Acustica ambientale: teoria e pratica per evidenziare problemi e possibili soluzioni

Beh, credo in parte sia un dato da tenere in considerazione per effettuare un lavoro di isolamento acustico, ovvero quanto si vuole abbattere in termini di dB; e capire quanti dB vengono prodotti da un impianto HT in funzione credo possa essere un buon punto di partenza.

Intendo più che altro un ascolto di una traccia multicanale ad alto volume, poi è evidente che le componenti sono innumerevoli (elettroniche, ecc, ecc) ma è per avere un ordine di grandezza di massima
 
Anni fa, nella mia vecchia installazione, ho misurato con il fonometro la prima scena del film "Salvate il soldato Ryan" a volumi da galera...e ho misurato picchi a 112 db. Però non so se sia attendibile o se ho sbagliato qualcosa nel misurarlo.
 
Perché no, scusa?

Se devo isolare acusticamente la stanza, devo capire come farlo e che materiali utilizzare; quindi credo che i dB "abbattuti" siano calcolabili (in base al tipo di lavoro ed ai materiali utilizzati) e quindi sapendo quanti dB di rumore produce il mio impianto posso fare due conti
 
Mi piacerebbe che i dB li sentissi solo io e non i vicini...mi sembrava abbastanza chiaro, parlando di isolamento e non trattamento
 
Lo decidi tu?

Il titolo è "Acustica ambientale: teoria e problemi per evidenziare problemi e possibili soluzioni", l'isolamento credo faccia parte delle problematiche legate all'acustica ambientale, non mi sembra OT.

In ogni caso se ritieni sia OT segnala i miei post ad un moderatore, tu non sei un moderatore quindi potresti anche evitare di intervenire inutilmente.
 
Ricordo bene il giorno in cui capii,che una cosa e' "l'isolamento" e un'altra e' il "trattamento" acustico.

Infatti,quando tentai di spacciare per tale(in buona fede),il lavoro svolto nel mio Bunker,ricevetti ben pochi consensi.



Ciao.
 
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Non so se sia una domanda lecita o che preveda una risposta univoca e facile da dare, ma ci provo lo stesso: secondo voi a quanto arriva l'emissione in dB di un impianto multicanale ascoltato ad alti volumi?

Grazie

Dipende..
dalla sensibilità e dalla tenuta in potenza dei diffusori e del sub, dall'erogazione in corrente del/dei finali, dalle dimensioni della sala.
Con diffusori frontali a torre, una seizone finale almeno discreta e un buon sub è facile superare i 100 db.

Per insonorizare una sala HT dal resto dell'edificio, l'unico accorgimento realmente efficace consiste, come ti accennavo, nel realizzare una stanza nella stanza, per disaccoppiare tutti i sei lati dalle strutture esistenti.
La soluzione meno onerosa a mio avviso vede l'impiego di un telaio in legno per pavimento e pareti e un controsoffitto isolato. E' necessario creare un sandwich adottando almeno un paio di strati di isolante ad alta densità oltre che alle superfici di contenimento.
Considera uno spessore finito delle pareti e del soffitto pari ad almeno 12/15 cm, idem per il pavimento.
La porta è altrettanto importante, se inadeguata vanifica buona parte del lavoro. Aggiungi la necessità di una ventilazione/climatizzazione.
E' un intervento abbastanza costoso, solo di materiali (a spanne) per una sala di 25 mq serviranno almeno 4-5 cocuzze (clima escluso).
 
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Chiedo scusa a Daniel24,se l'autore del 3d,ti ha risposto...............significa che non eri OT e mi sbagliavo a pensarlo.

Sono a disposizione per qualsiasi tua curiosita'.

Ciao.
 
Grazie ric, infatti pensavo proprio alla possibilità di effettuare un intervento radicale per avere un reale beneficio in merito all'isolamento acustico, e quindi alla possibilità di usare l'impianto anche a tarda sera senza remore.
 
aggiungo: le basse frequenze purtroppo sono ben difficili da controllare con trattamenti passivi. richiedono interventi molto pesanti in termini di volumi e quantità di strumenti da utilizzarsi.

vi prego di non innescare flames, ma di prenderla solo come una considerazione che può essere utile a tutti: nell'ambito delle basse frequenze il trattame..........[CUT]

non sono d'accordo sul discorso dell'efficacia...

Il problema di questi sistemi è molto molto semplice...
NESSUNO riduce i tempi di riverbero e questa caratteristica viene spesso tralasciata, dando più importanza alla sola risposta in frequenza.
Se una stanza ha una coda di 0,8ms in un certo range, hai voglia a sperare che il sistema digitale, possa sistemare la faccenda :)

D'accordissimo invece sul resto...
Un sistema di correzione digitale, può essere un'ottima soluzione, DOPO aver trattato nel miglior modo possibile la stanza.
lo si deve vedere come una cosa complementare e il suo intervento dovrebbe essere il più "morbido" possibile, senza interventi massicci che spesso porteranno ad artefatti ben udibili!
 
Un sistema digitale (imho) apporta comunque degradi al segnale. Lavora anche sulla fase, ma ottimizza la risposta mediante sottrazioni ma riduce il range dinamico.
Nel caso di eventuale doppia conversione A/D - D/A per elaborare segnali analogici, si aggiunge un ulteriore forma di degrado.
L'ottimizzazione più efficace inoltre viene elaborata per un solo punto di ascolto, ciò è poco compatibile in caso di sistemi HT con più sedute.
 
invero DRC lavora anche in fase oltre che in frequenza. ecco perchè il punto d'ascolto diventa determinante. anche l'antimode se non erro.
sono pronto a scommettere che la doppia conversione AD e DA di un sub, la individueresti difficilmente anche alla terza conversione di fila. ti basti pensare che chi considerava un dogma la catena analogica con il Krell HTS 7.1, abbia ottenuto degli ottimi risultati con un "semplice" DSP che lavora solo in frequenza (e che fa la conversione AD DA)
ad ogni modo bisogna giudicare se sia meglio una conversiona AD DA oppure un frastuono incomprensibile.

le potenze in gioco con le basse frequenze sono molto grandi e per intervenire su di esse bisogna utilizzare delle grandi masse per attenuarle (a proposito di sottrazione, anche i sistemi passivi "sottraggono", ma in maniera molto meno selettiva). ecco perchè non sempre si ha la possibilità di correggerle passivamente, specialmente in un ambiente living dove i compromessi estetici sono importanti.

è ben confrontarci comunque per capire, chi ha risolto o per lo meno ha ottenuto risultati positivi con le basse frequenze, come abbia fatto per prendere spunto.
 
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