Immaginavo che la mia affermazione avrebbe creato disappunto

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Il problema però,è che in questo mondo che è l'hifi e derivati come HT,bisogna davvero essere obbiettivi,e coraggiosi nello scontrarsi con quelle che erano le proprie credenze o con quelle che sono le "solite leggende".E questo vale anche per me in primis.
Cercherò di motivare questo pensiero...
Per esempio,il così detto purista dell'hifi,prevede un impianto minimalista,e guai,e ripeto guai,se l'ampli presenta controlli di tono,perchè questi sporcano il segnale nel percorso all'interno dell'ampli,che invece,il manuale del perfetto purista prevede che faccia il minor percorso possibile.Fin qui tutto ok,ma dove sta scritto che ciò dia per certo un miglior risultato rispetto ad un ampli con dei controlli di tono?
Sono convinto che un buon ampli suona bene anche in presenza di questi (drammatici) controlli di tono.In fondo passano solo attraverso un potenziometro,come quello del volume,e non attraverso una "pentola" che obbiettivamente può rovinare il segnale.Si parla di piccolezze che nella stra grande maggioranza delle volte,non si notano reali differenze sulla "presunta" qualità,se non altro le variazioni soniche,personalmente riportate per migliorarne a proprio piacimento le doti sonore,date proprio dalle modifiche riportate dai potenziometri dei controlli tono!Personalmente ho ascoltato molti ampli,senza controlli,che con diversi diffusori,suonavano più o meno chiusi,ovattati,con pochi bassi e alte drasticamente in dietro.Altri ampli che presentavano sia il pure audio,quindi la disattivazione di qualsiasi circuito o possibile variazione del suono,sia la possibilità di regolarne i controlli di tono.Bene,nel caso di una riproduzione "standard",dove ho la possibilità,ovviamente anche in base alle casse usate,di adattarne il suono a mio personalissimo gusto,giocando con questi controlli,ho potuto godere di ottime riproduzioni,mentre usando sempre la medesima configuarazione,una volta inserito il pure audio (manna per i puristi),il suono si chiudeva drasticamente,a volte sembrava perfino ovattato,e perdita sugli estremi banda. Ovviamente,per contro,ho ascoltato anche ampli senza controlli,che per mio gusto personale,suonavano da Dio.Tutto questo per introdurre che non sta scritto da nessuna parte che "x" è la verità universale!!! L'ascolto musicale è una delle cose più soggettive che esista,pertanto,ben venga un ampli (si spera di buona qualità) che senza deturpare il segnale,mi dia la possibilità di poter portare piccole variazioni tramite i controlli tono.
Con lo stesso principio di questa introduzione,con ferma convinzione,dico che i dati su carta valgono praticamente 0, e che quello che costa di più,o che viene venduto come il top di gamma,non necessariamente suona meglio di altri prodotti più economici,bisogna solo ascoltare e provare,proprio perchè il tutto è davvero troppo soggettivo,e ci sono infinite variabili in gioco.
Ora,dopo l'ascolto che ho fatto,posso dire che le DJ,non sono certo le casse definitive,o che siano le casse migliori,no di certo,ma che siano delle casse dal rapporto prezzo/prestazioni,notevolissimo,sicuramente si!!!
Ho già detto che chi cerca un suono raffinato,non le comprerebbe di certo,ma sinceramente parlando,colui che cerca tali caratteristiche,non comprerebbe nemmeno le Arbour...
Personalmente credo che ascoltare musica o un film,debba essere una esperienza,per quanto piccola,che emozioni.Partendo da questo punto,ricollegandomi con l'inizio di questa mia lunga considerazione,penso davvero che sia dura liberarsi da convinzioni,da leggende,o dal manuale del perfetto audiofilo.Se devo guardare un film,e questo deve emozionarmi,al di la ovviamente della qualità artistica dello stesso,ho sicuramente piacere di ascoltare un sistema dinamico,spaziale,pulito e ben preciso nella riproduzione,e queste DJ,le ho trovate ottime per tale scopo.Ma qui il problema,sono le casse più economiche e brutte della Indiana Line...pertanto,non possono reggere il confronto con le altre più costose...Probabilmente se queste DJ costassero 3 volte tanto,e se magari fossero proposte non tanto come top nel settore home,ma come grandi diffusori per impianti cinema,derivati direttamente dal settore professionale (ovviamente riadattati per l'uso casalingo),come capita con JBL,e magari griffati THX,queste DJ sarebbero molto ma molto più apprezzate.
Ripeto che avendole sentite in trempo reale tutte 2,alternandole con lo stesso ampli,posso dire che mi emozionavano davvero molto rispetto alle Arbour,che suonavano molto più cupe e chiuse,con una pressione sonora veramente inferiore.E tutto questo,non deve essere interpretato come pregi da grande diffusore di classe,dove cominciamo a parlare di suono setoso,vellutato,corretto,armonioso,educato ecc ecc...non è il caso delle Arbour,ma più adatto a qualcosa come Sonus Faber Cremona....
Ah un'ultima considerazione: Guai parlare al purista dei componenti pro...aggeggi eretici capaci solo di fare "casino" ma mai capaci di un suono corretto...Quale errore,e questa è un altro credenza popolare da sfattare.Ho personalmente ascoltato Dei diffusori RCF,con tweeter in seta e Woofer in lega di carbonio...

MAI SENTITO NULLA DEL GENERE nel settore consumer,almeno a prezzi umani.Una pulizia esemplare,una linearità da primato,una dinamica e una chiarezza disarmanti.Si poteva sentire ogni particolare dell'incisione e le voci...beh davvero mi si sono smontate tutte le mie credenze.I classici e veri monitor insomma.Secondo me quelle sono vere casse,e baratterei volentieri tutto il mio sistema Chario per un set di quelle,sono la cosa che più si avvicina ad una riproduzione dal vivo o ad un sistema cinema,e senza certificazione THX e cosette varie.Se avessero un box in legno massello ben rifinito,fossero commercializzate da una marca dal nome fico e costassero migliaia e migliaia di euro,anche queste sarebbero un miracolo dell'hifi...ma purtroppo sono RCF,e destinate ad altro mercato,e noi "audiofili",di una cosa così,non sappaimo che farcene.
