Finalmente 802 DIAMOND!!! Ora via libera a prove e consigli!

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Per condividere la mia esperienza per quanto riguarda i cavi di potenza prendo spunto da una mia recente prova descritta nel post n.410 di questa pagina (ma vedasi anche il post 'introduttivo' n.404):
http://www.avmagazine.it/forum/92-p...959-luxman-l590ax-esperienze-d-ascolto/page28
I Cardas 'Golden Reference' penso proprio di tenerli a tempo indeterminato, al pari di diffusori e dac. Al massimo potrei sostituirli con una coppia ben più corta di quella in mio possesso, sempre che la 'dolce' metà accetti la nuova disposizione delle elettroniche, che gradirei passassero dall'estrema destra al centro sotto al tv, dove in tal modo mi basterebbe una coppia di cavi 2+2mt. Pensavo ad una soluzione del genere, per ora solo 'sperimentale' (dove in luogo del Cocktail X30 nero non sarebbe male piazzare per questioni estetiche un'elettronica silver, X30 o altro che sia):

2rdvnlv.jpg


Il marchio Cardas l'avevo già sentito nominare, però non avevo mai avuto occasione di fare una prova. Una cosa devo confessarla: quello che più di tutti ha alimentato la mia curiosità in merito è stato Biggy. Sì, proprio lui. Richiamo l'attenzione sui post nrr. 1614 e 1615 della presente discussione:
http://www.avmagazine.it/forum/38-a...ond-ora-via-libera-a-prove-e-consigli/page108
Memore delle sue vecchie battaglie senza esclusione di colpi sul forum azzurro (dove solo per miracolo non sono volate querele) in relazione alle prestazioni degli integrati Luxman, dove mi sono dovuto ricredere, ho deciso di provare a dargli retta. Provare non costava nulla o, almeno, avrei dovuto fare in modo che non mi costasse nulla. Comunque, nonostante avesse ragione sulla questione Luxman, continuavo ad essere scettico per altre questioni: quella dei cubetti Cardas realizzati con legno di mirto dell'Oregon è solo una delle sue chicche :confused: . E non dimentichiamoci il rifiuto alla sottoposizione ad un blind-test motivato come di seguito: "La prova in cieco serve a confondere il sistema nervoso e fa sbagliare sempre, non mi ci sottoporrò mai…" :confused: . Il fantasma di certi post storici poi continuava ad aleggiare nella mente, e più d'uno a futura memoria li ha addirittura inseriti in firma. Un paio di esempi: "Un mobile suona quanto un pre, altro che accessorio!" :eek: … "Li ho provati, diciamo che spiazzano un pò perché a non sapere cosa si è installato si direbbe che è un intero set di cavi (polo)Nordost top di gamma o giù di lì, e invece sono ponticelli Cardas" :eekk: . Le motivazioni che lo hanno portato a scrivere quelle che potrebbero sembrare delle bizzarrie rimarranno per sempre un mistero, e questa non è nemmeno la sede adatta per discuterne, tanto più che, essendo stato defenestrato dal forum da Nordata, non avrebbe nemmeno possibilità di replica.
Passiamo ai fatti. I cavi Cardas non sono così diffusi, forse per il fatto di essere sempre stati importati da distributori (diciamo) minori. Se li importassero per esempio Audiogamma o Audio Reference o Mpi Electronics, per ovvi motivi avrebbero certamente una maggiore diffusione. Insomma difficile trovarne una coppia se non ordinandola per l'acquisto. Al giorno d'oggi molti rivenditori ordinano il prodotto solo quando sono certi di venderlo. Faccio un bel giro di telefonate e risalgo a 'SI Audio' di Napoli, da quanto ho capito il rivenditore italiano più fornito in assoluto per quanto riguarda quel brand. Parlo con il titolare, tale Ing. Fulvio Chiappetta, personaggio molto particolare che mi ha davvero colpito per la preparazione tecnica, la disponibilità e la professionalità. La competenza dovrebbe essere indiscussa in quanto so che scrive per qualche rivista tipo 'Fedeltà del Suono', ma, soprattutto, ho saputo che realizza vari prodotti hi-end (http://www.siaudio.it/index.php?opt...cle&id=208:prodotti-finiti-si-audio&Itemid=58). Diciamo che teoricamente fregnacce non dovrebbe spararne. Mi ha spiegato molte cosine interessanti. Conclusione: di cavi Cardas ne aveva parecchi in casa, e tra questi aveva pure una coppia di 'Golden Reference' più lunghi della media che ben si adattavano alla mia situazione logistica! E pure in versione