Cavi e suggestione

lynux ha detto:
Purtroppo sono cose che uno comprende solo quando si prende un bel libro e se le studia.
E secondo te, non ci siamo passati :p

A proposito di misurechediconotutto, sull'ultimo numero di AR vi è una prova di 3 lettori digitali, guardando le misure, qualc'uno saprebbe dirmi quale dei 3 suona meglio?? Io non riesco a capirlo :confused:
 
Puka ha detto:
A proposito di misurechediconotutto, sull'ultimo numero di AR vi è una prova di 3 lettori digitali, guardando le misure, qualc'uno saprebbe dirmi quale dei 3 suona meglio?? Io non riesco a capirlo :confused:

Non ho l'ultimo numero di AR. Se mi scannerizzi i grafici o i dati o quello che hai e me li mandi (anche in pvt) ci do volentieri un'occhiata. :)
 
lynux
Come ho gia detto più volte tu hai un approccio tecnico a tutte le cose ed è classico e comprensibile per tutti gli ingegneri che sono abituati ad arrivare assolutamente ad un risultato e a una spiegazione per ogni cosa. Non so di dove sei tu ma se avessi la possibilità di venire dalle mie parti ad ascoltare ti renderesti conto delle differenze e ne sono convintissimo...
Non torno sul problema degli abbagli o suggestioni se no torniamo in un argomento che c'è ed esiste ma solo in "certi casi" e ne abbiamo gia discusso. Penso che sia inutile dare spiegazioni diverse da quelle che ho scritto prima per giustificare le varie differenze fra i cavi (materiali utilizzati, geometrie di costruzione, sezioni dei cavi ecc ecc). Spero che ci possa essere la possibilità di conoscerci, certe cose vanno sentite e non spiegate potremo andare avanti altri 2000 post e non arrivare a nessuna conclusione, sarebbe come spiegare che com'è il colore rosso ad un cieco che non ha mai visto un colore in vita sua...

Un saluto
 
Puka
A proposito di misurechediconotutto, sull'ultimo numero di AR vi è una prova di 3 lettori digitali, guardando le misure, qualc'uno saprebbe dirmi quale dei 3 suona meglio?? Io non riesco a capirlo

lynux
Non ho l'ultimo numero di AR. Se mi scannerizzi i grafici o i dati o quello che hai e me li mandi (anche in pvt) ci do volentieri un'occhiata.

Puka ha colto il punto! Non gli ho sott'occhio ma presumo che siano pressochè identici o con diversità che come direbbero i "numerofili" sono trascurabili, ma suonano in maniera a volte molto diversa... Un amplificatore a valvole costruito bene se misurato al banco è perdente con quasi tutti gli ampli a stato solido anche di qualita pessima. La differenza è quando si accende e si ascolta li è la differenza, il finale a valvole incanta e l'altro fa sboccare... :Puke:

Ps: Ci sono finali a valvole che sono anche inascoltabili però... :)
 
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@lynux

a proposito delle tue idee sull'inutilità di campionare oltre i 48kHz mi chiedo se hai mai ascoltato e confrontato su un impianto adeguato un SACD contro il corrispondente RBCD.
Se tu non senti tale differenza questo vuol dire che è inutile andare avanti a discutere. Personalmente tali prove (in cieco) le ho fatte parecchie volte con il mio impianto e la riconscibilità dei SACD (purché puri DSD) contro RBCD l'ho riscontrata al 100%.
Detto questo, e ben conscio che oltre i 16kHz io stesso non ho riconosco coscientemente un segnale emesso, la conclusione mia è che i numeri che tu citi non dicono tutto.
Tanto per completare l'informazione qui non sei l'unico ingegnere. La capacità di ascolto è una questione di esperienza e cervello, oltre che di orecchio inteso come strumento.
Saluti,
Siro.
 
@KTM15
son daccordo con te che le misure al banco non dicono tutto. Direi che esprimono condizioni desiderabili (se non proprio necessarie) ma non sufficienti. Son in disaccordo sull'esempio dei valvolari... la mia preferenza va tutta in favore dello SS (ma non per una questione di misure).
Ciao,
Siro.
 
