Microfast
Operatore
Re: Re: Re: ???
Sii buono Giampiero, non mi fare dire cose che non ho detto, non voglio e non mi sogno neanche ( perche' non ne sono all'altezza ) di entrare tecnicamente in discussione con te.
Ma chi ha mai detto di usare l'eq. da 300 Euro come DSP per "ottimizzare" il progetto di un diffusore ?
Esistono metodi ben piu' sofisticati ( hai mai letto di BRUTE FIR scritto da Anders Torger e addirittura minacciato dalla Lake ? ).
Io ho solo espresso le mie "riserve" ( tenendo conto di cosa un ambiente possa riservarci, come nel mio caso ... ) circa il riuscire con un crossover ottimizzato a far fronte a tutte le problematiche dell'ambiente.
Intanto ribadisco ( nel caso ce ne fosse bisogno ) che io non vendo niente a nessuno, semmai gratuitamente e con tutti i miei limiti ho condiviso la mia esperienza con altri e nonostante ti possa sembrare strano il metodo, per quanto elementare, ha funzionato andando ben oltre a quanto ottenibile spostando i diffusori o aggiungendo i soliti tubes traps ( unica cosa che l'utente normale fino ad ora si limitava a fare, con risultati spesso deludenti ), non solo da me e fino ad oggi nessuno si sogna minimamente di tornare indietro.
Forse siamo tutti sordi ed allucinati ?
Perche' non ti chiedi invece, perche' sempre piu' gente si affida a questi sistemi dopo averle provate tutte ?
E perche' se il miglioramento fosse un abbaglio, dopo l'iniziale inevitabile entusiasmo, invece di buttare tutto e tornare indietro, continua su questa strada ancora piu' convinta ?
E come mai prima spostandosi di 30cm cambiava tutto ed invece dopo l'eq. molti hanno notato una "zona" valida ben piu' ampia ?
Io l'idea ( magari sbagliero' ) me la sono gia' fatta: pur essendo un metodo con dei limiti e difetti c'e' cosi' tanto da migliorare in questo aspetto che tutto il resto passa in secondo piano.
Non sarebbe ora di lasciar perdere i pregiudizi e cominciare a dare una mano anche alla gente normale che vive in ambienti normali e aspira comunque ad un ascolto decente ?
Magari come dici bastera' anche l'eq. analogico di 20 anni fa ma col DEQ-9624 abbiamo avuto tali miglioramenti ........., saranno gli ottimi DAC/ADC AKM o forse i due Shark 21065 che calcolano in fp., ma sinceramente quello che conta per me e' l'ottima resa all'ascolto, resa che per quanto scarsa e' abissalmente migliore rispetto a prima.
Questo e' quello che conta per me !!
Se vuoi aiutarci a capire e migliorare ancora te ne saremo immensamente grati.
Cordialmente
Marco
Giampy ha scritto:
Quando uscirono i primi software di simulazione assisstemmo alla nascita istantanea di una miriade di progettisti, nati in un batter d'occhio, così come quando sono ritornate di moda le valvole. Aloia, che di valvole ne ha masticate tante mi disse una volta "Ma dove sono stati nascosti finora tutti questi progettisti?" Adesso con gli equalizzatori digitali da 300 euro sembra rivivere quei tempi, ma proprio l'esperienza mi dice di essere guardingo e di studiare bene l'assieme. Mettiamo che io voglia progettare un diffusore al mio amico Otello, che ha un giradischi così, una testina cosà ed un diffusore elettrostatico. Mettiamoci pure che questo diffusore è a tre vie. L'analisi, sia con un filtro attivo, con un DSP o con un filtro passivo è esattamente la stessa e le implementazioni, l'ottimizzazione e la messa in opera sono esattamente le stesse. Dubito che a risultato finito, l'Otello sia daccordo nel far passare il suono della sua preziosa testina attraverso due conversioni (che stanno entrambre in 300 €) e poi consegnare il tutto ai suoi VTL. Con un DSP puoi fare TUTTO se hai gli strumenti e le conoscenze per poter far tutto, esattamente come con i crossover passivi. La fasatura tra i trasduttori per poterla ottimizzare la devi prima misurare e devi elaborare delle teorie funzionanti sul disegno della scena acustica. Una volta fatto ciò spiegatemi cosa verificate con il computer. Ma davvero