La pena di morte nel mondo: una vergogna da cancellare.

"Mi opporrò alla pena di morte fino a quando qualcuno non mi dimostrerà l'infallibilità del giudizio umano".

Questo aveva scritto Thomas Jefferson, uno dei padri dell'America.

Ciao
Roberto :flower:
 
peppemar ha detto:
Non esistono sistemi buoni di morire, ritengo comunque che l'iniezione letale sia uno dei sistemi migliori.

A proposito della "bontà" dell'iniezione letale, questa provoca un blocco dei centri respiratori, quindi il condannato muore per soffocamento, in preda a degli spasmi atroci.

Basta fare una ricerchina su Google e troverai link come questr:

[...]
Riportiamo ora un particolare caso di un detenuto sottoposto all'iniezione letale:
James Autry: giustiziato il 14 marzo 1984. La prima esecuzione era prevista per il novembre 1983: Autry era già stato legato alla barella e stava subendo la prima fase del procedimento - una soluzione salina veniva introdotta nelle sue vene - quando l'esecuzione è stata sospesa.
Dopo la "seconda" esecuzione, un testimone oculare riferì che il condannato impiegò almeno dieci minuti a morire e per buona parte del tempo era cosciente, si muoveva e si lamentava del dolore. Un medico della prigione presente all'esecuzione ha riferito in seguito che l'ago si era occluso, rallentando così i tempi dell'esecuzione.
[...]

Molto umano... a proposito, Williams oggi ha agonizzato per 22 minuti... è certamente un "sistema migliore" per uccidere una persona.
 
Marlenio ha detto:
Altra cosa: ti dicevo che ci sono decine di casi di "giustiziati" che in seguito sono stati scoperti innocenti? Tu te la sentiresti di correre un rischio di questo genere, ovvero mandare a morire una persona innocente?

Questo è un discorso da affrontare a parte... anche fare qualche decennio di galera non è salutare in caso di innocenza..
 
corobi ha detto:
"Mi opporrò alla pena di morte fino a quando qualcuno non mi dimostrerà l'infallibilità del giudizio umano".

Questo aveva scritto Thomas Jefferson, uno dei padri dell'America.

Ciao
Roberto :flower:

Esatto. E' uno dei tanti motivi per cui la pena di morte è pericolosa.

Peccato che la stragrande maggioranza dei "figli" di Jefferson non la pensi allo stesso modo... :( :( :(
 
cobracalde ha detto:
Questo è un discorso da affrontare a parte... anche fare qualche decennio di galera non è salutare in caso di innocenza..

E' verissimo, ma almeno c'è la possibilità di uscirne vivi (e non parlo dei danni psicologici... vedi ancora Tortora per fare il solito esempio).

In caso di riconoscimento di innocenza postumo, l'unica cosa che viene salvata è l'immagine della persona che è stata "giustiziata"
 
Marlenio ha detto:
In caso di riconoscimento di innocenza postumo, l'unica cosa che viene salvata è l'immagine della persona che è stata "giustiziata"

Sono d'accordo...ma ritengo fallimentare condurre la battaglia contro la pena di morte con l'argomento dei possibili errori giudiziari.

Anche se mi dimostrassero la totale infallibilità del giudizio umano.. rimarrei contrario alla pena capitale.
 
cobracalde ha detto:
L'unica cosa... per quanto criticabili.. non riduciamoci ancora una volta a sparare sugli USA. Paragonarli alla Cina mi sembra quanto meno esagerato: circa il 99% delle esecuzioni nel 2004 è avvenuto nei paesi asiatici.

Questo è ovvio: l'esecuzione di Williams ha costituito solo uno spunto. Ho specificato all'inizio del 3D che la Cina (cosiddetto "paradiso democratico" che non accetta da nessuno lezioni sui diritti umani) detiene il record assoluto di esecuzioni sommarie... solo che i nostri media sembrano essere più interessati a quelle che avvengono in America.

