DRC, PAC equalizzatori e altro..

antani ha detto:
Si vabbè il fatto è che il PAC, come qualunque sistema di equalizzazione, funziona prevalentemente in sottrazione, quindi molto più semplicemente spesso si "mangia" il livello di uscita del pre, e quindi riduce la potenza erogabile dal finale (come nel tuo caso :p ).

Antani il problema almeno nel mio caso non è la potenza te lo assicuro,non sono mai riuscito ad arrivare a fondo scala,ma alla migliorata definizione che ti invoglia ad aumentare il coinvolgimento e quindi la tenuta in potenza,nel mio caso specifico mi sono accorto che nel mio ambiente di circa 60mq le profile arrancavano cosa che le Electra non fanno:D
 
annovif ha detto:
Scusate, ditemi se ho capito bene : io entro in digitale coassiale dentro al pac dalla meccanica ,vero?, e poi recupero il segnale per l'ampli. E il mio bellissimo convertitore a valvole hi-end? lo butto? va beh al massimo lo vendo.
Quindi dentro al pac c'e' un convertitore ? E dentro al multicanale c'e' un processore dolby/dts? Mah sono un po' confuso , mi potete illuminare? grazie:confused:


Le possibilità di collocamento nella catena di riproduzione, per il PAC 2.0, sono molteplici; le più usate e richieste sono:

1) Tra pre e finale (analog in/analog out)

2) Tra player digitale e pre (digital in/digital + analog out) utilizzando un player che esca a frequenza di campionamento fissa o utilizzando un SRC (sample rate converter) esterno, eventualmente fornito insieme al PAC; in questo caso, è possibile poi uscire in digitale dal PAC ed entrare nel pre (sempre in digitale) oppure in un convertitore D/A di gran pregio e quindi entrare nel pre in analogico.

Per quanto riguarda il PAC multicanale, esso non effettua alcuna decodifica: essendo collocato tra pre e finale, le decodifiche vengono effettuate a monte, dal pre o dal player collegato al pre.

Ciao!

Marco
 
Guido310 ha detto:
No no, non devi buttare niente!
Va posizionato tra il pre e i finali (non so bene se puo' usare con un'integrato)

Ciao
Non dovrebbero esserci problemi se si dispone di uscite preout,mi sembra che Microfast abbia iniziato i suoi esperimenti con un integrato il Denon Avc1se.
 
Mike5 ha detto:
Ma come fa il PAC ad eliminare il rimbombo ? Taglia le frequenze in corrispondenza della risonanza ? Se e così, non dovrebbe sentirsi un "vuoto" a certe frequenze ? Se fai un sweep senti dei vuoti ?

Michele

Michele,
cercherò di risponderti nel modo meno "tecnico" possibile, dato che credo di essere tra i pochi in grado di farlo....

Una risonanza altro non è che la proprietà di un certo ambiente a non lasciar decadere in un tempo ragionevole un suono ad una determinata frequenza. Quello che fa il PAC è, dopo avere "sondato" l'ambiente e le sue proprietà, operare una modifica al segnale tale da sottrarrne ciò che l'ambiente introdurrà di suo, in modo da avere un risultato finale il più possibile analogo a quello del segnale sorgente.

Al di là delle risonanze dovute alle mere dimensioni (e materiali costituenti le pareti) della stanza, possiamo avere, in ambiente, tutta una serie di strutture che, a determinate frequenze, si mettono a risuonare di loro, per via dei volumi d'aria in essi contenuti (armadi, librerie con antine chiuse, vasi, contropareti, etc etc).
Queste sono, di solito, facilmente identificabili usando dei lenti sweep in bassa frequenza, anche a volumi moderati.
L'efficacia del PAC nei confronti di questi problemi può essere maggiore o minore in funzione della natura e dell'entità stessa di queste risonanze, che definirò "secondarie", per semplicità.
Non sto ad entrare in una disquisizione tecnica che farebbe solo venire dei mal di testa non necessari, limitandomi a dirti che il successo può essere maggiore o minore in funzione di una serie di fattori così variabili tra loro che l'unica è....effettuare una prova.