qualcuno pensa che con i terzi di ottava e col rumore rosa captato da un microfonino ad elettrete si riesce a fare una fase relativa costante ed il tutto non si riduce soltanto ad ottimizzare la timbrica IN UN SOL PUNTO, quello dove è posizionato il microfono, con l'integrazione dei diversi coefficienti di assorbimento dell'ambiente alle varie frequenze? A questo punto scusate, ma andava bene anche l'equalizzatore analogico Pioneer dotato di microfono e generatore di rumore. Nella mia esperienza la verità va cercata più in profondità rispetto all'acquisto di 300 euro di materiale elettronico, più in profondità dei rirardi temporali o della compensazione passiva di un trasduttore (che per altro ad un amplificatore valvolare fa benissimo e non ti fa spendere nessuna potenza aggiuntiva, come ho sentito erroneamente dire. Le cose, sempre secondo me, sono complesse sempre e con qualunque tipo di approccio e mai come in questo caso il poterti svincolare da una difficoltà di tipo passivo diventa semplice con un DSP. Con un microfonino ed un computer non si fa un diffusore migliore, ma si ottimizza soltanto la timbrica in un particolare ambiente ed in un solo punto di questo. La scena, venitemi a raccontare di come la fate più profonda, più larga o più a fuoco. Allora ne riparlimo. Si conclude spesso dicendo "non per fare polemica". Non è questo il caso: qui vogliamo fare polemica. Una polemica garbata ed educata, ma fatta di cose reali, non di teorie.
Giampy
Sii buono Giampiero, non mi fare dire cose che non ho detto, non voglio e non mi sogno neanche ( perche' non ne sono all'altezza ) di entrare tecnicamente in discussione con te.
Ma chi ha mai detto di usare l'eq. da 300 Euro come DSP per "ottimizzare" il progetto di un diffusore ?
Esistono metodi ben piu' sofisticati ( hai mai letto di BRUTE FIR scritto da Anders Torger e addirittura minacciato dalla Lake ? ).
Io ho solo espresso le mie "riserve" ( tenendo conto di cosa un ambiente possa riservarci, come nel mio caso ... ) circa il riuscire con un crossover ottimizzato a far fronte a tutte le problematiche dell'ambiente.
Intanto ribadisco ( nel caso ce ne fosse bisogno ) che io non vendo niente a nessuno, semmai gratuitamente e con tutti i miei limiti ho condiviso la mia esperienza con altri e nonostante ti possa sembrare strano il metodo, per quanto elementare, ha funzionato andando ben oltre a quanto ottenibile spostando i diffusori o aggiungendo i soliti tubes traps ( unica cosa che l'utente normale fino ad ora si limitava a fare, con risultati spesso deludenti ), non solo da me e fino ad oggi nessuno si sogna minimamente di tornare indietro.
Forse siamo tutti sordi ed allucinati ?
Perche' non ti chiedi invece, perche' sempre piu' gente si affida a questi sistemi dopo averle provate tutte ?
E perche' se il miglioramento fosse un abbaglio, dopo l'iniziale inevitabile entusiasmo, invece di buttare tutto e tornare indietro, continua su questa strada ancora piu' convinta ?
E come mai prima spostandosi di 30cm cambiava tutto ed invece dopo l'eq. molti hanno notato una "zona" valida ben piu' ampia ?
Io l'idea ( magari sbagliero' ) me la sono gia' fatta: pur essendo un metodo con dei limiti e difetti c'e' cosi' tanto da migliorare in questo aspetto che tutto il resto passa in secondo piano.
Non sarebbe ora di lasciar perdere i pregiudizi e cominciare a dare una mano anche alla gente normale che vive in ambienti normali e aspira comunque ad un ascolto decente ?
Magari come dici bastera' anche l'eq. analogico di 20 anni fa ma col DEQ-9624 abbiamo avuto tali miglioramenti ........., saranno gli ottimi DAC/ADC AKM o forse i due Shark 21065 che calcolano in fp., ma sinceramente quello che conta per me e' l'ottima resa all'ascolto, resa che per quanto scarsa e' abissalmente migliore rispetto a prima.
Questo e' quello che conta per me !!
Se vuoi aiutarci a capire e migliorare ancora te ne saremo immensamente grati.
Cordialmente
Marco