusti.
Quello che ci vorrebbe (e per impianti multicanali, ancora di più) è un approccio metodologico più scientifico, con la possibilità di misurare lo spostamento cosa comporta.
Purtroppo la mia ignoranza è abissale e anche disponendo di un fonometro non saprei cosa farci.
Il mio problema infatti sta per esplodere quando a fine anno migrerò verso il multicanale...
Forse l'unico modo è quello di fare settaggi "in gruppo" in modo da confrontarsi anche tra persone che hanno gusti e sensibilità differenti....
ciao
 
A quanto sembra tutti sono soddisfatti di come sono posizionati i diffusori !

Nessuno ha i classici problemi dell'inserimento in ambiente dell'impianto.

Ciao
MASSIMO
 
Se si ha la fortuna di avere una stanza dedicata all'ascolto si possono sicuramente ottenere degli eccellenti risultati.
Nel mio caso essendo anche la stanza il soggiorno posso agire un pò limitatamente accontentandomi di un buon tappeto e di qualche tenda.
La disposizione dei diffusori ogni tanto varia di qualche centimetro così come la loro angolazione al fine di ottenere quel qualcosa in più:)

Un saluto Max
 
Era proprio questo che intendevo.

Ogni considerazione teorica si scontra poi con i limiti strutturali della stanza e le necessita' quotidiane.

Ciao
MASSIMO
 
Massimo io ho notato una cosa:
Quando si parla di setup c'è una certa riluttanza.
Si acquistano sicuramente dei prodotti giusti con questo benedetto forum ma poi non so dirti quanto si riesca a spremere da ogni singolo componente sia audio che video.
Io ad esempio mi son dannato l'anima per spingere lo z2 ai livelli che può confermarti Giapao e Highlander proponendo anche il 50hz di cui ero soddisfattissimo per quanto riguarda la fluidità delle immagini rispetto al classico 60hz,,,,....ma poi?
Secondo me è tutto morto li.:(
Sull'audio la situazione è ancora più complessa e mi piacerebbe proprio sapere quanto tempo dedicano gli utenti del forum all'ascolto dei propri diffusori per migliorarlo.
Quanti utenti smontano i propri diffusori per cambiare i fili del cablaggio interno che a volte sono indecenti(poi si spendono cifre assurde per connetterli all'ampli)?
Quanti utenti eliminano le connessioni volanti ai trasduttori con delle ottime saldature ?
Vorrei proprio saperlo
ciao Max
 
supercioli ha scritto:
Massimo io ho notato una cosa:
Quando si parla di setup c'è una certa riluttanza.


Sull'audio la situazione è ancora più complessa e mi piacerebbe proprio sapere quanto tempo dedicano gli utenti del forum all'ascolto dei propri diffusori per migliorarlo.

Settimane e settimane ;) :eek: , non c'è mai pace.

Per non parlare dei soldi spesi in punte, piedini Upim, Carbon Block, blu tak e altre menate simili, autocostruzione di cavi, mobili portaelettroniche, stand per diffusori, ecc., ecc. .

Il solo posizionamento dei diffusori in ambiente è uno spostamento continuo (per mia fortuna stanza dedicata), si parte dalla base teorica dei terzi e dei quinti e poi si procede con lo spostamento millimetrico degli stessi, poi del punto d'ascolto, spostati avanti, poi indietro, per una settimana tutto funziona, la settimana dopo non và più bene, è una specie di calvario, ma divertente :p

Cambi cavi, i nuovi ti propongono uno stage diverso, allora si ricomincia tutto, si rivedono le proprie convinzioni.

Tieni presente che quando ho risistemato la sala, sono stato un paio di mesi terremotato, prove continue di posizionamento, attacca i tappeti ai muri, staccali, lascia i buchi, sposta i mobili, ruota l'impianto e via a seguire.

E' una vita difficile.

Ciao
Antonio
 
Signori miei, in questo difficile campo, la teoria non basta .......

E le misurazioni sul campo dove le mettete ?

Preferite perdere mesi inutilmente ?

Saluti
Marco
 
nordata ha scritto:
Come dice Microfast, una misurina magari non risolve, ma aiuta.

