DRC, PAC equalizzatori e altro..

Microfast ha detto:
...puo' capitare di fare delle misurazioni sulla carta perfette ma che poi all'ascolto non vanno proprio ...
Marco tu quoque :D .

Scappate scappate, gli ultracorpi si stanno impadronendo dei forumer :D .
 
Denis Sbragion ha detto:
Ciao chiaro_scuro,



ssrc accetta solo WAV in alcuni formati. DRC invece opera su file raw. Non mi ricordo esattamente quali formati accettase ssrc ma mi pare che il floating poin 32 bit ci fosse. Per poter operare con ssrc quindi devi prima convertire l'impulso in WAV, usando per esempio SOX:

http://sox.sourceforge.net/

Tieni presente che devi convertire l'impulso misurato, non quello generato da DRC! Non usare il convertitore di frequenza di campionamento interno a SOX, non è di qualità sufficiente. SOX è un discreto casino da usare ma è un vero coltellino svizzero, riesci a farci di tutto.

Saluti,

CIao Denis,

con "impulso generato da DRC" cosa intendi? il filtro?:confused:
 
Michele Spinolo ha detto:
con "impulso generato da DRC" cosa intendi? il filtro?:confused:

Intendevo dimostrare quanto sia bravo a spiegarmi male. :D Da leggere come "bisogna effettuare la conversione della frequenza di campionamento sulla risposta all'impulso e non sugli sweep generati dai programmi associati a DRC." In altre parole la sequenza giusta è:

1) Generazione sweep e inverso
2) Misura
3) Estrazione della risposta all'impulso per convoluzione
4) Conversione della frequenza di campionamento della risposta all'impulso alla frequenza desiderata.

Invece è da evitare:

1) Generazione sweep e inverso
2) Misura
3) Conversione della frequenza di campionamento dello sweep misurato e del filtro inverso alla frequenza desiderata.
4) Estrazione della risposta all'impulso per convoluzione

In linea di principio le due procedure dovrebbero dare risultati identici ma in pratica il punto 4 è estremamente sensibile agli errori del punto 3, anche usando algoritmi di conversione molto accurati. Meglio lasciare la conversione alla fine.

Saluti,
 
Audyssey Sound Equalizer MultiEQ Pro su Digital Video

Salve,
Volevo segnalare a chi interessato il Test sul magazine Digital Video HT di questo mese.

Ferdinando.
 
Ho letto l'articolo.

A parte il problema della fase quello che mi ha più colpito è stata l'affermazione che tale sistema toglie la "caratterizzazione" dei diffusori :eek: rendendoli "tutti uguali" a livello di timbrica.

Rispetto al PAC questo sistema rende fruibile l'evento musicale in una "zona" anziché in un punto. Questo, nel mio caso, mi interesserebbe veramente poco quindi se eseguo la taratura usando un solo punto (o se sono costretto dal setup a farne di più uso sempre lo stesso) potrebbe migliorare la "resa generale"

Mi ha colpito molto la pulizia interna e la costruzione ..veramente ben fatti
 
Nuovo Software V. 2.2

A parte il problema della fase

Il problema del riconoscimento della fase è stato risolto con la nuova vesione del soft. 2.2 ,ed sono state aggiunte altre funzioni :

It’s my pleasure to announce the availability of Audyssey MultEQ Pro v2.2,an update to the current MultEQ Pro v2.0 software that is backwards compatible with any Sound Equalizer (no hardware firmware updates needed).
Below are the additional features and options on this software update:



New disconnect microphone warning dialog. We just made it a little more obvious when they should unplug the mic from the Sound Equalizer during the calibration.

On the ‘Room Dimensions’ page, you can select what measurement system you’re using (feet or meters).

The Customer Certificate can now be printed out by the installers themselves within the MultEQ Pro application. Very handy if they have access to a printer at the job site. They simply click on the ‘View Results’ window on the “Save Results” screen.

The installer should still upload all installation results to his account on the Audyssey Installer Web Site so he can create, store and print the certificate there if they want.

Details are in the new User Guide.

A minimum of three measurement positions are now required on the ‘Measurement’ screen before you can continue to the next screen.

A ‘Midrange compensation’ target curve feature is available and set as a default choice. This feature very often enhances mid-range sound performance by inserting a “notch” or small dip. It can be applied to any of the 4 Audyssey target curves.

New user interface for the target curve display. It updates the user interface based on the selections you make (the Midrange compensation shows).
New user interface for the ‘Zone Configuration’ screen (Zone numbers shown on bottom).

The User Guide has been updated. Please give it a read when you have a chance for more background on this update.

Ferdinando.
 
Ciao Brigno,

Brigno ha detto:
A parte il problema della fase quello che mi ha più colpito è stata l'affermazione che tale sistema toglie la "caratterizzazione" dei diffusori :eek: rendendoli "tutti uguali" a livello di timbrica.

uhhhm, un certo appiattimento ci sarà di sicuro, ma "uguali uguali" mi sembra un po' eccessivo. Quale "problema della fase"?

