Come già preannunciato, visto che siamo della stessa zona, ieri ho fatto prendere una boccata d'aria al nuovo dac portandolo da provare a colui che acquistò il mio Luxman 507. Lui (ha anche un nome: si chiama Carlo) dopo aver provato il 590 e aver deciso di acquistarne uno, mi ha chiesto di fargli provare anche il DA-06 al fine di confrontarlo con il DA-200 attualmente in suo possesso. Dopo essersi preso qualche tempo di pausa ha deciso di tornare all'attacco con gli upgrade e pertanto a casa sua c'è un certo fermento, cioè nel giro di poco tempo ha cambiato diverse elettroniche. Preciso che si tratta di un audiofilo abbastanza stagionato, avendo 65 anni ed essendo appassionato di musica e di hi-fi da quand'era ragazzino. Ha una cultura musicale sterminata e spesso va a seguire eventi dal vivo. Da casa sua sono passate decine e decine di componenti hi-fi. Per farla breve: ha una grande esperienza e ne capisce sul serio. Spesso parla di vinile e ogni tanto di valvole, ma a quanto pare sta cambiando mentalità (o, almeno, si sta abituando ad una mentalità parallela). Intanto vi anticipo che il suo obiettivo finale è quello di mettersi in casa un impianto identico al mio. L'ha sentito suonare più di una volta, ma con il nuovo dac non ancora. Il fatto che una persona ferrata in materia apprezzi molto il mio set-up non può che farmi piacere. Ora gli interessa valutare le differenze tra i due dac dapprima ascoltandoli nel suo impianto e successivamente nel mio al fine di accertarsi del fatto che l'eventuale differenza da sborsare sia giustificata da una prestazione chiaramente superiore (anche se sicuramente non del tutto proporzionata ai prezzi per la solita questione che più si sale di € e più le differenze si vanno via via assottigliando).
La prova è stata effettuata utilizzando un lettore di rete Pioneer N50 collegato ad entrambi i dac, che a loro volta sono stati collegati al Luxman 507. Diffusori: Sonus Faber Liuto. Avendone la possibilità abbiamo evitato di provare prima un dac e poi l'altro dato che con il doppio collegamento abbiamo potuto switchare selezionando gli ingressi dell'ampli mediante telecomando. Insomma, in tal modo anche un sordo avrebbe percepito le eventuali differenze. Ecco la foto dei partecipanti alla prova:
Prima abbiamo fatto girare le nostre tracce di riferimento (le mie sono quelle segnalate nel post n. 758
http://www.avmagazine.it/forum/38-a...mond-ora-via-libera-a-prove-e-consigli/page51 ) con il dac del lettore Unison Research 'Unico CD', che già conoscevo, al fine di far abituare l'orecchio al livello qualitativo dei vari dac Marantz Sa15, M-Dac, Lector Digitube S-192, peraltro da me già provati in quell'impianto. Tale livello qualitativo ovviamente non è esattamente lo stesso per tutti, però ora mi sentirei di definirlo abbastanza simile. Ognuno ha ovviamente una propria impronta, ci mancherebbe. Per esempio il Marantz è un pochino più aperto sulle medio-alte mentre l'Audiolab è meno tagliente. Ma c'è un aspetto comune a tutti: suonano sempre e comunque abbastanza 'digitale', cioè non molto naturale, diciamo leggermente freddino.
Poi abbiamo collegato il DA-200, a cui Carlo è già abituato. Risultato:

!!! Non conoscendo l'impianto mi sono limitato a rimanere stupito e non a bocca spalancata come quando ho acceso la prima volta lo 06 a casa mia, però l'impatto è stato incredibile: scena più presente e suono più imponente. Separazione strumenti, pulizia, ecc. Però ciò che più colpisce è la naturalezza del suono: violini, voci, ecc. sono davvero realistici. Ho avuto nuovamente la conferma dell'importanza della sorgente. Non che prima non la considerassi importante, però ora che ho provato ho l'impressione che sia addirittura in grado di far ottenere dei miglioramenti che normalmente ci si aspetterebbe per esempio con un cambio di ampli. Fin qui per Carlo nessuna novità. Tengo a precisare che la settimana scorsa quando mi ha chiesto la cortesia di fargli sentire lo 06 a casa sua mi ha detto che secondo lui sarebbe stato difficile migliorare di molto il 200.
