Sulla tinta "gialla" o colori "caldi"c'è un commento interessante di Emidio sull'altro thread ...che riporto qui
"...per evidenziare un fatto: spesso quello che abbiamo visto in sala è il risultato di una stampa in positivo che spesso non coincideva con la volontà del colorist. Non solo. Bisogna ricordare chen dal punto di vista tecnicon per la trilogia del dollaro non erano c'erano budget illimitati. Addirittura fu utilizzato il Techniscope, con negativo 35mm a due perforazioni in modo da risparmiare soldi anche sul negativo... "
Scusa, Lucio, ma mi sfugge l'interesse a cui fai riferimento.
Con tale commento, Emidio, come ha anche precisato, voleva ricordare che non sempre le proiezioni in sala rispettavano, a livello di grading, la volontà del colorist. Nulla di più.
Sul discorso Techniscope, senza nulla togliere all'ottimo Emidio, ti faccio notare che ne abbiamo discusso in maniera ben più approfondita Ludega ed io. Anche il risparmio sui costi abbiamo citato, ma tale discorso non può certo avere il ben che minimo collegamento con la diatriba sulle due differenti colorimetrie. Non comprendo: il Techniscope non può produrre una dominante gialla?

Inoltre, come ho già segnalato in quel thread, la pellicola esposta dovrebbe essere una comune Eastman Kodak 5251 50T.
Non so, magari erano bobine scadute... per risparmiare

In ogni modo, questo discorso della produzione a budget ridotto in che maniera dovrebbe venire considerato nel valutare le due colorimetrie?
Quindi, sinceramente, non leggo nulla di interessante nella citazione di Emidio.
Penso che la parola fine (almeno per quanto mi riguarda) in questa pur interessante discussione, ma che incomincia ad essere un poco ridondante, la potrebbe mette proprio Tonino Valerii, per i rapporti umani e professionali che ha avuto con Sergio