Ciao

Sicuramente aiuta: per prima cosa a capire che quello che si e' ottenuto ad orecchio potrebbe essere ben distante da una situazione, non dico ottimale ma almeno accettabile.

Ma come si fa a lavorare alla cieca, con un progetto fatto via email ?

Non voglio dire che sia impossibile simulare un ambiente dalle sue dimensioni ed altre considerazioni, ma ci sono troppe variabili che entrano in gioco .........

E poi se una volta c'era la scusa che avere un sistema di misurazione in casa era improponibile, oggi fortunatamente non e' piu' cosi'.

Dico solo di non aver paura ad investire qualche centinaio di Euro per qualcosa che potrebbe far suonare dieci volte meglio il proprio impianto :)

Il pc l'avete tutti, quello che serve e' un software, un microfono e relativo pre, niente di piu' e niente di meno.

Saluti
Marco
 
Microfast ha scritto:
Signori miei, in questo difficile campo, la teoria non basta .......

E le misurazioni sul campo dove le mettete ?

Preferite perdere mesi inutilmente ?

Saluti
Marco
IMHO le misurazioni aiutano se il problema e' macroscopico altrimenti posso essere fuorvianti.
In passato ero uno che, in ambienti appositi, era alla ricerca estrema della "curva piatta". Solo una volta ci andai vicino con un risultato che poi ha dovuto fare i conti con il gusto che ne derivava dall'ascolto :rolleyes: E' come cercare di godersi una bella norvegese ...bella ma fedda.. asettica :eek: Il neo e' un difetto, eppure la Cyndy lo indossa cosi' bene che la rende ancora piu' sexy ;) per non parlare di certi strabismi o miopie che rendono, a volte, gli sguardi di un interessante unico :p
Nel tempo, ho dovuto rivedere diverse posizioni :D
Con questo non intedo dire che tutte le teorizzazioni e le applicazioni delle stesse siano inutili; dico solo che alla fine.. tutto dovra' fare i conti con i nostri gusti che, in un continuo divenire filosofico, giornalmente variano di qualche Hz e di qualche Db in + o in -. Ecco anche perche' una regolazione va bene per una set. e poi, magari solo per un altro paio di sett. si sente un'esigenza diversa, un ulteriore regolazione ( che a volte peggiora il tutto e ci fa tornare sui propri passi ).
Io penso che, a certi livelli di sensibilita', siamo Noi che siamo in continuo divenire, evolutivo o non....:confused:
 
Highlander ha scritto:
IMHO le misurazioni aiutano se il problema e' macroscopico altrimenti posso essere fuorvianti.
In passato ero uno che, in ambienti appositi, era alla ricerca estrema della "curva piatta". Solo una volta ci andai vicino con un risultato che poi ha dovuto fare i conti con il gusto che ne derivava dall'ascolto :rolleyes: E' come cercare di godersi una bella norvegese ...bella ma fedda.. asettica :eek: Il neo e' un difetto, eppure la Cyndy lo indossa cosi' bene che la rende ancora piu' sexy ;) per non parlare di certi strabismi o miopie che rendono, a volte, gli sguardi di un interessante unico :p
Nel tempo, ho dovuto rivedere diverse posizioni :D
Con questo non intedo dire che tutte le teorizzazioni e le applicazioni delle stesse siano inutili; dico solo che alla fine.. tutto dovra' fare i conti con i nostri gusti che, in un continuo divenire filosofico, giornalmente variano di qualche Hz e di qualche Db in + o in -. Ecco anche perche' una regolazione va bene per una set. e poi, magari solo per un altro paio di sett. si sente un'esigenza diversa, un ulteriore regolazione ( che a volte peggiora il tutto e ci fa tornare sui propri passi ).
Io penso che, a certi livelli di sensibilita', siamo Noi che siamo in continuo divenire, evolutivo o non....:confused:

E chi ti dice che devi ottenere la curva piatta ?

Almeno capisci con cosa hai a che fare, se ci sono risonanze, di che entita' e a quale frequenza, fastidiose riflessioni da trattare, come riverbera il tuo ambiente e poi sai se i canali suonano allo stesso modo ( impagabile nel multicanale ); con le basse frequenze, poi altro che curva piatta, e' facile avere le dolomiti .............

