Equalizzare o non equalizzare, quanto e quando equalizzare.

Microfast ha scritto:
Questo non fa che confermare quanto sia critica l'integrazione tra sub e gli altri diffusori.

Infatti e' l'ultima cosa che sono riuscito a risolvere direi ormai definitivamente dopo una lunga lotta e cocenti delusioni, e questo lasciando i filtri del sub completamente disinseriti e con un bass management autocostruito ( non quello del Denon ).

Neanche a farlo apposta ho risolto completamente proprio quando sono riuscito ad usare ETF ........... ( piu' volte nei post vecchi ho detto che non si riusciva strumentalmente, ma ormai e' acqua passata: bassi controllati e secchi ma dinamici come mai avrei sperato ).

Aggiungo poi che e' importantissimo settare i delay tra i vari canali con precisione al mS. per compensare le differenze tra i diffusori rispetto al punto di ascolto .

Saluti
Marco



Da quanto ho capito il Rel prevede delle equalizzazioni predefinite in base alla regolazione a scatti del sub, in soldoni:
adottando un taglio del sub alto, nel caso del Rel il max è 90hz, anche impostando un livello ovviamente più basso permane la presenza di freq. ultrabasse.
di contro con tagli più bassi, come quello attuale, permane un certo quantitativo di freq. più alte, anche se sulla carta il taglio ha pendenza 12db.

Ritengo inoltre che vengano adottate delle compressioni alle freq. più basse (tipo dai 30 hz in giù ).

Insomma con il Rel arrivare a riproduzioni del basso differenti (più ritmico oppure più profondo) riducendo i problemi di integrazione con i diffusori principali.

Come dicevo permane il dubbio che con la variazione continua della fase si possano ottenere risultati ancora migliori.

In verità qualche prova l’ho fatta con il processore HT impostando le linee di ritardo a volte sui diffusori principali altre volte sul sub, senza però ottenere risultati di rilievo.

Saluti.
 
ivan ha scritto:
Come dicevo permane il dubbio che con la variazione continua della fase si possano ottenere risultati ancora migliori.

In verità qualche prova l’ho fatta con il processore HT impostando le linee di ritardo a volte sui diffusori principali altre volte sul sub, senza però ottenere risultati di rilievo.

Saluti.


Per mia esperienza penso proprio che il problema della fase sia fondamentale, ma sono altrettanto sicuro che tutti i controlli sui sub siano alquanto limitati e/o imprecisi, come pure i bass management di tanti pre decoder.

Nel mio caso il cocktail vincente l'ho ottenuto cosi' :

1)Progettando e costruendo il bass management esterno analogico utilizzante filtri p.b. del quarto ordine ( 24dB/ottava ) del tipo Linkwitz-Riley a fase lineare.

2)Disattivando e non utilizzando assolutamente qualsiasi regolazione sul sub Velodyne ( volume a parte ).

3)Misurando la risposta del sub con ETF con l'opzione bassa frequenza .

4)Utilizzando per equalizzare dsp dotati della necessaria precisione e sopratutto potenza di calcolo, essenziali per non introdurre artefatti e non gradite ed irregolari variazioni di fase.

5)Misurando con meticolosita' i delay dei vari diffusori e impostandoli necessariamente sugli equalizzatori ( farlo piu' a monte non sarebbe servito visto il mixing esterno ).

Ora finalmente tutto funziona e senza compromessi: il sub e' assolutamente omogeneo con tutti i diffusori, non e' identificabile come posizione ( o meglio si identifica con la cassa che emette le altre frequenze piu' alte dello stesso suono ), ed e' dotato di un'apprezzabile dinamica, segno che e' tutto in fase.

Saluti
Marco
 
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