Per condividere la mia esperienza per quanto riguarda i
cavi di potenza prendo spunto da una mia recente prova descritta nel post n.410 di questa pagina (ma vedasi anche il post 'introduttivo' n.404):
http://www.avmagazine.it/forum/92-p...959-luxman-l590ax-esperienze-d-ascolto/page28
I Cardas 'Golden Reference' penso proprio di tenerli a tempo indeterminato, al pari di diffusori e dac. Al massimo potrei sostituirli con una coppia ben più corta di quella in mio possesso, sempre che la 'dolce' metà accetti la nuova disposizione delle elettroniche, che gradirei passassero dall'estrema destra al centro sotto al tv, dove in tal modo mi basterebbe una coppia di cavi 2+2mt. Pensavo ad una soluzione del genere, per ora solo 'sperimentale' (dove in luogo del Cocktail X30 nero non sarebbe male piazzare per questioni estetiche un'elettronica silver, X30 o altro che sia):
Il marchio Cardas l'avevo già sentito nominare, però non avevo mai avuto occasione di fare una prova. Una cosa devo confessarla: quello che più di tutti ha alimentato la mia curiosità in merito è stato Biggy. Sì, proprio lui. Richiamo l'attenzione sui post nrr. 1614 e 1615 della presente discussione:
http://www.avmagazine.it/forum/38-a...ond-ora-via-libera-a-prove-e-consigli/page108
Memore delle sue vecchie battaglie senza esclusione di colpi sul forum azzurro (dove solo per miracolo non sono volate querele) in relazione alle prestazioni degli integrati Luxman, dove mi sono dovuto ricredere, ho deciso di provare a dargli retta. Provare non costava nulla o, almeno, avrei dovuto fare in modo che non mi costasse nulla. Comunque, nonostante avesse ragione sulla questione Luxman, continuavo ad essere scettico per altre questioni: quella dei cubetti Cardas realizzati con legno di mirto dell'Oregon è solo una delle sue chicche

. E non dimentichiamoci il rifiuto alla sottoposizione ad un blind-test motivato come di seguito: "
La prova in cieco serve a confondere il sistema nervoso e fa sbagliare sempre, non mi ci sottoporrò mai…"

. Il fantasma di certi post storici poi continuava ad aleggiare nella mente, e più d'uno a futura memoria li ha addirittura inseriti in firma. Un paio di esempi: "
Un mobile suona quanto un pre, altro che accessorio!"

… "
Li ho provati, diciamo che spiazzano un pò perché a non sapere cosa si è installato si direbbe che è un intero set di cavi (polo)Nordost top di gamma o giù di lì, e invece sono ponticelli Cardas" :eekk: . Le motivazioni che lo hanno portato a scrivere quelle che potrebbero sembrare delle bizzarrie rimarranno per sempre un mistero, e questa non è nemmeno la sede adatta per discuterne, tanto più che, essendo stato defenestrato dal forum da Nordata, non avrebbe nemmeno possibilità di replica.
Passiamo ai fatti. I cavi Cardas non sono così diffusi, forse per il fatto di essere sempre stati importati da distributori (diciamo) minori. Se li importassero per esempio Audiogamma o Audio Reference o Mpi Electronics, per ovvi motivi avrebbero certamente una maggiore diffusione. Insomma difficile trovarne una coppia se non ordinandola per l'acquisto. Al giorno d'oggi molti rivenditori ordinano il prodotto solo quando sono certi di venderlo. Faccio un bel giro di telefonate e risalgo a 'SI Audio' di Napoli, da quanto ho capito il rivenditore italiano più fornito in assoluto per quanto riguarda quel brand. Parlo con il titolare, tale Ing. Fulvio Chiappetta, personaggio molto particolare che mi ha davvero colpito per la preparazione tecnica, la disponibilità e la professionalità. La competenza dovrebbe essere indiscussa in quanto so che scrive per qualche rivista tipo 'Fedeltà del Suono', ma, soprattutto, ho saputo che realizza vari prodotti hi-end (
http://www.siaudio.it/index.php?opt...cle&id=208:prodotti-finiti-si-audio&Itemid=58). Diciamo che teoricamente fregnacce non dovrebbe spararne. Mi ha spiegato molte cosine interessanti. Conclusione: di cavi Cardas ne aveva parecchi in casa, e tra questi aveva pure una coppia di 'Golden Reference' più lunghi della media che ben si adattavano alla mia situazione logistica! E pure in versione bi-wiring!