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Ma in ambito analogico tutto ciò crolla violentemente.
Parlavamo di CD masterizzati non di LP ;)

Detto questo il mio orecchio, sicuramente non erudito come quello di Puka o KTM15 (detto senza ironia), non ha sentito differenze tra un cavo teoricamente buono (detto da Di Prinzio in persona, che stava sulla 50ina di euro/m e che avevo "comprato") ed uno teoricamente di base e quindi, quando ho avuto bisogno, ho comprato 10 m per canale di cavo da 2,5mmq (di più non potevo) a 4-5 euro/m.

Vi chiedo, se basta cambiare i cavi agli ampli e qualche condensatore per sentire molto meglio, come fate a comprarlo? Non pensate che chi l'ha progettato non era in grado di farlo e chissà quali altri casini immondi avrà combinato? In fondo non stiamo parlando di ampli da 200 euro per cui tutto è possibile pur di risparmiare qualcosa.....

Ciao.
 
Entro solo ora nel thread e non credo che leggerò mai tutte le 78 pagine.
Rimango colpito dalle affermazioni per cui il cavo di alimentazione influisce sul suono; certo se è troppo sottile si può scaldare e magari anche fondere l'isolante causando un corto ma a parte quello non riesco proprio a comprerndere tecnicamente come un'alternata possa influire sul funzionamento di un dispositivo che non vede l'alternata ma lavora in CC.

Sui cavi audio ho gli stessi dubbi, certo importa la sezione, ma come possa il rame influire sulla qualità rimane per me un mistero.
Questo, per quel che vale, mi fu confermato da un famoso produttore di casse di elevato livello il quale fece innumerevoli test su cavi diversi non riscontrando alcuna differenza prestazionale.
A parte il desiderio di avere una dimostrazione scientifica delle differenze (a parità di sezione) tra un cavo costoso ed uno economico, credo che sarebbe interessante fare dei blind test, il modo più facile per scoprire il peso della suggestione su una percezione, ma non ho mai letto di simili prove.
In altri settori sono stati fatti con risultati sconcertanti.
 
A proposito di cavi di alimentazione

Nel mio impianto ho un pre-phono con alimentazione e primo filtraggio (trasf toroidale, radrizzatore, 2 stadi di elettrolitici + vari altri condensatori in polipropilene per filtraggio) separati e posizionati in altro contenitore messo a debita distanza sia dal pre-phono che dal piatto. Inoltre ho curato con attenzione il fatto che i percorsi dei vari cavi sia ben separati.
Mi riferisco quindi al cavo di alimentazione della continua che dalla scatola con il trasformatore porta la corrente ai 4 regolatori di tensione del phono (che comunque contiene svariati altri filtri, compresi anelli di ferrite).
Ho provato dunque 4 diverse soluzioni di cavo di alimentazione autocostruito (3 poli: -38V; 0V(massa); +38V). Premetto anche che i risultati che descrivo si riferiscono ad una prova con guadagno per MC settato al massimo e quindi il rumore che descrivo riguarda un eventuale livello sonoro elevatissimo. Aggiungo anche che nel mio impianto la terra e la massa sono distinte.

1) cavo banale a 3 poli senza schermo -> entra il ronzio + entra la radio FM + entra sensibilmente la radio frequenza della telefonia mobile (fastidiosa con la musica classica nei passaggi pianissimi).
2) cavo a 2 poli (+38V; -38V) e schermatura unica (massa e terra messe assieme) -> ancora entra ronzio + entra la radio FM come il cavo precedente.
3) cavo schermato (collegato a terra) e tre poli interni -> niente ronzio + FM ridotta sostanzialmente a zero + radio frequenza della telefonia mobile ridotta anch'essa quasi a zero.
4) cavo assai complicato costituito da treccia di tre cavi separati (multifilari) ognuno per un polo con schermatura separata per ognuno (collegata a terra ma non a massa) -> niente ronzio + FM un po' più elevata del caso precedente + radio frequenza della telefonia mobile ridotta a zero (meglio del precedente ma funzione della geometria del percorso del cavo).

Anche se il cavo 4) mi sarebbe il parso più evoluto, tuttavia in conclusione attualmente uso il cavo numero 3) perché mediamente garantisce i risultati migliori. Il cavo 1) e il cavo 2) sono pessimi perché portano dentro al phono una quantità di porcheria. Il cavo 4) sarebbe l'ideale per proteggermi dalla radio frequenza da telefonia, ma al prezzo di far entrare quel tanto di FM che tutto sommato preferisco evitare anche se a livelli di ascolto umani non si percepirebbe consciamente.

Saluti,
Siro.
 