bi-wiring! :) Vista la distanza, a quel punto il titolare mi ha fatto una proposta che riassumo così: 'Lei mi fa il bonifico, io glieli spedisco e, nella remota ipotesi in cui non dovessero soddisfarla, me li rispedisce e io le restituisco l'intera somma". Ho accettato al volo. Da nuovi costicchiano abbastanza (circa 600 €/mt), ma fortunatamente, non essendo nuovi ed essendo di una lunghezza non proprio standard, posso dire che non mi è andata malissimo. Dopo qualche giorno li avevo già a casa. Fortunatamente l'Ing. mi aveva più volte messo in guardia sulla resa durante le prime ore di funzionamento, cioè mi ha fatto presente che avevano 'girato' pochissime ore e che non venivano utilizzati da diverso tempo. Aveva ragione: appena collegati non andavano affatto bene. Se non mi avesse avvisato mi sarebbe preso un colpo. In generale il suono appariva un po' striminzito, i bassi non erano profondi, le medie non molto nitide e gli alti un po' aspri. Tipico comportamento da cavo nuovo di zecca. Col passare delle ore la resa è migliorata notevolmente ed è giunta a superare quella degli ottimi Viablue 'SC6' con il loro pazzesco rapporto q/p (che se vi ricordate hanno, a mio parere, pareggiato con una molto più costosa coppia di Audioquest 'Oak' gentilmente concessami in prestito da Antonio Leone). In pratica il suono si è fatto più corposo con bassi più possenti e alti più estesi e nel contempo caldi :winner: .
Una cosa importante: devo precisare che già in precedenza avevo raggiunto un ottimo livello di soddisfazione, cioè finalmente, dopo anni, riuscivo ad ascoltare un intero album senza pensare minimamente ad eventuali difetti del sistema e a possibili soluzioni. Se non fosse stato per l'eccessivo diametro esterno dei Viablue 'SC6' (2,6cm!) che, per pochi millimetri, non ne permetteva il passaggio in determinati punti del mobile del soggiorno, sicuramente me li sarei tenuti. Approfittando di questo intoppo e nell'ottica della massima ottimizzazione del set-up, ho deciso di puntare abbastanza in alto (sempre previa prova) e, visto il miglioramento ottenuto con i cavi di potenza, non ho escluso di poter agire nello stesso senso anche con i restanti cavi sì da non tornare mai più in argomento. I 'Golden Reference' hanno i ben 12 conduttori con una sezione complessiva imponente, però il diametro esterno è inferiore a quello degli 'SC6' (1,8cm), cioè sono spessi quanto i Viablue 'SC4'. In pratica i Cardas hanno una più alta concentrazione di conduttori. La dimensione ammonta a 5awg, pari a quella degli stratosferici (forse soprattutto per i prezzi) Clear Beyond:
http://www.youtube.com/watch?v=JKQsrfSwpPE
Questo è l'unica pagina web che ho trovato in cui figurano alcune specifiche tecniche:
http://www.eurosell.it/repository/fck/Listini Hi Fi_CARDAS_Pubblico_2013_Febbraio.pdf
Giusto per rendere l'idea (http://it.wikipedia.org/wiki/American_wire_gauge), i miei vecchi Monster 'S16' (vds prova Oak) hanno una dimensione pari a 16awg, cioè la sezione dei conduttori è pari a 1,31 mm quadrati; negli Audioquest 'Rocket33' (13awg) la sezione è pari a 2,62 mm quadrati; nei Viablue 'SC4' (9awg come i Kimber 8TC e gli Audioquest 'Oak'), la sezione è pari a 6,63 mm quadrati. Nei Viablue 'SC6' passiamo a 7,5 awg, cioè la sezione dei conduttori sale a circa 9,5 mm quadrati. I 'Golden Reference' (5awg) hanno una sezione pari a 17,2 mm quadrati!
Tornando alle prestazioni, le differenze rispetto ai cavi precedenti si sentono. E una volta che ci si abitua, col piffero che si torna indietro. Ora non saprei dire se tali migliorie siano dovute alla sezione, alle geometrie, al livello di qualità dei conduttori, ecc., e nemmeno saprei dire se certi prezzi siano o meno 'opportuni'. Fatto sta che i risultati sono evidenti, e ne approfitto per ricordare il suddetto esito della prova di cui al link inserito all'inizio del post.
Concludendo, anche in questo caso ho dovuto ammettere che Biggy tutti i torti non li aveva. Probabilmente il problema è che esagera un po'. Oppure è superdotato, uditivamente parlando. Oppure alcune volte si esprime con toni un po' arroganti. Oppure è un mix di tutto ciò. Intanto ne approfitto per ringraziarlo per avermi permesso di ottenere un miglioramento davvero apprezzabile.
 
