Mi "dichiaro"...
... con una Ducati ss 750 del 1997 (faro quadrato) sono l'ennesimo forumiano che va in moto.
Passione nata molto prima di quella per a/v e quindi con radici più solide; ho trascorsi nel mondo del tassello e dopo un "suggerimento" del destino
sono ritornato all'asfalto in modo moderato.
Pur avendo una Ducati concordo con chi lamenta problemi "genetici" di questa marca.
Personalmente mi sono capitate:
il distacco del cavalletto laterale, problema dovuto all'allentamento dei bulloni di fissaggio.
irrigimento della manopola del gas, in fabbrica avevano dimenticato di ingrassare tutto il sistema, filo compreso.
bloccaggio del sistema di arrichimento (aria o starter), cattivo assemblaggio e mancato ingrassaggio.
sostituzione di una bobina candela che scaricava sul telaio.
sostituzione di un disco anteriore per cedimento del fissaggio elastico.
sostituzione di una parte del sistema desmodromico delle due valvole di scarico.
distacco delle flange interne alle due marmitte.
Per non parlare di quelle successe ad amici
monster s4:
cattivo assemblaggio dell'ammortizzatore posteriore e conseguente problemi di assetto
cattivo assemblaggio perno ruota posteriore (con tanto di righa gialla di controllo qualità).
Monster 600:
cattivo assemblaggio cuscinetto inferiore canotto di sterzo, conseguente rottura con incidente che solo per fortuna si è risolto con solo qualche graffio.
candele difettose
998s :
incolaggio dei contatti di avviamento.
problema alle valvole lamellari di uno stelo della forcella.
varie imperizzie di assemblaggio.
Mai provato o sentito di problemi tanto gravi su altre marche, va bene un po' di sano campanilismo ma mai omertà.
Purtroppo alcune delle "anomalie" che ho riportato non sono stupidaggini.
Tutti o quasi risolti in garanzia con conseguenti controlli approfonditi del mezzo. Comunque tardivi.
Non nego il piacere di guidare una moto che indubbiamente ha caratte, fascino e riesce a comunicarmi qualche cosa in più di altre ma
alla fine ,se non si è veri appassionati, sconsiglio l'acquisto di questa marca; non le considero ,e non solo io, moto "plug & play"(passatemi il termine).
Concludo dicendo che non penso di separami mai dal mio cancello con le ruote (a differenza delle moto "moderne" la mia è veramente ferro battuto),
perchè mi aiuta ad andare "piano" su strada regalandomi sensazioni che altre non mi danno.
Poi c'è una sorta di fiducia, lo so che contraddico quello che ho scritto prima, ma quando sono in piega e
con la coda dell'occhio vedo l'asfalto che si avvicina poi sento il ginocchio che vibra per lo sfregamento con la strada... so che la mia incolumità è
"appoggiata" su pochi cm di gomma, che fra me e loro c'è un sistema complesso che è la mia moto... poi via a infilarsi in un'altra curva!
E' un sentimento viscerale difficile da spiegare e per gli altri da capire.
Ciò non toglie che se potessi una jap quattro cilindri da pista(velocità), naturalmente tenendo anche il desmo, me la farei...ma sarebbe solo un giocattolo.
Totion