E' giunto quindi il momento di premere il pulsantino sul telecomando del 507 per switchare sullo 06. Trascorsi pochi secondi dallo switch Carlo si è voltato verso di me ed ha esclamato testualmente "Ma qui il vinile non ha più senso!". Ci sono rimasto anch'io. Finchè ignori ciò che c'è oltre è così. Quando feci sentire il mio Marantz ad un potenziale acquirente che era abituato ad un lettore cd molto entry-level ha avuto la stessa reazione. Anche Carlo quando ha sentito la prima volta il 200 non si aspettava un salto del genere rispetto a Unico Cd, M-dac, ecc. In sostanza, senza nulla togliere al DA-200 che comunque è un gioiellino (con il vantaggio di non costare uno sproposito, di avere l'ampli cuffia e di fungere da pre), lo 06 permette di ottenere un ulteriore salto di qualità di non poco conto, oltre alla possibilità di leggere tutti i formati. Abbiamo switchato più volte e pertanto le differenze sono state percepite distintamente (anche se per me l'ideale rimane sempre il confronto fatto a casa mia). In questo caso, appartenendo 200 e 06 alla stessa 'famiglia', l'impronta sonora è la stessa, eppure con lo 06 la naturalezza è disarmante. Gli ho allora chiesto di provare l'Unison Unico Cd e lo 06. Carlo non me ne vorrà (anche perchè ne conveniva con me), però l'Unico in confronto pareva il dac del decoder Sky. In pratica penso che il DA-200 si collochi a metà strada tra i vari lettori/dac appartenenti alla fascia di prezzo 1500/2000€ e il DA-06. Dai primi a scendere ho presente cos'accade, però dallo 06 a salire non l'ho ancora capito. Ho sentito l'Msb di Enzo66, però non con il mio impianto. Per avere la panoramica completa sui dac mi mancherebbe quest'ultimo tassello. Fortunatamente Enzo mi ha promesso di portare a casa mia l'Msb alla prima occasione. Ci sarà da spalancare la bocca come per i salti di qualità precedenti oppure le differenze saranno più sottili oppure la mascella cadrà sul pavimento? Nel frattempo Carlo ha già deciso di prendere, oltre al 590, anche il DA-06. Purtroppo per le 802diamond dovrà attendere ancora qualche mese, ma nel frattempo si divertirà ugualmente con le Liuto che, se amplificate e 'daccate' a dovere, sono veramente ottimi diffusori.
Piccolo inciso: ho notato che il 507 in abbinamento a DA-200 e DA-06 perde quel briciolo di freddezza tipico dei classe AB. Sarà un ampli poco diffuso, però è senza alcun dubbio un Signor Ampli. Molta gente, parlando per esempio di apparecchi di qualsiasi marchio, anche di un certo livello, dice che alcuni di questi avrebbero un determinato difetto, ma forse nella maggior parte dei casi i componenti abbinati non sono quelli giusti e/o di qualità adeguata. Più passa il tempo, più provo e più trovo riscontro in ciò che coloro che ne capiscono davvero continuano a sostenere (senza essere considerati più di tanto).
Ora, come ho già scritto in un altro post, mi piacerebbe provare il 507 con le 802 nonché il DA-200 in confronto diretto con lo 06 nel mio impianto. Il dac me l'ha prestato mentre per il 507 mi ha chiesto di aspettare dato che me lo porterebbe quando verrà a riprendersi il 200 e a sentire il mio impianto con lo 06.
Il DA-200 pesa 5 kg, contro gli 11 kg del DA-06. Poi qualcuno mi può spiegare che cavolo hanno messo dentro allo 06 per pesare così tanto? Sono due apparecchi che svolgono la stessa identica funzione!
Anche le dimensioni sono abbastanza diverse:
Che dire: il risultato è stato il medesimo ottenuto a casa di Carlo. Il DA-200 si mangia a colazione tutti gli altri dac di cui sopra, però rimane sempre ben distaccato dallo 06. Come già scritto, probabilmente il 200 si trova proprio a metà strada tra i dac da 1000/2000€ e lo 06. Essendo passato direttamente da quei dac al DA-06, saltando il DA-200, l'impatto è stato tremendo. Sono però convinto che se non fosse uscito lo 06 e avessi provato il 200 ne sarei rimasto colpito, anche se non a livelli da stato di shock (ma avrei risparmiato un bel po' di € visto che costa molto meno dello 06).
Vorrei infine sottilineare un altro aspetto che m'è parso di cogliere grazie a queste prove: come ho già scritto nei giorni scorsi, il nuovo dac ha messo in riga il tweeter rendendolo naturale, delicato e amalgamato al resto della gamma. Ho sempre pensato che quel poco di invadenza degli alti nelle b&w, più accentuata nei modelli inferiori (es. 804di), fosse una caratteristica intrinseca del diffusore, forse il prezzo da pagare per un medio-alto davvero hd. Poi ho iniziato a credere che con un'elettronica più morbida si potesse ovviare, per es. con un ampli in classe A o con un dac più dolce. Ora, dopo le varie prove sul campo, penso che il tweeter suoni come deve suonare solo con elettroniche di qualità, siano essere morbide, dure, ruvide, lisce o gasate. Ne è la riprova il fatto che due dac aventi le stesse caratteristiche, diciamo entrambi dal suono dolce, riescano a pilotare il tweeter in modo diverso, nel senso che il DA-200 lo fa suonare bene mentre lo 06 lo fa suonare alla grande. Nel 200 una leggera improntina di digitale continua a permanere. In ogni caso non c'è assolutamente paragone con i dac di cui sopra (M-dac, Marantz, ecc.), con i quali il tweeter comincia a farsi sentire davvero. Per non parlare poi dei dac da 2/300€ dove si inizia ad entrare nell'inascoltabile.