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mke52 ha detto:
Entro solo ora nel thread e non credo che leggerò mai tutte le 78 pagine.
... credo che sarebbe interessante fare dei blind test, il modo più facile per scoprire il peso della suggestione su una percezione, ma non ho mai letto di simili prove.
Forse era meglio che ti leggevi qualche pagina ;)

mke52 ha detto:
A parte il desiderio di avere una dimostrazione scientifica delle differenze (a parità di sezione) tra un cavo costoso ed uno economico
In questo thread, su una cosa siamo tutti d'accordo ed è l'ingiustificabilità del costo dei cavi, sarebbe meglio utilizzare altri termini per descrivere 2 cavi diversi.

Ciao
Antonio
 
sc_ita
la mia preferenza va tutta in favore dello SS (ma non per una questione di misure).

Il mio era un esempio per dire che le misure contano ma non sono del tutto indicative sulla qualità del prodotto e le prestazioni soniche. Non entro sul discorso SS e valvole anche qui ce ne sarebbe da parlare per un mese, ogni tipologia ha i suoi pro e i suoi contro.

Ciao
 
Puka
In questo thread, su una cosa siamo tutti d'accordo ed è l'ingiustificabilità del costo dei cavi, sarebbe meglio utilizzare altri termini per descrivere 2 cavi diversi.

Infatti qui si parla della diversità del suono dei cavi, nessuno giustifica il costo che in molti casi (quasi tutti) è ingiustificato..
 
KTM15 ha detto:
Infatti qui si parla della diversità del suono dei cavi, nessuno giustifica il costo ...
Aggiungo una puntualizzazione, per me banale, ma sembra che per altri non lo sia ;) , il costo non determina la qualità di un cavo

Antonio
 
chiaro_scuro ha detto:
Vi chiedo, se basta cambiare i cavi agli ampli e qualche condensatore per sentire molto meglio,
NO e sai benissimo che non è così ;) , non è con un cavo che si risolve il "grosso" del problema.
Il fine tuning lo devi fare su un impianto già ben suonante, Imho, poi sappiamo benissimo che alcuni pensano che il cavo sia il "rimedio" :rolleyes:


chiaro_scuro ha detto:
come fate a comprarlo? Non pensate che chi l'ha progettato non era in grado di farlo e chissà quali altri casini immondi avrà combinato?
Semplicemente, lo ascolto ;)
Vi sono alcuni costruttori che hanno perseguito la strada del tutto completo, ma alla fine risultano dei sistemi chiusi.
Mi viene in mente Naim, ma allontanava i clienti perchè risulta essere un pozzo senza fine :mad: , il loro ampli, i loro cavi di potenza, i loro cavi di segnale, ...
Altri costruttori hanno a catalogo anche cavi o ne consigliano determinati modelli, ma sinceramente, io, preferisco costruirmeli e risparmiare finchè posso ;)

Ciao
 
KTM15:
Quando queste cose saranno percepite da macchine e strumenti l'uomo sarà in grado di autocostruirsi...
LYNUX:
Magari un giorno forse! Ma al momento le macchine ci servono solo per dare risposte certe e concrete. Non state a credere che i cervelloni che progettano sistemi elettronici sappiano tutto lo scibile umano in materia!! A volte si prendono degli abbagli allucinanti, molte volte dettati dall'intuito che non sempre ci azzecca, che solo una prova in laboratorio fatta con gli strumenti adatti smentisce!! Anzi, di cose del genere non ne ho viste poche.
IO:
Ho già detto che considero la scienza come il sesto sesto,il senso comune.Gli strumenti sono i sensori e fanno già parte di noi(non c'è l'unità fisica,ma è davvero essenziale questo?).
Ci stiamo già autocostruendo,da un pezzo,pezzo a pezzo.
Inevitabile qualche imperfezione giacchè si parla di cose umane e qualche passeggero fenomeno di rigetto.

Ciao,Sebastiano.
 
sc_ita ha detto:
Nel mio impianto ho un pre-phono...
Sono sicuro che questo mio post non piacerà a Sc_ita, ma esprimo solo una mia opinione che, da quanto ho letto, ritengo abbastanza fondata.

Linux ha detto di non credere molto all'influenza dei cavi di alimentazione ed ha chiesto lumi e pareri.

L'esempio del pre portato da sc_ita non è, secondo me, calzante, in quanto credo che Linux si riferisse a risultati su apparecchiature perfettamente progettate, senza difetti di base.