Poi il discorso che ti piace quello che ottieni ad orecchio ( io direi a casaccio ) chi ti dice che vada meglio di quello che ottieni strumentalemente e chi ti vieta di verificare ad orecchio quello che ottieni strumentalmente ?

A me curiosamente quello che ottenevo strumentalmente e non mi piaceva all'ascolto, poi e' risultato semplicemente misurato male: e si, bisogna imparare anche a fare le misurazioni .......

Saluti
Marco

Ps. chissa' come mai nell'ambiente di riferimento di AR le casse migliori e piu' pregiate esibiscono molto spesso una bella curva regolare entro qualche db., che strano vero ? :D
 
Microfast ha scritto:
E chi ti dice che devi ottenere la curva piatta ?

Almeno capisci con cosa hai a che fare, se ci sono risonanze, di che entita' e a quale frequenza, fastidiose riflessioni da trattare, come riverbera il tuo ambiente e poi sai se i canali suonano allo stesso modo ( impagabile nel multicanale ); con le basse frequenze, poi altro che curva piatta, e' facile avere le dolomiti .............

Poi il discorso che ti piace quello che ottieni ad orecchio ( io direi a casaccio ) chi ti dice che vada meglio di quello che ottieni strumentalemente e chi ti vieta di verificare ad orecchio quello che ottieni strumentalmente ?

A me curiosamente quello che ottenevo strumentalmente e non mi piaceva all'ascolto, poi e' risultato semplicemente misurato male: e si, bisogna imparare anche a fare le misurazioni .......

Saluti
Marco

Ps. chissa' come mai nell'ambiente di riferimento di AR le casse migliori e piu' pregiate esibiscono molto spesso una bella curva regolare entro qualche db., che strano vero ? :D
Non si sta parlando di linearita dei diffusori ;) Ma di come un diffusore si inserisce in un abiente e le regolazioni/accorgimenti etc. che comporta per avere un risultato ottimale.
:D
Come avevo premesso, le misurazioni possono essere un ottimo sussidio per evidenziare l'origine e l'entita di una aberrazione o colorazione particolare di un ambiente.
Si sono incrociati i post e mentre scrivevo non ho visto la precisazione che hai fatto e che condivido su quote di nordata.
Semplicemente dicevo che alla fine.. tutto dovra' sempre fare i conti con il gusto del nostro orecchio ;)
 
a parte la diatriba sulle misurazioni il thread é utilissimo almeno per la mia ignoranza in materia

altre regolette, metodi empirici e chi più ne ha più ne metta

grazie
 
lanzo ha scritto:
a parte la diatriba sulle misurazioni il thread é utilissimo almeno per la mia ignoranza in materia

altre regolette, metodi empirici e chi più ne ha più ne metta

grazie

Ma sicuro che e' utile, sono i soliti argomenti triti e ritriti, ripetuti all'infinito e da tempo immemorabile, su riviste, forum, newsgroup ed e' giusto parlarne perche' sono l'indispensabile punto di partenza.

Il problema e' che poi, molto spesso, dopo che li hai diligentemente seguiti, e per le piu' svariate ragioni non ottieni il risultato sperato, addirittura l'impianto suona male e allora che fai ?

Chiedi al tuo rivenditore di ficucia e lui furbescamente comincera' a farti cambiare componenti, inutilmente e con un cresecendo di prezzi inesorabile: c'e' gente che va avanti cosi' da anni ( o addirittura decenni ) senza approdare mai a niente di valido.

In questa non cosi' rara situazione c'e' solo uno che sara' contento e questo sicuramente non e' l'utente :D

Saluti
Marco
 
Comunque anche io comincio a sentire la mancanza di una verifica strumentale con le regole lascerei stare.
Oramai il mio , piccolo e modesto impianto suona con regole "antigravità":rolleyes:

Posizione diffusori su angoli ( 70 cm circa ) pazzesco , direte voi, contro ogni regola, venite ad ascoltare i miei e scoprirete che non e' così.
Probabilmente le pareti miste cartongesso e malta , un piccolo controsoffoitto e parecchie riseghe ( oltre 2 tappeti persiani ) stravalgono ogni logica di riflessione.

Unica accortezza , punto di ascolto egoistico ( e chisseneimporta di chi viene da me una volta all'anno ) posizionato nell' apice di un triangolo equilatero casse seduta. ( foorse questa era una "aborigena " regola.