Saluti,
 
Brigno ha detto:
...quello che mi ha più colpito è stata l'affermazione che tale sistema toglie la "caratterizzazione" dei diffusori :eek: rendendoli "tutti uguali" a livello di timbrica...
Anche a me sembra un po esagerato. Magari fosse così: ci compriamo tutti le Watson, ci attacchiamo l'Audyssey e otteniamo delle Avalon :D .

E' però plausibile che si perda parte di quella caratterizzazione volutamente inserita nella risposta in frequenza di alcuni diffusori.

Ad esempio le Chario Serendipity hanno volutamente una curva di risposta ad "U", una specie di “loudness”. L’inserimento di un equalizzatore eliminerebbe tale caratterizzazione.

E’ un bene o un male? Boh….

Comunque nulla vieta di riprodurre una stessa curva, al netto della correzione ambientale, mediante l’Audyssey (immagino si possa).
 
max916 ha detto:
ma quindi anche le elettroniche subirebbero una parziale modifica delle risposte in frequenza.....

Max,
la risposta in ambiente di un dato sistema è dato dalla somma delle risposte dei vari elementi che lo compongono, al quale occorre infine sommare il contributo ambientale.

Nessuno dei sistemi di correzione esistenti sa discernere i singoli elementi della catena: la risposta "sistema+ambiente" viene vista come un tutt'uno, e di conseguenza viene corretta in base alla curva target stabilita.

Per cui sì, si corregge tutto: elettroniche, crossovers passivi, altoparlanti ed ambiente.

Ciao,
Andrea
 
antani ha detto:
Anche a me sembra un po esagerato. Magari fosse così: ci compriamo tutti le Watson, ci attacchiamo l'Audyssey e otteniamo delle Avalon :D .
E infatti, così non è: prendendo un paragone automobilistico, la correzione ambientale può essere paragonata alla "messa a punto" dell'automobile.
Ora, se è vero che una Punto perfettamente regolata andrà meglio di una Punto completamente da revisionare, è anche vero che non potrà certo competere con una Ferrari, per quanto scarburata.

Se un altoparlante distorce facilmente, continuerà a farlo anche dopo la correzione, su questo non ci piove.

La correzione ambientale deve essere vista come una "ottimizzazione" del proprio sistema, per farlo rendere al meglio delle sue potenzialità, intrinseche e non migliorabili, in quel determinato ambiente.

Avviene certamente una maggiore uniformazione timbrica tra sistemi diversi, ma restano ampiamente riconoscibili: la risposta in frequenza è certamente un parametro importante, ma non l'unico che determina la personalità sonora di un dato sistema.

Ciao,
Andrea
 
Ho letto la prova. La cosa che invece ha colpito me è che l'impressione di ascolto riportata coincide esattamente con l'impressione che ho avuto io ascoltando il PAC, cioè netto miglioramento dei medio-bassi e della scena.

Questo mi ha confermato che, nonostante non riesca a farmi prendere dalla "magia" dei cavi esoterici, non sono ancora diventato sordo :D .

A parte questo il prodotto mi sembra ben ingegnerizzato.

A quanto pare la taratura può essere anche fatta dall'utente, però richiede un PC esterno, con tutti i problemi che questo può comportare (mi riferisco soprattutto ai problemi legati alla scheda audio).
 
antani ha detto:
Ho letto la prova.

Anche io ho letto la prova e sinceramente, a parte una buona descrizione tecnica dell'apparecchio, sicuramente ben costruito e dal layout pulito ed ordinato, mi sembra di una banalita' e superficialita' disarmante.

Anche quel grafico del prima e dopo messo li cosi' dice poco o niente.

Servivano test molto piu' approfonditi, in almeno qualche ambiente dalle caratteristiche differenti e con qualche problema da correggere ben piu' in evidenza, come del resto accade in circostanze piu' usuali e comuni.

Come pure sarebbero stati auspicabili altri test strumentali che verificassero la bonta' di DAC ed ADC, dei parametri di interfacciamento, rapp. segnale disturbo etc etc

A mio avviso, serviva ben altro spazio ed impegno per un test serio.

Saluti
Marco
 
Microfast ha detto:
...mi sembra di una banalita' e superficialita' disarmante....

Per le tue esigenze niente sarebbe stato sufficiente :D .

Comunque concordo, la prova è abbastanza banale, mi è più sembrata una descrizione pubblicitaria del prodotto.
 
PC

richiede un PC esterno, con tutti i problemi che questo può comportare (mi riferisco soprattutto ai problemi legati alla scheda audio)

Il PC serve solo per far girare il software per creare le curve,quindi la scheda audio non serve a niente.
IL PC si collega all'unità di processamento con USB ,ed una volta create la curva che riteniamo migliore si può scaricarla nella memoria del processore vero è propio.

Ferdinando.
 
A mio avviso, serviva ben altro spazio ed impegno per un test serio.

Marco questo è vero ,ma se hai letto alla fine del test il recensore spiega che per una prova approfondita viste le variabili in gioco non bastava nemmeno lo spazio dell'intera rivista.
Ed una rivista oggi giustamente non può permettersi di fare prove approfondite di un solo prodotto.

Comunque chi potrà venire al TopAudio di Roma potrà vedere all'opera l'Audyssey SE nella nostra suite.
 
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