Gli indubbi miglioramenti ottenuti non sono da definirsi tali, in quanto si è ottenuto il funzionamento che dovrebbe essere normale per qualsiasi apparecchiatura elettronica di quel tipo che non sia men che onesta.

Sc_ita ha assodato che i disturbi, principalmente causati da interferenze a RF, giungevano alla parte attiva del pre tramite il cavo di alimentazione che si comportava come una e vera propria antenna ricevente e non, come può capitare qualche volta, perchè captati direttamente dalla testina MM (un pochino più difficile da risolvere).

Ma per prevenire tale fenomeno basta pochissimo, specialmente nel caso in questione, forse con meno di 1 €, tramite appositi condensatorini ed eventuali impedenzine messe sulle alimentazioni, lo si fa da tantissimi anni.

Probabilmente Sc_ita non abita sopra (o sotto) ad un radio privata, quindi con tassi elevati di segnale a radiofrequenza.

Ho lavorato tantissimi anni nelle radio private, sin dai tempi antecedenti delle prime TV cavo, e nei primi anni era prassi normali che i trasmettitori, anche di grande potenza, fossero molte volte installati negli stessi locali in cui c'erano gli "studi".

Raramente, ma molto raramente, mi è capitato di avere problemi di rientri di RF, anche sui mixer e sugli ingressi microfonici, che hanno valore di sensibilità simili a quelli di un ingresso fono, anzi, anche più sensibili; sicuramente ronzii e altri rumori non sono accettabili in questo tipo di apparecchiature (anche se non sono esoteriche).

Ho anche realizzato apparecchiature varie, senza avere mai questo problema.

Se ad un pre bisogna schermare i cavi di alimentazione esterna, magari suonerà anche bene, ma mi sembra che siano mancati i fondamenti basilari (quelli che si apprendono, oltre che con la pratica, dai famosi libri che, comunque, bisognerebbe leggere prima di lanciarsi in voli pindarici).

E' ben vero che in U.S.A. vi sono norme severissime circa i livelli di emissioni a RF, per cui può darsi che non abbiano dato peso a questo richio, però costa veramente poco fare le cose per bene.

Tra l'altro il fenomeno lamentato si verifica per lo più anche per la non linearità degli stadi di amplificazione.

Giustamente, utilizzando un cavo con schermatura, collegato correttamente a terra, il fenomeno è praticamente scomparso.

Però, come ho scritto all'inizio, questo non è un esempio dell'importanza dei cavi di alimentazione.

Sul mio pre stereo che il cavo sia di tipo normale o schermato, non cambia nè il rumore di fondo, già completamente assente, che la qualità timbrica, già ottima di partenza (provato con uno spezzone di schermato).

Ciao
 
caro nordata,
le tue osservazioni sono corrette in generale ma peccano di presunzione nel caso specifico, e inoltre da quello che scrivi sembrerebbe quasi che tu non abbia concretamente avuto a che fare uno stadio phono per testine MC a bassa uscita.
I condensatori da 1 € che citi (polipropilene WIMA da 100pF, 220 pF, 680 pF, etc si trovano da RS components a Vimodrone) io li ho inseriti proprio come primo tentativo, ma hanno avuto un effetto non sufficiente ad eliminare del tutto il problema (o meglio hanno ridotto molto il segnale tipo FM ma non quello che mi sembrerebbe apparentemente provenire da una sorta di "trasmissione dati" o forse si tratta di telefonia mobile, boh). Ho inserito anche alcuni anelli in ferrite in diverse posizioni, ma anch'essi hanno dato risultati modesti.
Come esempio di applicazione e prova, nella foto che allego vedi lo scatolo della alimentazione con un po' di questi aggeggi.