Giusto per rendere l'idea (http://it.wikipedia.org/wiki/American_wire_gauge), i miei vecchi Monster 'S16' (vds prova Oak) hanno una dimensione pari a 16awg, cioè la sezione dei conduttori è pari a 1,31 mm quadrati; negli Audioquest 'Rocket33' (13awg) la sezione è pari a 2,62 mm quadrati; nei Viablue 'SC4' (9awg come i Kimber 8TC e gli Audioquest 'Oak'), la sezione è pari a 6,63 mm quadrati. Nei Viablue 'SC6' passiamo a 7,5 awg, cioè la sezione dei conduttori sale a circa 9,5 mm quadrati. I 'Golden Reference' (5awg) hanno una sezione pari a 17,2 mm quadrati!..........[CUT]

Non so se hai notato ma tu hai solo aumentato la sezione.
Aumentando la sezione hai aumentato il fattore del smorzamento che con tuoi diffusori è importante visto che scendono in basso con la impedenza. Tutto qui, niente altro.

Se vuoi fare una prova ulteriore vai da Norauto prendi un cavo di avviamento della stessa sezione e vedrai che le cose non cambieranno.
 
Ultima modifica:
Ma qualcuno non sosteneva che da una certa dimensione della sezione a salire gli effetti delle dimensioni sulle prestazioni andrebbero scemando?
 
...vedrai che le cose non cambieranno.

Invidia a parte (per la sicurezza che dimostri), non nascondo che certe esperienze d'ascolto - narrate qui e altrove - mi generano dubbi e interrogativi a profusione.
In particolare:
"...appena collegati non andavano affatto bene. Se non mi avesse avvisato mi sarebbe preso un colpo. In generale il suono appariva un po' striminzito, i bassi non erano profondi, le medie non molto nitide e gli alti un po' aspri. Tipico comportamento da cavo nuovo di zecca. Col passare delle ore..."

Mi chiedo come Occam, col suo bel rasoione, spiegherebbe i meccanismi (le cause) di questo genere di esperienze.
 
Rasoio di Occam (da Wiki):

"tra le varie spiegazioni possibili di un evento bisogna accettare quella più "semplice", intesa non nel senso di quella più "ingenua" o di quella che spontaneamente affiora alla mente, ma quella cioè che appare ragionevolmente vera senza ricercare un'inutile complicazione aggiungendovi degli elementi causali ulteriori. Questo anche in base a un altro principio, elementare, di economia di pensiero: se si può spiegare un dato fenomeno senza supporre l'esistenza di un qualche ente, è corretto farlo, in quanto è ragionevole scegliere, tra varie soluzioni, la più semplice e plausibile."

Hal999 lo applica come hai letto sopra:

"sono sicuro che le differenza tra awg13 e awg9 è molto più marcata che tra 7.5 awg w 9 awg, per tutto il resto cè sempre psicoacustica".

Io non sono in grado di giudicare. Mi chiedo se altri possano proporre spiegazioni altrettanto (o maggiormente) plausibili/convincenti; in particolare, ribadisco, di questo fenomeno che parecchi riferiscono di aver avvertito: il cambiamento del suono in seguito a... rodaggio (escludendo il comportamento delle sospensioni degli altoparlanti: in quel caso è piuttosto universalmente riconosciuta una causa di natura fisica).
 
Ultima modifica:
Eh, qui andiamo sul difficile.
In realtà sarei tendenzialmente propenso a dare molto peso alla suggestione, avendola provata spesso sulla mia pelle*.
Però sarebbe, appunto, un giudizio calibrato su di me: sulla mia capacità uditiva, sul mio grado di attenzione, sul livello di trasparenza degli impianti che ho (avuto) la ventura di utilizzare.
Come posso escludere che altri abbiano una capacità uditiva migliore, maggior grado di attenzione, impianti più rivelatori?
Anzi, direi proprio che è assai probabile.
Nondimeno, se certi fenomeni non hanno una spiegazione fisica plausibile (FINO AD ORA), la spiegazione attualmente più semplice e ragionevole (Occam...) rimane quella psicoacustica.
Gli studi in quel settore sono piuttosto ben fatti e convincenti.
Sempre... fino a prova (o almeno ipotesi) contraria.

