Gianni Wurzburger
Advanced Member
Qualche post fa diceva giustamente Microfast,
che questa sezione del Forum non e' molto
utilizzata ; la cosa strana e' che tra i
navignati il forum, ci sono sicuramente piu'
impianti audio che video, infatti l'impianto
audio ce l'ha anche chi ha un semplice
televisore, mentre e' scontato che chi ha un
vpr, ha un almeno discreto impianto audio.
Tornando a bomba al titolo del post mi chiedo
quanti di voi abbiano esperienze con equalizzatori,
e quanti di questi abbiano sentito parlare di
frequenza centrale, e fattore Q .
Il problema, quando si ha una risonanza, e'
individuarla, ed attenuarla, o quando c'e' un
buco enfatizzare tali frequenze.
I problemi che individuo io nell'intenzione di
correggere una curva particolarmente "disastrata"
al fine di renderla piatta sono rappresentati da :
1)la precisione dell'rta (la frequenza della
risonanza potrebbe cadere ad esempio nel mezzo
di due bande dell' rta ,quello usato comunemente
e' purtroppo solo a terzi di ottava) ;
2)la precisione dell'equalizzatore;
3)ed il benedetto q.
Premesso che siamo fortunati, e che il ns.
equalizzatore sia esso parametrico o grafico
abbia una banda disponibile proprio per la
frequenza che ci interessa, (mettiamo che abbiamo
una risonanza di 12 db) e subito dopo grazie ad
una inversione di fase abbiamo una cancellazione
di frequenze di 10 db, che facciamo? Sui moderni
eq digitali ci scegliamo frequenza e il fattore Q
tra vari valori preimpostati , ma quello che ci
dara' la campana piu' stretta andra' a toccare
comunque anche frequenze che non ci interessa toccare.
Allora per raggiungere la pace dei sensi bisogna
cominciare col posizionamento dei diffusori o
affidarsi ad un equalizzatore e basta?
E la timbrica ?
Enfatizzare ed attenuare la stessa frequenza
magari con due filtri diversi non fa danni?
Ho avuto modo di veder funzionare un eq digitale,
aveva una potenza straordinaria, 6 bande sovrapponibili
per enfasi o attenuazioni di 72 db!!! molto oltre
il necessario in situazioni umane, ma c'era sempre
sto benedetto Q a far capolino.
Per i piu' esperti potra' sembrare una domanda
da newbie ( e lo e') ma io che non sono un tecnico
che si eccita alla lettura della sigla di un
integrato o dell'altro(ma neanche un tecnico e basta!),
e che mi affido alle mie povere orecchie queste
domande me le faccio, e spero di non essere l'unico .
N.B. Il testo e' ottimizzato anche per la lettura di
Linomatz (te piace così), che ha un impiantino che
mi piacerebbe ascoltare.
che questa sezione del Forum non e' molto
utilizzata ; la cosa strana e' che tra i
navignati il forum, ci sono sicuramente piu'
impianti audio che video, infatti l'impianto
audio ce l'ha anche chi ha un semplice
televisore, mentre e' scontato che chi ha un
vpr, ha un almeno discreto impianto audio.
Tornando a bomba al titolo del post mi chiedo
quanti di voi abbiano esperienze con equalizzatori,
e quanti di questi abbiano sentito parlare di
frequenza centrale, e fattore Q .
Il problema, quando si ha una risonanza, e'
individuarla, ed attenuarla, o quando c'e' un
buco enfatizzare tali frequenze.
I problemi che individuo io nell'intenzione di
correggere una curva particolarmente "disastrata"
al fine di renderla piatta sono rappresentati da :
1)la precisione dell'rta (la frequenza della
risonanza potrebbe cadere ad esempio nel mezzo
di due bande dell' rta ,quello usato comunemente
e' purtroppo solo a terzi di ottava) ;
2)la precisione dell'equalizzatore;
3)ed il benedetto q.
Premesso che siamo fortunati, e che il ns.
equalizzatore sia esso parametrico o grafico
abbia una banda disponibile proprio per la
frequenza che ci interessa, (mettiamo che abbiamo
una risonanza di 12 db) e subito dopo grazie ad
una inversione di fase abbiamo una cancellazione
di frequenze di 10 db, che facciamo? Sui moderni
eq digitali ci scegliamo frequenza e il fattore Q
tra vari valori preimpostati , ma quello che ci
dara' la campana piu' stretta andra' a toccare
comunque anche frequenze che non ci interessa toccare.
Allora per raggiungere la pace dei sensi bisogna
cominciare col posizionamento dei diffusori o
affidarsi ad un equalizzatore e basta?
E la timbrica ?
Enfatizzare ed attenuare la stessa frequenza
magari con due filtri diversi non fa danni?
Ho avuto modo di veder funzionare un eq digitale,
aveva una potenza straordinaria, 6 bande sovrapponibili
per enfasi o attenuazioni di 72 db!!! molto oltre
il necessario in situazioni umane, ma c'era sempre
sto benedetto Q a far capolino.
Per i piu' esperti potra' sembrare una domanda
da newbie ( e lo e') ma io che non sono un tecnico
che si eccita alla lettura della sigla di un
integrato o dell'altro(ma neanche un tecnico e basta!),
e che mi affido alle mie povere orecchie queste
domande me le faccio, e spero di non essere l'unico .
N.B. Il testo e' ottimizzato anche per la lettura di
Linomatz (te piace così), che ha un impiantino che
mi piacerebbe ascoltare.