Vista la distanza, a quel punto il titolare mi ha fatto una proposta che riassumo così: 'Lei mi fa il bonifico, io glieli spedisco e, nella remota ipotesi in cui non dovessero soddisfarla, me li rispedisce e io le restituisco l'intera somma". Ho accettato al volo. Da nuovi costicchiano abbastanza (circa 600 €/mt), ma fortunatamente, non essendo nuovi ed essendo di una lunghezza non proprio standard, posso dire che non mi è andata malissimo. Dopo qualche giorno li avevo già a casa. Fortunatamente l'Ing. mi aveva più volte messo in guardia sulla resa durante le prime ore di funzionamento, cioè mi ha fatto presente che avevano 'girato' pochissime ore e che non venivano utilizzati da diverso tempo. Aveva ragione: appena collegati non andavano affatto bene. Se non mi avesse avvisato mi sarebbe preso un colpo. In generale il suono appariva un po' striminzito, i bassi non erano profondi, le medie non molto nitide e gli alti un po' aspri. Tipico comportamento da cavo nuovo di zecca. Col passare delle ore la resa è migliorata notevolmente ed è giunta a superare quella degli ottimi Viablue 'SC6' con il loro pazzesco rapporto q/p (che se vi ricordate hanno, a mio parere, pareggiato con una molto più costosa coppia di Audioquest 'Oak' gentilmente concessami in prestito da Antonio Leone). In pratica il suono si è fatto più corposo con bassi più possenti e alti più estesi e nel contempo caldi :winner: .
Una cosa importante: devo precisare che già in precedenza avevo raggiunto un ottimo livello di soddisfazione, cioè finalmente, dopo anni, riuscivo ad ascoltare un intero album senza pensare minimamente ad eventuali difetti del sistema e a possibili soluzioni. Se non fosse stato per l'eccessivo diametro esterno dei Viablue 'SC6' (2,6cm!) che, per pochi millimetri, non ne permetteva il passaggio in determinati punti del mobile del soggiorno, sicuramente me li sarei tenuti. Approfittando di questo intoppo e nell'ottica della massima ottimizzazione del set-up, ho deciso di puntare abbastanza in alto (sempre previa prova) e, visto il miglioramento ottenuto con i cavi di potenza, non ho escluso di poter agire nello stesso senso anche con i restanti cavi sì da non tornare mai più in argomento. I 'Golden Reference' hanno i ben 12 conduttori con una sezione complessiva imponente, però il diametro esterno è inferiore a quello degli 'SC6' (1,8cm), cioè sono spessi quanto i Viablue 'SC4'. In pratica i Cardas hanno una più alta concentrazione di conduttori. La dimensione ammonta a 5awg, pari a quella degli stratosferici (forse soprattutto per i prezzi) Clear Beyond:
http://www.youtube.com/watch?v=JKQsrfSwpPE
Questo è l'unica pagina web che ho trovato in cui figurano alcune specifiche tecniche:
http://www.eurosell.it/repository/fck/Listini Hi Fi_CARDAS_Pubblico_2013_Febbraio.pdf
Giusto per rendere l'idea (
http://it.wikipedia.org/wiki/American_wire_gauge), i miei vecchi
Monster 'S16' (vds prova Oak) hanno una dimensione pari a 16awg, cioè la sezione dei conduttori è pari a
1,31 mm quadrati; negli
Audioquest 'Rocket33' (13awg) la sezione è pari a
2,62 mm quadrati; nei
Viablue 'SC4' (9awg come i
Kimber 8TC e gli
Audioquest 'Oak'), la sezione è pari a
6,63 mm quadrati. Nei
Viablue 'SC6' passiamo a 7,5 awg, cioè la sezione dei conduttori sale a circa
9,5 mm quadrati. I
'Golden Reference' (5awg) hanno una sezione pari a
17,2 mm quadrati!
Tornando alle prestazioni, le differenze rispetto ai cavi precedenti si sentono. E una volta che ci si abitua, col piffero che si torna indietro. Ora non saprei dire se tali migliorie siano dovute alla sezione, alle geometrie, al livello di qualità dei conduttori, ecc., e nemmeno saprei dire se certi prezzi siano o meno 'opportuni'. Fatto sta che i risultati sono evidenti, e ne approfitto per ricordare il suddetto esito della prova di cui al link inserito all'inizio del post.
Concludendo, anche in questo caso ho dovuto ammettere che Biggy tutti i torti non li aveva. Probabilmente il problema è che esagera un po'. Oppure è superdotato, uditivamente parlando. Oppure alcune volte si esprime con toni un po' arroganti. Oppure è un mix di tutto ciò. Intanto ne approfitto per ringraziarlo per avermi permesso di ottenere un miglioramento davvero apprezzabile.