Ciao.
Andra

Bene bene un bel 3ads che mancava da un po.
 
Una piccola digressione.

C'è una cosa che mi lascia perplesso: in qualche risposta, e non solo in questo thread, si parla di "gusto personale".

Ma..., non stiamo trattando di Alta Fedeltà, ovvero di come cercare di riprodurre un evento musicale nel modo più simile alla realtà ?

Ora, la realtà credo sia una sola (elucubrazioni filosofiche a parte).

Piccolo esempio, personalmente ho suonato per qualche anno, e suono ora per diletto, (taluno dice con discreto successo) uno strumento musicale, di cui ho bene in mente il suono, ora, quando ascolto un brano musicale paragono ciò che sento a ciò che so bene come deve essere e da questo traggo le mie conclusioni.

Ovviamente il tutto potrebbe essere influenzato dalle condizioni fisiologiche del mio orecchio, che però influiscono in egual maniera sia sul suono riprodotto che su quello "dal vivo".

Lo strumento è la batteria, non semplice da riprodurre, attacchi istantanei, armoniche elevate, bassi profondi, tutte cose impegnative per qualsiasi diffusore; la prima cosa che ascolto è il suono dei piatti o del charleston (o hi-hat), quante volte mi capita di sentire suoni ovattati che nulla hanno a che spartire con la realtà, anche in impianti di rango, o almeno così definiti; se nella realtà ascoltassi quel suono sicuramente penserei ad uno scherzo, qualcuno forse mi ha riempito il piatto di nastro adesivo (si fa a volte, in minima parte, per ottenere qualche suono particolare).

Eppure ho visto gente in deliquio davanti a questi impianti e mi sono chiesto, ma costoro hanno mai ascoltato un suono dal vero ?

E' vero, ognuno ha i propri gusti ed ha tutti i diritti di soddisfarli, però non parliamo più di alta fedeltà, nel vero senso del termine.

Ciao
 
nordata ha scritto:
Una piccola digressione.

C'è una cosa che mi lascia perplesso: in qualche risposta, e non solo in questo thread, si parla di "gusto personale".

Ma..., non stiamo trattando di Alta Fedeltà, ovvero di come cercare di riprodurre un evento musicale nel modo più simile alla realtà ?

Ora, la realtà credo sia una sola (elucubrazioni filosofiche a parte).

Piccolo esempio, personalmente ho suonato per qualche anno, e suono ora per diletto, (taluno dice con discreto successo) uno strumento musicale, di cui ho bene in mente il suono, ora, quando ascolto un brano musicale paragono ciò che sento a ciò che so bene come deve essere e da questo traggo le mie conclusioni.

Ovviamente il tutto potrebbe essere influenzato dalle condizioni fisiologiche del mio orecchio, che però influiscono in egual maniera sia sul suono riprodotto che su quello "dal vivo".

Lo strumento è la batteria, non semplice da riprodurre, attacchi istantanei, armoniche elevate, bassi profondi, tutte cose impegnative per qualsiasi diffusore; la prima cosa che ascolto è il suono dei piatti o del charleston (o hi-hat), quante volte mi capita di sentire suoni ovattati che nulla hanno a che spartire con la realtà, anche in impianti di rango, o almeno così definiti; se nella realtà ascoltassi quel suono sicuramente penserei ad uno scherzo, qualcuno forse mi ha riempito il piatto di nastro adesivo (si fa a volte, in minima parte, per ottenere qualche suono particolare).

Eppure ho visto gente in deliquio davanti a questi impianti e mi sono chiesto, ma costoro hanno mai ascoltato un suono dal vero ?

E' vero, ognuno ha i propri gusti ed ha tutti i diritti di soddisfarli, però non parliamo più di alta fedeltà, nel vero senso del termine.