*Ho vissuto esperienze acustiche che voi umani... :D :D :D
Un solo esempio.
Mi è capitato, un bel giorno, di punto in bianco, di percepire dettagli che mai avevo udito prima (in dischi ascoltati e riascoltati per anni con i più svariati diffusori e cuffie) con la Sennheiser da 20 € collegata al lettore mp3.
Non una sola volta e con un solo disco...
Che devo pensare? Che quell'accoppiata è più rivelatrice o più fedele di tutte le combinazioni ascoltate prima?
O piuttosto che prima ero meno attento (o DIVERSAMENTE attento: facevo caso ad altro...)?
Che prima ero parzialmente/selettivamente sordo?
Vai a sapere.
Insomma: dubito di me. Questo non mi dà però il diritto di dubitare degli altri. Al massimo il sospetto.
Ecco perché non so giudicare.
 
Io sono tutt'altro che un esperto ma mi piace sperimentare. Forse il termine giusto è giocare... Ho da circa un anno i classici nac a5 di naim. Quindi decisamente rodati. Lo scorso mese un caro amico ha preso un naim xs2 (gran macchina secondo me) e nac a5. Giusto per curiosità li abbiamo provati a casa mia. Zero di zero. Entrambi non abbiamo percepito la benché minima differenza tra i cavi nuovi e quelli rodati. Forse i NAC a5 non sono dei gran cavi e quindi c'è ben poco da rodare. Non escludo che con cavi in plutonio arricchito possa cambiare del resto io parto sempre dal presupposto che di base si ottiene ciò per cui si paga e se un cavo costa 10 volte tanto avrà anche prestazioni superiori. Il problema è che non riesco a trovare una sola legge della fisica che supporti il rodaggio del cavo.
 
Uffa, ma che cosa vi è fatto la fisica.
Siete ancora frustrati per i cattivi voti presi a scuola :D :D :D

Scherzi a parte la percezione è una cosa importante, però molti dimenticano che la sensibilità del nostro sistema uditivo non è ne lineare ne selettiva (vedi le curve loudness), inoltre si inventa le cose che non esistono ( effetto Zwicker, il terzo suono di Tartini).
Il solito Mario Bon ha molti belli articoli che spiegano queste cose.
Per esempio
http://mariobon.com/Articoli_nuovi/010_udito_psicoacustica.htm
o
http://mariobon.com/Articoli_nuovi/015_Percepire_impercettibile.htm
 
Eh, qui andiamo sul difficile.
In realtà sarei tendenzialmente propenso a dare molto peso alla suggestione, avendola provata spesso sulla mia pelle*.
Però sarebbe, appunto, un giudizio calibrato su di me: sulla mia capacità uditiva, sul mio grado di attenzione, sul livello di trasparenza degli impianti che ho (avuto) la ventura di utilizzare.
Co..........[CUT]


