Io ho argomentato le caratteristiche di varie tecnologie, che a mio parere dovrebbero essere atte a veicolare arte la quale, in quanto tale, dovrebbe vivere in un'emozione (in quanto tale astratta rispetto alla realtà), ho parlato dell'impossibilità che ha la tecnologia di farti vivere realmente dentro al film, però chissà, magari un giorno avremo la tecnologia di Strange Days che registrerà le onde celebrali del nostro cervello, certo, anche fosse, non sarebbe cinema, ma vita reale e la trasmissione di un'elaborazione cerebrale.
Sul fatto che la grana sia un difetto non mi troverai mai d'accordo, per me è la trama elegantemente cristallina tramite la quale osservare il mondo del cinema e non lo penso solo io, a tutt'oggi persone come Nolan e Tarantino decidono che i loro lavori funzionano meglio se girati su pellicola (con la grana), mentre Villeneuve gira sì il suo film più costoso in digitale, ma poi lo scansiona fotogramma dopo fotogramma su pellicola per poi passarlo nuovamente in digitale e finalmente distribuirlo, questa volta con il contributo genuino della grana analogica (evitando quindi di applicare filtri digitali effetto grana che pure esistono e sono largamente utilizzati in molti casi per creare certe atmosfere e certe emozioni nello spettatore proprio in film contemporanei e girati in digitale). Poi c'è Cuarón che invece decide di girare il suo film più personale (Roma) completamente in digitale e senza grana perché per lui era talmente personale e autobiografico che doveva essere nitido, reale, sceglie però di distribuirlo in bianco e nero. Diverse applicazioni della tecnologia, allo scopo di comunicare un'emozione.
Ho cercato di far capire che la grana non è un difetto (se lo pensano Tarantino, Cuarón, Villeneuve e Nolan, credo che sono in buona compagnia), che ha un valore nel linguaggio cinematografico come lo ha il bianco e nero, lo hanno i colori accesi, lo ha un'inquadratura dal basso, un grandangolare e lo ha un attore che sta fermo e zitto per 30 secondi, lo ha una ripresa con steadycam, ho cercato di far capire che in un film girato su pellicola, il dettaglio sta in quei cristalli e che se li rimuovi, perdi di definizione, non ne guadagni.
Ritengo di aver fatto informazione in un contesto tecnologico e artistico e non mi sono mai permesso di esprimere un giudizio su quanto scrivi, ho solo cercato di integrare il tuo punto di vista, eppure tu mi hai ripetuto 2 volte di fare disinformazione, ma per quanto non mi offenda per un giudizio negativo nei confronti di quello che scrivo, se proprio ci dovesse essere qualcosa da segnalare, credo che sia l'appellativo di disinformatore e non una divagazione sulla tecnologia applicata all'arte.
Non ho altro da aggiungere e nemmeno niente da segnalare, ma certo ho sentito la necessità di argomentare ulteriormente e completare il ragionamento perché non faccio disinformazione. Cordialmente.