Fondamentalmente condivisibile quanto affermi sui diffusori dinamici, Jakob.
C'è però chi è convinto che, con tale tipologìa di diffusori, sentirebbe dei suoni gravi provenire dall'alto e dei suoni acuti provenire dal basso*, a patto che tali informazioni spaziali (non ho ancòra capito come) siano contenute in una registrazione stereofonica realizzata perfettamente. E aerei che sorvolano il soffitto, magari anche l'acqua di un fiume scorrere sotto di sè. Non sto ironizzando, sono serissimo.
Se tutto questo fosse possibile, non resta che da chiedersi il motivo per cui, in decenni di storia della stereofonìa e con fior di tecnici delle più svariate scuole di pensiero impegnati a realizzare registrazioni su registrazioni, nessuno ci abbia mai proposto, ad esempio, un solo, banalissimo album live, in cui possiamo sentire distintamente il pubblico vociare intorno a noi e dietro le nostre spalle, e non invariabilmente compresso tutto davanti a noi (alcuni più vicini e altri più lontani, dietro i diffusori, distribuiti esclusivamente in larghezza).
Volevi arrivare qui foxtrot o hai altre cartucce (interessanti) da sparare?
Scusa se ti sembra poco.
Hai presente quanti luoghi comuni sarebbero messi in discussione, se le mie convinzioni** si rivelassero corrette?
Ad esempio, mi càpita di lèggere:
"Sulle sorgenti, come ho anche già espresso, la differenza è meno timbrica e più legata ad altri parametri (per me ugualmente importanti per ricreare il "finto" palcoscenico) e cioè: fuoco, aria, separazione, estensione e dimensione.
Indipendentemente dall'ambiente, dato che il mio non è certo di quelli più idonei, le differenze si avvertono ugualmente sia passando da una sorgente all'altra e sia cambiando i cavi."
Alla luce di quanto ti ho esposto***, secondo te quale valore possono avere ai miei occhi tali considerazioni?
Senti differenze di ordine..."spaziale"? Bene. Sia pure. Come diavolo fai a sapere quale degli apparecchi che stai testando sia più fedele alla registrazione?
(L'evento originale non lo considero nemmeno).
Ben altro discorso varrebbe per il timbro degli strumenti (o dei suoni in genere): in quel caso, chi più chi meno, abbiamo tutti in memoria dei parametri di riferimento che ci consentono di scoprire aberrazioni di una certa consistenza già di primo acchito e, a una successiva e approfondita analisi con relativi confronti, di avvicinarci al suono che ci sembra più fedele e realistico possibile.
Riguardo i diffusori elettrostatici o planari in genere (a gamma estesa), non so esprimermi, non avendone ben chiaro il modo di emissione (mi piacerebbe però riascoltarne alcuni, essendosi il ricordo fatto evanescente e, con tutta probabilità, falsato a causa del troppo tempo trascorso dalle esperienze avute).
*Forse capovolgendo i diffusori...

**Di cui io stesso non sono certissimo, motivo per cui ho scelto di metterle pubblicamente in discussione, altrimenti mi sarei limitato a farmi grasse risate, leggendo ovunque quelle che avrei potuto considerare una marea di fesserìe.
***...e dei rilievi formulati da Campa2 e da me nella discussione sull'acustica ambientale (da # 152):
http://www.avmagazine.it/forum/38-a...enziare-problemi-e-possibili-soluzioni/page11
Rilievi che nessuno (finora) ha contestato con solidi argomenti.