Del resto, parlare delle 30 esecuzioni cinesi al giorno credo che annoierebbe i lettori... :(
 
cobracalde ha detto:
... per quanto criticabili.. non riduciamoci ancora una volta a sparare sugli USA ...
Non mi sembra siano stati il berasglio del 3ad.
Anzi, personalmente li ho applauditi per i progressi che stanno attuando.
Quello che però mi stupisce, a differenza degli stati asiatici (peste li colga), è che gli USA professano un cattolicesimo altamente manifesto, il quale fa a pugni con la pena di morte (giudizio più volte espresso da Giovanni Paolo II).
Insomma, prima o poi gli Stati Uniti la aboliranno.
Io mi chiedo come si possa, invece, elogiare un paese come la Cina (e a ruota tanti altri) dove pena di morte e diritti umani sono all'ultimo gradino dei loro valori?

Ciao
Roberto ;)
 
cobracalde ha detto:
Sono d'accordo...ma ritengo fallimentare condurre la battaglia contro la pena di morte con l'argomento dei possibili errori giudiziari.

Anche se mi dimostrassero la totale infallibilità del giudizio umano.. rimarrei contrario alla pena capitale.

Ma questo è ovvio: è solo un ulteriore motivo che si va ad aggiungere alla infinita lista dei "CONTRO" alla pena di morte... anche perchè in questa categoria gli esempi purtroppo non mancano.
 
Marlenio ha detto:
solo che i nostri media sembrano essere più interessati a quelle che avvengono in America.

Ecco.. appunto.. lasciamo ai nostri media il compito di distorcere le informazioni...;)

E' ovvio comunque che si venga più colpiti dagli usi di una nazione che sentiamo più vicina alla nostra cultura.. anche se spesso noi europei sbagliamo a valutare la mentalità americana con i parametri del vecchio continente...
 
corobi ha detto:
Non mi sembra siano stati il berasglio del 3ad.
Anzi, personalmente li ho applauditi per i progressi che stanno attuando.
Quello che però mi stupisce, a differenza degli stati asiatici (peste li colga), è che gli USA professano un cattolicesimo altamente manifesto, il quale fa a pugni con la pena di morte (giudizio più volte espresso da Giovanni Paolo II).
Insomma, prima o poi gli Stati Uniti la aboliranno.

Non sono convinto che avverrà così presto: il 60% degli americano è ancora favorevole, e significa il 60% dell'elettorato... guarda caso, difficilmente troverai un candidato che apertamente dica NO alla pena di morte.
Certo, la percentuale dei favorevoli è in costante calo.




corobi ha detto:
Io mi chiedo come si possa, invece, elogiare un paese come la Cina (e a ruota tanti altri) dove pena di morte e diritti umani sono all'ultimo gradino dei loro valori?

Per un motivo molto semplice: è un mercato economico in espansione e fa comodo a tutti... per cui, meglio tapparsi il naso e chiudere gli occhi. Personalmente, ritengo si tratti di un "paradiso democratico" (sic!) in cui
lo Stato considera i suoi cittadini alla stregua delle bestie da soma... con tutto il resto del mondo che fa finta di niente e quindi altro non è che suo complice.
 
corobi ha detto:
Io mi chiedo come si possa, invece, elogiare un paese come la Cina (e a ruota tanti altri) dove pena di morte e diritti umani sono all'ultimo gradino dei loro valori?

Timore... se non paura....

Nel bene o nel male.. ci troviamo, in Europa e negli Stati Uniti, a dover affrontare un colosso che si mostra solido e compatto...

Ma torniamo in topic... scusate...
 
cobracalde ha detto:
Ecco.. appunto.. lasciamo ai nostri media il compito di distorcere le informazioni...;)

E' ovvio comunque che si venga più colpiti dagli usi di una nazione che sentiamo più vicina alla nostra cultura.. anche se spesso noi europei sbagliamo a valutare la mentalità americana con i parametri del vecchio continente...


QUOTO !!!!!!!!
 
Francamente non capisco il senso di un 3ad come questo.
L'autore spera di convincere peppemar che la pena di morte non sia giusta? E' veramente difficile.......
Comunque siamo in off topic ed ognuno puo scrivere quello che crede se c'e' il pieno rispetto delle regole del forum.
Io ad esempio sono favorevole e nessuno, mai e poi mai, potra convincermi del contrario; come del resto non cerchero' mai di convincere nessuno che la pena di morte potrebbe risolvere il 50% dai casi.
E poi fra un po e' Natale....... perche' non pensiamo a cose migliori?

