Visto ieri sera per la prima volta, senza dubbio un ottimo blu-ray:
con un video nitido, stabile e ben definito, senza problemi di banding o compressione, ci sono molte scene scure ma mai troppo, la resa si mantiene ottimale pur non raggiungendo la resa cromatica delle scene luminose iniziali e le rare scene diurne all'aperto
l'audio Dts ita è ottimo nel canale centrale e nella resa della colonna sonora, di notevole impatto emotivo, buona ambienza, ma da quersto punto di vista la traccia inglese è superiore ed ancora più potente e dinamica, oltre ad una perfomance vocale ancora più realisticia ed in simbiosi con quella fisica-mimica.
Shyamalan sta volta ha fatto un centro quasi perfetto, i 116 minuti passano soprendentemente alla svelta, soprattutto dopo la prima parte, non era facile gestire tutto questo, in maniera fluida e scorrevole ma senza peccare di troppa superficialità, oltre a dare spazio anche ai co-protagonisti, certo ce un punto verso il finale dove ci chiede se nella realtà avresta agito nello stesso modo mi riferisco a quando
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la dottoressa quando capisce che è fuori controllo e qucluno potrebbe essere in pericolo, perchè invece di fare finta di andarsene per poi chiedere di andare in bagno, non se ne và a chiedere aiuto? altra questione, ma è solo una una delle possibili riflessioni, se la ragazza aveva dentro di sè tutta questa forza ed astuzia per sopravvivere in quella situazione e al scontro con la Bestia, più di tutte le altre due ragazze "fortunate", perchè quando era abbastanza grande per ribellarsi non ha denunciato lo Zio, invece di continuare a conviverci in sofferenza?, mi fà pensare è solo una trovata scenica per dare maggior senso al finale e all'evoluzione della co-protagonista, stile V per Vendetta? se cè forse un difetto, le circa due ore di durata non sono del tutto sufficenti per approfondire al meglio tutte le personalità multiple, infatti ce ne sono solo 7 su 23, anche il dramma subito dal protagonista è stato poco approfonditò, avrebbe meritato almeno una scena forte in più, oltre a quella dove la mamma fobica-isterica, lo trovo nascosto sotto il letto, questo avrebbe fatto provare maggiore empatia per il protagonista |
di certo se un film del genere fosse stato fatto in Europo, sarebbe stato meno spettacolare, ma credo più crudo e diretto, qui per non far preoccupare troppo Universal, si è cercato si mantenere un buon equilibro in larga parte del film, per poi alzare un pò il tiro verso il finale, alla fine non potrà essere un capolavoro, ma senza dubbio Split è al di sopra delle produzioni US sul genere, riuscendo anche a toccare argomenti delicati in modo non velato per un pubblico maturo.
Il film alla fine ci invia anche un messggio non banale, rivolto a tutti i cosi detti "che stanno bene", a coloro che non hanno mai affrontato la vera sofferenza e forti disagi-traumi fisici e o psicologici, e che fin troppo spesso tendono a considerare in cuor prorpio le persone "ferite dentro" come se fossero dei iettatori, o come se avessero la peste, a parole "o si mi dispiace tanto per lei/lui/loro", ma poi nei fatti se ne stanno alla larga il più possibile, non sia mai che possano rovinargli la giornata di serenità e monotona routine quotidiana, dove il massimo della sventura è macchiarsi una camica da 80€, ed il loro massimo dramma nelle loro pefette-esistenze è la morte di un amato/a o genitore ultra ottantenne che non gli ha mai dato l'ombra di un fastidio fino a miglior vita, tutt i nari con la camica, come se fossero degli eletti o intoccabila dalla cruda realtà, che vanno in chiesa la domenica, o almeno nelle festività, auto-convinti, illusi di essere dei "buoni cristiani", ma poi non fanno assolutamente nulla di concreto per aiutare chi soffre, parenti compresi, dove parole come "misericordia ed altruismo" sono per loro dal significato totalmente sconosciuto.
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il punto di vista del protagonista, è che chi soffrà in realtà è sveglio, ha un percezione di ciò che lo circonda che gli "altri" non hanno, è come se si reibaltasse il tutto, dove gli "inferiori-sfigati", sono loro i veri perduti, quelli che hanno mai sofferto, questa teoria in parte si sposa anche quella proposta anche ne "Il Trono di Spade", anche si è innescata di recente una polemica al riguardo ad un discorso su tale questione nell'episodio 4 della S8 finale. |
Split può vantare un tocco personale e competenza stilistica indubbie, ed un ottimo cast, dove spicca su tutti la non facile ma riuscita performance McAvoy, che in questo ruolo ha dovuto creare 7 persone distinte l'una da l'altra sia nella pische, che nelle caratteristiche fisiche, ma allo stesso tempo tutte legate tra di loro nello stesso corpo come unico contenitore di diverse anime, un grande e stimolante sfida, che solo un vero bravo attore può affrontare.
Ultima modifica di IukiDukemSsj360; 30-05-2019 alle 18:30
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