Solo perché in Italia e nei forum non si è fatto cultura per le cose nuove, anzi ci si è fermati sulle cose vecchie..
Ti dirò... gli audiofili (categoria in cui mi ostino a non includermi

) sono essenzialmente "conservatori" poco inclini ( spesso refrattari) all' accettare soluzioni nuove o semplicemente complesse.
Quindi un cavo è più semplice da piazzare che studiare l' acustica di una stanza e inserire pannelli diffondenti, trappole... soluzioni che impattano sull' estetica del salotto... in più saper intervenire è faticoso e per capirlo magari è necessario avere l' umiltà di acquistare un paio di libri e studiare.
Gli interventi di correzione attiva poi sono visti come
Strumenti Del Male in quanto modificano il segnale ... (e la stanza che cosa fa ... risonanze, cancellazioni rotazioni di fase, colorazioni dovute a comb filtering da suono riflesso).
Gli amplificatori in classe D considerati come strumenti da giostrai...
Modalità cabaret on...
L' immagine de "IL VERO AUDIOFILO" è:
Giradischi che riproduce Kind Of Blu ( 1959 !!!!! ), o peggio ancora l' ennesimo freesbee nero di Diana Krall su impianto con preamplificazione RIAA a valvole (o dato che va di moda... passiva), su amplificazione a due telai a valvole; cavi grossi come pitoni in Epigurio arricchito in una notte di plenilunio e avvolto da 7 vergini ... collegati a diffusori bookshelf laccatissimi realizzati dai migliori ebanisti... piazzati negli angoli di un salotto con arredamento minimalista con vetrata da un lato, tavolo in cristallo di fronte al punto di ascolto e poltrona in pelle umana al centro del triangolo.
Modalità Cabaret OFF
In quanto ho scritto sopra... non c' è nulla di male in fin dei conti anche io in salotto ho una vetrata di lato, il vecchio Thorens, il tavolo in cristallo, due divani in pelle, è molto bello tirare fuori i vecchi dischi.
Farli girare ed ascoltarli a volume basso in inverno con il calore della stube con una buona lettura è decisamente appagante.... ma non è sicuramente una condizione di ascolto ideale... nonostante la volumetria della stanza lo sia, l' importante è saperlo e se si vuole ascoltare veramente bene... (anche solo i film) ci vuole altro.
Un altro ambiente propriamente trattato, diffusori che forniscano prestazioni adeguate in condizioni in cui gli ascolti sono a livello di volume tale da permettere di cogliere il maggior numero di sfumature e garantire la percezione di elevati livelli di dinamica.... il tutto con il minor livello di distorsione possibile.
Ciao