Ciao
Ciao ;)
Capito il ragionamento e concordo in pieno su questo ;)
Forse ho semplificato troppo partendo dal presupposto che certe cose fossero scontate. Personalmente ho il "dono" di "campionare" mentalmente un suono, una immagine o una sensazione; ma principalmente un suono. Essendo stato un musicista per anni e lavorato in studi di registrazione ( principalmente ) , studi televisivi e stage vari, ho sempre avuto la fortuna di conoscere e "campionare" mentalmente gli strumenti musicali, dal singolo alla sinfonica. Quindi questo concetto per me e'innato e naturale.
Affidandosi poi a diffusori che notoriamente hanno risposte alquanto neutre con curve di risposta quasi piatte, il problema che rimane si concentra solo sul posizionamento e sull'ambiente.
Quando conosco il suono, ho la certezza di un diffusore "Monitor" Reference, se c'e' qualche colorazione di troppo, questa e' dovuta esculsivamente all'ambiente e relativo posizionamento.
Negli studi ad es.il posizionamento e' quasi obbligato, puo' variare solo l'altezza da terra del diffusore e l'inclinazione in gradi rispetto al punto di ascolto che generalmente e' il centro del banco di regia o Mixer. E qui' sto parlando di ambienti acusticamente trattati che, nonostante tutto, hanno sempre bisogno di piccole correzioni (Eq ambientali a 1/3 di ottava e nei casi piu' drastici parametrici usati in qualche caso con delle pendenze "Q" piuttosto spinte su di un range di frequenze).
 
Nel mio post non mi sono dilungato particolarmente, ma pure io, negli ultimi 30 anni, ho fatto un po' di pratica di registrazioni dal vivo e studio, spaziando dal singolo strumento alla grande orchestra sinf. + coro, dal rock alla musica religiosa con riprese in chiese varie e quindi concordo con quanto hai detto.

Quello che intendevo era che non capisco il fatto del "proprio gusto" ovvero, se uno, al limite, preferisce un suono con gamma alta attenuata e bassi tipo juke-box, OK, gusti personali, però questo, secondo me, esula dal concetto di Hi-Fi, in cui il suono dovrebbe essere riprodotto con la minima colorazione, o temperatura :D, possibili, compatibilmente con la classe dell'impianto, il meglio ottenibile con quanto è possibile spendere.

Per tornare più in tema.

E' indubbio che trovare la migliore collocazione dei diffusori e del punto di ascolto sia uno dei parametri da rispettare e da cui iniziare tutte le valutazioni successive, però... perchè questo sia possibile sarebbero necessarie due condizioni:

- che la stanza sia adibita esclusivamente all'ascolto
- che sia stata costruita tenendo presente ciò (dimensioni, posizionamento porte - finestre)

Condizioni che mi sembra siano appannaggio di pochi.

Qualcuno in più sicuramente ha la fortuna di poter disporre di un locale esclusivo ma, probabilmente, non potrà posizionae i diffusori nel modo corretto per qalcuno dei problemi di cui al secondo punto.

Quest'ultimo caso poi diventa ancora più frequente se l'impianto deve essere usato anche per l'HT.

La presenza di uno schermo di dimensioni non irrilevanti, condiziona ancora di più, i due anteriori devono stare ai lati dello schermo, ecc.

Tutte cose che i frequentatori del Forum ben sanno, le ho solo ripetute per introdurre (finisco subito) quello che è il mio modesto parere: più che "il posizionamento dei diffusori" che, molte volte è obbligato, sarebbe utile anche parlare di "come far suonare al meglio" i diffusori e non intendo con cambi di ampli dal suono più caldo o più freddo o di cavi più o meno cristallini, tutti questi sicuramente influenzano il suono ma, come evidenziato già da altri, perchè non focalizzare l'attenzione su alcune basilari, minime e non costose correzioni acistiche ?

I risultati saranno sicuramente immediatamente avvertibili.

Ciao
 
QUOTE]Nordata ha scritto:
Nel mio post non mi sono dilungato particolarmente, ma pure io, negli ultimi 30 anni, ho fatto un po' di pratica di registrazioni dal vivo e studio, spaziando dal singolo strumento alla grande orchestra sinf. + coro, dal rock alla musica religiosa con riprese in chiese varie e quindi concordo con quanto hai detto.

Quello che intendevo era che non capisco il fatto del "proprio gusto" ovvero, se uno, al limite, preferisce un suono con gamma alta attenuata e bassi tipo juke-box, OK, gusti personali, però questo, secondo me, esula dal concetto di Hi-Fi, in cui il suono dovrebbe essere riprodotto con la minima colorazione, o temperatura , possibili, compatibilmente con la classe dell'impianto, il meglio ottenibile con quanto è possibile spendere.

