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N. D'Agostino ha scritto:
ps Gianni per cortesia evita di riportare frazioni delle risposte di questo forum su altri, come hai notato, portano solo confusione, se desiderano partecipare possono tranquillamente scrivere qui.
Gianni Wurzburger ha scritto:
p.s. mi dici quale confusione ha portato quel post? io non la vedo
p.p.s. i richiami ai moderatori da regolamento vanno fatti in pvt, proprio per evitare confusione, uomo avvistato D'Agostino bannato![]()
toh oggi sono anche poeta
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Gianni Wurzburger ha scritto:
magari visto che Giampy decanta tanto la cucina di tua moglie che ti devo di, mi sacrifichero' io, quando andro' a prendere i miei a portar giu anche i tuoi
N. D'Agostino ha scritto:
Sul sub vedi sopra, mentre sul fatto di troppi altoparlanti da far pilotare da un solo ampli.....non capisco. Vedi oggi piloto 16 aloparlanti, per canale, senza la minima difficoltà del finale, valvolare o transistor che sia. Il fatto di passare ad una muliamplificazione non dipende da queste problematiche ma da una ricerca di una maggior dinamica etc etc. In passato ho avuto per circa quattro anni un diffusore a sorgente lineare triamplificato a valvole....il risultato era niente male anche se ho preferito ritornare ad una monoamplificazione, poiche' ho sperimentato alcune cosette sul filtro che mi ripropongo di riportare anche sulla nuova versione. L'ottimizzazione deve per forza di cosa passare per un utilizzo di componenti passivi, non credo affatto in una loro eliminazione totale anzi. Se desideri ottenere il massimo dalla tua futura triampificazione dovrai per forza di cose utilizzare qualche componente passivo sia per piccole correzioni, ma anche per l'ottimizzazione in fase complessiva del sistema o per l'approsimazione della forma di onda che desidererai creare. La scelta di riprogettare il mio diffusore attuale deriva anche dalla consapevolezza che di definito non esiste nulla e quindi il desiderio di avere un diffusore facilmente plasmabile e modificabile. In definitiva un diffusore che sia anche ottimizzato per il layout tecnico del sistema stesso e per la sua integrazione in qualsiasi ambiente domestico.....quando vedrai il mio attuale diffusore capirai (sentirai) i vantaggi di alcune mie idee che si sono trasformate in alcune piccole unicità.
N. D'Agostino ha scritto:
Ad esempio....
non credo che tu riesca ad ottimizzare il carico del tuo diffusore per il tuo ampli oppure non credo che in un sistema con piu' altoparlanti (sorgente lineare e' di questo che si parla) puoi ottimizzare i punto di emissione.
N. D'Agostino ha scritto:
Caro Microfast,
non mi trovi in accordo con te. L'equilibrio complessivo del sistema ampli casse e' fondamentale per la resa del medesimo. Tutto dipende da cosa utilizzi e ti posso assicurare che vedere il proprio ampli respirare significa ottenere prestazioni massime dallo stesso. Vedi ottimizzare 16 altoparlanti con un eq e' sicuramente molto semplice ed automatico, ma non risolve alcuni problemini riguardanti la fase nel punto di ascolto e la scena che voui riprodurre. Utilizzare l'eq/cross over puo' portare ai medeismi risultati che puoi ottenere con il filtro passivo, facendo le medesime operazioni. Ribadisco pero' che qualcosa di passivo nel tuo diffusore lo dovrai sempre mettere (stiamo parlando di sistemi complessi). E chi la detto che non puoi ottenere un filtro di ottime caratteristiche in maniera passiva? Che il DSP possa fare l'impossibile, lo credo bene, ma che queste operazioni alla fine portino ad un suono interessante e' tutto da dimostrare. A livello di diffusore molto raramente servono filtri attivi particolari, basta sempre un buon filtro passivo. I casi particolari a cui mi riferisco sono essenzialmente quelli per la gestione delle bassisime frequenze, dove si cercano delle linearizzazioni impossibili e mai presenti nella gamma audio 60-40000Hz. L'ambiente poi e' una brutta bestia, ma se il progetto e' ben fatto, e' praticamente abbastanza semplice fare il tuning del sistema per ottenere buone performance. Se desideriamo il massimo sono convinto che la correzione ambientale utilizzando degli strumenti basati su DSP sia molto interessante, ma credo che prima si debba passare per il "cervello" che puo' fare molto quando il diffusore uno se lo costruisce da se. Il DSP io lo utilizzerei in ambiente per correggere la gamma bassissima e non la bassa e alta, dove credo che la semplicità fa sempre ottenere prestazioni elevatissime. Qui chiamo in gioco Mirko, che in fondo no ha tutti i torti, se vogliamo ottenere dal digitale la magicità dell'analogico dobbiamo utilizzare alcune accortezze che secondo passano per una gestione della gamma medioalta la piu' semplice possibile. Io preferisco utilizzare degli ottimi componenti lineari e dalle indiscusse capacità timbriche, piuttosto che comprare dei prodotti di fascia inferiore e poi ottimizzarli mediante l'utilizzo di un DSP. A casa mia, come ti ho detto, giace inutilizzato un Eq di livello molto elevato, poiche' ho preferito preferisco ottimizzare i miei diffusori "a mano".....In questo mi ha aiutato l'ambiente e la tipologia di diffusore (sorgente lineare).
Microfast ha scritto:
Cioe' ?![]()
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