[BD] Il Gattopardo

Dario65 ha detto:
E poi l'AR 2.50:1 mi lascia un po' perplesso....
E perchè? si tratta del Technirama "aperto". Poi ridotto a 2.35:1 per le stampe 35mm anamorfiche, e 2.20:1 per le stampe 70mm. Fox ha fatto benissimo a creare un master 4k con l'AR integrale del fomato.
E' la stessa cosa che hanno fatto per la conquista del west, creando un master 6k con AR 2.89:1, anche se le stampe poi avevano formati ridotti.
 
luctul ha detto:
semmai dovesse uscire una versione italica ok upgrado...ma adesso sono ultrasoddisfatto della qualità della Bfi

...tranquillo Lucio, non era mica mia intenzione fare pubblicità alla Fox Pathè!!..:D
..comunque forse non hai tutti i torti...poichè a chi ha gia preso l'edizione BFI può scocciare magari prendere anche questa francese della pathè che (anche se nettamente superiore) ha il problema dei sub forzati...
ripeto, io non ho resistito e l'ho presa, e ne sono rimasto contentissimo...e presto prenderò anche quella della BFI!!:D
..Ed infatti speriamo comunque in una versione italica degna di quella Francese, se non altro per non fare (come al solito) brutta figura...così prenderò anche quella!!:)
 
vincent89 ha detto:
E perchè? si tratta del Technirama "aperto". Poi ridotto a 2.35:1 per le stampe 35mm anamorfiche, e 2.20:1 per le stampe 70mm.

E ti pare poco? ;)
Non sono un sostenitore del più ce n'è, meglio è.
Spesso le parti "in eccesso" non sono previste nella composizione effettiva dell'inquadratura....probabilmente se non sono mai state proiettate significa che non dovevano esserlo, artisticamente parlando. Non so, forse questo del Gattopardo è un' eccezione...

....hanno fatto per la conquista del west, creando un master 6k con AR 2.89:1, anche se le stampe poi avevano formati ridotti.

Però, nelle sale attrezzate per il cinerama la pellicola è stata proiettata nello splendore del suo originario AR di 2.89:1.
Le riduzione sono state previste già in fase di realizzazione, per tutti i cinema (la maggioranza, ovviamente) non attrezzati con i tre proiettori specifici.

Seguendo questo ragionamento, l'AR filologicamente più corretto per il film di Visconti dovrebbe essere 2.35:1 (oltre al 2.20 del grande formato).
Da questo, la mia perplessità. ;)
 
Non credo che in un restauro del genere (Sony Colorwork, Cineteca di Bologna e L'Immagine Ritrovata) si siano inventati di usare l'AR di 2.50:1 così per sport.
 
Certo, ma non è questo il punto.
Per le inquadrature integrali potrebbero avere avuto il benestare di Rotunno, per esempio.
Però, che bisogno c'è di vedere quello che originariamente ed intenzionalmente non avrebbe dovuto essere mostrato? La mia è solo una riflessione, niente di più ;)

Comunque, su questi aspetti, io non darei sempre e tutto per scontato...
 
La qualità video è talmente eccezionale che se per ipotesi l'AR fosse "sbagliato" (AR esteso non pan & scan) sarebbe un problema marginale.
Comunque loro hanno fatto quello che si fa in un vero restauro. Ovvero hanno scansionato l'intera area utile.
 
Sono d'accordo, Vincent ;)
Infatti, il mio non è assolutamente un ragionamento tecnico... forse non mi sono spiegato bene.
Mi sono dedicato alla fotografia per circa 10 anni, anche professionalmente, e, probabilmente, sono molto (troppo?) sensibile (ossessionato? :D ) sull'aspetto "artistico" dell'inquadratura.
Tecnicamente nulla da eccepire! tant'è che parlavo di perplessità sull'AR ... mica di scandalo o pastrocchio! :D ;)
 
vincent89 ha detto:
La qualità video è talmente eccezionale che se per ipotesi l'AR fosse "sbagliato" (AR esteso non pan & scan) sarebbe un problema marginale.

...Parole Sante Vincet!!!:O
...ripeto, quando l'ho visto per la prima volta (in questo modo) l'altro giorno, piangevo lacrime di gioia!!!:rolleyes:
 
Jesse... ti rimando al mio post precedente che, forse, ti è sfuggito ;)

La qualità di un 70 mm, restituito al suo splendore da un odierno restauro digitale, non si discute!!
 
