La pena di morte nel mondo: una vergogna da cancellare.

vernavideo ha detto:
No,
Io credo una differenza sostanziale tra chi e' favorevole e chi e' contrario trovi la sua origine nella diversa interpretazione del significato della pena:
Per me (e anche per la costituzione italiana, per fortuna) la pena e' redentiva e rieducativa prima che afflittiva.
La pena di morte invece e' la massima espressione dell' ideologia della pena come punizione: una volta criminale, sempre criminale.
IMHO invece gli esseri umani sono soggetti in trasformazione e cambiamento perenne, non possonio essere inchiodati ad un unico gesto.

beh comunque per la mia interpretazione psicologica è solo un tentativo di dare una (tra le varie)interpretazioni delle sfaccettature del problema.

con tutto che sono contrario alla pena di morte non condivido il tuo pensiero fino in fondo.

è vero non si puo inchiodare tutta la vita di un uomo a un gesto .
ma dipende dal gesto ....e dalla reiteratezza del gesto.
sarebbe bello poter recuperare tutti ma non è cosi e mai sarà cosi purtroppo a mio parere.
è inutile perseguire a mio avviso una strada utopistica.
ci sono molti casi forse la maggior parte in cui si puo recuperare la persona ,reintrodurla nella società facendola responsabile e partecipe delle regole della società.
ma a mio avviso è un illusione pensare che ci sono persone che si possono recuperare.
la mia esperienza umana a dir il vero mi dice che il cambiamento al livello personale puo avvenire solo se parte da se stessi e di solito solo in seguito a grandi sofferenze.
nessuno cambia mai per nessuno.

la verità è che non dovrebbero mai accadere certi reati ma invece cosi non avviene.
la mia avversione contro la pena di morte parte da una considerazione squisitamente filosofica e umana .

una società come istituto vuole essere qualcosa di diverso dal singolo che però le cui leggi come disse qualcuno non devono essere un vestito scomodo e stretto ma che gli si cuce addoso perfettamente.

questo vuol dire che forse (e dico forse) la pena di morte potrebbe essere efficace in alcune culture ...la nostra non di certo.

la rieducazione di qualcuno dipende dalla cultura (in senso piu ampio del termine) del singolo .

credo che l'attuale sistema carcerario non vada verso il principio di rieducazione ma verso quello di pena.
mi sembra un dato di fatto che la teoria in questo caso è una cosa la pratica un altra.
d'altronde le costituzioni sono scritte da grandi uomini ,da intellettuali e politici con i contro (almeno dovrebbe esserlo) ma spesso non tengono in considerazione quello che la maggior parte del loro popolo sono.

mi viene da pensare alla costituzione americana scritta da personaggi illustri e venuta fuori con pensieri nobili e grandi...
c'è il concetto di diritto alla felicità ....che però applicato che vuol dire?
si puo affermare con sicumera che questo precetto è rispettato li?
 
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