Senza rancore
Mimmo
 
Ultima modifica:
cobracalde ha detto:
...L'unica cosa... per quanto criticabili.. non riduciamoci ancora una volta a sparare sugli USA. Paragonarli alla Cina mi sembra quanto meno esagerato: circa il 99% delle esecuzioni nel 2004 è avvenuto nei paesi asiatici.
E' chiaro che non sono confrontabili con la Cina, ma neanche con i paesi in cui vige la Sharia, come l'Iran, dove è prevista la pena di morte per i maggiori di 13 anni (10 se sono femmine!!!).
Rimane il fatto che nei paesi occidentali, gli US rimangono l'ultimo baluardo della pena di morte.
Ciao

antani
 
corobi ha detto:
Quello che però mi stupisce..... è che gli USA professano un cattolicesimo altamente manifesto, il quale fa a pugni con la pena di morte....

In U.S.A. la maggiornaza della popolazione e, della popolazione che conta, cioè non gli immigrati messicani o sudamericani, ma i "veri" americani, non sono di religione cattolica, ma protestante, di derivazione calvinista o luterana, che ha basi leggeremente diverse dalla cattolica, più intransigenti.

Probabilmente quella percentuale del 40% contraria alla pena di morte è costituita per lo più da cattolici.

Va tenuto presente che i cattolici si basano sul Vangelo e i suoi insegnamenti, mentre la morale protestante, in partcolare quelli di derivazione calvinista e, in generale quelli che definerei discendenti dai padri fondatori, quelli del Mayflower, si basano sulla Bibbia, che è cosa ben diversa dal Vangelo.

In teoria non dovrebbe esserlo visto che la "fonte" dovrebbe essere la medesima, ma qui si entrerebbe in un discorso totalmente estraneo a questa discussione, anche se molto interessante.

Nella Bibbia è ben presente il principio del "occhio per occhio...." che giustifica, anzi direi impone, di dare la morte a chi la dà ad altri.

Questo probabilmente in una visione moderna non dovrebbe contare, ma le basi religiose affiorano sempre.

Il mondo protestante è poi suddiviso in moltissime confessioni, ma una larga fetta è ancora molto legata alle basi originali.

Ciao
 
Ghandi diceva:

"Occhio per occhio, rende il mondo cieco".

Ciao
Roberto :flower:

P.S. Non mi sembra che Marlenio abbia aperto questo thread per convincere Peppermar. L'ha aperto per discuterne.
 
Concettualmente, sono favorevole alla pena di morte ma credo che la sua efficacia sia quantomeno discutibile.

Sotto l'aspetto della sua deterrenza, non dimentichiamo che tutti quelli che delinquono per scelta (criminalità organizzata o comunque professionale) ha messo nel conto di poterci morire: per mano dello stato o di un concorrente/rivale, poco importa.

In tali casi, la pena di morte sarebbe solo un aggravamento del rischio (oltretutto con la certezza di avere tutte le garanzie di legge) che, temo, dissuaderebbe ben pochi.

Altro discorso per coloro i quali si macchiano di crimini orrendi sotto la spinta dell'impulso del momento o di devianze congenite (serial killers ed affini), per i quali la deterrenza vale ancora meno; il responsabile di un reato commesso d'impulso, non ha neanche il tempo di riflettere sulle eventali consegenze del suo operato.

La pena di morte, a questo punto, potrebbe trovare una sola giustificazione: la pulizia della società da coloro i quali si sono macchiati di crimini talmente orrendi, da non essere suscettibili di ravvedimento e reinserimento per i quali, diversamente, una società già lesa dal delitto dovrebbe anche sobbarcarsi il mantenimento a vita del criminale senza speranza.

Quest'ultima esigenza, però, potrebbe essere soddisfatta diversamente.

Partendo dal presupposto che ogni reato toglie qualcosa alla società nel quale viene commesso, potrebbe essere ritenuta equa l'imposizione di una ripararazione (per quanto possibile) del danno fatto. Magari privilegiando una ricaduta positiva direttamente in capo alle vittime od ai loro familiari.

Se parlo di lavoro forzato, non retribuito e socialmente utile, qualcuno si scandalizza?

Ciao. Aurelio
 
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