• Confronto TV, proiettori e ampli al Roma Hi-Fidelity il 15 e 16 novembre

    Sabato 15 e domenica 16 novembre, all'hotel Mercure West, AV Magazine vi aspetta nella sala Domitilla dalle 10:00 alle 18:00 con un confronto tra TV OLED e tra amplificatori con un diffusore di riferimento. Nella sala adiacente di Gruppo Garman vi aspetta invece un confronto tra videoproiettori Epson LS9000 e QB1000 con un sistema home cinema Dolby Atmos con integrato Denon AVC-A1H e diffusori Focal EVO. Maggiori informazioni a questo link.

[BD] Sergio Leone in Blu-Ray da RAI Cinema

non era male per l'epoca ma oggi appare ampiamente superato... croma spento, definizione bassa, master datato (con forte sospetto di DNR... la grana dov'è??)... sicuramente un passo avanti (come è ovvio) rispetto ai dvd, ma per un film del genere un nuovo master sarebbe assai auspicabile...
 
dici bene Barret la grana dovrebbe esserci ed essere piuttosto evidente visto che non lo sa nessuno ma la trilogia e' interamente girata in techniscope che vuol dire un quadro formato da sole due perforazioni in luogo delle normali quattro , meta' fotogramma esatto sul negativo , il che vuol dire una qualita' superiore al super 16mm ma ad un costo comparabile , il negativo 35mm utilizzato e' la meta' secca rispetto ad un normale scope anamorfico a frame completo , infatti in sede di ripresa si usano normali lenti sferiche il formato e' 235 , meta' esatta della pellicola necessaria per filmarlo .. mica male il nostro intelligentissimo Leone :) formato spettacolare niente anamorfico in ripresa e costo dimezzato .. solo un po piu' di grana per la verita' ma ottimizzata da un digital intermediate a 4k negli ultimi restauri
 
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la grana dovrebbe esserci ed essere piuttosto evidente visto che non lo sa nessuno ma la trilogia e' interamente girata in techniscope ..........[CUT]

Beh non esageriamo :D... che Leone girò la trilogia facendo uso del techniscope è cosa nota, già scritta sul forum ed a conoscenza di molti appassionati ;)

Per precisione, "C'era una volta il west", a cui fanno riferimento gli ultimi post, non fa parte della trilogia del dollaro, che comprende i primi tre western del regista, anche se pure esso è stato girato in techniscope. E' giusto altresì evidenziare, però, che le pellicole utilizzate in ripresa, le Kodak 50T 5251, erano a bassa sensibiltà, e questo ha contribuito a contenere l'invadenza della grana; con risultati particolarmente apprezzabili qualora il trasferimento provenga da una scansione del negativo di camera.

Ciao :)
 
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Ciao Dario, sempre preziosi i tuoi post ;). Mi fa piacere anche leggere le osservazioni di lus che sa di cosa parla, ma a guardare gli screen dei link postati sinceramente non mi sembra un master passato al DNR, a meno che in proiezione non si notino stranezze che da un immagine fissa non sono rilevabili, come grana congelata sugli sfondi ad esempio.

Concordo con barrett comunque; il master è mediocre, dove per mediocre non intendo una schifezza assoluta, (però ripeto, in questo caso che potrebbe riservare ambiguità, bisognerebbe vederlo proiettato al vero), ma semplicemente che trattasi di un vecchio telecine, probabilmente di una copia positiva. Certo, con i lavori a cui siamo abituati adesso la cosa si palesa maggiormente.
 
negli anni 60 prima dell'avvento della computer grafica l'unico modo per rendere proiettabile un negativo techniscope che ricordiamolo non e' un formato per la distribuzione , era quello di stirarlo verticalmente ad occupare i quattro fotogrammi standar del positivo anamorfizzato otticamente , questo comportava una amplificazione inevitabile della grana poiche' si stirava anchessa nella deformazione con il risultato di stampe poco meno che mediocri , quello che intendo e' che pare strano che i master utilizzati oggi derivino ancora da vecchi internegativi e interpositivi usati all'epoca , viceversa come dicevo sembra incredibile che non si utilizzino dei file derivati da scanning diretti dal negativo otticamente ineccepibili poiche sul negativo originale la definizione anche se a meta frame e la freschezza di contrasti e colori non mancano di certo
P. S. mi ricordo che usassero anche negativi eastman per il techniscope , Deep Red ad esempio di Dario Argento , la camera arri 2c leggera e funzionale e gli straordinari colori del laboratorio Luciano Vittori .. SPETTACOLO !!!
 
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negli anni 60 prima dell'avvento della computer grafica l'unico modo per rendere proiettabile un negativo techniscope che ricordiamolo non e' un formato per la distribuzione...