Per tornare più in tema.

E' indubbio che trovare la migliore collocazione dei diffusori e del punto di ascolto sia uno dei parametri da rispettare e da cui iniziare tutte le valutazioni successive, però... perchè questo sia possibile sarebbero necessarie due condizioni:

- che la stanza sia adibita esclusivamente all'ascolto
- che sia stata costruita tenendo presente ciò (dimensioni, posizionamento porte - finestre)

Condizioni che mi sembra siano appannaggio di pochi.

Qualcuno in più sicuramente ha la fortuna di poter disporre di un locale esclusivo ma, probabilmente, non potrà posizionae i diffusori nel modo corretto per qalcuno dei problemi di cui al secondo punto.

Quest'ultimo caso poi diventa ancora più frequente se l'impianto deve essere usato anche per l'HT.

La presenza di uno schermo di dimensioni non irrilevanti, condiziona ancora di più, i due anteriori devono stare ai lati dello schermo, ecc.

Tutte cose che i frequentatori del Forum ben sanno, le ho solo ripetute per introdurre (finisco subito) quello che è il mio modesto parere: più che "il posizionamento dei diffusori" che, molte volte è obbligato, sarebbe utile anche parlare di "come far suonare al meglio" i diffusori e non intendo con cambi di ampli dal suono più caldo o più freddo o di cavi più o meno cristallini, tutti questi sicuramente influenzano il suono ma, come evidenziato già da altri, perchè non focalizzare l'attenzione su alcune basilari, minime e non costose correzioni acistiche ?

I risultati saranno sicuramente immediatamente avvertibili.

Ciao
[/QUOTE]

Uppo pienamente nordata....le "regole" di disposizione dei diffusori sono, piu' o meno, note a tutti.....e poi, ok, ci si puo' sbizzarrire a muovere e rimuovere la cassa un po' piu' in qua o un po' qui in la in base al gusto ed alle leggi della fisica...ma......

Ma chi non puo' farlo???
Chi non ha una stanza dedicata al Hi-Fi o al HT???
Chi, invece, e' costretto a posizionare i propio diffusori "proprio" li per motivi di spazio o di mogli???(per fortuna io ricado nel primo gruppo ;))

Sarebbe interessante e credo utilissimo parlare di soluzioni diciamo alternative, che a detta del "tecnico" sono sbagliate o improponibili, ma per molti sono l'UNICA soluzione possibile!!! (o che a lui, 'gnorante come me, viene in mente :))
Giusto per non spendere 1000 euro per un paio di casse e sentirle suonare malissimo a casa propria dato che non si ha spazio e/o la POSSIBILITA' di posizionarle in maniera "corretta"....Magari ci sono prodotti specifici o magari, con qualche accorgimento acustico, e' possibile correggere le storpiature.....

Microfast ha scritto:
Sicuramente aiuta: per prima cosa a capire che quello che si e' ottenuto ad orecchio potrebbe essere ben distante da una situazione, non dico ottimale ma almeno accettabile.

Ma come si fa a lavorare alla cieca, con un progetto fatto via email ?

Non voglio dire che sia impossibile simulare un ambiente dalle sue dimensioni ed altre considerazioni, ma ci sono troppe variabili che entrano in gioco .........

E poi se una volta c'era la scusa che avere un sistema di misurazione in casa era improponibile, oggi fortunatamente non e' piu' cosi'.

Dico solo di non aver paura ad investire qualche centinaio di Euro per qualcosa che potrebbe far suonare dieci volte meglio il proprio impianto :)

Il pc l'avete tutti, quello che serve e' un software, un microfono e relativo pre, niente di piu' e niente di meno.

Saluti
Marco

Scusate, vado un po' OT
cito Microfast perche' parla di software per la taratura/misurazione dei livelli sonori dell'impianto....qualcuno mi potrebbe dare qualche nome???(magari con un PM)...e se sono free e' anche meglio :D
Dato che sono un neofita ed ho pochissima esperienza una "linea guida" data da rilevamenti "assoluti" mi potrebbe aiutare moltissimo...

Grazie
 
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