Da questo scatolo parte il cavo in questione che porta la CC ai regolatori di tensione e quindi al phono vero e proprio (e anche lì naturalmente ho messo tutto quello che mi pareva logico mettere per togliere la radio frequenza eventualmente captata proprio dal cavo della CC). La foto del pre se ti interessa te la spedisco per e_mail privata.
Nonostante tutto questo però l'effetto del cavo che porta la CC è risultato ancora percepibile, secondo quanto già descritto nel mio precedente intervento.
Forse non ho ancora detto che gli apparecchi in questione sono totalmente privi di scatola schermante (tutta e solo plastica!) per una precisa scelta costruttiva del progettista (Richard Dunn, NVA) che ho ovviamente interpellato più volte sulla questione, e che ha le sue ottime ragioni per fare ciò, ragioni che peraltro io condivido. (Per inciso, secondo le mie orecchie e il mio gusto gli amplificatori del suddetto sono i migliori che ho mai ascoltato, pur con le loro sacrosante de ben note idiosincrasie).
Infine, da quanto scrivi forse non ho spiegato bene che il mio problema c'è solo nel caso in cui uso un guadagno nel solo phono di circa 80dB (quanto serve per amplificare una MC a bassa uscita: 0.25mV->2.5V). E' ovvio che con una MM il problema non esiste in quanto necessita di circa 25 dB di meno di guadagno.
Capisco che tu hai tanta esperienza e competenza, ma qualche minima capacità di comprendere questo fenomeno forse ce l'hanno anche altre persone magari in minima parte anch'io, essendo di base un ingegnere (sia pur civile e strutturista, ma fisica II ed elettrotecnica si fanno lo stesso...) e per di più accademico (e dunque con una certa propensione alle pippe mentali...).

Tanti saluti,
Siro

P.S. in effetti su una cosa hai ragione: il tuo intervento non mi è granché piaciuto... ma non me la prendo per così poco :rolleyes:
 
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A proposito di cavi di alimentazione.

Qualche post fà,a proposito di cavi di alimentazione,raccontavo una mia esperienza,forse anche questa derivata da suggestione.
Stavo provando un cavo nuovo,uno dei miei,per il quale avevo grandi aspettative.I risultati però sono se non del tutto deludenti,comunque non all'altezza delle aspettative.Mi sono chiesto allora se la bontà del nuovo cavo non mettesse in luce i limiti del mio impianto.
Ho tentato così un up-grade minimale agendo sui cavi di alimentazione,che fino a quel momemto erano stati quelli in dotazione, senza schermatura.
Ipotizzando che l'effetto deleterio dei cavi di alimentazione non schermati sia quello di inquinare l'ambiente interferendo coi cavi di segnale,mi sono limitato a mettere una schermatura sui cavi in dotazione con alluminio da cucina senza collegarlo elettricamente a nulla, bloccandola con nastro da carrozziere (up-grade facile e reversibile) e mi è parso che l'impianto abbia fatto un piccolo balzo in avanti,sufficiente quantomeno a confermare la bontà dei nuovi cavi di segnale. Temendo le autorevoli reprimenda di Nordata,l'ho invitato,prima di darmi smentite teoriche ,comunque sempre apprezzate,di provare e farmi sapere.Non ho avuto risposta purtroppo.Reitero allora l'invito a chiunque di voi si trovi con cavi non schermati a provare.E di farmi sapere se si è trattata solo di una mia suggestione.
Considerate che se non lo fosse si tratta veramente di una soluzione da due lire.
Ho provato anche una soluzione alternativa,quella di imbottire il cavo di alimentazione con della ferrite,sottoforma di abbondanti passate di cavo magnetico tratto da una cassetta VHS:risultato pessimo.
Ciao,Sebastiano.
 
Cavi di alimentazione:

Il cavo dell'impianto elettrico, a malapena a norme CEI, fa tre volte il giro della stanza, oltre ai Km precedenti; cambio l' ultimo metro e...zac: ecco il miracolo.
I cavoscettici saranno anche prevenuti ma......
 
sc_ita ha detto:
Forse non ho ancora detto che gli apparecchi in questione sono totalmente privi di scatola schermante (tutta e solo plastica!) per una precisa scelta costruttiva del progettista (Richard Dunn, NVA) che ho ovviamente interpellato più volte sulla questione, e che ha le sue ottime ragioni per fare ciò, ragioni che peraltro io condivido.
Quali che siano queste "benedette" ragioni per cui un costruttore di quel calibro usi tutta e solo plastica sarebbe molto interessante da sapere dato che mi pare alquanto assodato che un circuito elettrico/elettronico (a maggior ragione il tuo caso), e non è una cosa nuova a nessuno che abbia una minima conoscenza elettrotecnica, abbisogni di adeguata schermatura.
Basterebbe addirittura una pellicola di comune carta stagnola (senza il bisogno di scomodare Faraday).... tipo quella che usa Iano per "calzificare" :D i suoi pitoni ;)
 
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