Leggi il post n.231 di questa pagina (da 'Apro una piccola parentesi…' a '(…e sotto sotto me lo auguro…):
http://www.avmagazine.it/forum/91-g...re-hi-end-di-soli-files-con-uscita-usb/page16
In quel caso le differenze tra i due cavi erano molto sottili (comunque c'erano), e secondo me si tratta di differenze davvero trascurabili che non giustificano affatto, salvo questioni di sfizio, un seppur esiguo esborso di denaro. Questo per dire che, pur avendo pagato il cavo digitale d'occasione 150€ (volevo solo provarlo ma il venditore era troppo distante), non mi sono messo a scrivere sul forum che rispetto al Viablue era un portento. Di norma non scrivo balle. Penso non sia facile trovare nei miei duemila e rotti messaggi postati in tre anni una qualche contraddizione. Per questo un po' mi dispiace sapere dell'esistenza di certi dubbi. E nemmeno dispongo di un orecchio particolare. L'ho affinato un po' solo negli ultimi due anni grazie alle numerose prove sul campo da me effettuate (che mi hanno permesso, tra le altre cose, di capire che nei forum moltissima gente, ma proprio tanta, scrive una marea di cavolate), anche se lo ritengo anni luce indietro rispetto all'orecchio, per es., di Enzo66. Forse l'impianto un po' mi agevola: le 802 hanno un suono molto pulito (inteso come non tendente all'impastato, come per es. quello Sonus Faber), l'ampli ha un suono spiccatamente trasparente e il dac ha una medio-alta molto raffinata, tutte caratteristiche che nel complesso rendono la configurazione altamente rivelatrice. Forse è proprio questo il punto. Quando avevo le B&W serie 600 e serie Cm, con le quali comunque ho fatto poche prove, le differenze non le sentivo. Ora, rimanendo in tema rodaggio, quando leggo che secondo alcuni un cavo nuovo di zecca avrebbe le stesse prestazioni dello stesso cavo dopo 100/200 ore di funzionamento mi suona proprio strano. Prima delle scorse vacanze natalizie ho avuto in prestito dal rivenditore una coppia di Viablue SC4 con zero ore di funzionamento. Ora non ricordo esattamente, ma prima di sentire un bel suono sono trascorse 60/70 ore. Quando poco tempo dopo ho acquistato gli SC6 (nuovi) sembrava di aver fatto un passo indietro. Il suono appariva più asciutto e poco esteso in alto e in basso. Poco tempo dopo hanno iniziato a suonare come si deve, superando gli SC4.
 
Di norma non scrivo balle.

Per prima cosa faccio il puntiglioso: perché "di norma"?
Allora stai ammettendo che qualche volta le dici? E come faccio allora a sapere quando sei sincero e quando no?

Questo, però, solo per il gusto di buttar lì una provocazione in tono scherzoso. SCHERZOSO, eh.

Tornando seri. Perché senti il bisogno di rimarcare la tua sincerità? Non ho mai pensato che tu dicessi balle. Anzi, ti dirò che non l'ho mai pensato di nessuno, qui dentro.
Devo averti dato quest'impressione con le parole, di fatto un po' pasticciate: "...dubito di me. Questo non mi dà però il diritto di dubitare degli altri. Al massimo il sospetto."
"Dubito di me" non significa che non credo a me stesso perché penso che mi sto a raccontar balle. Ti pare? Sarebbe cosa alquanto curiosa. Significa invece che potrei attribuire erroneamente un significato a determinate sensazioni, in perfetta buona fede, condizionato da fattori di natura, ad es. psicoacustica (come descritto in altrui interventi).
Analogamente, posso SOSPETTARE che ad altri possa accadere qualcosa di simile.
Posso dubitare della loro capacità di giudizio obiettiva. Posso supporre che anche a loro possa capitare di trarre conclusioni sbagliate.
Quindi, buona fede e sincerità degli interventi tuoi e di altri, da parte mia, non sono mai messe in discussione.
Sono invece in discussione le cause che hanno prodotto determinate sensazioni, ed è qui che interviene il famigerato rasoio.
 
Ultima modifica:
Se avessi scritto 'Di norma non vado in giro ad ammazzare la gente', saresti stato in grado di interpretare correttamente il 'di norma? :D (1-1)

Premesso che non mi sono mai informato, ti chiedo: ma davvero non esiste una spiegazione tecnica alla questione del rodaggio dei cavi???
 
Se avessi scritto 'Di norma non vado in giro ad ammazzare la gente', saresti stato in grado di interpretare correttamente il 'di norma? :D (1-1)

Carina! Se devo rispondere seriamente... Io eviterei quell'espressione quando si vuol escludere del tutto un comportamento. In casi non così conclamati come quello da te citato* potrebbe favorire ambiguità nell'interpretazione, come già ti ho evidenziato sopra.

*Oddio, anche in quel caso, a ben pensarci... Che ne so... se tu fossi un Carabiniere, per es.? "Di norma" è ben vero che non andresti in giro a... però potresti averne fulminati un paio in un conflitto a fuoco e con quel tipo di frase otterresti il risultato di nasconderlo, senza per questo aver mentito.
Ma anche un automobilista che ha causato un incidente mortale...
Insomma, di norma solo poche categorie di persone vanno in giro a... ma molte di più possono aver procurato la morte.

Ma, ripeto, era solo una precisazione di lana caprina, tanto per giocare. Non le darei importanza. Rimuovere.