Ti posso dire che, solitamente, il miglioramento è considerevole, ma non posso dirti a priori quanto consistente possa essere: il nostro dispositivo, per quanto "potente", non può risolvere qualsiasi problema audio, ovviamente.
Ti faccio un esempio: in una recente installazione, ci è capitato che il proprietario avesse disposto, per quasi tutta la sala, una impressionante quantità d'argenteria (vassoi, caraffe, tazze e via dicendo). Durane la fase di misura abbiamo dovuto asportare la totalità di questi oggetti, che, eccitati dallo sweep, risuonavano con un clangore considerevole che andava ad affliggere la qualità della rilevazione. A correzione applicata, le argenterie sono state riposizionate: a parità di volume d'ascolto la situazione è migliorata notevolmente, ma resta il fatto che, alzando il volume (anche se a livelli improponibili in situazione pre-correzione), ad un certo punto l'argenteria si mette comunque a ballare la cucharacha: non possiamo modificare le proprietà fisiche dei materiali e degli oggetti, ovviamente, ma solo attenuare certe problematiche.

Non per nulla la proposta del nostro dispositivo propone, sempre e comunque, la prova a casa propria.

Ciao,
Andrea
 
AlbertoPN ha detto:
Credi, o ne sei convinto ?

mandi !

Alberto :cool:

Credo, so che non bisognerebbe andare "a memoria" e controllare quando si dà un'informazione, sono stato un pò affrettato...vado a studiare!:ave: :ave:
Ciao
 
annovif ha detto:
Scusate, ditemi se ho capito bene : io entro in digitale coassiale dentro al pac dalla meccanica ,vero?, e poi recupero il segnale per l'ampli. E il mio bellissimo convertitore a valvole hi-end? lo butto? va beh al massimo lo vendo.

Annovif, solo se questo è quello che vuoi fare.
Il PAC, perlomeno nelle mie intenzioni, nasce come "accessorio", ossia come un qualcosa che si aggiunge ad una catena audio già ben definita, per farla rendere al meglio delle sue possibilità in quel certo ambiente.
In quest'ottica, la macchina, di base, nasce con in/out analogici per inserirsi tra pre e finale.
Quindi dentro al pac c'e' un convertitore ? E dentro al multicanale c'e' un processore dolby/dts? Mah sono un po' confuso , mi potete illuminare? grazie:confused:

Dentro al PAC avviene, normalmente, una doppia conversione A/D D/A per effettuare il processamento del segnale.
A mio (e non solo mio) parere il potenziale detrimento dovuto all'aggiunta della doppia conversione è assolutamente inavvertibile, ma alcuni clienti hanno voluto la possibilità di operare totalmente in digitale, e sono stati accontentati. SI perde in flessibilità d'uso, ma si può ipotizzare (perlomeno in via teorica) un migliore trattamento del segnale.

Ciao,
Andrea
 
AlbertoPN ha detto:
Non credo troverai molto nel sito della Audissey .... ma provaci :D

mandi !

Alberto :cool:
Qui parla di 1024 punti

http://www.audyssey.com/graphs/graph2.html

Qui dice che in effetti poi i punti vengono diminuiti

http://www.audyssey.com/graphs/graph2.html

"The trick is to use enough filter points to get the needed resolution, but not
so many that it overwhelms the processor inside the audio component.
So, we came up with a way to reduce the number of points without
sacrificing accuracy and a way to provide more filter power at lower frequencies where it is needed the most"

Io mi sto ora addentrando un pochino nelle problematiche della correzione ambientale e mi scuso se ho detto delle cose inesatte...quanti sono allora i filtri usati in realtà dall'Audissey???

Ciao
 
andrea aghemo ha detto:
A mio (e non solo mio) parere il potenziale detrimento dovuto all'aggiunta della doppia conversione è assolutamente inavvertibile....

Visto che se lavoro in analogico ho comunque una doppia conversione posso entrare in digitale ed uscire in analogico (in modo da effettuare una sola conversione con il PAC ma di eliminarne comunque 2 !!)

Ovviamente metterei il PAC tra il CD ed il PRE ("perdendo" le correzioni delle altre sorgenti..) ma vorrei sapere se la cosa è fattibile.