Certo, tutto giusto. ;)

Comunque, tutti i negativi, a prescindere dal sistema di ripresa, non sono formato di distribuzione, nel senso che l'unica pellicola direttamente proiettabile dopo lo sviluppo è quella invertibile. Ma stiamo parlando di teoria; quindi ogni negativo, anche quello del Cinemascope, tanto per dire, deve essere per forza stampato e reso positivo per la distribuzione nelle sale. Ovviamente, per semplificare il concetto; dato che esiste la necessità di diversi passaggi, o generazioni, per la post produzione.

questo comportava una amplificazione inevitabile della grana poiche' si stirava anchessa nella deformazione

Per questo motivo l'utilizzo di pellicola a bassa sensibilità, in questo caso parliamo di 50/18, caratterizzata dai suoi cristalli piccoli e compatti, aiuta molto a contenere il "degrado" della grana stessa. Tieni presente che una pellicola "normale" (mi si passi il termine) è dal doppio al quadruplo più sensibile, con particelle molto più grandi e meno compatte.
American Hustle, ripreso anch'esso in Techniscope, per esempio, è stato girato con pellicola Fuji da 250 e 500 asa! Però ha un DI, quindi la resa è ottima. (Inoltre, le emulsioni attuali hanno fatto un grande salto qualitativo rispetto al passato).

viceversa come dicevo sembra incredibile che non si utilizzino dei file derivati da scanning diretti dal negativo otticamente ineccepibili poiche sul negativo originale la definizione anche se a meta frame e la freschezza di contrasti e colori non mancano di certo

Infatti, stiamo dicendo la stessa cosa :) Scansionando direttamente un negativo di camera techniscope, in questi casi, poi, da 50 asa, si avrebbe un risultato ottimo, con un'immagine davvero appagante, soprattutto per gli appassionati della resa squisitamente analogica.

...era quello di stirarlo verticalmente ad occupare i quattro fotogrammi standar del positivo anamorfizzato otticamente , questo comportava una amplificazione inevitabile della grana poiche' si stirava anchessa nella deformazione con il risultato di stampe poco meno che mediocri

Ecco, è bene sottolinearlo, stampe destinate alle sale; in quanto " l'anamorfizzazione" veniva applicata nella penultima fase di lavorazione, cioè quella della realizzazione dell'internegativo destinato alla stampa delle copie da proiezione.
Quindi l'interpositivo era ancora a 2 perforazioni.

mi ricordo che usassero anche negativi eastman per il techniscope

Ergo, Eastman Kodak Company :)
 
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grazie Dario , quando ho qualche dubbio chiedero' sempre a te ;)
ma tornando a bomba e avendo a disposizione i negativi di scena , oggi non dipendendo piu' dalle stampe finali ottiche dovrebbe essere relativamente piu' semplice il processo di recupero dati anche con la tecnica wet in caso di negativi rovinati o per interpolazione in caso di fotogrammi andati perduti , anche i negativi nel tempo soffrono il problema del viraggio e perdita colori anche se in misura infinitamente minore che sulle copie 35mm di proiezione , l'ideale in questo caso di film storici importanti e sono parecchi , sarebbe quello di creare un fondo anche con soldi europei per finanziare un database digital intemediate a 4 k con restauri integrali audio video , in grado di generare i dcp package per la proiezione digitale professionale o eventuali blu ray anche in 4k per l'home video , e nell'epoca dell'imax laser anche nei loro formati digitali proprietari , meglio non aspettare ancora che i negativi deperiscano , un brutto giorno le migliori tecniche potrebbero non essere piu' sufficenti a garantire la futura promulgazione di questi storici capolavori
P.S. il mio sogno segreto , la trilogia del dollaro sapientemente trasferita su .. IMAX LASER .. detta anche la vendetta del techniscope ;)
 
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Grazie a te per l'interessante chiacchierata :)

meglio non aspettare ancora che i negativi deperiscano , un brutto giorno le migliori tecniche potrebbero non essere piu' sufficenti a garantire la futura promulgazione di questi storici capolavori

Concordo; purtroppo non si investe quanto sarebbe giusto nel recupero e nella preservazione, per non parlare della diffusione in homevideo.
 
Riprendo il topic segnalando che sono indicate in uscita per il 6 aprile (su amazon) i blu ray dei film di sergio leone: la custodia è cambiata ed è dorata. Secondo voi la versione sarà la stessa?
 
Semplice cambio di distributore. Cambia solo la scatoletta ;)

Ok, grazie! :)

Ho fatto scorrere i vari messaggi del topic: è quindi meglio acquistare i dvd? (nel senso che i blu ray hanno scene importanti tagliate? Scusate, ma sono rimasto un po' confuso:what:) Ero interessato al "Buono, il brutto e il cattivo" e al "Colosso di Rodi"
 
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però sui dischi Kino sembrerebbero esserci diversi problemi.

Pare che uno dei tre sia stato accolto bene, non ho capito se è Per qualche dollaro in più (e se è migliore del disco Eagle).
 
Ho acquistato il colosso di Rodi in Blu-ray ed ho il video che balla in alcune scene da destra a sinistra. Qualcun altro ha lo stesso problema?
 
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