Il discorso di Kaio è esatto.
Tutte le curve di riferimento proposte negli anni in base a studi e statistiche basate su innumerevoli campioni di ascolto come, ad esempio, le Bruel 1 e 2, hanno un andamento leggermente calante in gamma alta.
Questa è la Bruel 1:
E' sbagliato cercare di arrivare ad una curva di risposta perfettamente lineare.
C'è anche qualcosa che non mi torna nei continui riferimenti al fatidico livello "reference" di 75 dB tirando contemporanemente in ballo l'equalizzazione dinamica.
Sono due cose completamente diverse o, quanto meno, lo dovrebbero essere.
La seconda dovrebbe servire a compensare l'effetto Fletcher-Munson (o successivi studi).
Queste sono le F-M originali (in blu) e le ultime revisioni (in rosso):
Come potete vedere a 75 dB non sono affatto lineari, ma serve ancora una bella pompata in gamma bassa (ed anche un po' in alta). Le curve di correzione dovrebbero essere esattamente complementari (rovesciate in senso verticale) a queste.
Questo sempre che i famigerati 75 dB (di cui sono sicuro si può benissimo vivere felicemente senza) siano effettivamente veri, cosa di cui dubito fortemente, saranno "più o meno" attorno a quel valore, vanificando tutto quanto; come si possa sperare di avere una lettura esatta e ripetibile con elettronica e microfono non calibrati individualmente (e ricalibrati nel tempo) lo sanno solo loro o chi insiste a cercare i "75 dB".
Sicuramente l'introduzione del DinamicEQ è cosa utile, considerato che in un ascolto normale difficilmente si useranno SPL di 75 dB reali a meno che non siate tra i pochissimi possessori di una sala dedicata in abitazione indipendente, magari anche con un minimo di correzione acustica passiva, pertanto servirà un po' di aiuto per avere un maggior coinvolgimento ai livelli di ascolto soliti.
Poi il discorso "a me piace alzare/abbassare di X dB" è perfettamente valido, ma i fatti sono quelli dei grafici qui sopra.