O meglio ancora potrei collegare il PAC in analogico tra PRE e FINALE ma anche in digitale tra CD e PAC "switchando" con i cavi (miiii che parole che invento:D ) al bisogno o almeno per provare se il "tutto analogico" è migliore del digitale/analogico


....spero di essere stato chiaro perché mi sono confuso anche io
 
Guido310 ha detto:
Io mi sto ora addentrando un pochino nelle problematiche della correzione ambientale e mi scuso se ho detto delle cose inesatte...quanti sono allora i filtri usati in realtà dall'Audissey???

Beh ... io mi sono messo a contarli una volta ..... uno ... due ... tre ... quattro ....cinq.... :zzz:

:ciapet:

Questo processore utilizza la potenza di calcolo di un PC esterno dove si collega il microfono per fare tutte le equalizzazioni necessarie, e poi si trasferisce all'interno del processore stesso la nuova "curva" da applicare a quel determinato ambiente.

Se parlano di 1024 filtri "adattivi" alle zone più critiche, non vedo perchè non crederci.

Direi che potremmo aspettarci un chiarimento dall'importatore italiano dell'oggetto. Vado ad invitarlo alla discussione.

mandi !

Alberto :cool:
 
AlbertoPN ha detto:
Se parlano di 1024 filtri "adattivi" alle zone più critiche, non vedo perchè non crederci.

Direi che potremmo aspettarci un chiarimento dall'importatore italiano dell'oggetto. Vado ad invitarlo alla discussione.

mandi !

Alberto :cool:

Bè io ci credo!
Non ne faccio una mera questione di numeri, peò per un semi-profano come me è un metodo molto immediato per raffrontare i dati..(ho fatto un po' di ricerca all'università..) semprechè ovviamente le unità di misura siano raffrontabili:D
Non so se le filosofie alla base del PAC e dell'Audissey siano confrontabili in questo modo....ovviamente una comparativa all'ascolto e alle misure sarebbe il metodo migliore!
Ciao
 
Brigno ha detto:
Visto che se lavoro in analogico ho comunque una doppia conversione posso entrare in digitale ed uscire in analogico (in modo da effettuare una sola conversione con il PAC ma di eliminarne comunque 2 !!)

Ovviamente metterei il PAC tra il CD ed il PRE ("perdendo" le correzioni delle altre sorgenti..) ma vorrei sapere se la cosa è fattibile.

O meglio ancora potrei collegare il PAC in analogico tra PRE e FINALE ma anche in digitale tra CD e PAC "switchando" con i cavi (miiii che parole che invento:D ) al bisogno o almeno per provare se il "tutto analogico" è migliore del digitale/analogico


....spero di essere stato chiaro perché mi sono confuso anche io


Con il PAC 2.0 puoi entrare, a tua scelta, in digitale o in analogico ma uno esclude l'altro: si tratta proprio di una differente configurazione della macchina, configurazione che va scelta prima dell'installazione. Invece l'uscita la puoi avere in entrambi i formati contemporaneamente. Per il resto, rileggi il mio post precedente.

Ciao!

Marco
 
Dubbio

Ciao a tutti,
qualcuno di voi ha provato il PAC con sistemi ad alta efficienza, superiori a 105 db ???
Lo chiedo perche tempo fa ho provato un DEQ 8024, ma appena acceso senza nessuna regolazione il fruscio di fondo era così fastidioso che l'ho dovuto levare, stessa cosa quando ho provato il DCX2496 e non vorrei che il PAC essendo digitale, per il mio sistema, non andasse bene....
Grazie
Poldohifi
 
Audyssey Sound Equalizer MultiEQ pro

Salve a tutti,

l'Albertone Internazionle :D mi ha fatto notare la discussione aperta riguardante anche l'Audyssey Sound Equalizer.
Approfitto quindi per dare qualche info. aggiuntiva sul prodotto.
Visto che si parlava dei 1024 punti aggiungo che possono essere anche superiori ai 1024 ,ad es. sulle basse frequenze che come si sà è il range più difficile da controllare in una ambiente si può arrivate oltre i 2000 punti.
Ovviamente il software messo a punto nei Lab. Audyssey ha il compito di analizzare i vari parametri in modo da adattare i filtri nel modo più appropiato ed efficace.
 
poldohifi ha detto:
Ciao a tutti,
qualcuno di voi ha provato il PAC con sistemi ad alta efficienza, superiori a 105 db ???
Lo chiedo perche tempo fa ho provato un DEQ 8024, ma appena acceso senza nessuna regolazione il fruscio di fondo era così fastidioso che l'ho dovuto levare, stessa cosa quando ho provato il DCX2496 e non vorrei che il PAC essendo digitale, per il mio sistema, non andasse bene....
Grazie
Poldohifi

Non prevedo alcun problema: ad ogni modo la prova di ascolto presso il tuo domicilio potrà eventualmente fugare ogni dubbio.

