Mi ricorda il film con Mark Wahlberg The Gambler del 2014, con Sandro Acerbo (credo fosse lui...) a fare da Voice Over a qualsiasi cosa, comepreso il titolo del film. E' una scelta un po' di altri tempi. In genere comunque non è una novità, spesso scritte e testi vengono doppiati per facilitare la comprensione. Però tali escamotage, sempre in genere, sono appannaggio della voce di chi, in quel momento sta vedendo tali testi e quindi viene applicato un bofonchiamento "tra se e se" del personaggio in questione. Generalmente è un'operazione indolore, ma se è una voce squillante ed esterna al film, ha davvero poco senso e ti scolla dal film.
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Riporto quanto scritto dall'utente ludega su un altro forum.
Hanno evidentemente preso l'audio della versione 70mm che ho visto all'Arcadia. Questo per un banale motivo: la copia 70mm arriva dall'America e non contiene sottotitoli impressi ovviamente, quindi l'unico modo per tradurre le scritte è intervenire sull'audio digitale in Datasat doppiato con un voice over aggiuntivo.Era successa la stessa cosa con la copia 70mm di Dunkirk sempre Warner.
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Mi sa che c'è un equivoco grande come una casa. Credevo che i supposti cartelli "doppiati" fossero un artificio ingombrante come fu per, da me citato, The Gambler, dove ogni cosa, titolo del film compreso, era doppiato da una voce fuori campo che più esterna non si può. Mentre invece qui è il classico cartello doppiato messo in bocca a chi lo legge, che risulta "inavvertibile" nell'economia della fruizione, tanto che io non ci faccio mai caso e infatti non avevo capito che si intendevano quelli. Quindi non colgo tutta la polemica riferita a ciò...
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Riedito sto messaggio nuovamente perché onestamente non ci sto più a capire una mazza di quel che è successo. E' stato un film che mi è totalmente scivolato sopra, che nemmeno ricordo se c'erano o meno quei cartelli. Il fatto che non me ne sia nemmeno accorto, la dice lunga su quanto ero coinvolto. Comunque, per metterla in modo teorico e pratico, cartelli letti da una voce esterna è obbiettivamente un po' meh come forma. Se i cartelli li legge il personaggio che in quel momento "li sta guardando" risulta più facile da digerire e quasi inavvertibile durante la visione. Alla fine non è il cosa ma il come che fa la differenza. Quindi "solidarizzo" con la polemica, ma alla fine, nel caso specifico, mi interessa poco.