Il punto è, come è gia stato scritto all'inizio, che non esiste UNA fantascienza, ma tanti filoni e sottofiloni diversissimi tra loro.
SW ed il tanto bistrattato "Starship Trooper" rappresentano bene un genere: quello forse più di impatto, di maggior seguito: navi stellari che varcano spazi, razze aliene amiche e nemiche, battaglie nello spazio, imperi, quello appunto detto "Space opera", un po' come il western (quello vecchia maniera di Ford e Wayne).
Ad esempio, rimanendo tra i film attuali, The Island rappresenta un altro genere di fantascienza, così come Minority Report, non ci sono battaglie, mostri, ma non per questo meno avvincenti.
Chi è lettore assiduo del genere, preferibilmente da lunga data (io posseggo il n. 1 di Urania - oltre a moltissimi altri

), sa bene a cosa mi riferisco ed alla miriade di aspetti che la fantascienza può assumere, con grandissimi scrittori in ogni filone; il tutto poi ha avuto anche una sua inevitabile evoluzione nel tempo, la fantascienza anni '50 e '60 era per lo più diversa dalla attuale, con velati accenni e metafore alla situazione politica di allora, con le relative paure da esorcizzare.
Per cui è perfettamente normale che alcuni film possano piacere o meno se non si ama quel particolare filone; "l'esercito delle 12 scimmie" e "28 giorni dopo" sono un buon esempio di altro filone, così come "The Day After Tomorrow" ancora di un altro.
Poi un film in particolare può essere riuscito o meno, ma questo è un altro discorso, capita anche a Disney con i cartoni animati, si può passare da "Il Re Leone" a "Pocahontas".
Ciao