Ciao!

Marco
 
ht-maestro ha detto:
.....riguardante anche l'Audyssey Sound Equalizer.
Approfitto quindi per dare qualche info....

Ho inserito il link nella pagina iniziale.
Ovviamente informazioni maggiori sono gradite (prezzo, risultati ottenuti, qualche grafico...)

Confrontandolo con il PAC è un sistema simile, inferiore, superiore o almeno paragonabile ?:D ?
Mi rendo conto che essendo "operatore" sia abbastanza scomodo rispondere a certe domande ..ma se il prezzo non fosso confrontabile con quello del PAC in realtà si parlerebbe di due prodotti non concorrenti e si potrebbe rimanere quindi in una discussione "obiettiva" senza sminuire uno o l'altro prodotto (non vorrei offendere nessuno e la parola "obiettiva" deve essere vista con lo "spirito giusto";) ).

Questo 3d è nato con l'idea di dare qualche informazione maggiore sulla "correzione ambientale" a prescindere dal prodotto, dalla tecnologia e dal prezzo quindi ogni informazione è apprezzata
 
Secondo me.....

senza un confronto diretto non lo sapremo mai , e nessuno ti dira' mai che il suo sistema inferiore. D'altro canto se non li compriamo noi che siamo dei malati , questi sistemi penso che non li comprera' nessun altro, quindi dire certe cose su un forum zeppo di potenziali clienti (gli unici direi) e' un suicidio commerciale non da poco. Mi sa' che rimarrai con la curiosita'. Ciao, Fabio
 
Brigno,
non ho ancora avuto modo di provare il modello specifico Audyssey a 8 canali, per cui non so dirti se sia meglio o peggio del nostro prodotto: peraltro, potrebbe divenire questione di gusti personali, ed il mio non corrisponde necessariamente al tuo.

Quello che penso di poterti dire con ragionevole certezza è che gli obiettivi dei due sistemi sono piuttosto diversi: il PAC mira alla massima correzione possibile in un preciso ed unico punto d'ascolto, ritenuto preferenziale su tutto il resto delle posizioni di ascolto possibili in quell'ambiente, mentre l'Audissey cerca di offrire il miglior compromesso per un numero più ampio di posizioni d'ascolto generando una correzione "mediamente" migliore, ma (per forza di cose) meno efficace in un punto specifico.

Ciao,

Andrea
 
andrea aghemo ha detto:
il PAC mira alla massima correzione possibile in un preciso ed unico punto d'ascolto, mentre l'Audissey cerca di offrire il miglior compromesso per un numero più ampio di posizioni d'ascolto generando una correzione "mediamente" migliore, ma (per forza di cose) meno efficace in un punto specifico.

Questa sembra già una valutazione tecnica e "obiettiva" molto interessante.

Sarebbe interessante sapere se ht-maestro è d'accordo.
 
E' quello che volevo sapere (insieme ad altre cose :) )...

Comunque anche io, occupandomi di automazione industriale, non avrei problemi a dire se un prodotto concorrente e' valido oppure no, specialmente se facente parte ad una differente categoria di prezzo.
Certo se fosse in concorrenza diretta cercherei di enfatizzare i miei pregi cercando velatamente di evidenziare i difetti altrui ma sempre rimanendo il più possibile obiettivo !

Se fossi la Ferrari (tanto per rimanere su di un settore che tutti conoscono) non avrei problemi a dire che la Brera è un'ottima macchina o viceversa

Tieni presente che se fai una capp...ata ad uno del forum è probabile che di affari non ne farai più e quindi sarebbe stupido da parte di un operatore comportarsi in modo scorretto (in ogni caso lo sarebbe, ma in un forum ancora di più)

Poi, per quanto riguarda AVA, puoi fare un test a casa, con il tuo impianto rischiando al massimo il costo di qualche centinaio di Euro se il risultato non ti piacesse !

Meglio di così........
 
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