Il discorso è complesso, vedo che su questo siamo d'accordo.
Faccio delle mie considerazioni, un pò alla rinfusa, mi scuserete se sono banali

:
1) L'ambienza si ricrea anche con due soli canali, basta giocare con le fasi acustiche dei segnali. Esempio macroscopico sono le cosiddette barre sonore Yamaha e similari, che con i soli anteriori ricreano sensazione di suono diffuso
2) Pochi eletti

sanno che il segnale stereofonico è frutto di uno studio psicoacustico, molti "
uomini della strada" non sanno perchè gli apparecchi siano venduti con 2 casse anzichè tre o non una sola....
3) La necessità di avere più sorgenti sonore (diffusori) è rivolta essenzialmente ai film. Se riesce facile immaginarsi nel bel mezzo della scena di un inseguimento, attorniati da differenti rumori e voci, non è il nostro scopo trovarsi sul palco o nella sala registrazione coi musicisti: lì siamo spettatori di una rappresentazione che si svolge dinanzi a noi (esclusa la musica elettronica dedicata alle discoteche)
4) Il multicanale rappresenta sicuramente linfa nuova, commercialmente, in un mercato come quello della stereofonia altrimenti agonizzante perchè incapace di apportare novità di rilievo per la massa (tipo SACD e DVD-A, tra gli altri esempi di indifferenza del grande pubblico)
5) Anche se ci sono più componenti da settare, un impianto multichannel installato male suona meno peggio di un impianto stereo installato male (ambedue sono la maggioranza delle installazioni) perchè l
'effetto speciale di trovarsi qualche suono alle spalle e qualche boato (dal sub) è garantito comunque, nel caso del MCH.