..Tranquillo Dario , l'ho letto, ed ho capito cosa volevi dire, ed anche il tuo punto di vista, e che quindi non ti riferivi alla qualità Eccelsa del trasferimento in sè!.;)
la tua ossrvazione è stata più una questione di principio-perfezione, nella perfezione del trasferimento in questione (e sul restauro di pellicole analoghe)!!. O sbaglio!?
Perdonami il gioco di parole!!:D
 
Ultima modifica:
Si, le mie erano considerazioni, per così dire, "filosofiche" :D ;)

Sulla qualità del trasferimento... nulla da eccepire! Anzi: se simile meraviglia sarà disponibile con un'edizione nostrana... ti assicuro che, per quanto mi riguarda, la confezione non rimarrà a lungo a prendere polvere sugli scaffali!! :D
 
Posseggo fin quasi dalla prima commercializzazione l'edizione Criterion del Gattopardo e l'ho sempre reputata eccellente sotto ogni punto di vista. Da una settimana, ho acquistato anche l'edizione Pathè/Fox, con il nuovo master restaurato prodotto dalla Film Fundation/Cineteca di Bologna e quindi sono in grado di fare un confronto tra le due edizioni.
Partendo dalle conclusioni, l'edizione Criterion, confrontata con la Pathè, ne esce con le ossa rotte: è presente una costante dominante gialla, il quadro è eccessivamente desaturato, i neri non sempre profondi, e sono evidenti segni di trattamento digitale in forma di rumore video e possibile sharpening. Altro dato curioso, il formato 2,22:1 è stato ottenuto mediante crop del lato sinistro dell'immagine e non, come ci si aspetterebbe dal crop delle porzioni estreme destra e sinistra del fotogramma.
L'edizione Pathè/Fox è pulita, naturale ma estremamente dettagliata, con immagini di spiccata tridimensionalità; la grana è finissima ed apprezzabile solo a distanza ravvicinata. I colori sono saturi, caldi come si conviene alle riprese del paesaggio siciliano, con rossi sgargianti. Esprimo, tuttavia qualche riserva sulla palette cromatica, che, in qualche circostanza, determina una dominante "arancio" degli incarnati, che forse si poteva evitare. Analogamente, avrei preferito un contrasto leggermente meno spinto, visto che talora le bassissime luci tendono ad annegare nel nero (ad esempio si veda il primo piano del cane nero, in una delle prime scene) e le altissime luci in qualche circostanza, sono lievemente clippate (ad es. i tendaggi chiari illuminati dal sole che penetra nella stanza). Sul formato d'immagine 2,55:1 non mi esprimo, ma mi piacerebbe conoscere le motivazioni che hanno condotto a questa scelta.
Sia inteso che queste "imperfezioni" sono del tutto marginali in un'edizione (la Pathè/Fox) veramente stratosferica, di un film di ben 48 anni fa... Ma le ho volute segnalare anche per uno scambio di idee con gli esperti del forum..
Ah, i sottotitoli in francese per me non sono un problema, visto che riverso tutti i Blu-ray su Hard Disk per visualizzarli tramite il fido Popcorn Hour C200; è stato sufficiente eliminarli...
 
flex63blu ha detto:
Sia inteso che queste "imperfezioni" sono del tutto marginali in un'edizione (la Pathè/Fox) veramente stratosferica.
...Concordo in pieno!!..;) Infatti se vai un pò più indietro e leggi i miei post a riguardo, io rimasi scioccato dalla magnificenza dell'edizione Fox-Pathè!!:eek: ... Non c'è storia con le edizioni Bfi-Criterion!..:O
 
io vado controcorrente (al di là del discorso AR)ma vedendo questa comparativa tra SS io continuo a preferire la Bfi...mi sembra + bilanciata e + luminosa a fronte di una definizione leggermente inferiore...guardate il terzo SS ...guardate il quadro sulla destra...sul Bfi si vede ottimamente....sul fox-pathe è inghiottito
http://www.dvdessential.it/post730715.html#p730715
 
Ultima modifica:
Per quel che mi riguarda il BD Fox vince a mani basse, sia per la resa, sia per il tipo di restauro. E comunque dovresti vederlo in video ;)
 
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