Il mio militare in pratica è finito con il CAR ad Albenga nella fanteria.
Poi dopo una brevissima destinazione "tecnica" nel distretto militare di Genova (dove facevo fare i test

e raccoglievo i dati per inserirli nei pc ), sono stato urgentemente trasferito a Firenze, dove guardacaso vivevo

, in un fantomatico ufficio dove si disegnano e si consarvano le carte geografiche militari italiane. Credo si chiamasse IGM. Personale misto 60% civile, uomini e donne, e 40% militare di cui la metà di leva, ovviamete nessun atteggiamento e regola militare, aboliti del tutto per esempio i saluti ai superiori , che erano solo dei capireparto o dirigenti, civili o militari secondo i casi.
Il mio incarico sarebbe stato in teoria di disegnare

-pennarelli alla mano- alcune carte, ma c'erano già bravi professionisti del mestiere che sapevano fare questo lavoro, e il personale era in esubero pazzesco (penso 80-90%) molti dei quali non sopportavano di starsene tutti i giorni senza far niente di costruttivo, pertanto capii subito che gli incarichi che mi aveva dato il responsabile dell'ufficio, era un modo per non dirmi che non sapeva cosa farmi fare, e che era sufficiente che mi presentassi sul posto. Così dopo un iniziale sconcerto, cominciai ad organizzarmi... con vari passatempi fra bar, ...

ecc. A dormire fra l'altro andavo a casa.
Fino a pochi mesi prima che io arrivassi, non c'era l'obbligo per i civili e gli effettivi di timbrare il cartellino...
Ovviamente, vista la responsabilità del mio incarico, fui promosso caporal maggiore...
Su queste carte militari poi ce ne sarebbe da parlare...
Ebbi una evidente dimostrazione di certi sprechi di risorse negli ambienti statali.
Ciao