---

Le mie conoscenze tecniche sono scarsissime: non so se esistono spiegazioni convincenti sul rodaggio dei cavi.
Per ora non ne ho trovate. Anzi: generalmente leggo, anche in questa sede, che i più tecnici tra i frequentatori tendono a negarne l'esistenza e a smontare i tentativi di spiegazione che spuntano saltuariamente.
Per ora, appunto. Chi sa - se sa - parli.
 
Carina! Se devo rispondere seriamente... Io eviterei quell'espressione quando si vuol escludere del tutto un comportamento. In casi non così conclamati come quello da te citato* potrebbe favorire ambiguità nell'interpretazione, come già ti ho evidenziato sopra.

*Oddio, anche in quel caso, a ben pensarci... Che ne so... se tu fossi un Carabiniere..........[CUT]

:O

Le mie conoscenze tecniche sono scarsissime: non so se esistono spiegazioni convincenti sul rodaggio dei cavi.
Per ora non ne ho trovate. Anzi: generalmente leggo, anche in questa sede, che i più tecnici tra i frequentatori tendono a negarne l'esistenza e a smontare i tentativi di spiegazione che spuntano saltuariamente.
Per ora, appunto. Chi sa - se sa - parli.


Eppure una spiegazione tecnica dovrà pur esserci. Quando ho collegato i Golden Reference di potenza la prima volta, pur essendo stato avvisato ci sono rimasto male. Come accaduto con i Viablue (post n. 2014), i Cardas suonavano peggio dei precedenti SC6. Il suono appariva più asciutto. Gli alti più aspri. Non sto dicendo che i Cardas avevano una prestazione semplicemente diversa dai Viablue, dove qualcuno avrebbe potuto preferire una soluzione e qualcun altro l'altra, ma sto dicendo che se il suono 'definitivo' restituito da quei cavi fosse stato quello non avrei esitato a rispedirli al buon Chiappetta senza pensarci due volte.
 
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Eppure una spiegazione tecnica dovrà pur esserci
Perchè "dovrà"?

Non è assolutamente detto (anche se sarebbe normale che ci fosse), nel settore specifico overo quello dell'audiofilia spinta le spiegazioni tecniche, intendo veramente tecniche, con tanto di dimostrazioni e verifiche, non ci sono, ci sono tante parole in libertà, questo sì, non costano nulle e "fanno scena".

Qualcuno dirà: "ma io ho sentito il suono cambiare man mano che passavano le ore di utilizzo".

Probabile che qualcuno abbia sentito dei cambiamenti, ma ritengo che quello che ha sentito sia solo il "rodaggio" del proprio orecchio che, pian piano e inconsciamente, ha inziato a sentire diversamente, si è abituato o qualcosa di simile.

A parte che andrebbe fatta la solita vecchia domanda: ma i vari ascolti li hai fatti in modo da evitare qualsiasi errore o condizionamento involontario/inconscio? Se la risposta è "No" allora.....

Ciao
 
Comprendo il tuo desiderio di "avere la situazione sotto controllo", di trovare una spiegazione razionale che non sia riconducibile al fastidioso (e per alcuni comprensibilmente inaccettabile) concetto di "suggestione" o di "autoinganno".
Purtroppo non so proprio aiutarti. Io mi sono arreso e accetto quel che viene. Ricorderai quanto ti raccontai, riguardo il mio stupore e la mia perplessità di fronte alla constatazione che - dopo anni di prove e cambiamenti - improvvisamente trovavo il suono di modesti e più economici diffusori amplificati decisamente più convincente di tutti i costosi abbinamenti che avevo provato.
La situazione non è cambiata. Cioè, le sensazioni d'ascolto sono le stesse. Solo il mio atteggiamento è cambiato: me ne son fatto una ragione, mi godo il suono che mi soddisfa e ho smesso di farmi tante domande.
Alla fine, penso che l'unica cosa che veramente conta sia il risultato.
Sei soddisfatto del suono raggiunto?
Che ti frega come lo hai raggiunto? In fondo, lo stesso funzionamento della riproduzione stereofonica è basato su meccanismi di psicoacustica. I cavi "rodati" ti sembrano suonare bene; sono cambiati loro o sei cambiato tu a furia di ascoltarli? Che importa? Funziona? Ti soddisfa? Fine della storia.
...
Al limite, potresti fare come ha raccontato Maxp poco sopra: confrontare direttamente un paio di cavi nuovi con i medesimi esemplari, rodati. Non che io creda che tale prova tagli la testa al toro. Io non la farei (perché complicarsi la vita?), ma siamo diversi, quindi... vedrai tu.
 
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